LG G3 preview

Milano, 30 marzo 2023

In attesa di poter effettuare la classica prova completa nel nostro laboratorio, l’arrivo dei primissimi esemplari dei modelli della linea G del 2023 ha fornito l’occasione per un test mordi e fuggi di un paio d’ore, che sono comunque bastate per confermare le attese: siamo certamente di fronte ad un televisore di qualità top che offre un consistente salto prestazionale rispetto alla generazione precedente

Il team di LG che mi ha calorosamente accolto a Milano per la preview del nuovo 65″ G3

Che ogni nuova generazione di TV superi in performance quella che l’ha preceduta è un dato di fatto ovvio noto a tutti. Ma quanto accaduto nel 2022 ed all’inizio del 2023 ha smosso parecchio le acque e portato un po’ di scompiglio. Mi riferisco al ritorno di Samsung ai TV con pannelli autoemissivi, con la nuova tecnologia Quantum Dot OLED (qui trovate una breve spiegazione), la cui introduzione l’anno scorso ha di fatto interrotto il monopolio della LG, fino a quel momento unico fornitore di pannelli OLED per tutti i costruttori di televisori. I nuovi TV della Samsung sono in grado di garantire una elevata saturazione cromatica anche ai livelli di luminosità più sostenuti (al riguardo vi invito a leggere la prova del Sony A95K che utilizza appunto questi pannelli). E a gennaio Samsung ha annunciato il nuovo lineup di QD-OLED 2023, più ricco di modelli ancor più performanti.

Ma LG non è rimasta in finestra a guardare con le mani in mano e ha annunciato l’arrivo di un nuovo step evolutivo dei propri pannelli OLED, con un balzo prestazionale promesso davvero molto più consistente di quello che in passato ci si poteva attendere da un anno all’altro, rispondendo così alle mosse del concorrente in patria.

Una demo prima e la prova completa poi mi avevano consentito di saggiare pienamente le potenzialità dei nuovi pannelli Samsung; mi restava solo di poter fare altrettanto con i prodotti annunciati da LG ed oggi finalmente ne ho avuto la possibilità. Anche se ho avuto a disposizione solo un paio d’ore, trascorse in piacevole compagnia dell’amico/collega Emidio Frattaroli e del semplice conoscente/collega Nicola Zucchini Buriani (Viendalmare?), nonché dell’amichevole staff della LG che ringrazio per l’invito, le attese che gli annunci avevano ingenerato sembrano ampiamente confermate.  Ci è stato messo a disposizione un esemplare da 65” della linea Gallery Design “G3”, caratterizzata dalla costruzione ultrasottile (la staffa di montaggio a muro in dotazione porta praticamente a zero il gap che separa l’apparecchio dal muro), non montato a parete (probabilmente la direzione dell’hotel dove ha avuto luogo la preview non avrebbe apprezzato), ma montato sulla base (rotante) opzionale. Le novità rispetto ai modelli G2 dello scorso anno non si vedono da fuori si possono catalogare su 3 fronti: pannello, processore e sistema operativo. I pannelli EVO 2023, oltre a disporre di un efficiente dissipatore di calore, implementano la nuova tecnologia MLA (Micro Lens Array), un layer costituito da milioni di microlenti che ottimizzano l’emissione luminosa, riducendo anche le riflessioni interne al pannello. Altra novità è un nuovo e più efficiente trattamento antiriflesso, la cui notevolissima efficacia è emersa chiaramente nel corso della preview. Anche il software di gestione del pannello è stato oggetto di sviluppo (tecnologia Brightness Booster Max) e la sinergia tra miglioramenti hardware e software ha consentito un incremento della luminosità dei pannelli EVO 2023 rispetto a quelli “base” del 2022 dell’ordine del 70%.  Il processore video α9 implementa nuove funzionalità come l’Expression Enhancer (una elaborazione che rende più coinvolgente la resa cromatica) e ne migliora alcune già esistenti, come il Dynamic Tone Mapping (che porta da 5000 a 20000 il numero di zone in cui ogni frame viene analizzato), o l’AI Super Upscaling (ora in grado di svolgere un lavoro più accurato riconoscendo meglio e preservando la trama originale del contenuto). Molto evidente anche il lavoro di sviluppo effettuato sul sistema operativo WebOS, la cui versione 2023 appare meglio organizzata e molto reattiva. La novità più evidente rispetto alla già ben strutturata interfaccia introdotta lo scorso anno riguarda la presenza di una fascia orizzontale con 5 “card”: la Home Office, che raccoglie le funzionalità utili a svolgere il proprio lavoro in remoto, la Game, dalla quale si accede alle funzionalità più usate dai videogiocatori, la Music, per l’utilizzo del TV per l’ascolto della musica (con funzioni simpatiche come il Music Discovery, una specie di Shazam, o i temi musicali da usare come sottofondo), la Home Hub con le funzioni IOT per l’integrazione con gli elettrodomestici, ed infine la Sport Alert, che include notifiche in tempo reale utili a chi non vuole perdersi nessun evento sportivo.

La schermata home della versione 2023 del S.O. WebOS, con le 5 nuove “card” proprio al di sotto della fascia superiore coi suggerimenti (disattivabili)
Un esempio di “card”, in particolare quella degli Sport Alters

Profondamente rinnovato anche il menu, con un nuovo gruppo di icone personalizzabile che consente di avere direttamente sott’occhio ed immediatamente accessibili numerose funzioni di uso frequente. Molto intelligenti i miglioramenti che riguardano l’accessibilità, con una nuova funzione zoom del box riservato al linguaggio dei segni o la possibilità di gestire separatamente il livello di uscita del TV e dei dispositivi audio ad esso collegati (così ad esempio una persona con udito debole può tenere il volume della sua cuffia al volume desiderato senza influire sull’ascolto degli utenti dell’audio diretto del televisore). Gli sviluppi non si fermano qui ma avremo modo di tornarci con più in occasione della prova di laboratorio.

La nuova zona ad icone, personalizzabile, aggiunta nel menu

Volevo ora spendere qualche parola sulle impressioni d’uso. Partirei con qualche dato strumentale, ricavato da Emidio che non si muove mai senza il colorimetro: la luminosità massima in HDR, con area illuminata all’1% arriva a 1750 nit in modalità vivace e a 1360 in Filmmaker Mode. Notevolissimo anche il livello sostenuto a lungo (oltre 2 minuti) con lo schermo completamente illuminato, 280 nit. Se le misure di luminosità sono notevolissime, non da meno sono quelle di linearità cromatica, con scarti molto ridotti in tutte le condizioni. Non ci ha sorpreso quindi la resa eccellente “out of the box”, con immagini cromaticamente accurate e dotate di un notevolissimo senso di tridimensionalità. Dell’elevata efficacia del trattamento antiriflesso ho già fatto cenno. Non ho dubbi che quando avremo a disposizione l’apparecchio per una prova di laboratorio completa non potremo che scoprirne altri lati positivi. Di certo la serie G3 è uno dei regali più belli che LG poteva farsi (e farci) per festeggiare 10 anni di TV OLED.

Author: Mario Mollo

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