Xgimi Mogo 2 Pro

Proiettore sotto mentite spoglie

Il proiettore Mogo 2, realizzato in due versioni dall’azienda cinese con base a Chengdu, se non fosse per la finestra che protegge l’obiettivo potrebbe essere certamente confuso con uno speaker wireless.

Il proiettore ultraportatile prodotto da Xgimi è di una compattezza impressionante, grazie all’inconsueto design a sviluppo verticale e alle dimensioni assimilabili a quelle di un piccolo altoparlante wireless – somiglia moltissimo a quelli della serie One di Sonos, in effetti – con una base quasi quadrata dagli angoli arrotondati e un’altezza di appena 16 cm, la finitura in grigio metallizzato, oltre ad un peso molto contenuto, ma che comprende tutto il necessario in un singolo telaio.

Le versioni del proiettore sono due, la standard e la Pro: entrambi utilizzano una sorgente luminosa a LED da 400 lumen, che la casa attesta per 25.000 ore di durata (teorica), ma la prima differisce per la risoluzione più bassa (1.280×720), il sistema di regolazioni automatiche semplificato e il colore chiaro.

Le connessioni sul retro includono l’ingresso tipo C per l’alimentatore (sostituibile da un power bank di potenza adeguata), la porta USB 2.0, la presa HDMI e l’uscita cuffia con jack da 3,5 mm. La scenica finestrella sul retro espone il diaframma del woofer integrato.

Invece, il modello Pro che abbiamo in prova impiega una matrice DLP Full HD (1.920×1.080 pixel) e si distingue per la finitura in grigio scuro. L’ottica fissa, protetta da una finestra trasparente, ha un rapporto di proiezione 1,2:1, non c’è lo zoom ottico. La tecnologia Intelligent Screen Adaption 2.0 che equipaggia il Mogo 2 Pro si serve di un sensore ToF 3D proprietario accanto all’obiettivo; questo consente di gestire autofocus, allineamento intelligente dello schermo, elusione degli ostacoli e protezione degli occhi, mentre il sensore per la correzione del trapezio si trova nella parte bassa del frontale.

Assente, invece, la funzione disponibile nel top di gamma Horizon Ultra, per l’adattamento al colore della parete. Rispetto al modello precedente, del quale conserva in gran parte il design, il Mogo 2 non ha la batteria integrata che ne permetterebbe l’utilizzo completamente senza fili, ma è provvisto di un piccolo alimentatore da 65 W, dotato di cavo lungo 2 metri con connettore USB tipo C che va collegato alla porta corrispondente presente sul retro; questo, però, non esclude la possibilità di utilizzare in sua vece un “power bank” in grado di erogare la potenza richiesta.

Accanto all’ingresso per l’alimentazione c’è una porta USB 2.0 tipo A, una presa HDMI 2.0, che accetta anche segnali fino a 4K HDR10 e il formato 3D, e una presa jack da 3,5 mm per il collegamento delle cuffie o di un altoparlante esterno. Sotto il blocco degli ingressi, a scopo puramente estetico, è collocata una finestra trasparente che permette di osservare il funzionamento del woofer integrato. La fitta griglia su tre lati rappresenta l’uscita degli altoparlanti, che hanno una potenza complessiva di 8 W; sono supportati i formati Dolby Digital e Dolby Digital Plus.

In alto: Accanto alla finestra che accoglie l’obiettivo c’è il sensore ToF 3D, impiegato per l’autofocus e le altre funzioni offerte dalla tecnologia ISA 2.0 sviluppata da Xgimi. Il sensore per la correzione del trapezio si trova in basso.

La parte superiore del proiettore ospita esclusivamente il tasto per l’accensione e standby, mentre sotto la base c’è un attacco a vite per l’utilizzo di un treppiede o l’installazione a soffitto o parete tramite un supporto. La connettività Bluetooth 5.0 permette l’utilizzo di diffusori wireless; per il collegamento in rete è disponibile il wi-fi 5 a doppia banda, compatibile con lo standard 802.11 ac per una velocità di trasmissione teorica fino a 1 Gbit/sec. Questo agevola l’utilizzo “stand-alone” ed il libero posizionamento del proiettore, nel quale è impiegato Android TV 11 per governare l’hardware: il piccoletto utilizza la piattaforma Amlogic TL1, dotata di 4 core ARM A55 a 1,9 MHz, GPU Mali-G31, 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna (poco meno di 11 GB quelli disponibili).

Le principali applicazioni di streaming si possono installare durante il setup iniziale, altre si possono aggiungere successivamente, alla stessa stregua di una Smart TV o di uno smartphone; l’apparecchio è compatibile con Chromecast. Unica particolarità, l’assenza della certificazione per Netflix, che obbliga l’utente, se vuole sfruttare l’abbonamento al servizio, ad installare l’app attraverso un escamotage descritto in un pieghevole che si trova incluso nella confezione assieme al manuale d’uso del prodotto. Non può mancare il telecomando, che sfrutta Bluetooth ed ha dei tasti dedicati per la messa a fuoco della lente e la correzione del keystone; è presente anche il microfono, attivabile alla pressione del tasto per richiamare i comandi vocali, serviti dall’Assistente Google.

La pagina Home del proiettore è indistinguibile da quella di un TV con sistema operativo Android TV.
Anche la linea dei proiettori portatili Xgimi ha un telecomando Bluetooth, realizzato di materiale plastico, con la solita disposizione poco intuitiva dei tasti; niente retroilluminazione.

La prova

La scatola di cartoncino bianco che accoglie il proiettore è molto compatta, l’apparecchio è ben protetto da urti accidentali. L’alimentatore in dotazione è abbastanza leggero, più grande di quello di uno smartphone recente per dare un termine di raffronto. Per il setup e una prima serie di test colloco il proiettore su un supporto, di fronte ad una semplice parete bianca.

Lo accendo, l’avvio è relativamente veloce e provvede autonomamente alla messa a fuoco e alla correzione del trapezio; inserisco la password per il collegamento wi-fi e dopo l’attribuzione dell’indirizzo di rete procedo con le canoniche impostazioni di Android TV, che richiede le credenziali di un account Google valido.

Numerose le opzioni per il posizionamento dell’apparecchio.
La protezione degli occhi si attiva automaticamente quando il sensore rileva un soggetto nel campo di proiezione.

Dopo aver accettato le condizioni di rito, il sistema richiede quali applicazioni si vogliono installare, naturalmente Netflix esclusa: mi riservo di provare successivamente la procedura indicata da Xgimi per utilizzarla.

Completati questi passaggi, si viene portati nella pagina principale, che si vede sufficientemente bene con l’illuminazione – non eccessiva – della sala; con dei video dimostrativi Full HD da YouTube, in modo quasi inatteso, oserei dire, l’oscuramento dell’ambiente si traduce in un grande miglioramento del rapporto di contrasto ed una superiore resa cromatica complessiva.

Come app di streaming ho installato RaiPlay, Apple TV+ e Prime Video, ma è possibile caricare anche Mediaset Infinity, che consente la visione, sottoscrivendo un account, dei programmi del “biscione” nel caso si fosse interessati ai canali TV. Con le dirette dei canali RAI ed i contenuti su RaiPlay si notano parecchie solarizzazioni, in particolare sui volti; la qualità è indubbiamente influenzata dallo streaming a 720p.

Trovo il video leggermente “scattoso”, mi ero reso conto di questo comportamento già dai primi video visionati, ma spero che durante il procedere della prova la fluidità migliori. Mantenendo la sala oscurata, con l’app di Apple TV+ inizio a guardare le prime puntate della serie “Fondazione”: la resa cromatica è discreta, l’incarnato abbastanza naturale, il contrasto sufficiente, ma diversi dettagli nelle scene scure restano eccessivamente “affogati” nello sfondo; diverso il comportamento con le inquadrature luminose, ad esempio in alcuni dei documentari “Tiny World” i colori acquistano maggiore intensità e le immagini diventano più precise e ricche di particolari.

Spostando il proiettore lateralmente, dopo la calibrazione automatica, è stato necessario intervenire manualmente sul trapezio.
Le modalità immagine predefinite sono tre (Film, Ufficio e Gioco), mentre la quarta permette di adattare numerosi parametri alle proprie preferenze.

Anche con i contenuti di Prime Video, ad esempio “Gli Anelli del Potere”, rilevo nelle scene scure un contrasto sufficiente, e il miglioramento è evidente quando si passa a inquadrature ben illuminate. Collego un’unità SSD alla porta USB per visualizzare dei contenuti in formato MKV a varie risoluzioni, anche 4K, che di norma utilizzo per le prove degli apparecchi video; noto che il riproduttore multimediale integrato non permette di scorrere avanti o indietro i filmati, pertanto decido di installare tramite Play Store il software MX Player che, invece, funziona egregiamente. Per verificare le capacità del proiettore con contenuti tipicamente di lavoro, ho preso un cavo HDMI e collegato un computer portatile all’ingresso sul retro: una banalissima presentazione, ma pure un foglio elettronico, offre dei risultati molto buoni in termini di colori e di luminosità, pure con le luci accese (sebbene non al massimo livello) nella sala.

Ho ripetuto gli stessi test con un telo di proiezione da 100 pollici e il proiettore fissato su un semplice treppiede, con risultati abbastanza simili a quanto descritto in precedenza. Tra le varie prove effettuate, ho spostato lateralmente il proiettore da acceso, di circa 45° rispetto al centro dello schermo: con gli automatismi per la regolazione del trapezio la risoluzione reale e la superficie di proiezione si riducono, e la messa a fuoco diventa poco omogenea. Inoltre, l’intervento sul trapezio non è stato così efficace ed ho dovuto procedere a mano: niente di drammatico, la procedura guidata è piuttosto semplice.

Il suono riprodotto in questa collocazione potrebbe disorientare: pur essendo di qualità più che sufficiente, non si percepisce provenire direttamente dallo schermo e con altre esigenze di posizionamento potrebbe provenire da dietro o dall’alto, ad esempio.

L’apparecchio è compatibile persino con i video 3D.
Il proiettore supporta i segnali HDR, come nel caso della riproduzione di contenuti da Prime Video.

A questo, però, si può ovviare servendosi di uno speaker Bluetooth da disporre sotto lo schermo. In generale, la problematica che si nota maggiormente è la riproduzione video non particolarmente fluida, nonostante una connessione wi-fi estremamente veloce: sono spesso visibili microscatti che alla lunga diventano fastidiosi, probabilmente dovuti all’hardware che va in affanno, anche a causa dei soli 2 GB di RAM disponibile. Per quanto riguarda Netflix, l’ho installato seguendo le indicazioni fornite col proiettore, che ritengo abbastanza semplici, tutto sommato, anche per un utente non esperto. Un apparecchio come questo potrebbe essere molto interessante per una seconda casa: dotandolo di un decoder digitale terrestre su “chiavetta” HDMI si trasforma in un TV trasportabile per le vacanze fuori città.

Con le scene ben illuminate la resa del proiettore si arricchisce di dettagli e colori saturi.

Conclusioni

Le dimensioni ridotte del Mogo 2 Pro e la presenza di Android TV permettono un’estrema flessibilità d’impiego del dispositivo, che può rendersi indipendente da sorgenti esterne: infatti, è sufficiente una connessione a internet via wi-fi e l’alimentazione elettrica. Per ottenere i migliori risultati è necessario oscurare il più possibile l’ambiente, dato che 400 lumen sono pochi per gestire al meglio proiezioni da 100 pollici in su e, inoltre, l’hardware sottodimensionato rispetto alle tante funzionalità dell’apparecchio porta ad una limitata fluidità delle immagini; l’audio integrato è di sufficiente qualità. Buono il prezzo di vendita, però, se ci si accontenta di prestazioni ridotte, può essere molto interessante anche il modello standard, che è in vendita a 399 euro.
Marco Meta


Ci è piaciuto

  • Funzioni di correzione automatica.
  • Resa dell’audio.
  • Silenziosità.

Non ci è piaciuto

  • Interfaccia utente spesso poco reattiva.
  • Assenza controlli riproduzione video del lettore integrato.
  • Poca fluidità delle immagini.

Xgimi Mogo 2 Pro

Videoproiettore portatile DLP Full HD Android
Distributore per l’Italia: Attiva S.p.A., Via del Progresso 1008, 36040 Brendola (VI). Tel. 0444 240641
Prezzo di listino: euro 599,00 (IVA Inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Dimensione matrice: 0,23”.
  • Luminosità: 400 ISO lumen.
  • Rapporto di proiezione: 1.2:1.
  • Dimensione dello schermo: 40”÷200”.
  • Durata della lampada: 25.000 ore.
  • Audio: 2×8 W.
  • Firmware: Android TV 11 (R).
  • Connessioni: 1 ingressi HDMI 2.0, 1 uscita cuffie con adattatore jack 3,5 mm, 1 porta USB 2.0 tipo A, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, Bluetooth 5.0.
  • Dimensioni: 161x119x108 mm.
  • Peso: 1,1 kg

Author: Redazione

Share This Post On

Submit a Comment