Asus Proart Projector A1

Il proiettore con la calibrazione verificata da Calman

Il lettore si starà certamente chiedendo come mai abbiamo messo alla prova un proiettore per uso “professionale”, ma la risposta è semplice: si tratta di un prodotto descritto come provvisto di una grande accuratezza dei colori e di una precisione elevata, grazie alla calibrazione eseguita in fabbrica e verificata utilizzando il software Calman. Vediamo se è il caso di utilizzarlo in una sala cinema.

Il nuovo proiettore proposto da Asus è il primo apparecchio “Calman Verified” di questo tipo: finora, il trattamento era stato riservato esclusivamente ad alcuni monitor della casa, e ci siamo incuriositi nell’andare a verificare la qualità delle immagini riprodotte, dato che viene dichiarato un Delta E inferiore a 2 e una copertura dello spazio colore al 98% in sRGB, e pure in Rec.709, cioè lo standard per la codifica delle immagini e le caratteristiche del segnale per la televisione in alta definizione.

Il valore inferiore a 2 del Delta E influisce significativamente sull’accuratezza dei colori, che altrimenti risulterebbero meno realistici. Il proiettore accetta in ingresso segnali 3D e in 4K (3.840×2.160), però la risoluzione in uscita è Full HD (1.920×1.080), mentre la luminosità massima che può esprimere la sorgente luminosa LED arriva a 3.000 lumen, con un rapporto di contrasto di 800:1 e una durata prevista di 30.000 ore, ben oltre le classiche lampade che fino a qualche anno fa equipaggiavano i proiettori. La macchina ha dimensioni abbastanza compatte e consente diverse tipologie d’installazione, per soddisfare le esigenze più disparate, come ad esempio l’uso in musei e gallerie d’arte. È possibile collocarlo a soffitto mediante una staffa, oppure poggiarlo su un piano, per scegliere la proiezione frontale o la retroproiezione su uno schermo.

Gli ingressi video includono due HDMI 2.0 e un connettore VGA; la prima porta USB è utilizzabile per il collegamento dell’adattatore Wi-Fi fornito in dotazione. La seconda porta USB, accanto alla presa RS-232 per il controllo esterno, può essere impiegata per alimentare un dispositivo con 5 V/1,5 A. Sono presenti anche, in formato analogico su jack da 3,5 mm, ingressso e uscita audio.

Il parco delle connessioni disponibili sul retro include due porte HDMI 2.0, una presa VGA, un ingresso e un’uscita audio con jack da 3,5 mm, un ingresso USB 2.0, un’uscita USB per alimentare dispositivi a 5 V/1,5 A e una presa RS-232. Nella parte bassa del retro c’è la vaschetta IEC per l’alimentazione elettrica. L’apparecchio supporta il mirroring wireless, grazie a un minuscolo adattatore Wi-Fi, fornito in dotazione, da collegare all’ingresso USB e che permette lo streaming di contenuti tramite dispositivi con sistema operativo iOS, Android e Windows.

Su quattro lati ci sono griglie per l’ingresso e l’uscita dell’aria, mentre nel lato superiore sono collocati i controlli per la messa a fuoco dell’immagine, la regolazione dell’ingrandimento fino a 1,2X, il tasto per l’accensione e stand-by, assieme ai bottoni per la navigazione nei menù. I piedini di appoggio sono a vite, per la regolazione in altezza.

La lente dell’apparecchio consente la proiezione di immagini tra 40 e 200 pollici di diagonale. I sensori a infrarossi per il piccolo telecomando in dotazione, che ha un raggio di azione di massimo 8 metri, sono due: uno è collocato accanto all’obiettivo e l’altro poco sotto i tasti di controllo. Tra le opzioni disponibili, c’è la correzione trapezoidale a quattro angoli e 2D per ottenere una corretta proiezione rettangolare, compensando la distorsione dell’immagine se il proiettore è collocato in posizione decentrata rispetto allo schermo, soluzione sicuramente apprezzabile in ambito professionale, come la possibilità di indicare il colore della parete, se si sta impiegando al posto del normale schermo, così che le impostazioni della resa cromatica siano adattate di conseguenza dall’apparecchio.

Il minuscolo adattatore Wi-Fi presente nella confezione, che rende possibile il mirroring da dispositivi iOS, Android e Windows.

Le regolazioni ProArt sono le stesse presenti nei menu della linea dei monitor della casa: tra i diversi parametri si possono citare temperatura colore, saturazione, contrasto e luminosità. Nell’imballo si trova il report della calibrazione eseguita in fabbrica, il telecomando, assieme alle batterie e al cavo di alimentazione. La confezione non include gli occhiali 3D, che dovranno essere acquistati a parte – del tipo DLP Link 3D – per sfruttare questa funzionalità, laddove d’interesse per l’utente.

Il piccolo telecomando in dotazione è dotato di pochi tasti, che consentono il controllo completo del proiettore.

La prova

Come collocazione ho utilizzato un semplice tavolino e lo schermo di proiezione è sostituito da una parete verniciata in bianco, preventivamente sottoposta a rasatura. Per chi volesse approfondire l’argomento, esistono diverse vernici prodotte per le superfici di proiezione che possono essere impiegate nel caso si voglia semplificare l’installazione di una sala, sebbene lo schermo rappresenti il metodo migliore per avere immagini di qualità superiore.

La pagina principale delle opzioni del proiettore permette di selezionare la modalità di visione.

Sul setup del software c’è davvero ben poco da fare, se la superficie d’appoggio è in piano e si riesce a porre il proiettore perfettamente perpendicolare, dopo aver regolato i piedini in altezza, al limite serve giusto un punto di keystone da regolare, ma per il resto basta selezionare la modalità “teatro” tra quelle disponibili nei preset e si può iniziare a sfruttare appieno l’apparecchio.

Se proprio si vuole modificare qualcosa nelle impostazioni della modalità scelta, occorre entrare nella voce “Tavolozza ProArt”.

Per i test ho collegato via HDMI il solito lettore Oppo 4K e utilizzato diversi Blu-ray tra quelli che ho scelto come riferimento, poiché nella confezione di diversi titoli 4K UHD è compreso anche il supporto SDR. Con la disponibilità di due ingressi HDMI, mi viene in mente che uno di essi potrebbe essere impiegato con una Fire TV Stick di Amazon per esplorare il mondo dei contenuti in streaming.

Tornando ai supporti, inserisco nel lettore il disco di “Fury”, un racconto nel quale i colori svolgono un ruolo importante nel porre l’accento sulla drammaticità della storia. La grana, a causa del riversamento dalla pellicola, è abbastanza presente, la resa cromatica piuttosto satura, i toni della pelle sono restituiti in modo corretto.

Cambio completamente genere con l’edizione estesa di “Shining”, l’horror diretto magistralmente da Stanley Kubrick: le immagini sono abbastanza luminose, i colori sono riprodotti in modo piuttosto intenso, la grana c’è a tratti, però il risultato complessivo è apprezzabile. Carico nel lettore il fantascientifico “Ready Player One” di Spielberg, che in parte è realizzato in computer grafica e in parte nel mondo reale.

Il terzo menu riguarda le impostazioni sulla posizione del proiettore e la correzione delle immagini.

La prima offre una migliore resa cromatica e si fa apprezzare per un maggiore dettaglio, ma la seconda ha dalla sua una discreta profondità del quadro e un’efficace gestione delle basse luci. Con “Jumanji: Benvenuti nella giungla” il proiettore propone un incarnato piuttosto carico, assieme a una resa cromatica vivace, come si può notare nella scena a circa 12:20”. Per il resto, le immagini si distinguono per una discreta profondità e il buon livello di luminosità.

Il disco di “La torre nera” mi permette di apprezzare la naturalezza della resa cromatica e la buona pulizia delle immagini, che sono ben contrastate. Un altro film che uso come riferimento è “Samsara”, il documentario diretto da Ron Fricke, tramite il quale già durante le scene iniziali delle ballerine balinesi l’apparecchio produce dei colori molto ricchi e naturali allo stesso tempo. Il rosso è leggermente carico, ma la qualità complessiva delle immagini è notevole, come ad esempio durante la realizzazione del mandala dei monaci tibetani a 10:42”.

Pur senza HDR, la luminosità delle immagini di “Sopravvissuto: The Martian” è buona.

La proiezione di “Interstellar” di Nolan propone un incarnato piuttosto credibile e una resa cromatica molto naturale; il quadro è piuttosto pulito e le immagini sono assai nitide. Da buon ultimo, visiono alcune scene di “Sopravvissuto: The Martian”, che pure nella versione Blu-ray propone immagini di ottima qualità, con una palette di colori abbastanza ricca e un quadro piuttosto luminoso. Durante la visione dei vari spezzoni dei film, con le carrellate veloci o gli spostamenti delle inquadrature, non posso fare a meno di notare l’effetto “rainbow” dovuto alla ruota colore del DLP: purtroppo sono uno dei “fortunati” che riesce a vederlo.

Devo ammettere che il proiettore è piuttosto silenzioso, anche dopo un tempo utilizzo prolungato, quasi non ci si accorge delle ventole per il raffreddamento. In linea di massima, la luminosità è abbastanza buona anche con le luci accese, ma se si vuole avere un vero “effetto cinema”, il buio in sala è d’obbligo. La misurazione del gamut che abbiamo eseguito in laboratorio ci ha fatto rilevare una copertura ben più ampia dello spazio colore secondo lo standard Rec.709, ricchezza che abbiamo ampiamente riscontrato nelle sfumature dei toni durante la prova, che mi sono sembrate piuttosto convincenti. Di contro, il nero rappresenta il punto debole della macchina, in quanto si tratta in realtà di un grigio nemmeno particolarmente scuro.

Le misure

Conclusioni

Il buon lavoro fatto sulla calibrazione consente un impiego immediato senza grossi patemi d’animo, se non quelli legati all’installazione; probabilmente, quella più sensata per una sala cinema è a soffitto.

La visione ha offerto, nel complesso, immagini molto ricche dal punto di vista cromatico com’era lecito attendersi, vista l’attenzione posta sulla copertura dello spazio colore e la calibrazione. Nonostante tali attenzioni, a mio personale giudizio lo ritengo più orientato verso il mercato professionale, rispetto all’impiego per home theater “puro”, se si considera la risoluzione di uscita soltanto Full HD.
Marco Meta

Già dalle prime scene di “Samsara” si apprezza la notevole resa cromatica del proiettore.

Ci è piaciuto

  • Resa cromatica
  • Flessibilità dei controlli disponibili
  • Silenziosità

Non ci è piaciuto

  • Matrice solo Full HD
  • Livello del nero

Asus Proart Projector A1
Proiettore DLP/LED
Distributore per l’Italia: Asustek Computer Inc. www.asus.com
Prezzo (IVA inclusa): euro 1.799,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Tecnologia: DLP LED Full HD (1.920×1.080 pixel).
  • Diagonale: 40÷200”.
  • Luminosità: 3.000 lumen.
  • Contrasto: 800:1.
  • Zoom: 1.2x.
  • Audio: 10 W.
  • Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.0, 1 ingresso VGA, 1 ingresso audio stereo su jack 3,5 mm, 1 uscita audio stereo su jack 3,5 mm, 1 porta RS-232, 2 porte USB 2.0 tipo A.
  • Dimensioni: 40,5×9,9×28,3 cm.
  • Peso: 5,7 kg

Author: Redazione

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