
La serie QN90D fa parte dei modelli premium Neo QLED del 2024 ed è dotata di una rinnovata retroilluminazione che consente un livello di luminosità molto elevato.
A livello di design non si riscontrano variazioni sostanziali rispetto alla serie QN90C del 2023: sulla QN90D viene mantenuto il profilo piuttosto sottile (tenendo in considerazione il sistema di retroilluminazione, l’elettronica e la sezione di connettività), le cornici metalliche ben rifinite e il pesante supporto da tavolo esagonale di metallo con il braccetto a “L” copia della serie precedente. Perfino il telecomando, con batteria ricaricabile via cella solare o cavo USB tipo C, è lo stesso; l’unica differenza apprezzabile è limitata alla presenza dell’icona del muting sotto il tasto per la regolazione del volume.
Nel modello da 55” che abbiamo ricevuto in prova, il pannello QLED impiegato è di tipo In-Plane Switching con frequenza di refresh a 120 Hz; la retroilluminazione Mini-LED è provvista di 720 zone. Le diagonali disponibili nel nostro Paese includono i formati da 43, 50, 65, 75 e 85 pollici, ma è in catalogo anche una versione da 98” con pannello VA, utilizzato anche sui tagli da 43 e 50”; su questi tre formati non è previsto il rivestimento antiriflesso presente, invece, su tutti gli altri. L’utilizzo della seconda generazione del processore NQ4 AI, provvisto di 20 reti neurali, ha permesso alla casa coreana di migliorare ulteriormente le prestazioni nella conversione in tempo reale di segnali video da formato standard a HDR, che si ottiene unendo le funzionalità “Rimasterizzazione automatica HDR” e “4K AI Upscaling”, con un notevole incremento della resa video, in particolare nella visione dei programmi della TV lineare, riducendo, se non eliminando del tutto, ad esempio, il banding sugli sfondi e gli aloni con gli oggetti luminosi su sfondo scuro. Come sappiamo ormai da tempo, Samsung non offre supporto a Dolby Vision; i segnali 4K gestiti dal TV sono quelli in formato HLG, HDR10 e HDR10+, quest’ultimo anche in modalità Adaptive e Gaming.
Proprio per i giochi, è possibile sfruttare la compatibilità FreeSync Premium Pro e la frequenza di refresh a 144 Hz per PC; l’irrinunciabile Game Bar ora permette di affidarsi all’intelligenza artificiale per riconoscere la tipologia di gioco ed impostare modalità video e audio automaticamente. Tra le altre funzioni importanti per i videogiocatori, c’è il supporto a VRR, ALLM, alle specifiche HGiG (HDR Gaming Interest Group) per il miglioramento della resa dei giochi in HDR e la possibilità di passare ai rapporti di aspetto 21:9 e 32:9 tramite Game Bar (si tratta della funzionalità Super Ultrawide Gameview). Passando alle caratteristiche fisiche dell’apparecchio, sul retro troviamo la presa di alimentazione a destra, mentre a sinistra sono collocate le varie interfacce verso l’esterno; l’installazione a parete è possibile utilizzando la predisposizione per un supporto VESA in formato 200×200.

Le fessure parallele che scorrono nella parte bassa del pannello posteriore sono dei passacavi; cavi che si possono poi far confluire attraverso il supporto da tavolo, provvisto di un coperchio plastico atto a nascondere, per quanto possibile, il passaggio degli stessi. Tornando al blocco delle connessioni, dall’alto si notano due prese USB, di cui una 3.0 che consente il collegamento di dispositivi come hard disk o memorie a stato solido (i formati supportati sono FAT, exFAT e NTFS), l’uscita ottica per l’audio digitale, quattro ingressi HDMI 2.1, tutti compatibili HDCP 2.3 e dei quali il terzo supporta eARC consentendo il trasferimento delle tracce audio multicanale lossless verso un sintoamplificatore o una soundbar, la porta Ethernet per il collegamento in rete locale e le due boccole tipo F per i segnali satellitari (è presente un doppio sintonizzatore DVB-S2) assieme alla presa per l’antenna del digitale terrestre.
Accanto alle porte HDMI 1 e 2, coperto da uno sticker adesivo da rimuovere, si trova lo slot Common Interface 1.4+ che va utilizzato con l’adattatore per la CAM fornito in dotazione (al momento della stesura dell’articolo la serie non risulta ancora inclusa tra quelle compatibili lativù 4K, ma non dubito che lo sarà presto, N.d.A.).
A completare la connettività del TV ci sono sia Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, sia il Bluetooth in versione 5.2, che può essere utilizzato per collegare tastiere, cuffie e altri dispositivi senza fili, tra i quali anche un controller di gioco (pure via USB) utile per sfruttare appieno tutte le potenzialità del Gaming Hub di Samsung. In pratica consente di accedere a tutta una serie di giochi “in cloud”, senza necessità di una console fisica collegata al TV. La sezione audio 4.2.2 integrata, compatibile con Dolby Atmos, ha una potenza di 60 W ed è provvista di diverse tecnologie proprietarie per il miglioramento del suono, come ad esempio Object Tracking Sound Plus, per un audio virtualizzato che segue l’azione sullo schermo, Q-Symphony, che consente di integrare il suono degli altoparlanti del TV con una soundbar Samsung ampliando il fronte sonoro, e Active Voice Amplifier Pro per l’analisi in tempo reale dell’ambiente con miglioramento dei dialoghi grazie all’intelligenza artificiale.
Sotto lo schermo è disponibile un interruttore per disattivare i microfoni integrati, che permettono l’interazione vocale con Bixby, l’assistente di Samsung, e con Alexa, il sistema di riconoscimento vocale di Amazon. Restando in ambito software, Tizen OS è il sistema operativo che si trova a bordo dei TV Samsung per gestire i servizi smart; si trovano preinstallate la maggior parte delle app per accedere ai contenuti in streaming, come ad esempio Samsung TV Plus, Netflix, Prime Video, Disney Plus, Apple TV, Now e YouTube. Non manca l’hub SmartThings che accoglie tutte le funzionalità necessarie a gestire l’ecosistema dei dispositivi compatibili Home Connectivity Alliance e Matter.


La prova
Le dimensioni e il peso suggeriscono di chiedere un aiuto per l’installazione del TV; una volta montato il supporto da tavolo procediamo con il posizionamento su un mobile portaTV ed i collegamenti di rito, ovvero cavo d’antenna e lettore Blu-ray 4K. Il setup iniziale si può realizzare con uno smartphone e l’app SmartThings, oppure, più tradizionalmente, col telecomando. Optiamo per questa seconda scelta e completiamo i vari passi necessari, ottenendo la sintonizzazione dei canali del digitale terrestre.


Con la modalità di default le immagini delle trasmissioni TV in alta definizione sono di buona qualità; attivando la funzione “Rimasterizzazione automatica HDR”, il miglioramento che noto è sensibile, in particolare con gli eventi sportivi: durante i test ho avuto modo di seguire parte di una partita di basket delle Olimpiadi 2024 che mi ha pienamente soddisfatto sia come risoluzione delle immagini, sia come resa cromatica, pur in presenza di un minimale effetto “soap opera”; con i canali SD le immagini paiono più compatte e meno rumorose, ma con una leggera saturazione dei colori.
Tramite la TV interattiva accedo a RAI 4K in streaming, incappando in uno dei soliti contenuti della programmazione sperimentale, quale uno dei documentari sulle “Meraviglie” di Alberto Angela, che propone immagini di discreta qualità. Resto sullo streaming e accedo tramite l’app specifica ad Apple TV+ che offre tutti i contenuti in HDR10+; con la modalità Film riscontro una qualità generalmente elevata. Ad esempio, nella serie “Monarch”, per gli amanti di Godzilla e compagnia, il contrasto è ben regolato e la resa cromatica piuttosto buona. Nei documentari “Tiny World” le immagini della natura sono splendide, hanno colori vivaci, ma non esagerati, una buona profondità del nero e un ottimo livello di dettaglio e nitidezza.


Cambio fornitore di contenuti accedendo a Prime Video e visiono un paio di episodi in 4K HDR di “Those about to die”, recente serie “peplum” diretta da Roland Emmerich disponibile sulla piattaforma di Amazon; le scene scure offrono un buon livello di dettaglio, la resa dell’incarnato e dei colori è generalmente buona. Con la prima serie di “Jack Ryan”, codificata in HDR10+, la modalità Filmmaker si attiva automaticamente, proponendo immagini piuttosto dettagliate e con colori abbastanza saturi. Le stesse considerazioni sono applicabili alla visione della serie “Reacher”, che, però, mostra degli aloni molto limitati con le luci su sfondo scuro.
Per il test con il lettore 4K imposto la modalità Filmmaker prima di riprodurre alcuni supporti in 4K HDR, iniziando con “Sopravvissuto: The Martian”. Salto direttamente alle immagini del capitolo 6, che si presentano molto luminose e dettagliate, come nella scena della pulizia dei pannelli solari.
Buono l’incarnato e le riprese degli interni, dove le luci puntiformi o quelle sugli sfondi sono ben definite e hanno aloni quasi impercettibili. Con “Exodus” il quadro si presenta molto luminoso, il contrasto è ottimo, la resa cromatica è piuttosto buona, anche i toni della pelle sono molto credibili; buono il dettaglio nelle scene scure e le luci come quelle delle torce non espongono aloni.


Passo alla visione di “Avengers: Endgame”, che si presenta con un incarnato eccellente, una buona luminosità e un nero piuttosto profondo, assieme a un ottimo dettaglio in generale. Alcune sequenze della serie “Planet Earth II”, ricche di dettagli e dalla resa cromatica eccellente, mi danno modo di realizzare quanto sia difficile l’eterna lotta per la sopravvivenza del mondo animale, come nel caso degli agguati alle iguane marine alle isole Galapagos, che appena nate tentano di sfuggire dalla minaccia dei serpenti corridori.
Rilevo una resa cromatica molto buona e un ottimo livello di dettaglio nella visione di “Bohemian Rhapsody”, grazie alla codifica HDR10+ ed i suoi metadati. Rispetto ai contenuti SDR, abilito la “Rimasterizzazione automatica HDR” nella modalità Film: col segnale già buono di un titolo come “Samsara” ottengo una qualità d’immagine davvero buona e i colori hanno un po’ di enfasi, in particolare il rosso, come nel caso della sequenza iniziale delle danzatrici balinesi o della vallata coi templi.
Le immagini acquisiscono un nuovo respiro, sono più luminose e dettagliate, ma come sempre, dipende dal materiale di partenza. Pure con “Interstellar” il rumore video è ben percepibile, mentre resta su livelli accettabili nelle inquadrature luminose; i colori sono abbastanza saturi.


Piuttosto buona la resa cromatica con un DVD come “Il Ritorno del Re”, che migliora anche sotto il punto di vista del dettaglio, a conferma dell’ottimo lavoro svolto dal processore NQ4 AI in versione aggiornata. Con “Il Gladiatore” in versione DVD, invece, riscontro un quadro un po’ scuro e un leggero rumore video, ai quali fa da controcanto un maggiore dettaglio delle immagini. Il riproduttore multimediale integrato, che permette di accedere a contenuti via DLNA e su USB, non gestisce le tracce audio DTS di contenuti video.
Per quanto riguarda l’audio, la potenza degli altoparlanti integrati è sufficiente, ma la virtualizzazione degli effetti surround è piuttosto relativa, quindi l’intervento più immediato da compiere sull’impianto potrebbe essere l’inserimento di una soundbar, magari provvista di diffusori wireless per i canali posteriori. Il sistema operativo Tizen si mostra abbastanza reattivo, sebbene non si possa definire veloce; pratici i comandi vocali per sostituire i tasti numerici assenti sul piccolo telecomando in dotazione.
Le misure

Conclusioni
Samsung ha puntato maggiormente sugli aspetti tecnologici che non sui canoni estetici, ritenendo sufficiente quanto fatto in merito sulla serie precedente, per realizzare un apparecchio TV “premium” in grado di offrire prestazioni di ottimo livello dal punto di vista video, grazie a una luminosità di picco elevata, a una resa cromatica piuttosto vivace (con i contenuti SDR risulta un poco aggressiva in alcune situazioni) e all’impiego di un sistema antiriflesso molto efficace.
Le immagini in 4K HDR hanno una buona profondità; peccato per l’assenza del supporto a Dolby Vision, ma bisogna pur farsene una ragione. L’audio si conferma di qualità e potenza sufficiente, suggerisco l’impiego di una soundbar per un maggiore coinvolgimento; interessanti le possibilità di integrazione con i sistemi di domotica. Ultimo, ma non ultimo, l’aspetto gaming tenuto nella dovuta considerazione dalla casa. Il prezzo lo ritengo allineato alle prestazioni e al pacchetto di funzionalità disponibili.
Marco Meta
Ci è piaciuto
- Qualità scaler con TV lineare e contenuti a bassa risoluzione.
- Luminosità molto elevata e ottimo contrasto.
- Schermo antiriflesso.
Non ci è piaciuto
- Nulla da segnalare
Samsung QE55QN90D
Televisore QLED/Mini-LED 4K HDR Tizen
Distributore per l’Italia: Samsung Electronics, Via Donat Cattin 5, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI). Tel. 02 921891
www.samsung.it
Prezzo di listino: euro 1.499,00 (IVA inclusa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Schermo: QLED 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel) con retroilluminazione Mini-LED.
- Diagonale: 55” (139 cm).
- Audio: 60 W (4.2.2).
- Firmware: Tizen.
- Connessioni: 4 ingressi HDMI 2.1, 1 uscita audio digitale Toslink, slot Common Interface CI+ 1.4, 1 porta USB 3.0 tipo A, 1 porta USB 2.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11b/g/n/ac, Bluetooth 5.2.
- Dimensioni: 122,7×70,6×27 cm (senza base), 122,7×76,8×23,7 cm (con base).
- Peso: 17,7 kg (senza base), 20,6 kg (con base).