Soundpeats Air3 Deluxe HS

Una soluzione pratica per accedere alla migliore qualità sonora offerta dal Bluetooth attraverso l’impiego della codifica LDAC di Sony.

Per essere veicolato tramite Bluetooth, il segnale audio necessita di essere “codificato” secondo precisi standard, alcuni dei quali prevedono anche compressioni “lossy”, motivo per cui i puristi preferiscono collegamenti cablati. Per sfruttare al massimo le potenzialità del Bluetooth, negli anni sono stati introdotti codec lossless ad alta risoluzione. Gli auricolari in prova dispongono del codec Sony LDAC in grado di gestire audio fino a 24 bit e 96 kHz, con bitrate di 990 kbps, rendendoli per questo interessanti in ottica audiofila. Qualora voleste approfondire l’argomento Bluetooth vi invitiamo a consultare l’articolo di Rocco Patriarca su AR n. 428, febbraio 2021.

Volendo quindi provare auricolari con LDAC, come sapere se la sorgente sia compatibile? Apple, in iOS, adotta il codec AAC e pertanto non sono in grado di utilizzare LDAC. Ci si dovrà accontentare del codec SBC (che è il codec “universale”, con compressione “lossy”, nello standard Bluetooth) che questi auricolari offrono in alternativa. Va meglio per gli utenti Android. Dalla versione 8 è stato introdotto anche il supporto per l’encoder Sony ma, quando presente, si passa anche qui in automatico a SBC. Per verificare la compatibilità dello smartphone Android è necessario attivare la modalità sviluppatore e scorrere la lista dei codec supportati. Esistono infine tutta una serie di apparecchi audio dotati di Bluetooth (amplificatori, trasmettitori, computer), per i quali si invita a consultare le rispettive specifiche tecniche.

Selezionando, nel menù connessioni Bluetooth, le proprietà del dispositivo connesso, si vede chiaramente l’abilitazione del codec HD LDAC.


Apriamo la confezione

In una scatolina in cartoncino che sta comodamente nel palmo di una mano, troviamo una custodia in plastica, dalle forme arrotondate, contenente gli auricolari, la quale funziona anche da base di ricarica. Ci sono inoltre un cavetto da USB-A a C, un manualetto e un opuscolo multilingue, italiano incluso, per l’applicazione Soundpeats. Sulla custodia troviamo un tasto multifunzione, il quale consente l’accoppiamento (pairing) con altri dispositivi, oltre al reset e allo spegnimento, mentre sotto la base è posta una presa USB-C attraverso la quale caricare la batteria della custodia, che a sua volta può caricare gli auricolari, una volta inseriti all’interno, mediante contatti elettrici sulle estremità degli steli. Un LED sopra il tasto di accoppiamento segnalerà vari stati di carica con altrettanti colori.

Gli Air3 Deluxe HS montano batterie da 30 mAh con durata indicata in cinque ore di utilizzo, mentre quella della custodia, da 300 mAh, similmente a un power bank, garantirebbe fino a venti ore senza collegamento alla rete elettrica. Nella realtà dipende dal volume e dal segnale radio che, nel nostro caso, hanno portato a circa tre ore di autonomia per ogni carica degli auricolari.

Nel menù sviluppatore dello smartphone Android è presente un elenco dei codec Bluetooth disponibili.

Le funzioni principali, tra cui cambio traccia e volume, sono accessibili per mezzo dei sensori touch, corrispondenti ai logo S. Ognuno dei sensori ha compiti diversi dall’altro, richiamabili mediante tocchi multipli e/o prolungati con diverse durate. Volendo è possibile disabilitare i touch tramite la app, anche per evitare indesiderati comportamenti conseguenti a sfioramenti accidentali. Ci sono inoltre sensori di presenza, anche questi disabilitabili, i quali mettono la riproduzione in pausa, togliendo gli auricolari.

La curva di equalizzazione personalizzata in base al test audiometrico effettuato dall’applicazione Soundpeats, qui illustrata ma non impiegata per la prova, in cui abbiamo lasciato l’equalizzazione standard, cioè “classica”.

Trattandosi di modello “semi in ear”, l’adattabilità al condotto uditivo non è importante come accade per i modelli “in ear”: gli Air3 Deluxe HS non risultano difficili da posizionare, né faticosi da indossare. Volendoli usare in movimento sarà comunque utile disabilitare i sensori di presenza, onde evitare involontarie pause dovute a sobbalzi.

Tra tutti gli smartphone e tablet posseduti dal vostro recensore, solo un modesto Umidigi A3, con Android 8, ha effettivamente selezionato e usato il codec LDAC. Alcuni degli altri apparecchi elencavano LDAC tra le opzioni, ma poi non mantenevano la selezione, tornando a SBC. Motivo per cui questa prova è stato eseguita con l’A3.

Per usare l’applicazione Soundpeats è necessario creare un account con email e password. Superato questo passo ci viene proposto un aggiornamento firmware degli auricolari, operazione che eseguiamo. Tra le funzioni disponibili nella app incuriosisce un test audiometrico per creare una curva di equalizzazione adatta al proprio udito. In pratica vengono inviati campioni sonori a varie frequenze, sino a 6 kHz, chiedendo ogni volta conferma di averli uditi, toccando lo schermo. Al termine il sottoscritto si è ritrovato a dover constatare una presunta carenza di ben 4 dB a 4 kHz. Nel caso si voglia tornare alle impostazioni iniziali, basterà eseguire la procedura di reset degli auricolari. Pseudo test audiometrici a parte, sono inoltre selezionabili diverse curve di equalizzazione che, causa una strana traduzione ottenuta selezionando la lingua italiana nell’app, elencheremo in inglese: classic, bass boost, bass reduction, electronic, rock&roll, folk, treble enhancement, hip hop, pop. In aggiunta è presente un semplice quanto utile equalizzatore parametrico.

Gli auricolari, in posizione di carica all’interno della custodia, affiancati dal cavetto da USB-A a C in dotazione.

Ascolto

Cominciamo con un classico per singola voce e chitarra, cui poi, in sala di registrazione, verrà aggiunto un quartetto d’archi, ovvero “Yesterday” dei Beatles (in realtà Paul McCartney), qui nella versione dall’album “Help!”, rimasterizzata a 24 bit nel 2009, in FLAC 24/44.100. Inizia con una chitarra sul canale destro e subito noto distintamente la corda del mi basso urtare i legni, poi attacca la voce di Paul sul canale sinistro, che si sposta infine al centro.

La timbrica degli strumenti appare corretta, la voce ha una buona presenza e in generale si percepisce un suono pulito, merito ovviamente della registrazione, scelta appositamente. Continuiamo con un pezzo eseguito da Giorgia (Todrani), cioè “The Long And Winding Road” dall’album live “One More Go Round”, nella ristampa del 1995, acquistato su Qobuz in FLAC 16/44.100. Il brano si ispira alla versione originariamente ideata da McCartney, prima di essere orchestrata da Phil Spector.

Qui è ben evidente la chitarra di Marco Rinalduzzi, mentre la voce della cantante emoziona come forse neanche l’originale. Non voglio concludere senza qualcosa di più contemporaneo, anche per testare la dinamica. Sempre da Qobuz, che assicuro non essere il mio fornitore unico, acquisto il FLAC 24/44.100 di “Bad Guy”, dall’album del 2019 “When We All Fall Asleep, Where Do We Go?” di Billie Eilish. Dato il genere musicale, qui la differenza la fa senz’altro la giovane interprete, che infatti con questo album ha stabilito vari record.

Gli auricolari consentono volumi persino fastidiosi ma, regolando adeguatamente il volume, i generosi toni bassi e la voce risultano in diversa misura definiti e sostanzialmente privi di distorsioni non già presenti nella registrazione. Più in generale i toni bassi sono presenti, i medi pure e gli alti forse appena un poco più squillanti di quanto amerei, tanto che su brani di altri artisti talvolta si evidenziano “s” sibilanti.

In conversazione telefonica i microfoni fanno il loro dovere e, non essendoci fili, non ci sono neanche tutti i rumori a essi associabili. Personalmente, a distanza di tempo, mi ritrovo a usare questi auricolari più delle cuffie con filo, sia per la resa audio, che per la praticità. Soundpeats, marchio della cinese Shenzhen SoundSOUL Information Technology, non ha un distributore italiano; contattata in merito, l’azienda consiglia di acquistare su Amazon dove, nel momento in cui scriviamo, il prezzo è scontato a 40,59 euro rispetto ai 57,99 euro di listino.
Giuseppe Lancia


Soundpeats Air3 Deluxe HS
Auricolari “semi in ear” Bluetooth 5.2 LDAC
Distributore per l’Italia: acquistabile presso Amazon
Prezzo di listino: euro 57,99 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Tipo: “semi in ear” senza fili.
  • Risposta in frequenza: 20 Hz-40 kHz.
  • Bluetooth: versione 5.2, chipset WQ7044M.
  • Profili Bluetooth: A2DP, AVRCP, HFP, SPP, GATT.
  • Codec Bluetooth: LDAC, SBC. Batteria: auricolari 2×30 mAh, custodia 300 mAh.
  • Durata batterie: 5 ore, 20 con ricarica dalla custodia.
  • Protezione intemperie: IPX4.
  • Peso: auricolare 4,06 g, auricolari in custodia 36,3 g

Author: Redazione

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