Panasonic TX-65MZ1500E

Per qualche nit in più

In attesa di mettere sotto la lente di ingrandimento – mi auguro presto – uno dei TV top della gamma 2024 Panasonic, ci siamo presi la libertà di provare il modello da 65 pollici della serie MZ1500, prodotto di fascia media reso appetibile da un consistente ribasso del prezzo di vendita.

Siamo nell’anno in cui la casa giapponese ha scelto di adottare il sistema operativo Fire TV di Amazon per governare anche gli apparecchi top di gamma, al posto del tutto sommato funzionale ma ormai obsoleto My Home Screen. Si possono fare diverse considerazioni su questa decisione di Panasonic, una su tutte è quella che il vecchio sistema – giunto alla versione 8 – ha certamente meno flessibilità riguardo l’introduzione di nuove applicazioni e un’interfaccia utente che ha fatto il suo tempo.

Quest’ultima però è provvista di un’ottima integrazione delle funzioni di configurazione video e audio e, oltretutto, è semplicissima da utilizzare. Come sempre la tecnologia va avanti e la presenza da tempo dell’assistente Alexa tra le funzionalità standard di questi TV, assieme alla collaborazione con Amazon, ha giocato a favore di questo cambio epocale: vedremo, non appena ci sarà possibile, quali sono i risultati di questa operazione sul software di Panasonic.

Nel frattempo concentriamo la nostra attenzione su un apparecchio OLED della gamma media disponibile da settembre 2023, più esattamente il 65” della serie MZ1500, dotato della collaudata versione 8 del sistema operativo My Home Screen.

Le connessioni principali sul retro sono accessibili dal basso e comprendono tre porte HDMI, di cui due in versione 2.1, oltre alla porta Ethernet e la presa per l’antenna e il doppio ingresso satellitare.

Oltre alla grande cura offerta per migliorare la resa video, su questo modello è presente anche una sezione audio proposta in una soundbar nella parte bassa del pannello e in un doppio woofer passivo sul retro, che utilizza la tecnologia Dynamic Theater Surround Pro per ampliare il fronte sonoro. Il display di questo TV è un “Master OLED Pro”, denominazione scelta dalla casa per i pannelli OLED EX, nei quali è usato il deuterio.

Un pannello OLED convenzionale impiega l’idrogeno per gli emettitori, mentre nei pannelli EX esso è sostituito da uno dei suoi isotopi, il deuterio (in natura ce n’è un altro relativamente stabile, iltrizio), che nel nucleo ha un protone ed un neutrone: il suo uso consente di ottenere una superiore emissione luminosa – il 30% in più rispetto al pannello convenzionale – ad elevata efficienza, al costo di una maggiore generazione di calore.

Nel caso del TX-65MZ1500E è stato utilizzato un nuovo dissipatore, progettato per una maggiore efficacia nella dispersione del calore ed ottenere qualche nit aggiuntivo che non guasta. Dissipatore impiegato anche nella serie top MZ2000, la quale per amplificare la luminosità ben oltre il già citato 30% sfrutta la tecnologia Micro Lens Array (si parla di almeno 2.000 nit su un’area del 3% dello schermo), che consiste in uno strato di lenti microscopiche collocate al di sopra dei pixel OLED. Dobbiamo segnalare che nella serie MZ1500 solo i modelli da 65 e 55” impiegano il pannello EX.

Per gli altri tagli disponibili, 48” e 42”, viene impiegato un pannello OLED tradizionale. Panasonic ha sempre fatto dell’elettronica e del suo interfacciamento col display il maggiore punto di forza e anche stavolta non si smentisce: il processore Hollywood Cinema Experience (HCX) PRO AI, in dotazione ai suoi TV OLED di fascia media e alta da diverso tempo a questa parte, impiegando le rilevazioni che provengono dal sensore di luminanza, svolge la parte del leone nella gestione di diversi aspetti delle immagini, quali dettaglio, contrasto e colore.

A lato si trova il doppio slot Common Interface, l’uscita audio configurabile per le cuffie o per un subwoofer esterno, due porte USB e la quarta presa HDMI.

Offre, inoltre, tramite l’elaborazione col supporto dell’intelligenza artificiale e dei modelli di “machine learning”, uno strato di analisi dei singoli fotogrammi per l’adattamento dinamico delle impostazioni video e delle funzioni per il miglioramento dell’audio, il tutto senza alcuna interazione da parte dell’inconsapevole spettatore.

L’apparecchio gestisce i segnali HLG, HDR10, HDR10+ e Dolby Vision; tra le modalità d’immagine previste sono disponibili due modalità “professionali” ISF e la Filmmaker, assieme a Dolby Vision IQ, HDR10+ Adaptive e Netflix Adaptive Calibrated Mode le quali sfruttano il sensore di luce ambientale. È possibile, utilizzando un colorimetro e il software Calman per PC, sfruttare il generatore interno al TV per la calibrazione personalizzata.

Non manca la modalità “True Game” dedicata ai videogiocatori, assieme alla “Game Control Board”, un pannello di controllo che permette la visualizzazione e l’impostazione dei vari parametri video durante le sessioni di gioco. La sezione delle connessioni sul retro accessibile dal basso include, nell’ordine, l’uscita ottica per l’audio digitale, la porta Ethernet, il connettore audio stereo/video composito su jack da 3,5 mm, tre porte HDMI, una porta USB 3.0 5 V/900 mA, il doppio ingresso satellitare tipo F e la presa d’antenna.

Sul retro dell’apparecchio, a destra se si guarda il frontale, c’è un tastierino utile nel caso non si abbia il telecomando sottomano, che permette di accendere e spegnere il TV, selezionare gli ingressi, cambiare canale e regolare il volume.

Lateralmente troviamo il doppio slot CI+, l’uscita su jack da 3,5 mm che può essere configurata, in alternativa, per collegare le cuffie oppure un subwoofer, le due porte USB 2.0 5 V/500 mA e una quarta porta HDMI.

I quattro ingressi HDMI supportano ALLM e HDCP 2.3; i due in formato 2.1 sono compatibili con segnali 4K a 120 Hz di refresh, NVIDIA G-SYNC e AMD FreeSync Premium per i giochi, ARC/eARC (la porta 2), VRR (Variable Refresh Rate) e HFR (High Frame Rate), mentre gli altri due accettano segnali 4K a 60 Hz di refresh massimo.

La connettività di rete è possibile anche senza fili, tramite Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac dual band; se si vogliono collegare dispositivi wireless quali cuffie e tastiere si può utilizzare Bluetooth, presente in versione 5.0. L’installazione è possibile a parete con un supporto in standard VESA 300×300 oppure su un ripiano grazie alla solida base in dotazione. Il cavo di alimentazione non è staccabile; per quanto riguarda il contenuto dell’imballo, oltre alla guida rapida si trova il telecomando con le batterie AAA, ed un pannello di plastica, utilizzabile come passacavi, per proteggere gli attacchi del supporto da tavolo, qualora installato.

Il telecomando ha dimensioni abbastanza importanti e, come di consueto, è privo della retroilluminazione; c’è il microfono per il controllo vocale tramite Amazon Alexa integrato nel TV. Nella sezione in alto sono disponibili i tasti per richiamare direttamente alcuni dei servizi di streaming. In ogni caso, si tratta dello stesso dispositivo in dotazione con la serie LZ2000.

La prova

Naturalmente, per l’installazione di un TV di questa stazza un aiuto è d’obbligo; una volta estratto dall’involucro, di cartone molto resistente, e rimossi i diversi elementi protettivi di polistirolo dell’imballo interno, lo abbiamo adagiato delicatamente su un piano imbottito per montare delle barre abbinate ad una staffa da parete e fissarlo successivamente sulla stessa. Lo spessore non lo colloca tra i TV più sottili, ma 7 cm sono sicuramente accettabili; buone in generale le finiture, in metallo scuro per le cornici.

Una volta completati i collegamenti delle varie sorgenti, ovvero antenna TV, parabola satellitare più CAM con scheda tivùsat e lettore Blu-ray 4K, collego l’alimentazione e inizio la configurazione, che si completa rapidamente con la sintonizzazione dei canali TV.

Nessun account da inserire per scaricare le app, visto che quelle principali – Netflix, Prime Video, Disney Plus, RaiPlay giusto per citarne alcune – si trovano preinstallate e quindi l’apparecchio è pronto all’uso in un batter d’occhio; questa limitazione nell’offerta di app si può superare facilmente, in caso di necessità, procurandosi una Fire TV Stick 4K.

La “Home” della Smart TV viene proposta in sovraimpressione sulla sorgente che si sta guardando; è possibile modificare le posizioni delle app ed aggiungere altri link.
Le app disponibili non sono moltissime, questo è uno dei motivi del passaggio al sistema Fire TV per la nuova generazione di televisori Panasonic.

Mi tolgo subito la curiosità di scoprire come si comporta con i segnali televisivi: posso attestare che la qualità delle immagini, con la modalità “Normale”, è buona e i colori sono abbastanza naturali; la percezione migliora passando ai canali via satellite, grazie alla minor compressione del segnale rispetto al digitale terrestre.

I canali in alta definizione si vedono davvero bene, il dettaglio è elevato, l’incarnato è molto efficace e i movimenti veloci sono naturali e privi di scie, pur non avendo attivato alcun algoritmo di compensazione digitale. Selezionando la modalità “Filmmaker” noto che le immagini si scuriscono leggermente e perdono un poco di vivacità, mentre la “Dinamica” propone colori eccessivamente saturi, per cui dopo diversi test, per la visione dei programmi TV preferisco la “Normale” o, in alternativa, la “Professionale1” che ha l’impostazione della temperatura colore più calda.

I classici menù di configurazione sono molto completi e facili da utilizzare; si passa sempre, però, attraverso il un menù rapido.
Con i segnali Dolby Vision si può scegliere tra la modalità Vivida (inutilizzabile secondo la mia opinione), Scura oppure IQ che aggiorna autonomamente i vari parametri in funzione dei valori rilevati dal sensore di luminosità ambientale.

Segnalo che il funzionamento con la CAM, in questo caso una Digiquest già in uso con un altro TV, nonostante la mancanza di certificazione del TX-65MZ1500, assente nella lista sul sito tivùsat (al contrario della serie MZ2000), è stato del tutto impeccabile. Eccellente la qualità dei canali 4K del bouquet, il pannello rende giustizia alle immagini di Rai 4K e NASA UHD.

Una funzione che trovo interessante nei TV Panasonic è la possibilità di trasformarsi in un server e di offrire lo streaming in rete locale dei canali TV del digitale terrestre o satellitari, agli altri TV del costruttore giapponese presenti in casa, che si accorgono della presenza del server in modo del tutto automatico e caricano la lista dei canali disponibili via IP; si rende utilissima se non è presente il cablaggio coassiale nei punti di installazione degli apparecchi secondari compatibili.

Una delle peculiarità dei TV Panasonic è la possibilità di fare da server di streaming sulla rete locale dei canali televisivi, per gli apparecchi compatibili che dispongono del client TV IP.
Immancabile la Game Bar per le regolazioni video e audio durante le sessioni di gioco, invariata rispetto alla serie precedente (LZ); si richiama aprendo l’app specifica.

Quando si abilita questa funzione, il TV si riavvia per attivarla e il LED di stato, in fase di stand-by, assume il colore ambra al posto del normale rosso, con una leggera crescita dell’assorbimento elettrico. Il menù delle impostazioni è, come sempre, molto completo: tra le tantissime opzioni disponibili, si possono gestire le regolazioni di bianco e gamma su 14 livelli di ingresso, assieme a tonalità, saturazione e luminanza dei singoli colori primari. Insomma, c’è di che divertirsi per far esprimere il pannello al meglio.

Per la visione di supporti HDR col lettore 4K passo alla modalità “Filmmaker”, sensore di luminosità ambientale disattivato, e inserisco il disco di “Sopravvissuto: The Martian”: la resa cromatica è eccellente, impressionante il livello di dettaglio, buona la profondità delle immagini. I toni della pelle sono piuttosto realistici, le scene luminose al punto giusto senza esagerare. Ricavo impressioni molto simili visionando diversi capitoli di “No time to die”, in Dolby Vision con la modalità “Scura”: la resa dell’incarnato è bilanciata e alle basse luci sono ben distinguibili i particolari; nei menù immagine è presente la funzione “Miglioramento della visibilità aree scure” che come descrive, opera proprio sulle basse luci. Un altro titolo in Dolby Vision dall’ottima resa complessiva è “Jumanji – Benvenuti nella Jungla”, con immagini luminose, ben definite e dai colori vivaci, buona la profondità complessiva del quadro.

Come titolo in SDR ho caricato nel lettore “Samsara” di Ron Fricke: quadro ben definito anche nei secondi piani, incarnato molto realistico, colori saturi e immagini luminose. Molto efficace la riproduzione di “Oblivion”, con l’esaltante resa dei toni della pelle ed un livello di dettaglio davvero magnifico. Con “Il Gladiatore” e “Il Ritorno del Re” in versione DVD, l’intervento del processore HCX PRO AI produce immagini di buona qualità e senza artefatti evidenti, non proprio sullo stesso piano dei Blu-ray, ma molto più che accettabili.

La qualità delle immagini HDR proposte dal pannello OLED EX è veramente alta.
Anche in SDR il TV non scherza, la resa cromatica e il dettaglio sono ottimi.

La visione di vari generi di contenuti 4K HDR dalle varie piattaforme di streaming è molto soddisfacente: ho sempre riscontrato un contrasto perfettamente equilibrato, una luminosità elevata e una resa cromatica bilanciata, per esempio con la serie “Monarch: Legacy of Monsters” su Apple TV+ oppure “Indiana Jones e Il Quadrante del Destino” su Disney+. Per quanto riguarda l’audio, l’emissione sonora è abbastanza potente e dettagliata, però gli effetti di circondamento sono piuttosto limitati; il sistema non decodifica le tracce audio DTS.

Il telecomando, identico a quello della serie LZ2000, è privo di retroilluminazione, ma integra il microfono per i comandi vocali e i tasti hanno una disposizione abbastanza facile da ricordare.

Le misure

Conclusioni

Il TX-65MZ1500 di Panasonic vanta delle ottime prestazioni sotto tutti i punti di vista, grazie all’eccellente resa cromatica, al buon livello di luminosità e alla discreta sezione audio integrata. Il pannello EX impiegato, pur essendo privo della tecnologia MLA (Micro Lens Array), è molto valido e sfruttabile ancora per parecchio tempo, visto anche il supporto a tutti i formati HDR; buone le prestazioni dello scaler integrato. Inoltre, se a un certo punto si avvertirà la necessità, sarà sufficiente collegare una Fire TV Stick 4K Max per colmare le lacune e aggiornare le funzionalità smart al pari degli ultimi modelli. Lo street price, a seguito di alcune recenti promozioni, supera di poco i 2.000 euro, valore che ritengo del tutto adeguato rispetto a quanto offerto a livello funzionale e prestazionale.
Marco Meta


Ci è piaciuto

  • Qualità delle immagini
  • Calibrazione di fabbrica
  • Resa alle basse luci

Non ci è piaciuto

  • Telecomando non retroilluminato

Panasonic TX-65MZ1500E

Televisore OLED 4K HDR
Distributore per l’Italia: Panasonic Italia, Viale dell’Innovazione 3, 20126 Milano. Tel. 02 67881 – www.panasonic.it
Prezzo di listino: euro 3.299,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Schermo: OLED 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel).
  • Diagonale: 65” (164 cm).
  • Audio: 50 W (15 W x 2 + 20 W mono woofer passivo x 2).
  • Sistema operativo: my Home Screen 8.0.
  • Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.1, 2 ingressi HDMI 2.0, ingresso video composito/audio stereo jack 3,5 mm, uscita audio digitale Toslink, uscita cuffie jack 3,5 mm (commutabile a subwoofer), 2 slot Common Interface CI+ 1.4, 2 porte USB 2.0 tipo A, 1 porta USB 3.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ ac/ax Dual Band, Bluetooth.
  • Dimensioni: 1.448x888x69 mm (senza base), 1.448x910x 350 mm (con base).
  • Peso: 19 kg (senza base), 24 kg (con base)

Author: Redazione

Share This Post On

Submit a Comment