Zidoo Z9X PRO

Massima qualità nella riproduzione video

Il costruttore cinese ha recentemente rinnovato la sua linea di riproduttori multimediali introducendo, tra gli altri, lo Z9X Pro che arricchisce di nuove interessanti caratteristiche
quelle in dotazione al suo predecessore.

Abbiamo già avuto l’opportunità di provare gli apparecchi di Zidoo, costruttore cinese che offre numerosi riproduttori multimediali basati sul sistema operativo Android, tra i quali alcuni dedicati prevalentemente all’audio, come la gamma Neo ed i DMP a marchio Eversolo, oppure più “universali” come i modelli delle serie Z e UHD.

Il protagonista della nostra prova è il “compatto” Z9X Pro, evoluzione dello Z9X lanciato nel 2020, il quale ha proprio nella riproduzione video il suo punto di forza e per questo può attrarre quell’insieme di appassionati che non esiterei a definire più “tecnici” rispetto alla media, grazie alla possibilità di aggiornare il firmware, alla granularità delle impostazioni che lo rende molto personalizzabile e alla compatibilità con gran parte dei contenuti “liquidi” video, senza per questo disdegnare del tutto i file audio.

Il sistema operativo che lo equipaggia è Android 11 ed esce di fabbrica con la versione priva del Play Store di Google; questo può essere installato sostituendo il firmware con la versione specifica scaricabile dal sito internet del produttore, ma questa attività, sebbene abbastanza semplice, per essere eseguita richiede una certa competenza tecnica informatica dell’utente, necessaria per evitare di ritrovarsi con un “mattone” inutilizzabile.

L’utilizzo prevalente dello Z9X Pro è per la riproduzione dei video estratti dai supporti fisici (DVD, Blu-ray e Blu-ray 4K) e memorizzati su un’unità disco USB oppure su NAS (Network Attached Storage, cioè dischi rigidi accessibili tramite rete locale).

Sul lato destro c’è una coppia di porte USB 2.0 tipo A, assieme al tasto di reset dell’unità.

Operazione, restando in campo informatico, che si compie utilizzando software per personal computer come MakeMKV oppure DVD Fab, giusto per citare i più noti, che consentono di estrarre – ovvero “rippare” in gergo – i film dai preziosi dischi della nostra collezione, soprattutto per evitare il rischio di rovinarli con l’uso in un lettore Blu-ray.

L’unica differenza esteriore degna di nota, rispetto al precedente modello Z9X, è la colorazione: prima era grigio chiaro, ora è grigio scuro, mentre dimensioni e design sono identici. Il telaio è in alluminio scavato dal pieno, il frontale è molto lineare, fornito di un piccolo display a LED bianchi – utilizzato prevalentemente per indicare l’orario e la connettività attiva, oppure la durata del contenuto in riproduzione – e del sensore del telecomando a infrarossi, che si trovano entrambi sotto uno strato di plastica scura trasparente.

Le novità principali di questa evoluzione del modello originale sono celate all’interno: il SoC impiegato è il nuovo Realtek RTD1619BPD, che è provvisto di un processore quad-core ARM Cortex A-55 con GPU Mali-G57, 4 GB di RAM e 32 GB di memoria flash, c’è il Wi-Fi 6 (802.11 ax dual band) che consente velocità di trasmissione fino a 1.200 Mbps e il Bluetooth 5.2, assieme all’uscita HDMI dichiarata in formato 2.1, sebbene non vi sia evidenza del supporto, ad esempio, delle funzioni VRR e ALLM.

Le connessioni sono distribuite ai lati e sul retro: alla sinistra c’è la porta SATA 3.0 per il collegamento diretto, con il cavo fornito assieme al riproduttore, di un hard disk oppure di un lettore CD, DVD o Blu-ray, mentre sulla destra sono collocate due porte USB 2.0 tipo A, che nel mezzo accolgono il bottone di reset dell’unità.

Le connessioni sul retro includono una porta di rete Gigabit, una presa USB 3.0, l’uscita HDMI 2.1, l’uscita Toslink per l’audio digitale, l’uscita video composito con audio stereo con jack da 3,5 mm. C’è perfino una porta seriale RS232, sempre su jack da 3,5 mm, per il collegamento a sistemi di controllo. Le due antenne ad alto guadagno sono asservite alla connettività senza fili (Wi-Fi e Bluetooth).

Le connessioni sul retro includono una porta Ethernet Gigabit per il collegamento in rete, una porta USB 3.0 tipo A, l’uscita HDMI 2.1 con supporto di segnali video fino a 4K e 60 Hz di refresh, l’uscita audio ottica Toslink per i segnali stereo e multicanale 5.1, l’uscita video composito/audio stereo su jack da 3,5 mm, la presa RS232 per il controllo remoto anch’essa su jack da 3,5 mm, la boccola per l’alimentatore esterno e l’interruttore per scollegare il dispositivo dall’alimentazione. Ai fianchi della sfilata di prese ci sono le due antenne pieghevoli ad alto guadagno – non staccabili – utilizzate per Wi-Fi e Bluetooth.

Sul lato sinistro si trova una porta SATA 3.0 che permette il collegamento diretto di un’unità a stato solido (SSD) oppure un hard disk (HDD) tramite il cavo in dotazione.

Una funzione davvero interessante dell’apparecchio è la possibilità del pass-through dell’audio ad alta risoluzione (ad esempio per il Dolby Atmos codificato in TrueHD) via HDMI, che non tutti i riproduttori supportano. Le sorprese non finiscono qui, perché per quanto riguarda il video, gestisce numerose codifiche, inclusi AV1, HEVC, HDR10, HDR10+ e Dolby Vision, oltre a supportare i 12 bit e i formati 3D. L’apparecchio offre, inoltre, il Dolby Vision Engine VS10, che consente di elaborare i contenuti SDR migliorandone la qualità. La confezione comprende il telecomando (che necessita di ben tre batterie AAA non fornite), l’alimentatore 12 V, il cavo SATA, un cavo HDMI e il manuale d’uso.

La prova

L’installazione dello Z9X Pro è abbastanza immediata: dopo averlo collegato alla rete locale con un cavo Ethernet, all’amplificatore multicanale col cavo HDMI in dotazione (amplificatore a sua volta collegato a un TV OLED), e alla rete elettrica con l’alimentatore, basta spostare l’interruttore sul retro e accenderlo col telecomando per attivare dopo pochi secondi la procedura di setup rapido.

Il telecomando dello Z9X Pro è ben realizzato: nella porzione in alto (“Learning Area”) ci sono dei pulsanti programmabili via infrarossi che si possono utilizzare, ad esempio, per l’accensione del TV, dell’amplificatore, il cambio canale e il controllo del volume. I tasti sono accessibili facilmente e c’è perfino la retroilluminazione attivabile.

Scelta la lingua, il fuso orario, l’interfaccia di rete e la modalità di uscita, al termine si passa alla pagina principale dell’interfaccia utente, che ha nelle icone “Centro Multimediale” e “Home Theater 4.0” le funzioni principali. La prima consente di sfogliare le cartelle della memoria interna, di un dispositivo collegato al riproduttore, oppure della rete locale tramite i diversi protocolli supportati e navigare tra i contenuti.

Il secondo è una vera e propria libreria: una volta configurati dei percorsi, locali o di rete, viene eseguita la scansione di tutte le cartelle per i contenuti video, che vengono poi categorizzati ricercando le informazioni su internet. A volte i nomi che vengono assegnati suscitano una discreta ilarità, ma meglio farsi una risata, tutto sommato. Selezionando “Control Center” tra le app, vengono presentati a schermo dei codici QR per scaricare l’app Zidoo Controller, disponibile per dispositivi iOS e Android, che consente di gestire il sistema tramite smartphone o tablet; app che si rivela molto utile, ad esempio, se si vuole ascoltare musica e non si vuole accendere il TV per selezionare le tracce, oppure per sostituire il telecomando.

Inizio i test di visione mediante l’app “Centro Multimediale” di alcuni titoli in 4K HDR presenti sul NAS collegato in rete locale, estratti in MKV senza ricodifiche dal supporto originale: i passaggi iniziali di “Blade Runner 2049” sono estremamente nitidi e ricchi di particolari, specie nelle scene scure, buono il contrasto; la resa cromatica è di ottimo livello, con l’incarnato in grande rilievo, molto credibile.

Di grande solidità anche le immagini di “Bohemian’s Rhapsody”, in HDR10+: toni della pelle ben calibrati, colori saturi, ottime basse luci e buona luminosità. Con “Top Gun: Maverick” il Dolby Vision propone un video di eccellente qualità, le scene molto scure all’interno della cabina durante il volo sperimentale permettono di cogliere molti dettagli, i colori sono ben regolati e il quadro è molto nitido.

La home page è piuttosto semplice e fornisce tutte le informazioni necessarie. L’immagine si riferisce al firmware originale; la versione “G”, scaricabile dal sito Zidoo, si differenzia esclusivamente per la presenza dell’app Play Store.
Le applicazioni disponibili sono limitate all’essenziale, dopo l’installazione del firmware modificato si vede l’app Google Play Store. AIDA64 l’abbiamo installato per conoscere tutti i dettagli sulla configurazione hardware e software della macchina.

Anche con i titoli SDR da Blu-ray la qualità video è molto elevata, “Samsara” e “Interstellar” offrono immagini ben contrastate e luminose, con una resa cromatica vivace e senza sbavature. Lo scaler, su titoli in versione SD, svolge abbastanza bene il suo compito: per esempio con “Il Ritorno del Re” non ho rilevato artefatti macroscopici e la resa delle immagini è abbastanza luminosa; certo, c’è del fisiologico rumore video, però il risultato complessivo è di qualità più che sufficiente.

Durante la riproduzione video si può impostare la visualizzazione dei sottotitoli, intervenendo sul colore, la dimensione dei caratteri e perfino sulla spaziatura delle righe, funzione di sicuro interesse per chi utilizza un proiettore.

Premendo il tasto “i” sul telecomando compare la scheda del film, che contiene valutazione, trama e alcune informazioni tecniche su video e audio; se si preme il tasto “Ok” del telecomando il video entra in pausa e viene visualizzata una scheda tecnica completa che risulta dall’analisi del file che lo contiene.

Le impostazioni sono numerose e molto complete, sia per il video, sia per l’audio, si può configurare di tutto e di più.
Impostando le cartelle su cui eseguire la scansione, l’app “Home Theater” presenta il catalogo completo, ma con i contenuti che non riesce ad individuare su Internet, i risultati possono essere esilaranti.

Premendo, invece, il tasto “i” una seconda volta, viene visualizzato in alto a sinistra il bit rate in tempo reale, i sottotitoli e la traccia audio attiva. Con l’uscita audio impostata nella modalità in “Raw”, le tracce DTS:X e Dolby Atmos passano direttamente via HDMI all’amplificatore: ottima la resa, qualità cristallina. Ho effettuato delle prove anche con la connettività wireless, avendo a disposizione un router che supporta il Wi-Fi 6: posso affermare che, con la copertura massima del segnale, non ho notato la benché minima differenza rispetto alla connessione di rete fisica, pur riproducendo video 4K HDR che necessitano di un’ampia banda di trasmissione.

Il prodotto generalmente procede impavido su qualsiasi contenuto selezionato con il “Centro Multimediale”, a volte però è successo che, se si passa troppo velocemente da un file video all’altro tornando indietro col tasto “back” del telecomando, il lettore resti completamente bloccato in riproduzione e l’unico modo di farlo tornare a funzionare è spegnerlo e riaccenderlo con l’interruttore sul retro. Il comparto audio funziona abbastanza bene con tracce stereo o multicanale in formato WAV o FLAC.

Tuttavia, ho rilevato vari problemi con la riproduzione di tracce DSD in multicanale (DFF e DSF) o le corrispondenti da file ISO. In pratica, nonostante l’impostazione dello Z9X Pro per trattare le tracce SACD multicanale e l’indicazione a schermo che il segnale è effettivamente a 6 canali (o ci sono due tipologie di tracce nel caso di file ISO, a 2 e 6 canali), sull’amplificatore arriva un segnale a 2 canali ricampionato a 48 kHz; con le tracce stereo il segnale arriva a 176,4 kHz. In ogni caso, l’apparecchio riprodurre tracce DSD fino a campionamento ottuplo (DSD512), ricampionandole a 176,4 kHz.

Nella configurazione audio del dispositivo, oppure dalle impostazioni del riproduttore audio è possibile attivare l’utilizzo di un DAC USB e selezionare la modalità di gestione del segnale DSD, tra D2P (DSD to PCM), DoP (DSD over PCM) e Nativa. Ho collegato il DAC ed è stato prontamente riconosciuto, ma anche questo non sembra essere gestito correttamente con i file DSD. L’app per la riproduzione musicale offre un’informazione un po’ contraddittoria con una traccia DSD64: il campionamento in uscita è visualizzato a 352,8 kHz.

Il riproduttore audio consente di ascoltare tracce multicanale inviando il flusso audio PCM su HDMI all’amplificatore.
L’app ZD Link permette di effettuare lo streaming di contenuti direttamente da dispositivi mobili compatibili AirPlay e DLNA, oppure tramite Spotify.

Altro problemino che ho rilevato riguarda l’interfaccia USB 3.0 sul retro: è stato riconosciuto soltanto un disco rigido portatile da 2,5 pollici con interfaccia USB 3.0, mentre due contenitori esterni USB 3.0 con due diverse unità a stato solido non sono stati proprio rilevati, per chissà quale incompatibilità hardware. Collegando gli stessi alle porte USB 2.0 laterali, invece, hanno funzionato correttamente.

Insomma, c’è ancora un bel po’ di lavoro per gli sviluppatori e gli ingegneri di Zidoo per sistemare queste magagne. Ho aggiornato il firmware, senza particolari difficoltà, con la versione che offre anche il Play Store di Google, seguendo la procedura indicata sul sito internet del produttore. L’unica app che ho installato è YouTube, perché il dispositivo non è utilizzabile per i servizi di streaming video come Netflix, Prime Video e altri. Il telecomando è leggero e fin troppo reattivo, a volte la retroilluminazione non si attiva automaticamente, però è molto completo e permette di sfruttare bene tutte le funzioni del riproduttore; è munito perfino di alcuni tasti programmabili mediante il ricevitore a infrarosso presente sotto il coperchietto frontale.

Molto utile la possibilità di programmare i tasti colorati del telecomando per lanciare le app.
Premendo due volte il tasto “i” del telecomando durante la riproduzione video vengono visualizzate informazioni sul bit rate in tempo reale nella parte alta dello schermo.
L’apparecchio si può controllare anche con lo smartphone, grazie all’app Zidoo Controller (disponibile per iOS e Android). Molto utile, in particolare, per ascoltare musica con il TV spento.

Conclusioni

Lo Zidoo Z9X Pro è uno strumento che consente di tirare fuori il meglio da qualsiasi contenuto video, che sia in SD, SDR o HDR. Anche con la musica si è comportato egregiamente, peccato per i problemi che ho riscontrato durante i test, spero vengano risolti con prossimi rilasci del firmware.

Ha uno scaler di discreta qualità e una flessibilità di configurazione che soddisferà anche gli appassionati più esigenti, ad un prezzo molto accessibile.

Di contro, per riuscire ad utilizzarlo appieno bisogna avere una certa competenza tecnologica e, in ogni caso, se si è alla ricerca di un apparecchio in grado di sfruttare i servizi di streaming video bisogna rivolgere la propria attenzione ad un prodotto diverso.
Marco Meta


Ci è piaciuto

  • Ampia possibilità di configurazione
  • Ottime prestazioni della connettività di rete
  • Eccellente resa in SDR e HDR

Non ci è piaciuto

  • Qualche bug di troppo
  • Per un pieno utilizzo serve competenza tecnica
  • Incompatibilità con i servizi di streaming video più diffusi

Zidoo Z9X PRO

Riproduttore multimediale 4K HDR
Distributore per l’Italia: Polaris Audio Srl, Via M. Babini 28, 00139 Roma. Tel. 06 916508973 – www.polarisaudio.it
Prezzo di listino: euro 269,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Sistema operativo: Google TV (Android 12).
  • CPU: Realtek RTD1619BPD ARM Quad-core A55.
  • GPU: ARM Mali-G57.
  • Memoria: 4 GB RAM DDR4 + 32 GB eMMC.
  • Uscite video: HDMI 2.1 (4K@60p, HDR, 12 Bit, YCbCr 4:4:4) con pass-through audio TrueHD e LPCM 2.0, video composito con audio stereo su jack da 3,5 mm.
  • Ingressi digitali: 1 SATA 3.0 (fino a 16 TB), 2 USB 2.0 tipo A, 1 USB 3.0, RS232 con jack da 3,5 mm.
  • Uscite digitali: Toslink (2.0, 5.1 canali).
  • Connettività: Ethernet RJ-45 (10/100/1.000Mbps), WiFi 802.11 a/b/g/n/ac/ax dual-band 2.4G + 5G MIMO OFDM, Bluetooth 5.2.
  • Codifiche video: 4K@60p HEVC/H.265 12 Bit HDR10, HDR10+, Dolby Vision

Author: Redazione

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