Final D8000

Dal paese del Sol Levante una cuffia magneto-planare che si distingue per la cura nella scelta dei materiali e della realizzazione unita a una soluzione progettuale innovativa per il carico acustico dei suoi driver. È questo il biglietto da visita presentato dal modello D8000 del marchio Final.

Chi ha maturato decenni di esperienza e di passione nel campo dell’audio di qualità considera normale imbattersi in oggetti provenienti dal Giappone che adottino soluzioni tecniche innovative ed efficaci. È il caso di Final, che vanta una lunga tradizione nella progettazione di apparecchiature audio. La sua storia ha inizio nel 1974 con la realizzazione di un raffinatissimo fonorivelatore con innovativa bobina avvolta a “otto” e cantilever ricavato da un diamante da un carato.

Negli anni successivi la produzione si è sviluppata attraverso giradischi, elettroniche e diffusori sempre nel segmento elevato del mercato. La crisi del mercato dell’alta fedeltà degli anni a cavallo del nuovo secolo non ha lasciato indenne il marchio che nel primo decennio di questo secolo è stato acquisito dal gigante giapponese delle interconnessioni Molex. Attraverso una serie di assestamenti organizzativi lo sviluppo e la produzione sono stati concentrati su auricolari e cuffie di altissima qualità proseguendo fino al giorno d’oggi.

La proprietà attuale, la compagnia giapponese S’Next, ha ulteriormente irrobustito la fama di grande accuratezza nella scelta dei materiali e dello sviluppo di auricolari e cuffie, realizzando a Kawasaki imponenti e moderni laboratori. Il catalogo Final presenta il modello D8000 in due versioni, quella oggetto di questo articolo e la versione PRO dedicata ai professionisti della produzione musicale che hanno l’esigenza di ascoltare a volumi più elevati senza peraltro perdere in risoluzione.

Progetto e costruzione

Tra i problemi che si presentano al progettista durante la realizzazione di una cuffia vi è quello della scelta della sua architettura: aperta o chiusa? I fattori da mettere sul tavolo per questa decisione sono molti e vanno dalle caratteristiche del driver a quelle inerenti alla modalità di utilizzo.

Due sono i cavi forniti a corredo della cuffia Final D8000: uno è lungo 3,5 metri e terminato con jack stereo da 6,3 mm, mentre il secondo è da 1,5 metri e con mini-jack stereo da 3,5 mm.

L’architettura di una cuffia dovrà per forza essere chiusa se la si intende utilizzare in spazi rumorosi evitando così di essere disturbati e di disturbare. In tal caso la scelta del driver e dei padiglioni sarà tale da far ricadere una serie di parametri di progetto in un determinato assetto per ottenere una risposta in frequenza regolare, priva di risonanze e smorzata. Qualora invece la l’architettura prescelta fosse quella aperta, allora il progettista si trova di fronte alla selezione di un equipaggio mobile che possiede in maniera intrinseca l’attitudine a smorzare le proprie risonanze non potendo contare sul carico acustico dato dal volume d’aria posteriore chiuso.

Il problema si complica poi se il driver prescelto è di tipo magneto-planare poiché le proprietà smorzanti in questo caso sono tutte affidate alla sottilissima membrana che sostiene stampata sopra l’equivalente della bobina mobile. Un driver magneto-planare consiste in una membrana dello spessore di pochi micron tesa in una struttura di sostegno e posta in mezzo a due armature magnetiche di polo opposto. Sopra la membrana è stampato il circuito elettrico che attraversato dal segnale audio farà vibrare la membrana immersa nel campo magnetico.

La forma geometrica del circuito e le sue proprietà elettriche, l’impedenza ad esempio, sono studiate per linearizzare al massimo la risposta in frequenza del trasduttore senza trascurare però sensibilità, efficienza e distorsione. Se immaginiamo quindi la membrana a mo’ di un telaietto circolare per il ricamo risulta chiaro che il centro oscillerà in maniera diversa dai bordi, con un’ampiezza maggiore che poi dovrà essere in qualche modo smorzata.

Alcuni progettisti fanno descrivere al circuito volute particolari per mettere in movimento la maggior parte della membrana oppure farla oscillare in maniera diversa tra bordi e centro variando la densità delle spire disegnate. Insomma, la necessità di smorzare l’oscillazione propria della membrana rimane e sta al progettista riuscirci. Final ha adottato una tecnica particolare per risolvere il problema sviluppando un sistema da loro denominato Air Film Damping System: sistema smorzante a strato d’aria.

Per rendere però efficace il tutto ha scelto di realizzare la struttura della cuffia in una lega metallica particolarmente sorda alle vibrazioni. La scelta è caduta su una lega di alluminio/magnesio lavorata con macchine a controllo numerico che permettono una realizzazione dimensionale accurata con tolleranze tali da far sì che l’architettura AFDS fornisca prestazioni stabili e conformi ai requisiti del progettista. I due padiglioni, di grandezza notevole visto che alloggiano un trasduttore da 50 mm, sono sostenuti fra loro da un archetto in acciaio imbottito e foderato in pelle.

La pressione laterale dei padiglioni è data dalla geometria dell’archetto mentre il giusto posizionamento verticale è realizzato tramite lo scorrimento laterale del padiglione lungo l’archetto. I cuscinetti dei padiglioni sono spessi e mediamente rigidi per assicurare una buona tenuta dell’aria racchiusa nel volume tra l’orecchio esterno e il trasduttore. Tutta questa realizzazione va a discapito del peso che superando i 500 grammi ne fa un impegno non trascurabile.

Figura 1. L’esploso dei driver della cuffia Final D8000. L’architettura è magneto-planare e la membrana è rinchiusa in un multistrato di distanziali, lamine forate e magneti che linearizzano la risposta, smorzano le risonanze e non impediscono al suono emesso di passare.

Descritta quindi la realizzazione dell’infrastruttura che sorregge i trasduttori è possibile tornare ad analizzare il sistema di smorzamento denominato Air Film Damping System. In Figura 1 è possibile vedere gli elementi che costituiscono il trasduttore magneto-planare della cuffia Final D8000. I magneti delle due armature sono realizzati tramite 2 anelli circolari concentrici al cui interno si appoggiano tramite distanziali smorzanti due sottilissime membrane metalliche forate a trama molto fitta. Fra loro è posta la membrana oscillante.

Figura 2. Il sistema di smorzamento delle risonanze del trasduttore è denominato Air Film Damping System. Basa il suo principio sulla elasticità dell’aria compresa tra la membrana oscillante e una lamina metallica microforata.

Osservando la Figura 2 si comprende come sia realizzato lo smorzamento a strato d’aria. L’insieme del volume d’aria, il diametro dei fori e la trama delle due sottili lamine che circondano la membrana oscillante realizzano lo smorzamento accordandosi alla frequenza propria della risonanza da cancellare. La membrana infatti oscilla maggiormente a frequenze basse mentre a frequenze più alte l’oscillazione diviene molto piccola; alle frequenze basse quindi il sottile strato d’aria tra la membrana oscillante e le lamine forate si comprime o si dilata comportandosi come un elemento elastico smorzante. Il risultato è ancora più evidente osservando il grafico dell’impedenza della cuffia.

Al picco di impedenza, basso e largo, è infatti possibile associare un basso fattore di merito in gran parte causato dalle perdite per compressione/dilatazione dello strato d’aria.

Assieme alla cuffia sono forniti due cavi staccabili realizzati intrecciando i conduttori dedicati ai due canali stereo. Un cavo per uso casalingo di lunghezza pari a 3 m terminato con un connettore jack stereo da 6,3 mm sbilanciato.

Il secondo cavo è dedicato ad un eventuale uso in mobilità o per essere collegato ad uno smartphone poiché è terminato con un mini-jack stereo da 3,5 mm di lunghezza pari a 1,5 m. Molto belle in entrambi i cavi le terminazioni verso i padiglioni della cuffia: due mini-jack dotati di un innesto a baionetta che una volta incastrato assicura un collegamento assolutamente solido.

Note di uso e d’ascolto

Avere la possibilità di testare una cuffia così esclusiva non capita tutti i giorni, in particolare se, fin dalla sua uscita, la stampa specializzata vi ha creato intorno un grande interesse. Probabilmente questo interesse è nato sia per la nuova tecnologia magneto-planare utilizzata per la D8000 di Final, sia per i molti interessanti elementi tecnici.

Dal punto di vista estetico ricorda abbastanza la serie Sonorous, specie per l’archetto praticamente identico e per il colpo d’occhio generale. La cuffia si presenta imponente, con i grandi padiglioni in primo piano in grado di accogliere orecchie di qualsiasi dimensione senza problemi. Una volta indossata, avendo un peso di 523 grammi, si fa comunque sentire, in particolare nelle lunghe sessioni d’ascolto.

Purtroppo nemmeno il cavo è di aiuto in tale circostanza, essendo di tipo intrecciato, abbastanza grosso e pesante, e rivestito con una guaina nera gommata; sicuramente su una cuffia di questo livello ci si aspetterebbe un cavo di ben altre fattezze. Per la prova d’ascolto, considerata la qualità del prodotto, sono stati utilizzati tre amplificatori per cuffia, ed esattamente l’SPL Phonitor, il nuovo Topping A90 e il Violectric HPA V281.

Il resto dell’impianto era composto dal lettore music server Cocktail Audio X50 abbinato al DAC esterno Topping D90. Prima di iniziare il test abbiamo sottoposto la cuffia Final D8000 a un rodaggio di circa 200 ore, una procedura da eseguire necessariamente se si vuole valutare in modo attendibile le qualità sonore di un prodotto nuovo di fabbrica; infatti, capita spesso di rimanere poi stupiti dei miglioramenti che questa semplice procedura porta alla resa sonora.

Il primo brano di questa sessione è stato “Eyes Without A Face” di Billy Idol in formato 16 bit/44 kHz. La cosa che colpisce immediatamente è il contrasto abbastanza marcato dei due estremi della banda audio. La gamma bassa è indubbiamente accentuata in confronto alle altre frequenze e in alcuni contesti tende ad arrotondare un po’ troppo. Una caratteristica che può risultare gradita a molti, fermo restando che con alcuni brani si può avvertire, a volumi elevati, una leggera perdita di coerenza timbrica.

La gamma alta è di buon livello, chiara e trasparente, e in alcune circostanze è chiamata in gioco per aiutare una resa in gamma media leggermente arretrata. Questa risulta un po’ più debole rispetto al resto delle frequenze e a volte sembra che gli strumenti e le voci emergano meno dal contesto rispetto a quanto ci si aspetterebbe.

Ascoltando un brano ricco di percussioni (“Facing East” di Keith Jarrett, in formato DSD 256), il tamburo ha un buon impatto mentre manca un po’ di rifinitura nel suono delle bacchette che lo colpiscono. La D8000 è in grado comunque di restituire un bel suono, di grande impatto, benché in alcuni contesti manchi quel pizzico definizione e di equilibrio timbrico che la porterebbero ai vertici tra le cuffie top.

Passando all’ascolto della musica blues con il brano “Tin Pan Alley” di Stevie Ray Vaughan in formato DSD64, suonato dal vivo insieme alla band “Double Troble”, la D8000 tende a far fare un passo indietro alla chitarra elettrica del musicista. La gamma bassa, invece, è potente e ben articolata e la gamma alta ariosa e trasparente, con una buona capacità di ricostruzione del microdettaglio. Quella media è di buona qualità ed è dotata anch’essa, come quella bassa, di una notevole articolazione anche se a volte appare leggermente arretrata.

Per quanto riguarda l’headstage, è in generale buono, specie in larghezza, e particolarmente convincente con l’ascolto della musica classica. È la volta di un brano di Ben Webster, “The Man I Love”, in DSD64; la sua è una formazione jazz strumentale classica composta da sassofono, batteria, contrabbasso e pianoforte.

In questo caso si apprezza la capacità della D8000 nel rendere il sax particolarmente reale e coinvolgente e ben centrato nel palcoscenico virtuale; anche il soffio dello strumento è ben percepibile così come il contrabbasso che accompagna l’intera esecuzione, sempre profondo ed articolato. Passando all’ascolto della musica classica con “La Danza Infernale” tratta da “L’uccello di fuoco” di Igor Stravinsky in formato DSD64, la Final sembra trovare maggior respiro ed equilibrio timbrico.

La potenza della gamma bassa esalta l’ambienza della sala da concerto e la posizione dei musicisti che la compongono è sempre ben distinguibile. Bellissima la riproduzione degli archi e dei legni, nel momento che annunciano la presenza dell’uccello di fuoco, sempre nitidi e ben focalizzati; altrettanto ben riprodotto il momento dell’entrata in scena del mago in un crescendo di fagotti e tromboni.

Sicuramente il buon contrasto dinamico che è in grado esprimere la D8000 contribuisce a rendere questo ascolto molto appassionante. Per quanto riguarda l’abbinamento con gli amplificatori, la cuffia si è dimostrata facile da pilotare e non ha fatto emergere problemi con nessuno dei tre utilizzati nella prova; il risultato, in termini di capacità di pilotaggio e resa d’ascolto, è sempre stato molto buono.

Volendo stilare una classifica del migliore abbinamento tra il Topping, il Vioelectric e l’SPL è quest’ultimo che, grazie anche alla possibilità di specifici settaggi, la spunta sugli altri, ma non di molto. Tirando le somme, la Final D8000 ha dimostrato di avere grande personalità e un buon suono soprattutto con la musica classica dove riesce a ricreare l’atmosfera della sala da concerto. La forza della gamma bassa, sua grande caratteristica, l’aiuta molto anche nell’ascolto della musica rock e tutti i generi dove un basso generoso può fare la differenza.

Conclusioni

Progettata e costruita con grande cura, la cuffia Final D8000 si è confermata all’altezza della sua ottima fama. La qualità della realizzazione, a cominciare dalla complessa confezione (quasi degna di un origami) è appannaggio di pochi marchi al mondo e questo si riflette sul suo alto prezzo di mercato. Tanto più che per farla esprimere al meglio è necessario inserirla in una catena di riproduzione di gran pregio.

Mario Richard e Leonardo Bianchini


Le misure

Final è conosciuta nel mondo per la cura che mette nella scelta dei materiali e per la qualità delle lavorazioni che traspare dai suoi prodotti. La prova di questo elevato standard costruttivo emerge nella coincidenza molto spinta delle curve di risposta in frequenza dei due driver utilizzati, destro e sinistro, che sono sicuramente frutto di una attenta selezione. L’estensione in frequenza è ottima sia in alto che in basso, si nota giusto una leggera incertezza in corrispondenza dei 500 Hz seguita dopo poco più di due ottave dal giusto avvallamento a compensazione della risonanza dovuta al canale auricolare. L’avvallamento in questione è appena più largo di quanto la teoria vorrebbe attenuando un po’ i toni medio-alti.

La successiva risalita si conclude con un picco elevato centrato a 10 kHz esaltando questa volta la riproduzione delle frequenze appartenenti alla gamma alta. I valori della distorsione sono bassi lungo tutta la risposta come è esemplare il comportamento della waterfall che mostra come qualsiasi risonanza significativa decada entro 2 ms.

Il grafico dell’impedenza svela un bel po’ di cose sulla tecnologia adottata per controllare lo smorzamento delle risonanze della membrana magneto-planare alle basse frequenze data l’architettura aperta della cuffia.

Fino a 250 Hz si vede una risonanza molto smorzata centrata a circa 65 Hz. È questo l’effetto del sistema Air Film Damping System che permette al valore dell’emissione acustica di non crollare al di sotto della frequenza di risonanza propria estendendo verso il basso la curva della risposta.

La successiva risonanza, probabilmente dovuta alla struttura semiaperta, svela l’incertezza della risposta in frequenza nei pressi dei 500 Hz. L’andamento complessivo non desta preoccupazioni per il pilotaggio, i valori rilevati confermano quanto dichiarato dal costruttore, 60 ohm a 1 kHz, e le rotazioni di fase sono minimali. La sensibilità misurata è buona e molto vicina al valore di targa, 97 dB/mW, valore in linea con le dimensioni del driver, 50 mm, e la tecnologia magneto-planare.
Mario Richard


Final D8000
Cuffia magneto-planare

Distributore per l’Italia: Audiogamma S.p.A., Via Nino Bixio 13, 20900 Monza (MB). audiogamma.it
Prezzo (IVA inclusa): euro 3.499,00

Caratteristiche dichiarate dal costruttore
  • Tipologia: cuffia aperta sovraurale, struttura in lega di alluminio/magnesio.
  • Altoparlante: magneto-planare, diametro 50 mm, Air Film Damping System.
  • Impedenza: 60 ohm.
  • Sensibilità: 98 dB/mW.
  • Connessione: cavi OFC, 1,5 m terminato mini-jack stereo 3,5 mm, 3,0 m terminato jack stereo 6,3 mm.
  • Peso: 523 grammi

Author: Redazione

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