Zidoo NEO S

Chi sei tu, Neo S Zidù?

Il costruttore lo definisce l’equivalente audio/video del coltellino svizzero, gli anglofoni in questi casi utilizzano la locuzione “all rounder”, che per noi è come dire tuttofare… Forse un termine specifico per indicare questa tipologia di apparecchi non è stato ancora coniato proprio perché la loro poliedricità li rende sfuggevoli ad una rigida catalogazione. Ma è un dato di fatto che la loro popolarità sia in crescita e che ci avremo sempre più spesso a che fare.

E un’altra cosa è certa, che Zidoo è una società molto giovane (anno di fondazione 2014), ma nonostante la tenerissima età ha raggiunto un elevato grado di specializzazione, occupandosi solo di questi prodotti multi-ruolo difficilmente classificabili in una specifica categoria, che non solo progetta e realizza ma per i quali sviluppa in proprio tutto il software. Cosa è esattamente il NEO S? La risposta si può evincere esaminando le connessioni a disposizione e studiando la tabella delle compatibilità con i vari tipi di file.

C’è una uscita HDMI, la cui presenza da sola invero ci dice poco, perché potrebbe servire solo per il collegamento ad un display di servizio. Ma l’apparecchio gestisce tutti i principali formati di file video (anche con audio multicanale fino a 7.1), con piena compatibilità verso tutti i formati HDR, non solo HDR10 ma HLG, HDR10+ e Dolby Vision.

Quindi è un avanzato player video UHD HDR. C’è la connessione di rete (cablata e wireless, con supporto ai protocolli DLNA e AirPlay), ci sono 4 porte USB (due di tipo 2.0 e due 3.0, alle quali si possono connettere non solo i classici dischi esterni – con capacità fino a 18 TB – ma anche lettori CD per “rippare” i supporti fisici), c’è un disco SSD interno da 256 GB sul quale immagazzinare i propri contenuti e poi ovviamente ci sono delle uscite audio, RCA e XLR bilanciate. Ne deduciamo quindi che è un player / network player, perché può andare a “pescare” e riprodurre i contenuti sia in rete locale sia nelle unità collegate o nella memoria interna. Anche in questo caso c’è pieno supporto a tutti i tipi di formati: PCM fino a 768 kHz a 32 bit, DSD 512 e MQA fino a 352,8 kHz.

La connettività wireless comprende anche il supporto all’AirPlay ed il Bluetooth 5.0. Al set di ingressi digitali non risponde all’appello solo l’I2S, del quale in un apparecchio come questo non si sentirà di certo la mancanza. La topologia circuitale del NEO S è completamente bilanciata, a partire dall’impiego di due DAC stereo, uno per canale.Il NEO S supporta la riproduzione di file video UHD con supporto a tutti i formati HDR (HLG, HDR10+, Dolby Vision), con audio fino a 7.1 canali. Il segnale digitale in uscita (funzionamento come streamer puro) può essere prelevato attraverso l’S/PDIF coassiale, ma anche dall’HDMI e dal Bluetooth.

La presenza di una uscita S/PDIF coassiale ci rivela che il NEO S è anche uno streamer puro. Il NEO S può essere connesso in digitale verso un apparecchio esterno anche attraverso l’HDMI, la connessione wireless Bluetooth 5.0 e la porta USB-B. Restando in tema di connessioni digitali, il NEO S offre un ricco set di ingressi fisici (praticamente tutti fatto salvo l’I2S), cui si aggiunge il già menzionato Bluetooth, ingressi dai quali il NEO S può essere pilotato direttamente; e quindi è pure un DAC. Il fatto che possa riprodurre sia video che audio ci consente infine di classificarlo genericamente come player multimediale.

Ma non è finita, perché il NEO S è anche amplificatore per cuffia con caratteristiche di tutto rispetto. Le uscite disponibili sono due: una classica su jack da 6,35 mm e una bilanciata con connettore da 4,4 mm. Inoltre il guadagno può essere settato su due valori per adattarsi a cuffie con diverse caratteristiche di impedenza: basso, per quelle da 16 a 32 ohm, e alto, per impedenze da 32 a 300 ohm. Concludiamo la descrizione delle funzionalità ricordando che il NEO S incorpora un client Spotify (Tidal e Qobuz dovrebbero arrivare tramite un futuro aggiornamento), è Roon Ready e può essere controllato sia tramite il telecomando in dotazione sia attraverso una apposita app.

Al centro del pannello frontale in metallo di ragguardevole spessore spicca un bel display OLED da 5” sensibile al tocco (per i comandi di riproduzione, la selezione dell’ingresso e la gestione di parte delle impostazioni); la larghezza del display è in rapporto aureo con quella delle due fasce laterali, che ospitano il tasto di accensione e le uscite cuffia (a sinistra) e la manopola del volume e le due porte USB 2.0 (a destra).

Il NEO S è un apparecchio di taglia media, ma le dimensioni compatte non debbono trarre in inganno su quella che è la levatura tecnologica del prodotto, che non è certo di fascia bassa. Partiamo dal DAC, anzi dai DAC, perché il NEO S ne impiega due, uno per canale. Si tratta dell’ESS Sabre ES9068, il top dei tre componenti che il costruttore californiano classifica con la dicitura “audiophile” differenziandoli dal resto della produzione; il DAC supporta flussi dati PCM a 32 bit/768 kHz, gestisce il DSD fino a 1.024 (ma l’apparecchio si “ferma” a 512 nella gestione software) e decodifica flussi MQA.

Le varie sezioni dell’apparecchio sono separate da una schermatura metallica, l’alimentazione è distinta per la parte analogica (lineare con toroidale) e digitale (switching).

Perché due convertitori stereo quando ne sarebbe bastato uno solo? Zidoo ha optato per questa più costosa soluzione perché permette di ottenere una uscita bilanciata con migliore separazione stereo ed un incremento della dinamica, poiché vengono minimizzate le interferenze del segnale di un canale sull’altro. Due anche gli oscillatori per la generazione dei clock, uno per la “famiglia” dei 44,1 kHz ed uno per quella dei 48 kHz. Di buonissima qualità seppur non più recentissimo è l’integrato per la connessione Bluetooth, il Qualcomm CSR8675 (aptX, aptX HD, LDAC).

L’alimentazione è separata per i circuiti analogici, lineare con trasformatore toroidale, e switching per quelli digitali. Le varie sezioni dell’elettronica (scheda madre, DAC, amplificatore per cuffia, alimentazione) sono tra loro separate con una schermatura in alluminio. Molta attenzione è stata posta infine alla selezione della componentistica: condensatori della tedesca WIMA e della giapponese Nichicon, relè Omron anche questi dal paese del Sol Levante.


Uso e ascolto

Non posso nascondere un minimo di preoccupazione nel redigere queste note di uso, non certo perché temo di riportare qualcosa di inesatto, ma perché, mosso come sempre dalla ovvia volontà di svolgere il compito nel modo più possibile esaustivo, ho paura che il tempo avuto a disposizione sia stato troppo poco. La domanda sorge spontanea: “Mollo, perché non ti sei preso tutto il tempo che ti serviva?”.

Il telecomando è molto ergonomico, con dimensioni che consentono una comoda impugnatura ed un sufficiente distanziamento dei tasti ed è retroilluminato, ma da “spento” le serigrafie non si vedono molto bene. Tre tasti hanno la funzione liberamente assegnabile.

Semplicemente perché nel mettere in cantiere una prova vengono implicati una serie di eventi che coinvolgono con precise tempistiche oltre al redattore dell’articolo anche molti membri del nostro AudioVideoTeam; prima di iniziare il lavoro non potevo sapere che avrebbe richiesto più tempo del solito, ma ormai avevo messo in moto un meccanismo con troppi ingranaggi per poterlo fermare senza danni. Questo non significa affatto che quanto segue sia incompleto; il fatto è che non mi piace dovermi limitare a riportare solamente quello che l’apparecchio può fare ma mi piacerebbe poter riportare anche l’esperienza d’uso reale. Avrei voluto entrare più a fondo in confidenza con il NEO S, abituarmi ad usarlo come avrebbe fatto il suo acquirente e poter essere così in grado di dire come è andata davvero questa convivenza, non solo in cosa è consistita. Qualcosa di simile accade coi televisori, molti dei quali condividono lo stesso sistema operativo (Android) mentre qualche altro marchio ha un suo sistema proprietario.

Abituarvisi richiede del tempo, ma nel corso degli anni, dalla prima versione alle successive release, sono potuto arrivare a conoscere i prodotti in profondità e anche il tempo limitato concesso per una singola prova è sufficiente per poter apprezzare le differenze, i cambiamenti ed aggiungere un altro mattoncino all’amicizia con i vari apparecchi. Nel caso di Zidoo invece sono partito completamente da zero.

Quello che mi ha al contempo sorpreso e che mi ha destato un po’ di preoccupazione è l’ampia possibilità di personalizzazione di molti aspetti del funzionamento dell’apparecchio; dal display OLED sul frontale si accede solo ad una minima parte delle opzioni di configurazione, che sono invece completamente accessibili solo attraverso il display esterno collegato via HDMI. Il telecomando agisce sulle voci di menù presentate sul display esterno oppure su quello dell’apparecchio a seconda delle circostanze (in modalità automatica, ma si può decidere se si preferisce impartire i comandi solo attraverso una delle due interfacce).

Dal menu sul display OLED si accede sono ad una minima parte dei controlli offerti dall’apparecchio.
La schermata principale del menù del NEO S, dalla quale si accede alle pagine di ricerca dei contenuti e a quella di selezione della sorgente.

Purtroppo non posso affermare di aver verificato fino in fondo l’effetto sulla resa esull’usabilità del prodotto di tutti i parametri configurabili. La logica di funzionamento dell’apparecchio è quella che ci si aspetta.

Per utilizzare il NEO S come DAC è sufficiente selezionare l’ingresso desiderato ed avviare la riproduzione dalla sorgente esterna (che può naturalmente essere anche un PC o uno smartphone, in DLNA oppure in Bluetooth). Per utilizzarlo come player occorre arrivare al contenuto desiderato, sia esso in rete locale, già salvato sulla memoria interna o memorizzato su un supporto di archiviazione fisicamente connesso, ed avviare la riproduzione.

Il display OLED da 5″, dall’ottima definizione, può funzionare anche come analizzatore di spettro o vu-meter.

Oltre alla possibilità di effettuare il riversamento sul disco SSD interno, il menù di editing consente anche la copia da un dispositivo ad un altro. Mi ha lasciato un po’ perplesso il fatto che se si desidera indirizzare l’output non alle uscite analogiche ma attraverso l’HDMI (verso il TV o un eventuale sintoampli) bisogna entrare nella schermata di selezione degli ingressi e scegliere l’HDMI; la perplessità deriva dal fatto che l’HDMI non è un ingresso (attraverso l’ARC non entra nulla) ma solo una uscita. Più logica è la stessa scelta fatta però attraverso i menù (che ci volete fare? Sono ingegnere e ho la testa quadrata…).

Diverse funzionalità sono implementate via app, il cui numero potrebbe essere ampliato tramite aggiornamenti; si può decidere quali avere a portata di tasto del telecomando per un accesso più rapido.
Due delle schermate del setup accessibile da un display esterno, per dare un’idea dell’elevato numero dei parametri e degli aspetti configurabili.

Le modalità di ricerca, ordinamento e presentazione dei contenuti sono davvero tante e di nuovo mi sento obbligato a confessare che non credo di aver testato tutte le possibilità. Anche se inizialmente si può essere disorientati dalla varietà delle modalità di interazione e anche se di tanto in tanto qualche impuntamento c’è stato, utilizzare il NEO S è piacevole e anche divertente; ad esempio ho apprezzato moltissimo la capacità dell’apparecchio di andare a reperire in rete, in totale autonomia, non solo le copertine (a Roma diciamo “ce so’ boni tutti”) ma anche i testi delle canzoni, che vengono visualizzati man mano che il brano procede come avviene nei karaoke (anche se non sempre perfettamente in fase…).

Molto divertente la funzione che, in modo del tutto automatico, recupera in rete il testo del brano in esecuzione e lo propone a schermo a mo’ di karaoke

Ho trovato utile e gradevole anche la possibilità di selezionare vari temi per l’interfaccia, compresi i vari vu-meter virtuali. Se è importante disporre di una interfaccia utente curata e funzionale, ancor più importante è avere prestazioni audio di qualità. Il NEO S mi è apparso del tutto trasparente e in nulla mancante rispetto alla nostra sorgente di riferimento, il solito Oppo. L’uscita cuffia ha pilotato egregiamente la mia Sundara, permettendole di esprimersi al meglio delle sue possibilità.

Zidoo ha sviluppato una app per Android e iOS che consente il controllo dell’unità (che comunque in rete è visibile come renderer UPnP e Roon).

Le misure di Fabrizio Montanucci

Lo Zidoo NEO S è stato esaminato come DAC tramite segnali memorizzati su un flash drive, quindi in qualità di media player, e già alla misura di risposta in frequenza si è fatto a dir poco valere, visto che in DSD512 riesce a “toccare” i 200 kHz con solo 1,5 dB di attenuazione, meglio di gran parte degli amplificatori lineari; constatare che il DSD512 offre oggi ben poca disponibilità di software è di poco rilievo, quando l’offerta aumenterà questa macchina potrà ben gestirla, e lo stesso vale ad esempio per il PCM a 768 kHz ove il limite superiore è “solo” di poco superiore ai 100 kHz. Molto bene anche gli altri tre parametri che più teniamo in considerazione in relazione all’ascolto, ovvero la risoluzione, la gamma dinamica ed il jitter.

La prima è elevata e varia poco (tra 17,6 e 17,8 bit) con i formati compatibili. La seconda è decisamente elevata, soprattutto con segnali PCM, con cui tocca valori non molto inferiori al limite della catena di misura, e risulta del resto perfettamente congruente con gli spettri del tono a basso livello, nei quali si osserva pochissimo rumore e nessuna distorsione. Anche il jitter risulta molto soddisfacente, sia la componente periodica che quella casuale sono molto piccole con tutti i tipi di segnale. Nessun problema si rileva nemmeno nei parametri di interfacciamento.

L’uscita cuffia sbilanciata, misurata con il gain più elevato, non satura mai per carichi sopra i 32 ohm dato che il massimo segnale a vuoto (2,86 volt, comunque “robusto” anche per cuffie non molto sensibili) non è abbastanza elevato per la corrente erogabile dagli stadi di uscita. Su 10 ohm la saturazione arriva, ma a 1,9 volt efficaci, un valore piuttosto alto, che abilita questa unità al pilotaggio anche di cuffie a bassa impedenza. Ottimi anche i valori di impedenza d’uscita ed il rapporto S/N pesato, che per 2 volt su 32 ohm raggiunge 101 dB.

Conclusioni

Il NEO S è tante cose: da un sostituto evoluto del lettore CD al riproduttore di file video UHD HDR, passando per il ruolo di player di rete, streamer, DAC e ampli per cuffia. Un apparecchio dalle molte facce alle quali corrisponde un altrettanto variegato insieme dei possibili utenti tipo. Utenti che però hanno tutti una cosa in comune, l’attenzione per la qualità: Zidoo non ha davvero lesinato su nessun aspetto nel realizzare questo apparecchio, una riuscita accoppiata tra un hardware capace di prestazioni di rilievo ed un software ben strutturato, funzionalmente completo e piacevole da utilizzare.
Mario Mollo


Ci è piaciuto

  • L’apparecchio è realizzato con estrema cura sotto tutti gli aspetti
  • Le prestazioni in laboratorio ed in sala di ascolto sono di ottimo livello

Non ci è piaciuto

  • Qualche impuntamento nel funzionamento



Zidoo Neo S
Network player multimediale UHD HDR, streamer, DAC, ampli per cuffia
Distributore per l’Italia: Audio Azimuth, Via Caravaggio 209, 65125 Pescara. Tel. 085 4718079
Prezzo di listino: euro 1.399,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Display: OLED 5” touch screen.
  • CPU: Realtek RTD1619DR ARM Cortex-ASS (hexa-core).
  • GPU: ARM Mali-G51 MP3.
  • Memoria: 2 GB DDR4 (RAM)+ 16 GB eMMC.
  • Supporto di archiviazione interno: SSD 256 GB.
  • Convertitore D/A: 2 ES9068 con supporto DSD512 24 bit, PCM 768 kHz 32 bit, MQA. Wi-Fi: 2,4 e 5 GHz, 802.11 a/b/g/n/AC 2T2R MIMO 867 Mbps.
  • Ethernet: RJ-45 (10/100/1.000 Mbps).
  • Uscita HDMI: 2.0a (4K@60fps/12 bit/HDR/BT2020/YCbCr 4:4:4) con audio passthrough 7.1 canali 192 kHz PCM, Bitstream.
  • Codifiche video: 4K@60p HEVC/ H.265, HLG, HDR1O, HDR1O+, Dolby Vision.
  • Ingressi digitali: USB B (DSD512, PCM 768 kHz 32 bit, MQA), AES/EBU, S/PDIF coassiale e ottico.
  • Uscite digitali: S/PDIF coassiale, fino a 5.1 canali DD, DTS, AAC 192 kHz PCM.
  • Uscite analogiche: XLR (livello di uscita 4,1 V, THD+N: -118 dB, rapporto S/N: 120 dB, risposta in frequenza 20 Hz-20 kHz ±0,25 dB, crosstalk: -120 dB a 1 kHz/Fs 44,1 kHz), RCA (livello di uscita 2,16 V, THD+N: -116 dB, rapporto S/N: 119 dB, risposta in frequenza 20 Hz-20 kHz ±0,258 dB, crosstalk: -130 dB a 1 kHz/Fs 44,1 kHz).
  • Uscita cuffia: 4,4 mm bilanciata (modalità basso livello 2,26 V, 310 mW/32 ohm, THD+N: -116 dB, rapporto S/N: 118 dB, risposta in frequenza 20 Hz-20 kHz ±0,25 dB; modalità alto livello 4,1 V, 110 mW/300 ohm, THD+N: -118 dB, rapporto S/N: 120 dB, risposta in frequenza 20 Hz-20 kHz ±0,25 dB), 6,3 mm single ended (modalità basso livello 1,5 V, 138 mW/32 ohm, THD+N: -114 dB, rapporto S/N: 116 dB, risposta in frequenza 20 Hz-20 kHz ±0,25 dB; modalità alto livello 2,7 V, 47 mW/300 ohm, THD+N: -114 dB, rapporto S/N: 118 dB, risposta in frequenza 20 Hz-20 kHz ±0,25 dB).
  • Dimensioni (LxAxP): 292x102x213 mm.
  • Peso: 6,8 kg

Author: Redazione

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