Vifa Copenhagen

Bello, ben costruito e soprattutto in grado di gestire audio in diversi formati (anche in HD!) e da diverse fonti, analogiche e digitali, cablate e wireless. Il diffusore attivo Copenhagen apre (insieme ad altri due modelli) una nuova frontiera per il costruttore danese Vifa.

apertura_FDS1272Vifa è forse l’azienda che più e insieme ad altre rappresenta la storia nord europea dell’altoparlante, inteso come elemento di partenza per il progetto di un diffusore. Nonostante la sua lunga tradizione, messa alle strette dalla concorrenza globale (soprattutto cinese), ha pensato bene di cimentarsi in altri ambiti e presentare una nuova linea di prodotti dedicata a quello che si può definire living audio. Prodotti dal design accattivante e dalle funzioni moderne ed efficaci, destinati ad essere presenti nelle nostre case, al centro di una famiglia “multimediale” dove vengono utilizzate sorgenti audio diverse anche al di fuori del classico sistema hi-fi propriamente detto.

Audio bello da vedere e da toccare

Una piccola linea di diffusori attivi wireless, dove il Copenhagen in prova è il modello centrale, mentre l’Helsinki è destinato ad un uso prettamente mobile e il più ingombrante (oltre un metro di lunghezza) Stockholm è destinato a ricoprire il ruolo di soundbar e hub audio a 360 gradi. Prodotti belli da vedere e accattivanti da toccare, per i quali si rischia forse l’effetto design che va ad eclissare quelle che sono comunque le loro prestazioni audio che, se non proprio eccezionali, non sono nemmeno banali e che conservano quel tocco in più che solo un’azienda con un grande background tecnico come Vifa può mettere in campo. Materiali, design, tecnica: i tre punti dai quali i progettisti sono partiti per la piccola linea, tutti paritari e tutti sviluppati con il massimo delle energie.

Addirittura per il rivestimento (del Copenhagen e degli altri prodotti della linea) è stato chiamato in causa Kvadrat, uno dei riferimenti a livello continentale per la produzione di stoffe e lane. Il resto della struttura a vista è in alluminio, come immagino anche la struttura portante: la sensazione che il Copenhagen ti dà al primo contatto è di grande solidità e compattezza, dove non ci sono scricchiolii o parti che sembrano cedere.

Anche se le dimensioni del Copenhagen sono sostanzialmente compatte, dietro il pannello frontale abbiamo contato ben dieci altoparlanti: due tweeter a cupola morbida da 28 mm, una coppia di midrange da 50 mm a cono in alluminio, due woofer da 80 mm e quattro radiatori passivi. Questi ultimi e i woofer utilizzano quella che Vifa definisce Force Balanced Configuration.

Anche se le dimensioni del Copenhagen sono sostanzialmente compatte, dietro il pannello frontale abbiamo contato ben dieci altoparlanti: due tweeter a cupola morbida da 28 mm, una coppia di midrange da 50 mm a cono in alluminio, due woofer da 80 mm e quattro radiatori passivi. Questi ultimi e i woofer utilizzano quella che Vifa definisce Force Balanced Configuration.

Per la parte elettronica ed elettroacustica il lavoro di sviluppo è stato, chiaramente, interno all’azienda che ha voluto creare prodotti tanto facili da utilizzare quanto flessibili e potenti nelle loro prestazioni. Il risultato è Copenhagen, quello che è difficile da collocare come tipologia di prodotto se non ricorrendo ad un generico “dispositivo audio streaming” che dice tutto e niente. L’aspetto è quello da “radione” ma di comandi e controlli in vista nemmeno l’ombra, così come non si riesce a percepire nemmeno una vaga idea degli altoparlanti utilizzati.

Diciamo che il lavoro di rivestimento in morbida lana ha ottenuto il suo obiettivo, se questo era di far sparire il prodotto per inserirlo ancora più facilmente in ambiente. In questo senso aiuta la possibilità di scegliere il proprio Copenhagen in sei diversi colori che Vifa così definisce ufficialmente: Sunset Red, Sand Yellow, Ocean Blue, Ice Blue, Anthracite Grey e Pebble Grey. In realtà dietro la cortina pressoché impenetrabile del rivestimento che copre completamente anteriore e posteriore del diffusore si nascondono un numero elevato di altoparlanti. Sembrerebbe tutto molto logico, visto che si tratta di uno dei maggiori produttori mondiali del settore, ma quelli utilizzati (e come sono stati utilizzati) non sono frutto del caso ma di un progetto ben curato ed ottimizzato.

Verso gli angoli alti del pannello anteriore troviamo due tweeter a cupola morbida da 28 mm, magnete al neodimio e un piccolo volume chiuso alle loro spalle; subito sotto una coppia di midrange da 50 mm a cono in alluminio; al centro in basso quello che sembra un woofer da 80 mm con membrana rigida e piatta. In realtà gli altoparlanti sono due, utilizzati in quella che Vifa definisce Force Balanced Configuration: alle spalle di quello che possiamo vedere abbiamo un secondo woofer identico installato back-to-back, ovvero con i magneti affacciati.

Le connessioni cablate del Copenhagen: la USB di tipo A è dedicata ai dispositivi iOS (iPhone, iPad, iPod e iPad), quello accanto è contemporaneamente un ingresso analogico mini-jack o (utilizzando un piccolo adattatore) un ottico digitale che può accettare segnali fino a 24 bit/192 kHz. Seguono i tasti per l’accensione e per l’attivazione del W-Fi.

Le connessioni cablate del Copenhagen: la USB di tipo A è dedicata ai dispositivi iOS (iPhone, iPad, iPod e iPad), quello accanto è contemporaneamente un ingresso analogico mini-jack o (utilizzando un piccolo adattatore) un ottico digitale che può accettare segnali fino a 24 bit/192 kHz. Seguono i tasti per l’accensione e per l’attivazione del W-Fi.

Utilizzano la stessa configurazione le due coppie di radiatori passivi dalla membrana rettangolare che sono collocate ai lati del doppio woofer attivo. Questa configurazione (che a volte troviamo anche in progetti per uso home) ha l’obiettivo di non scaricare sullo châssis le vibrazioni prodotte dal woofer ma, grazie proprio a un preciso bilanciamento delle forze in campo, tramutarle soltanto in onde sonore e quindi basse frequenze più profonde e potenti di quelle che ti puoi aspettare da un prodotto di queste dimensioni. Il tutto amplificato da una sezione digitale (Vifa non comunica la potenza) e un DSP che provvede all’ottimizzazione del suono e all’interfaccia macchina-uomo.

Cavo e non cavo

Anche se di connessioni e controlli se ne trovano pochi a vista, il Copenhagen ha una buona connettività, tipica di macchine moderne e destinate a fare da centro multimediale in casa.

Nell’angolo in basso a sinistra del pannello posteriore abbiamo una porta USB, destinata ad un dispositivo iOS (streaming e ricarica), e accanto quello che sembra un mini-jack analogico: in realtà lo è ma con un piccolo adattatore è possibile trasformare questa connessione in una ottica digitale che accetta audio fino a 24 bit/192 kHz.

Queste le tre possibilità cablate, mentre si apre il capitolo dello streaming wireless: il Copenhagen può gestire audio via Bluetooth, Wi-Fi e AirPlay con supporto per DLNA. In tutti i casi l’inserimento del dispositivo in rete o il pairing con il Bluetooth è cosa semplice e veloce, così anche chi non ha esperienza in questo senso può utilizzare facilmente il proprio archivio musicale remoto. Di supporto un’app per iOS e Android grazie alla quale poter gestire queste funzioni direttamente da tablet e smartphone.

Solo i due piccoli tasti annegati nel tessuto (per aumentare o diminuire il volume) rompono in modo appena percettibile la compattezza del pannello frontale. Per i rivestimenti Vifa ha coinvolto nel progetto di tutti e tre i prodotti di questa linea Kvadrat, azienda danese nota in tutto il mondo per la produzione di stoffe e lane. Frontale e posteriore sono rivestiti in morbida lana ma tutta la struttura portante del Copenhagen è in alluminio. Un prodotto compatto che però sfiora i 5 chili di peso: conferma che qui dentro c’è “tanta roba” a cominciare da una generosa sezione altoparlanti.

Solo i due piccoli tasti annegati nel tessuto (per aumentare o diminuire il volume) rompono in modo appena percettibile la compattezza del pannello frontale. Per i rivestimenti Vifa ha coinvolto nel progetto di tutti e tre i prodotti di questa linea Kvadrat, azienda danese nota in tutto il mondo per la produzione di stoffe e lane. Frontale e posteriore sono rivestiti in morbida lana ma tutta la struttura portante del Copenhagen è in alluminio. Un prodotto compatto che però sfiora i 5 chili di peso: conferma che qui dentro c’è “tanta roba” a cominciare da una generosa sezione altoparlanti.

Conclusioni

Non possiamo utilizzare parametri ed elementi tipicamente hi-fi per esprimere un giudizio sul Vifa Copenhagen, che certamente non offre una estensione della risposta in frequenza né una ricostruzione della scena sonora: all’altezza di un vero impianto hi-fi.

Questo prodotto, come altri simili che oggi è sempre più facile trovare, rappresenta una sorta di complemento del buon ascolto che ci viene garantito dall’impianto in salotto, e va considerato come una degna appendice che ci permette di gestire ed ascoltare la musica che abbiamo su NAS, computer, dispositivi mobili in modo soddisfacente e “creativo”, grazie alla buona connettività e alla facilità con cui possiamo far confluire verso di esso audio da diverse fonti. Come si vede di sostanza ce n’è tanta ed elevato è il livello del design e della costruzione che garantisce un buon senso di robustezza generale.

Vincenzo Maragoni


Vifa Copenhagen

  • Diffusore attivo wireless
  • Costruttore e distributore: Vifa Denmark A/S, Mariendalsvej 2, 8800 Viborg, Danimarca. www.vifa.dk
  • Prezzo: euro 899,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Tipo: tre vie, radiatore passivo.
  • Tweeter: 28 mm.
  • Midrange: 50 mm.
  • Woofer: 80 mm.
  • Risposta in frequenza: 50-20k Hz ±3 dB.
  • Connessioni: mini-jack, ottico (24 bit/192 kHz), USB-A, Wi-Fi, Bluetooth, Air Play.
  • Dimensioni: 268x362x90 mm.
  • Peso: 4,65 kg

Author:

Share This Post On

Submit a Comment