Sintoamplificatore dotato di grande potenza e di numerose funzionalità, l’RX-A8A, top di gamma del marchio nipponico, è in grado di soddisfare non solo gli amanti del cinema in casa ma anche gli audiofili esigenti.
AudioReview 464

Il più in alto nella gamma dei sintoamplificatori proposta da Yamaha è un parallelepipedo nero col frontale a specchio e la manopola del volume al centro, accanto alla quale è collocato un minuscolo display e il piccolo selettore degli ingressi.
L’apparecchio propone 11 canali amplificati, assieme a una doppia uscita subwoofer, distinta per fronte e retro. Ampia la possibilità di configurazione di tutti questi canali disponibili, a partire dal semplice 2.1 fino ad arrivare al 7.2.4 per le codifiche che sfruttano i canali di altezza. Il sistema permette la bi-amplificazione dei canali frontali sinistro e destro, dedicando a tale scopo l’uscita di potenza per la seconda zona; per il surround back permette di gestire esclusivamente una coppia di diffusori.
La doppia uscita per sub-woofer, che in questa tipologia di prodotti normalmente è splittata, nel caso dell’RX-A8A, invece, è separata e può essere configurata per i canali sinistro e destro, oppure per la gamma bassa di fronte e retro. Le connessioni, tutte disposte sul pannello posteriore, comprendono sei ingressi audio analogici tra i quali anche quello per giradischi con testina MM, più un settimo in formato bilanciato, mentre quelli digitali sono cinque, suddivisi tra due coassiali e tre ottici.
Le uscite preamplificate sbilanciate includono due coppie per le zone aggiuntive e la multicanale completa, mentre è disponibile perfino un’uscita bilanciata per i canali frontali. Riguardo alle caratteristiche della sezione video, c’è la compatibilità Dolby Vision, HDR10+ e HLG – il sintoamplificatore è provvisto di sette ingressi HDMI 2.1 sul retro, con supporto a risoluzioni 8K fino a 60 Hz e 4K a 120 Hz – e alle funzioni ALLM (Auto Low Latency Mode), VRR (Variable Refresh Rate), QMS (Quick Media Switching) e QFT (Quick Frame Transport), che permettono di massimizzare la resa con film e videogiochi; non mancano anche due ingressi in formato video composito e un ingresso Component, i cui segnali vengono scalati in HDMI. A questi si aggiungono tre uscite HDMI 8K/4K, delle quali una provvista di supporto ARC/ eARC.

La connettività di rete è disponibile sia via cavo Ethernet, sia in Wi-Fi; il Bluetooth è utilizzabile come ingresso o uscita. Sul frontale, accanto al pulsante di accensione/stand-by, ci sono una porta USB 2.0 e la presa jack per le cuffie.
La costruzione dell’apparecchio è solida e massiccia: il telaio, fornito di una doppia struttura interna, è stato completamente riprogettato e rispetto alle serie precedenti offre una maggiore rigidità, agevolata dalla forma ad “H”. Per ridurre l’influsso delle vibrazioni, la cover superiore metallica ha un rivestimento di plastica, ed è presente un “piedino” aggiuntivo collocato al centro dell’RX-A8A in corrispondenza del frontale, che sfrutta la tecnologia “A.R.T.”, concepita proprio per ridurre le vibrazioni indotte da trasformatore, transistor e dissipatori. Dal punto di vista dell’elettronica, diverse scelte tecnologiche sono mutuate da esperienze pregresse acquisite con altri due apparecchi separati della serie Aventage, il pre-processore CX-A5200 e il finale MX-A5200.
Ad esempio, l’utilizzo di componentistica di prim’ordine, come il circuito stampato 4 strati del della sezione di preamplificazione per ridurre rumore e diafonia, oppure i transistor di uscita Sanken STD05P/ STD05N ad alta corrente, in coppia per ciascun canale. L’alimentazione è separata per la sezione digitale, che prevede una scheda a commutazione, e per la sezione analogica, alla quale pensa il grosso trasformatore col logo Yamaha presente nell’unità.

La correzione ambientale è affidata al sistema YPAO (Yamaha Parametric Acoustic Optimizer) con Reflected Sound Control, che acquisisce le informazioni audio col microfono in dotazione, da collegarsi alla porta mini-jack sul frontale. Grazie alla potenza di calcolo del processore Qualcomm QCS407 a 64 bit, ottimizza l’acustica in tempo reale quando è attiva la modalità “AI” che sfrutta algoritmi di intelligenza artificiale. Con i rinnovati algoritmi di Cinema DSP HD3 gestisce tutte le decodifiche, compresi Dolby Atmos, DTS:X e Auro3D.
La sezione audio è ulteriormente impreziosita con l’impiego di un doppio DAC a 32 bit ESS Sabre ES9026 PRO, che associa un rapporto segnale/rumore elevato a una gamma dinamica estesa, per proporre un suono naturale e preciso, prestando molta attenzione al trattamento del segnale; supporta la decodifica di segnali MP3, WMA, AAC e ALAC fino a 96 kHz/24 bit, WAV e AIFF fino a 384 kHz/32 bit, FLAC fino a 384 kHz/24 bit e DSD fino al campionamento quadruplo (256). Mediante l’app MusicCast per smartphone e tablet, si possono riprodurre contenuti da sorgenti DLNA/UPnP, radio internet (l’apparecchio è dotato di sintonizzatore FM e DAB+, in ogni caso) e tutti i servizi musicali di streaming, come Tidal, Deezer, Qobuz, Amazon Music HD, per citarne alcuni.

MusicCast è anche la tecnologia proprietaria Yamaha per la riproduzione multi-room, che con questo apparecchio permette di impiegare diffusori surround e subwoofer wireless compatibili. Con l’app si può controllare la riproduzione, il volume e selezionare la sorgente; questo è altrimenti fattibile con i comandi vocali delle skill Alexa di Amazon, ma per sfruttarla è necessaria la registrazione di un account Connect ID. Chi lo preferisce, può utilizzare i dispositivi Nest, con l’Assistente di Google per i comandi vocali, però soltanto in lingua inglese o francese. È incluso il supporto ad AirPlay 2 per lo streaming da dispositivi Apple. Oltre alla ricca selezione di programmi sonori che consente di ottenere il meglio dalla riproduzione multicanale, è possibile selezionare la modalità “Pure direct”, che disconnette alcune sezioni non necessarie alla riproduzione audio e ascoltare il segnale senza alcuna elaborazione. Assieme all’apparecchio è incluso il telecomando con le due batterie AAA, il microfono per la calibrazione con base e supporto, l’antenna per le radio FM e DAB, e la guida introduttiva.

La prova
L’installazione del sintoampli RX-A8A è abbastanza semplice, se non fosse per il peso e le dimensioni importanti, specie in profondità, che possono causare qualche incertezza per la collocazione in un mobile, poiché occorre tenere in considerazione l’ingombro di eventuali connettori per i cavi dei diffusori o dei cavi di segnale bilanciati, questi ultimi più grandi delle comuni spine RCA.

Gli utenti meno smaliziati nel collegamento delle sorgenti e dei diffusori potranno trovare un valido aiuto nell’app “AV SETUP GUIDE”, disponibile per dispositivi Apple e Android, che offre chiare indicazioni in funzione delle risposte fornite ad una serie di semplici domande poste sulla configurazione del proprio sistema home theater, all’interno dell’app stessa.
Il setup che andrò ad utilizzare per la prova consiste in un TV OLED da 65” con eARC, un sistema di diffusori 5.1.2, un lettore Blu-ray 4K e un NAS (Network Attached Storage) con i brani musicali. Accendo il sistema e dopo la consueta scansione per la presenza di nuovo firmware, che viene aggiornato automaticamente, eseguo la calibrazione per tre posizioni d’ascolto, procedura che si conclude piuttosto rapidamente seguendo con attenzione le istruzioni presentate a schermo.

Per eseguire la calibrazione, nel nostro caso, i diffusori di presenza frontali, se impostati come “Dolby Enabled Speakers”, non vengono misurati, pertanto occorre necessariamente selezionarli come “Front Height”, acquisire le misurazioni e modificarli successivamente: una piccola limitazione che non pregiudica l’effetto complessivo. Tra l’altro, utilizzando un browser su computer o tablet e digitando la stringa http:///Setup/ nella barra degli indirizzi (dove “” è l’indirizzo di rete locale assegnato alla macchina, es. 192.168.1.100) si accede a un’interfaccia web incredibilmente completa per la configurazione del sintoamplificatore, poiché permette la modifica di qualsiasi parametro dell’apparecchio.

Mi dedico quindi alla visione (e all’ascolto) di alcuni titoli in formato Blu-ray 4K, iniziando con “No time to die”, che ha la traccia originale codificata Dolby Atmos: il sintoampli Yamaha passa da momenti di calma assoluta al pieno di effetti acustici senza la minima incertezza; in generale, i dialoghi sono collocati a una buona altezza, con i diffusori per l’Atmos si avverte una notevole precisione dei suoni. Impressionante il realismo dell’esplosione nel cimitero della “città dei sassi”, come le sequenze successive dell’inseguimento in auto e la sparatoria in piazza, vero tripudio di passaggi sonori tra un diffusore e l’altro, con le basse frequenze che permeano completamente l’ambiente d’ascolto, asciutte e senza esagerazioni.
La traccia in italiano Dolby Digital Plus 7.1 si è mostrata un po’ meno dinamica, ma ampiamente soddisfacente. Inserisco nel lettore Blu-ray la versione 4K di “Blade Runner 2049”, la cui traccia originale Dolby Atmos si distingue per l’ottima articolazione della gamma bassa, piuttosto presente pure in quella italiana, codificata DTS-HD Master Audio; le scene iniziali, ad esempio il passaggio del velivolo, oppure la lotta corpo a corpo all’interno dell’abitazione col replicante Sapper Morton, manifestano in modo molto realistico tutta la fisicità degli effetti sonori. Ho provato a selezionare il programma sonoro “Sci-Fi” e ascoltare di nuovo le porzioni già passate in modalità “Standard”, notando che si produce una maggiore apertura del fronte sonoro assieme a basse frequenze ancor più incisive. Lascio la stessa impostazione e cambio disco, ora mi trovo sulla superficie marziana completamente avvolto dalla tempesta di sabbia e detriti nelle scene iniziali di “Sopravvissuto: The Martian”, che causerà la permanenza sul pianeta rosso del protagonista Mark Watney, interpretato da Matt Damon; l’audio è quello in DTS 5.1 della traccia italiana.

Resto sul genere fantascientifico e mi confronto con i dinosauri di “Jurassic World: Dominion”, titolo 4K Dolby Vision provvisto di audio originale in DTS:X e audio italiano in DTS-HD High Resolution 7.1, entrambi capaci di smuovere per bene le membrane degli altoparlanti e impegnare a dovere il subwoofer, come ad esempio nelle terrificanti sequenze del T-Rex che si presenta tra gli ignari spettatori in un drive-in, oppure nell’impressionante invasione di una fattoria da parte delle “super-locuste”. Piccola nota a margine: durante la visione di un titolo Dolby Vision, richiamando il menù in sovraimpressione dal telecomando, il video si blocca, mentre in HDR10+, pur proseguendo la riproduzione, viene visualizzato soltanto il menù sullo sfondo standard.
Davvero ottime le sensazioni d’ascolto del DVD “Jarre in China” col programma sonoro “Music Video”: l’audio codificato in DTS del concerto nella Città Proibita del musicista francese è riprodotto in maniera sontuosa dal sintoamplificatore. Tramite il TV richiamo l’app di Apple TV+ e visiono un paio di episodi della serie “Monarch”, ispirata alla saga di Godzilla, che, come gran parte dei contenuti della piattaforma, ha l’audio italiano in Dolby Atmos: anche questo molto coinvolgente col programma “Sci-Fi”. Un’altra serie che offre un audio ben definito e di impatto, nonostante sia prevalentemente costituito da dialoghi, è “Shogun”, disponibile sulla piattaforma Disney Plus.

Completata la sessione dedicata al multicanale, mi concedo qualche ascolto in modalità stereo, servendomi dell’app MusicCast installata su uno smartphone Android e utilizzando una serie di brani dimostrativi a varie frequenze di campionamento presenti in una cartella del NAS, richiamata tramite il protocollo DLNA, col quale l’apparecchio Yamaha è compatibile. Attivo la riproduzione su un brano FLAC a 44 kHz /24 bit tratto dal catalogo 2L, “Living” di Jan Gunnar Hoff e noto che il suono fluisce da tutti i diffusori dell’impianto per impostazione di default, per abilitare quella stereo a 2 canali occorre richiamare le impostazioni e selezionare la modalità “Straight”. Il suono del piano è molto elegante e naturale, grande l’estensione in gamma alta, la gamma bassa è ben presente. Le tracce estratte dal DVD-Audio “Winelight” di Grover Washington Jr., 192 kHz/24 bit, hanno un suono corposo, i fiati e le percussioni in evidenza ed offrono una buona profondità della scena sonora. “Undring” in DSD128 mette in evidenza la grande qualità della gamma bassa espressa dall’organo suonato da Ivar Kleive, mentre con limpida trasparenza si materializza l’armonica di Sigmund Groven. L’unico neo che ho trovato durante i test – un po’ inspiegabile, vista la classe dell’apparecchio – riguarda la poca intuitività nella gestione e uso delle emittenti radio FM e DAB+. Oltre a proporre due diverse modalità di memorizzazione delle stazioni, manca omogeneità tra telecomando e app: per scorrere tra le memorie, indifferentemente in analogico o digitale, occorre utilizzare i due tasti a fianco della scritta “PRESET” sul telecomando dell’apparecchio, mentre manca una funzione analoga nell’app MusicCast, che consente unicamente di scorrere la sintonia avanti o indietro. Per di più, le informazioni sulla stazione che si sta ascoltando sono visualizzate esclusivamente sul minuscolo display frontale dell’unità.
Conclusioni
La sezione di amplificazione dello Yamaha RX-A8A si è mostrata in tutta la sua potenza e precisione, e con diversi contenuti le scene di azione più concitate sono state molto coinvolgenti: gamma bassa presente, ma mai debordante o fuori posto, gamma media piena e alta chiarissima, ma “setosa”, che rende l’ascolto molto piacevole. Ottima anche la resa dei dialoghi e della colonna sonora con titoli meno impegnativi, come commedie o film drammatici. L’audio stereo è riprodotto con gran classe, qualsiasi genere musicale viene sempre trattato con la massima cura; di gran classe anche le prestazioni del DAC ESS Sabre integrato. L’apparecchio è abbastanza facile da utilizzare: l’integrazione con MusicCast, il sistema multi-room della casa, il comando remoto via app e la gestione di quattro zone (di cui tre amplificabili) permettono un’amplissima flessibilità d’impiego; la “ciliegina sulla torta” è costituita dall’impressionante, quanto completa, interfaccia web di configurazione. Di certo non si può definire economico, però la qualità molto elevata dell’insieme promette ascolti appaganti e un’estesa longevità del prodotto.
Marco Meta
Ci è piaciuto
- Potenza molto controllata
- Qualità delle elaborazioni audio
- Interfaccia web per la configurazione
Non ci è piaciuto
- Gestione radio FM e DAB+
Yamaha RX-A8A
- Sintoamplificatore audio/video integrato 11.2
- Distributore per l’Italia: Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy, Viale Italia 88, 20020 Lainate (MI). Tel. 02 935771
- Prezzo di listino: euro 3.299,00 (IVA inclusa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Potenza massima: 220 W per canale (8 ohm, 1 kHz, THD 10%, 1 canale), 250 W per canale (6 ohm, 1 kHz, THD 10%, 1 canale).
- Potenza nominale: 185 W per canale (8 ohm, 1 kHz, THD 0,9%, 1 canale), 150 W per canale (8 ohm, 20 Hz÷20 kHz, THD 0,06%, 2 canali).
- Impedenza diffusori: 4-8 ohm.
- Fattore di smorzamento: 140 o superiore (8 ohm, 1 kHz, sinistro/destro).
- Sensibilità/impedenza ingressi linea: 250 mV/47 kohm (sbilanciato), 260 mV/200 kohm (bilanciato non attenuato), 520 mV/200 kohm (bilanciato attenuato).
- Segnale massimo ingresso: 2,4 V (sbilanciato), 2,4 V (bilanciato non attenuato), 4,8 V (bilanciato attenuato).
- Livello/impedenza di uscita nominale: 1,0 V/470 ohm (Pre Out multicanale), 1,0 V/470 ohm (Subwoofer 1/2), 2,0 V/470 ohm (Pre Out anteriore bilanciato).
- Livello di uscita massimo: 2,0 V (Pre Out multicanale), 6,5 V (Subwoofer 1/2), 4,0 V (Pre Out anteriore bilanciato).
- Impedenza cuffie: 16 ohm o superiore.
- Risposta in frequenza: 10 Hz÷100 kHz (+0/-3 dB, modo Pure Direct, frontali).
- Rapporto S/N: 110 dB (modo Pure Direct, IHF pesato A, ingressi bilanciati e sbilanciati, uscita diffusori).
- Distorsione armonica totale: 0,05% (20 Hz÷20 kHz, 75 W, 8 ohm, modo Pure Direct, anteriore).
- Separazione canali: 75 dB/61 dB o superiore (1 kHz/10 kHz).
- Ingresso Phono – Sensibilità/impedenza: 4,5 mV/47 kohm.
- Linearità RIAA: 0±0,5 dB (20 Hz÷20 kHz).
- Rapporto S/N: 95 dB (modo Pure Direct, IHF pesato A, uscita diffusori).
- Distorsione armonica totale: 0,04% (modo Pure Direct, 1 kHz, 1 V).
- Separazione canali: 75 dB/60 dB o superiore (1 kHz/10 kHz).
- Connessioni: 7 ingressi HDMI 8K/4K, 1 ingresso video Component, 2 ingressi video composito, 3 uscite HDMI 4K, 6 ingressi RCA stereo, 1 ingresso Phono MM, 1 ingresso XLR stereo, 3 ingressi digitali ottici, 2 ingressi digitali coassiali, ingresso USB 2.0 tipo A 5 V/1 A, 2 uscite pre RCA stereo (Zone 2 e Zone 3), uscita pre XLR stereo, uscite pre RCA 11.2 canali, presa cuffie su jack da 6,3 mm, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band 2,4/5 GHz, Bluetooth 4.2 A2DP/AVRCP, Ethernet, uscita RS232, 2 uscite trigger 12 V.
- Dimensioni: 435x192x477 mm (senza antenne), 435x271x477 mm (ingombro antenne incluso).
- Peso: 21,4 kg