TCL 65C825

MiniLED all’assalto

Ogni anno TCL prova a sparigliare le carte con qualche marchingegno che perfeziona la resa dei suoi TV “premium”: stavolta combina la tecnologia Quantum Dot alla retroilluminazione “full array” miniLED, già utilizzata nella precedente serie “top” X91, che permette un maggior controllo del local dimming e un miglioramento del contrasto; l’audio è stato di nuovo ingegnerizzato assieme a Onkyo.

Direttamente presente in Europa, grazie agli stabilimenti in Polonia, TCL prosegue la sua incessante ricerca verso il miglioramento costante dei suoi prodotti proponendo la serie C825, appartenente alla fascia “Premium”, che si presenta completa sotto tutti i punti di vista. La parte “Smart TV” resta affidata ad Android TV versione 11, sistema che sarà rimpiazzato verso fine anno da Google TV (nella pratica cambierà leggermente l’interfaccia utente), per sfruttare una grande quantità di app e di soddisfare tutte le esigenze degli abbonati ai servizi di streaming, oltre alla compatibilità Chromecast.

Il pannello 100 Hz Quantum Dot a 10 bit, di tipo Vertical Alignment disponibile nei formati da 55 e 65 pollici di diagonale, ha la nuova retroilluminazione a miniLED, che consente la gestione Full Array Local Dimming (FALD). Il potente sistema audio 2.1 integrato, compatibile Dolby Atmos e in grado di virtualizzare le tracce multicanale, è stato progettato assieme a Onkyo e, dulcis in fundo, c’è perfino la “Magic camera”, una telecamera utilizzabile per le videoconferenze.

Il televisore ha uno spessore importante, influenzato dalla retroilluminazione miniLED e dalla cassa acustica per il subwoofer integrato.

Il TV supporta tutte le tipologie di segnali HDR, incluso HLG, HDR10+ e Dolby Vision; inoltre, gestisce anche segnali ottimizzati tramite IMAX Enhanced, uno standard ancora poco utilizzato, e la modalità “Filmmaker”. Il motore per l’elaborazione delle immagini, AiPQ 2.0, è sempre legato all’intelligenza artificiale, che riconoscendo i contesti sfrutta un insieme di modelli per applicare l’algoritmo più appropriato; per la calibrazione Calman, che dovrebbe arrivare entro l’anno corrente, ci sono a disposizione oltre 4.900 punti grazie all’integrazione di una matrice LUT 3D 17x17x17 con un vettore monodimensionale su una scala di grigi a 21 punti. È presente, inoltre, la funzionalità “Motion Clarity Supreme”, che esegue l’interpolazione dei fotogrammi per ottenere un miglioramento nei movimenti veloci, inserendo nuovi frame.

L’apparecchio in prova, il modello da 65”, ha uno spessore importante, in controtendenza rispetto agli altri costruttori, ma è un fattore che agevola la riproduzione dell’audio: solo la cornice – ben rifinita, in metallo – è 2,5 cm circa dovuti all’adozione della nuova tecnologia di retroilluminazione, mentre bisogna aggiungere altri 5,1 cm per determinare la profondità complessiva del TV.

È disponibile una sola porta USB 2.0. La porta ethernet è affiancata dalla connettività Wi-Fi 6 (ax). Sono previste 4 porte HDMI compatibili HDCP 2.2, delle quali due in formato 2.1 e che accettano segnali 4K@120 Hz. La porta 1 è anche compatibile MHL 3.0 ed eARC. È presente l’uscita audio digitale in formato ottico (Toslink). Lo slot Common Interface CI+ 1.4 è utilizzabile con la CAM e la scheda TivùSat.

Il bordo tra lo schermo e la cornice è ridottissimo, ed è stato adottato un rivestimento particolare per ridurre i riflessi durante la visione. Sotto lo schermo trova posto la soundbar, rivestita da tessuto grigio chiaro, sulla quale spicca il logo Onkyo. Il supporto in metallo satinato, la cui finitura richiama la cornice frontale in basso, è provvisto di una scanalatura nella parte posteriore per il passaggio ordinato dei cavi di collegamento. Nel bordo superiore è presente lo slot per l’inserimento della telecamera fornita in dotazione, protetto da una guarnizione di gomma che va rimossa per l’installazione, comunque da effettuare.

Osservando il retro del TV, spicca il subwoofer integrato nella parte alta, con la cassa acustica che attraversa tutta l’altezza dell’apparecchio; le due sezioni accanto alla membrana sono rifinite in nero lucido. Sono presenti i fori VESA 400×400 per installazione a parete. Le connessioni sono tutte disposte a sinistra, mentre sul lato opposto è presente l’ingresso per il cavo di alimentazione.

La telecamera installata nella sua sede: l’obiettivo si apre esclusivamente quando ci si trova in una delle app autorizzate al suo utilizzo, oppure se è attivo il controllo gestuale.

Il pannello delle connessioni, sotto al quale è presente un cursore per la gestione senza telecomando e il tasto di stand-by, include quattro porte HDMI compatibili HDCP 2.2, delle quali due in formato 2.1 che gestiscono segnali 4K fino a 120 Hz (supporto a eARC, ALLM, VRR e QMS), una porta USB 2.0, la presa Ethernet per il collegamento in rete, l’ingresso per antenna TV (DVB-C, DVB-T/T2) e satellite (DVB-S/S2), l’uscita ottica per l’audio digitale, lo slot Common Interface CI+ 1.4, l’ingresso jack da 3,5 mm per audio/video component e composito via adattatore (non in dotazione) e l’uscita da 3,5 mm per le cuffie.

La connettività senza fili è resa possibile dalla presenza di Wi-Fi a/b/g/n/ ac/ax dual band e supporto MIMO, assieme al Bluetooth 4.0 per collegare cuffie e tastiere. La piattaforma MediaTek utilizzata per gestire le funzioni del TV si basa su un chip quadri-processore Cortex-A73 e GPU Mali-G52, provvisto di 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna. Il kit proposto da TCL include due telecomandi, dei quali il più piccolo fornito di microfono per il controllo vocale, il supporto da tavolo in metallo, la telecamera già menzionata, il cavo di alimentazione e la guida rapida.

TCL fornisce due telecomandi di plastica: entrambi senza retroilluminazione, il più piccolo ha il microfono per i comandi vocali. Su quello più grande ci sono i tasti per richiamare le app Netflix e Prime Video.

La prova

L’ingombro e il peso del TV richiedono per l’installazione almeno due persone, se non si vuole rischiare di rompere qualcosa; il fissaggio del supporto da tavolo è semplice e rapido. Un ampio LED bianco al centro della soundbar integrata si accende per indicare lo stato di stand-by.

Il setup dell’apparecchio è guidato e molto semplice, i passaggi cui occorre prestare attenzione sono principalmente quelli legati agli aspetti della privacy; l’associazione del piccolo telecomando secondario si fa premendo una coppia di tasti e così si può accedere ai comandi vocali. In una prima fase dei test di laboratorio, ma anche durante la visione, in particolare sulla luminosità e sulla colorimetria avevamo riscontrato alcune perplessità: di rado può capitare che gli apparecchi che riceviamo abbiano un firmware ancora non completamente maturo e, purtroppo, questa volta è stato il caso di TCL.

La smart TV è affidata ad Android TV, ma entro l’anno sarà sostituita da Google TV, che sfrutta la stessa versione del sistema operativo, ma ha un’interfaccia utente leggermente diversa.
Le impostazioni intelligenti permettono di attivare la gestione della luminosità ambientale e l’adattamento automatico in funzione del contenuto riprodotto.

A dimostrazione, però, del grande impegno del costruttore, abbiamo ricevuto in tempi brevi un aggiornamento che ha dissolto i nostri dubbi. Le trasmissioni TV hanno la giusta morbidezza cromatica, i canali in definizione standard hanno una qualità video sufficiente, mentre quelli in HD si vedono piuttosto bene; se poi si ha modo di installare la CAM con la scheda TivùSat e si collega la parabola, è possibile guardare tutti i canali RAI in HD e alcuni programmi in 4K.

Alcuni miglioramenti del segnale standard sono comunque possibili sfruttando la modalità “Miglioramento HDR”, che si serve del processore video per scalare le immagini e incrementare la resa cromatica: pur non facendo veri e propri miracoli, il risultato è decisamente accettabile. Grazie alla smart TV Android, abbastanza reattiva e che integra parte dei menu TCL, è possibile accedere a tutti i principali servizi di streaming; su entrambi i telecomandi c’è il tasto per richiamare direttamente Netflix, mentre il tasto per Prime Video è presente soltanto su quello principale.

Le immagini proposte dal pannello sono di ottima qualità e si possono modificare le impostazioni di ogni singola modalità.
La gestione del movimento è completamente personalizzabile.

Il grosso difetto dei telecomandi in dotazione al TV è l’assenza della retroilluminazione, che ne rende l’uso al buio molto difficoltoso. Si può ovviare parzialmente al problema installando sul proprio smartphone l’app MagiConnect T-Cast, presente sui rispettivi marketplace di Apple e Google, che consente, tra le altre funzioni, lo streaming dei contenuti da smartphone. Non posso far a meno di evidenziare qualche stranezza nella connessione HDMI, poiché collegando il player Oppo alle porte 1 e 2, stranamente il segnale 4K non è correttamente interpretato, il TV aggancia il video soltanto a 1.080p, mentre spostandolo sulle porte 3 e 4, funziona regolarmente. Spero che si tratti soltanto di qualche altro “aggiustamento” da implementare in un prossimo rilascio del firmware.


Inizio il carosello di titoli 4K inserendo nel lettore il disco di “Sopravvissuto – The Martian”: riscontro che la luminosità di picco è molto buona, il livello del nero e il dettaglio sono anch’essi efficaci, ma trovo le immagini un po’ troppo rumorose per i miei gusti e mi metto a sperimentare qualche modifica alle impostazioni della modalità Cinema HDR. Spegnendo l’opzione “MPEG NR”, la qualità migliora abbastanza e decido di lasciarla così anche per le prove successive. Con “Exodus – Dei e re” e “Thor: Dark World” il quadro complessivo è molto dettagliato e offre colori saturi al punto giusto, buono il comportamento alle basse luci, il blooming nelle scene scure è piuttosto limitato.

Dai menu di sistema si può impostare il controllo di altri dispositivi e l’operatività della modalità eARC.
La modalità IMAX Enhanced è attivabile, ma i contenuti nativi in questo formato sono pochissimi al momento.
Con segnali Dolby Vision la modalità IQ, che si serve del sensore di luminosità ambientale, è quella selezionata per default; è possibile selezionare una modalità specifica per il gaming.

Con la versione Dolby Vision di “The Shining” interviene il Dolby Vision IQ, che sfruttando il sensore di luminosità ambientale riesce a proporre delle immagini molto accurate, con particolari ben definiti e un’ottima resa cromatica e dei toni della pelle. Con “Jumanji: Benvenuti nella giungla” avverto le stesse sensazioni: il Dolby Vision offre una marcia in più sia sul dettaglio, sia sull’incarnato, poi sta all’utilizzatore scegliere tra IQ e la modalità chiara o scura. Passando a un altro titolo con metadati dinamici, il solito “Bohemian Rhapsody” in HDR10+, si dimostra ben calibrato: buoni luminosità, dettagli, e livello del nero. Il comportamento con contenuti in SDR è ampiamente soddisfacente: i passaggi iniziali di “Samsara” in cui si vedono danzare le ballerine balinesi, oppure i monaci che preparano il coloratissimo mandala, offrono una ricca resa cromatica e un buon dettaglio dei bordi.

Un altro titolo che la resa del pannello mi ha fatto apprezzare è il film di fantascienza “Oblivion”: ottimi i toni dell’incarnato e i dettagli nelle scene scure.
Quello che mi ha favorevolmente stupito è la qualità dello scaler con i contenuti in risoluzione DVD: naturalmente miracoli non sono possibili, però con film difficili come “Blade Runner: Final Cut” oppure con “V per vendetta” le immagini sono abbastanza fluide e non si evidenziano artefatti particolari; la resa cromatica è discreta e il risultato finale è molto godibile.

Se si richiama il menu “T-Cast”, il TV visualizza una serie di contenuti scelti da TCL.

La visione di alcuni programmi in streaming è di ottima qualità: il documentario “Vita a colori” in 4K e Dolby Vision da Netflix mi propone una resa cromatica di prim’ordine e una luminosità davvero elevata del pannello Quantum Dot, con il local dimming che svolge molto bene il suo compito. La visione di alcune puntate della serie “Jack Ryan” (Prime Video) evidenzia dettagli eccellenti in primo piano e grande ricchezza dei toni, con un incarnato di ottimo livello.

La visione decentrata del TV è influenzata relativamente dalla posizione, sebbene il pannello LCD sia di tipo Vertical Alignment; in ogni caso un degradamento della qualità delle immagini è avvertibile se ci si sposta con decisione verso i lati. Il comparto audio dell’apparecchio mi ha ampiamente soddisfatto: tutte le tracce multicanale dei film che ho visionato, Atmos, DTS:X o meno, sono state riprodotte con buona estensione in frequenza. Notevole l’apporto in gamma bassa grazie al subwoofer integrato e ampio il risalto dato agli effetti.

L’app Magic Connect T-Cast raccoglie nella home page una serie di contenuti riproducibili direttamente sul TV tramite Chromecast.
La mancanza della retroilluminazione nei telecomandi in dotazione può invogliare all’uso dell’app per gestire il TV col buio in sala.

Ad esempio, l’audio originale in Dolby Atmos di “Bohemian Rhapsody”, oppure quello di “Fury”, è riprodotto in modo sontuoso dal sistema, tant’è che li ho ascoltati entrambi a livello di volume elevato senza incontrare problemi di alcun genere. In caso di installazione a parete, sarà necessario limitare il livello del sub per evitare fastidiose riflessioni. Anche con i brani “liquidi” devo riferire che la qualità dell’ascolto è piuttosto buona.

Buono il riproduttore multimediale integrato, compatibile DLNA 1.5. Per quanto riguarda la telecamera, fornita come accessorio incluso nel pacchetto, può essere configurata per i comandi gestuali e sarà di aiuto per mantenersi in contatto con i propri cari o, per esigenze di lavoro, con i propri colleghi, visto che si può utilizzare con Google Duo, l’app per le videochiamate. Mi auguro, però, che nel futuro più prossimo sia possibile tornare sempre più a incontrarsi in presenza, abbracciarsi e stringersi la mano!

Conclusioni

Il TV proposto da TCL mi ha favorevolmente impressionato, per prestazioni video in generale e resa cromatica, nonostante qualche tentennamento rilevato dalle misure di laboratorio in prima battuta, poi smentito dalla prova sul campo.

Molto convincente anche lo scaler 4K, che riesce a dare nuovo lustro a contenuti in bassa risoluzione; da tenere in considerazione se si possiedono molti film in questo formato. Il sistema audio con il subwoofer integrato ha una resa piuttosto soddisfacente un po’ con tutti i segnali. Interessante il prezzo, che si mantiene più basso di quello degli apparecchi diretti concorrenti con la stessa ampiezza di diagonale.
Marco Meta


Le misure


Ci è piaciuto

  • Luminosità e resa cromatica del pannello.
  • Elaborazione dei segnali video in bassa risoluzione.
  • Sistema audio integrato.

Non ci è piaciuto

  • Entrambi i telecomandi privi di retroilluminazione.
  • Comportamento “strano” delle porte HDMI.

TCL 65C825

Televisore QLED/miniLED 4K HDR Android

Distributore per l’Italia: TCL Europe. Tel. 02 98129966 – www.tcl.eu
Prezzo (IVA inclusa): euro 1.799,99

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Schermo: QLED 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel) con retroilluminazione miniLED.
  • Diagonale: 65” (165,1 cm).
  • Audio: 2×15 W + 30 W.
  • Firmware: Android 11.0 (R).
  • Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.1, 2 ingressi HDMI 2.0b, 1 ingresso audio/video con adattatore, 1 uscita audio digitale TOSlink, uscita cuffia, slot Common Interface CI+ 1.4, 2 porte USB 2.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac/ax, Bluetooth 4.0.
  • Dimensioni: 1.446x883x76 mm (senza base), 1.446x905x290 mm (con base).
  • Peso: 27,2 kg (senza base), 29,3 kg (con base)

Author: Redazione

Share This Post On

Submit a Comment