OLED EX e sistema audio Bowers & Wilkins: accoppiata vincente
Il TV OLED+ top a marchio Philips quest’anno è servito da TP Vision con il nuovo pannello EX “Royal” al deuterio, l’intervento sempre più deciso dell’intelligenza artificiale sull’elaborazione delle immagini e il sistema audio di Bowers & Wilkins (guai a chiamarlo soundbar) fornito di un paio di canali aggiuntivi. A completare il prodotto, alcune ottimizzazioni sulla retroilluminazione Ambilight che costituisce l’elemento caratterizzante della casa.
Il TV della serie 937, che sarà disponibile esclusivamente nelle diagonali da 65” e 77”, è provvisto della nuova evoluzione del sistema audio ingegnerizzato da Bowers & Wilkins, che ora raggiunge i 95 W di potenza complessiva, nel quale è integrato il tweeter disaccoppiato a cupola in titanio da 19 mm di derivazione Nautilus, assieme a dei nuovi altoparlanti a emissione laterale dedicati ai canali surround, che vanno ad affiancare quelli a emissione verso l’alto per il Dolby Atmos.
Il contenitore, che va fissato al TV con una delle due staffe di metallo cromato in dotazione (una è necessaria per l’installazione a parete, mentre l’altra lo trasforma in un supporto da tavolo), è concepito per ottimizzare al massimo l’interazione dei diversi driver, tra i quali c’è un subwoofer.
Ha il caricamento bass reflex con il condotto Flowport – la cui superficie simile a quella di una palla da golf è un brevetto della casa inglese – sul retro, mentre la sezione di amplificazione, che è separata e collocata all’interno del TV, deve essere collegata attraverso un cavo che si nasconde all’interno della staffa.
La griglia metallica frontale del modello precedente è stata sostituita da un rivestimento in tela acusticamente trasparente prodotta da Kvadrat, azienda danese che collabora da tempo con TP Vision. Il nuovo pannello “OLED EX” di produzione LG impiegato nella serie 937 fornisce dei picchi di luminosità più elevati per mezzo di emettitori che contengono deuterio, isotopo stabile del normale idrogeno rispetto al quale possiede un neutrone in più.
Il deuterio ha una maggiore resistenza a temperature e correnti elevate. Uno speciale sistema per dissipare il calore posto sul retro del pannello consente – secondo quanto dichiarato dalla casa – di raggiungere una luminosità di 1.300 nit di picco su una porzione di schermo del 3% (si tratta del 30% in più rispetto al modello precedente), riducendo, al contempo, il rischio di ritenzione dell’immagine.
Le cornici metalliche del pannello sono ridotte al minimo – soltanto 4 mm – per incrementare la sensazione di coinvolgimento nel programma riprodotto sullo schermo. L’elettronica del 65OLED937 è esattamente la stessa del modello 2021 – la carenza di chip dovuta alla pandemia ancora si avverte in tutti i campi -, e si basa sul SoC MediaTek MT5895, nel quale sono presenti quattro core ARM Cortex A-73 a 1,8 GHz, la GPU Mali-G52 e 3 GB di RAM, mentre lo spazio di memoria flash complessivo è di 16 GB.
La vera novità della serie è nella sesta generazione del processore P5, che impiega un “AI Intelligent Dual Picture Engine”: un doppio processore pilota il pannello e, oltre a mantenere le funzioni del modello precedente, ne offre di nuove, come l’Advanced HDR che cura l’ottimizzazione di dettagli, luminosità e colori dei segnali HDR10 analizzando la luminosità media di ogni frame per adattare dinamicamente la mappatura dei toni e sfruttare al meglio il pannello secondo le impostazioni dell’utente.
Ci sono poi il Perfect Natural Reality 2.0, per la conversione dei segnali SDR in HDR aumentando la naturalezza delle immagini, l’AI Machine Learn Sharpness, che agisce sulla nitidezza incrementando il livello di realismo grazie a una tecnologia che sfrutta i dati acquisiti da un motore apprendimento, l’AI Smart Bit Enhancement 2.0, per la rimozione del banding senza perdita di dettaglio, e il VRR Shadow Enhancer, che permette di ottenere una superiore profondità del nero per il gaming.
Inoltre, le funzioni “Ambient Intelligence” permettono di regolare la resa dello schermo sulla base dei dati in arrivo dal sensore di luminosità ambientale: c’è la gestione della cura degli occhi che riduce o incrementa automaticamente la luminosità di picco, l’ottimizzazione dei dettagli nelle scene scure e l’ottimizzazione automatica della temperatura colore, tutte e tre utilizzabili in modo indipendente.
L’apparecchio è compatibile con tutti gli standard HDR, compreso HLG, HDR10, HDR10+ Adaptive (che si serve del sensore di luminosità per regolare le immagini) e Dolby Vision, oltre a essere certificato IMAX Enhanced, tecnologia che consente di gestire automaticamente diverse proporzioni d’aspetto nello stesso contenuto, proprio come succede nelle proiezioni cinematografiche IMAX.
Associata a IMAX Enhanced c’è anche la gestione dell’audio DTS:X, concorrente del Dolby Atmos. Il tutto senza dimenticare HGIG (HDR Gaming Interest Group) per la calibrazione video durante l’impiego delle console di gioco. Sui quattro lati del retro sono disposti i blocchi di LED dell’Ambilight, che per quello superiore sono a gruppi: ciascuno di questi ne contiene nove pilotati singolarmente, per perfezionare la fedeltà dei colori e la corrispondenza degli oggetti nell’alone.
Una delle nuove funzioni Ambilight è Aurora, una galleria che durante la riproduzione combina le immagini con la retroilluminazione creando atmosfere particolari nell’ambiente in cui è collocato il TV. Osservando il pannello posteriore, sono visibili i fori per l’installazione a parete con un supporto VESA 300×300, mentre la zona delle connessioni è suddivisa tra il fianco destro e la fascia bassa a destra. Sul fianco si trova lo slot Common Interface Plus 1.4, assieme a una porta di servizio, a tre porte USB, di cui una in versione 3.0, all’uscita cuffia e due porte HDMI 2.0.
Nella fascia bassa si trova la presa Ethernet per il collegamento alla rete locale, possibile altrimenti in wireless con Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac dual band, la boccola per il segnale proveniente dalla parabola (DVB-S/S2), l’ingresso per l’antenna (DVB-T/T2), due porte HDMI 2.1, delle quali una compatibile eARC (tutte le altre supportano ARC), l’uscita preamplificata per un subwoofer e l’uscita audio digitale Toslink.
Le porte HDMI 2.1 prevedono il supporto a VRR (Variable Refresh Rate) e ALLM (Auto Low Latency Mode), la compatibilità con G-SYNC di Nvidia e FreeSync Premium di AMD. Il VRR permette di migliorare la fluidità delle immagini sincronizzando la frequenza di aggiornamento dello schermo con il processore grafico della console di gioco collegata, mentre ALLM informa il TV che il contenuto in ingresso è un gioco, provvedendo a disattivare elaborazioni video non necessarie per evitare ritardi o latenze.
Tutte le porte HDMI supportano il sistema di protezione HDCP 2.3. Presente poi il Bluetooth 5.0 per utilizzare il microfono incluso nel telecomando, cuffie senza fili e altri dispositivi. Il telecomando è rivestito, lateralmente e sul fondo, da pelle scozzese Muirhead, che lo rende piacevole al tatto e sottolinea la raffinatezza del prodotto; è provvisto di un sensore che attiva la retroilluminazione esclusivamente con un movimento di 30° dal piano per evitare accensioni inattese con conseguente consumo delle batterie.
Dal punto di vista del firmware, l’apparecchio ha Android TV 11 a bordo, con le più importanti app di streaming preinstallate, è compatibile DLNA e offre anche Play-Fi, il sistema realizzato da DTS per l’impiego di altoparlanti attivi e la riproduzione dell’audio multi-room. Inoltre, è possibile l’integrazione con i sistemi di illuminazione Philips Hue.
La prova
Il sistema audio, una volta fissato al supporto metallico, forma un tutt’uno col TV; ha nella parte inferiore dei gommini, che servono a renderlo un solido piedistallo per l’installazione su un mobile; il peso complessivo dell’apparecchio, di poco superiore ai 40 kg (per un incremento di quasi 10 kg rispetto al modello 936), suggerisce che sarà piuttosto difficile spostarlo una volta posizionato. Il cavo d’alimentazione insolitamente lungo (circa 2,5 m) incluso nella confezione agevola parecchio quando la presa di corrente è distante dal TV.
La configurazione iniziale sfrutta il telecomando per la calibrazione dell’audio ed esegue rapidamente la ricerca dei canali del digitale terrestre, completandosi con l’installazione di alcune app. L’interfaccia utente di Android TV 11 è reattiva e permette di passare agevolmente dai canali TV alle app e ai programmi in streaming.
Dopo aver disattivato le opzioni per l’elaborazione del movimento inizio un rapido zapping tra i canali in HD, che hanno una buona vivacità dei colori e sono luminose; anche la visione dei canali in normale SD è soddisfacente. Tramite il lettore UHD Oppo collegato alla porta HDMI 2, inizio a visionare il supporto 4K di “Joker”: le immagini in Dolby Vision hanno una grande intensità, con una resa cromatica abbastanza satura e un livello di dettaglio elevatissimo; bene le scene scure.
Nel capitolo 6 di “Sopravvissuto – The Martian” la luminosità dei pannelli solari e dei riflessi su casco e finestre della base marziana è molto estesa; ottimi i dettagli, il cielo riprodotto correttamente grazie alla mappatura dei toni e alle correzioni apportate dall’AI Smart Bit Enhancement 2.0 che fa il suo dovere. Per restare sui supporti fisici, ma in SDR, osservo qualche scena dal Blu-ray di “Samsara”: la riscalatura 4K funziona bene, gradisco molto la vivacità dei colori e l’accuratezza del dettaglio.
La potenza di elaborazione del nuovo processore P5 AI Intelligent Dual Engine entra in campo quando si visionano contenuti a bassa risoluzione, come quella dei DVD. Impiegando alcune scene da “Blade Runner: Final Cut” e da “Il Ritorno del Re”, la riscalatura propone immagini fluide e compatte, con colori ben definiti e una granulosità ridotta che apporta un miglioramento notevole sui bordi degli oggetti.
Questo avviene scegliendo la modalità immagine “Personale” con il settaggio base, che va a sacrificare un minimo di luminosità per conseguire una maggiore pulizia del quadro. Passando allo streaming, la visione di contenuti 4K da Netflix è molto avvincente: la serie di documentari “La vita a colori” di David Attenborough, uno dei contenuti di riferimento per i miei test, presenta delle immagini che col pannello OLED+ assumono una vivacità e una profondità ragguardevole.
Anche “La casa di carta: Corea” offre diversi passaggi nelle scene scure che permettono di cogliere i minimi dettagli alle basse luci; con “The Adam Project”, l’eccellente resa cromatica, in particolare sull’incarnato, unita alla traccia Dolby Atmos molto dinamica mi fa apprezzare l’integrazione del sistema audio Bowers & Wilkins, che affronta con notevole controllo i passaggi più concitati.
Inserisco i dati dell’account Prime Video, faccio partire uno degli episodi della seconda serie di “Jack Ryan” in 4K Ultra HD, che è codificata in HDR10+ come testimoniato dall’attivazione di HDR10+ Adaptive; le immagini proposte dal pannello hanno colori vivaci, con toni dell’incarnato molto realistici e un ottimo dettaglio nelle scene più scure.
Tra le impostazioni delle immagini non è presente il Dolby Vision IQ, poiché le funzioni di Ambient Intelligence che sfruttano il sensore di luce ambientale del TV agiscono su tutti i segnali HDR, incluso il Dolby Vision.
Generalmente buona la qualità dell’ascolto delle tracce a oggetti in Dolby Atmos, ma anche delle classiche tracce Dolby Digital 5.1, sia da programmi in streaming, sia da supporti fisici: i due diffusori aggiuntivi per i canali surround del sistema audio sfruttano abbastanza bene le riflessioni delle onde sonore per ricreare gli effetti d’ambienza dei canali posteriori e, pur non facendo miracoli, riescono in ogni caso a rendere più coinvolgente l’esperienza dell’utente.
Piuttosto buona la qualità di riproduzione di contenuti musicali stereo in formato FLAC e WAV. Chi vuole avere un comodo e pratico telecomando aggiuntivo a costo zero, non deve far altro che installare su uno smart-phone l’app “Philips Remote”, che permette di controllare tutte le funzioni del TV in modo facile e intuitivo.
Le misure
Conclusioni
Le prestazioni del nuovo TV di fascia “top” proposto da TV Vision sono ottime, le immagini riprodotte con un livello di realismo elevato e una naturalezza cromatica notevole. Il sistema audio realizzato da Bowers & Wilkins non fa che migliorare le prestazioni dell’insieme durante la visione di film, in particolare quelli d’azione, rendendo l’esperienza molto coinvolgente. Interessante la funzione Aurora dell’Ambilight. All’elevata qualità complessiva corrisponde un prezzo di listino adeguato: certamente si tratta di un prodotto per gli appassionati che desiderano il massimo da un apparecchio completo sia dal punto di vista video, sia da quello audio.
Marco Meta
Ci è piaciuto
- Resa cromatica e luminosità del pannello.
- Qualità elaborazione video.
- Audio potente, definito e immersivo.
Non ci è piaciuto
- Nulla da segnalare
Philips 65OLED937/12
Televisore OLED 4K HDR Android
Distributore per l’Italia: TP Vision Europe B.V., Via Torino 3/5, 20814 Varedo (MB). www.philips.it
Prezzo di listino: 3.499,00 euro (IVA inclusa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Schermo: OLED 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel).
- Diagonale: 65” (164 cm).
- Audio: Bowers & Wilkins 95 W (5.1.2).
- Firmware: Android TV 11 (R).
- Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.0, 2 ingressi HDMI 2.1, 1 uscita audio digitale Toslink, uscita subwoofer, uscita cuffia, slot Common Interface CI+ 1.4, 2 porte USB 2.0 tipo A, 1 porta USB 3.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11ac Dual Band MIMO 2×2, Bluetooth 5.0.
- Dimensioni: 1.444x 929×268 cm (con sistema audio).
- Peso: 40,4 kg (con sistema audio)