Il TV di fascia alta secondo Panasonic

Il matrimonio tra la qualità degli OLED Panasonic ed il sistema Fire TV OS di Amazon sarà riuscito? Vediamo com’è andata.
La grande novità del 2024 per la casa giapponese è stata la rottura col passato, sostituendo con “Fire TV OS” di Amazon il collaudato, ma ormai desueto sistema operativo “My Home Screen” che equipaggiava i TV da tempo (quasi) immemorabile. Una scelta presumibilmente dettata sia dall’esigenza di ridurre i costi necessari a mantenere in vita una piattaforma Smart TV che ha fatto il suo tempo, nonostante la perfetta usabilità dei menù di impostazione, sia per offrire agli utenti – finalmente – la disponibilità di un più ampio ventaglio di app assieme a una migliore integrazione con le funzioni di home automation derivanti dall’assistente vocale Alexa nativo.
La serie Premium Z95A, disponibile esclusivamente nei tagli da 55 e 65 pollici di diagonale, il cui pannello 4K Ultra HD a 10 bit con refresh a 144 Hz “Master OLED Ultimate” è, come di consueto, un OLED WRGB di produzione LG Electronics con il “plus” della tecnologia MLA (Micro Lens Array) di seconda generazione; faccio notare che Panasonic ha già impiegato un pannello MLA nella serie MZ2000 del 2023. Detto in soldoni, per MLA si intende uno strato di lenti microscopiche collocato al di sopra dei pixel OLED, che incrementa notevolmente la luminosità prodotta dal pannello, con vantaggi pure dal punto di vista della protezione dal cosiddetto “stampaggio” dei loghi, poiché parte della luce già emessa viene amplificata dalle lenti, invece di forzare l’emissione degli elementi OLED.

Panasonic, per assicurare un’elevata luminosità di picco, intorno ai 2.000 nit per zone molto piccole, ha sviluppato un particolare dissipatore proprietario che permette di gestire in modo efficiente il maggior calore generato da questa tipologia di pannello, cosa che ha comportato una profondità maggiore del TV rispetto a prodotti analoghi. Ma il dissipatore non è il solo elemento che influisce sulla profondità dell’apparecchio: c’è anche la presenza di un sistema di altoparlanti a 7 canali integrato da 160 W totali, denominato “360° Soundscape Pro” e realizzato da Technics, il quale si compone di una barra frontale da 80 W totali collocata nella parte inferiore del pannello, una coppia di altoparlanti laterali da 15 W ciascuno, due altoparlanti da 15 W cadauno con emissione verso l’alto per la gestione dell’audio Dolby Atmos e, a completare la resa in gamma bassa, un woofer da 20 W mono fornito di una coppia di radiatori passivi. Per quanto riguarda l’elettronica dedicata all’elaborazione di segnali video e audio, questa è basata sul processore HCX Pro AI MK II della stessa Panasonic, che con “4K Remaster” interviene su riscalatura e dettaglio, “Correzione gradazione” opera sulle sfumature di colore e “Intelligent Frame Creation” agisce sui fotogrammi, il tutto grazie alle immancabili funzionalità agevolate dall’intelligenza artificiale, che migliorano il riconoscimento della tipologia di contenuto in riproduzione, adeguando i parametri delle immagini. Sul lato audio il processore esegue le elaborazioni sonore necessarie al sistema di altoparlanti integrato, con compatibilità di tutti i formati Dolby Digital fino all’Atmos, mentre manca quella con DTS.

Come piattaforma hardware di base per la TV è stato impiegato il diffuso SoC Pentonic 700 di Mediatek, il quale offre soltanto due porte HDMI 2.1 a 48 GBPS e permette di gestire segnali HLG, HDR10, HDR10+ Adaptive e Dolby Vision IQ (con Precision Detail, per riprodurre al meglio i dettagli nelle scene più scure e in quelle più luminose). Le modalità immagine previste sono numerose e comprendono tra le altre la “Filmmaker”, due “Professionali ISF”, per ambienti luminosi o oscurati, e la “Netflix Adaptive Calibrated” che sfrutta il sensore ambientale. Quanto al gaming, il TV comprende una “Game Control Board” aggiornata che permette di controllare tutti gli aspetti della configurazione del TV durante il gioco.

Il design dell’apparecchio è rimasto sostanzialmente immutato rispetto a quello della già citata serie MZ2000: non si riescono a cogliere differenze poiché, a parte il peso, le misure, la conformazione e il supporto da tavolo girevole di forma circolare, sono esattamente le stesse. Osservando il pannello posteriore sono visibili i fori per viti M6, necessarie a fissare una staffa VESA 300×300 che consente l’installazione del TV a parete. A fianco dell’attacco per il piedistallo c’è il cavo di alimentazione fisso; sulla destra si trova l’area di connettività con l’esterno, suddivisa in due zone, quella bassa che include la porta Ethernet per il collegamento in rete locale, l’uscita ottica per audio digitale, il doppio ingresso tipo F per i segnali satellitari e la presa per l’antenna. Nella zona laterale, invece, sono collocate, partendo dall’alto, le due porte HDMI 2.0 (numero 3 e 4), sovrastate dallo slot CI+, due porte HDMI 2.1 (numero 1 e 2) che supportano segnali 4K con refresh fino a 144 Hz, ALLM, VRR, AMD FreeSync Premium, Nvidia G-Sync e Dolby Vision Gaming, tre porte USB tipo A di cui due 2.0 e una 3.0, e l’uscita su presa jack da 3,5 mm utilizzabile per le cuffie oppure come pre-out per un subwoofer esterno. La porta HDMI 2 è compatibile ARC/eARC e tutte le porte HDMI supportano HDCP 2.3; la connettività senza fili include Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax Tri-Band e Bluetooth 5.3, che permette la gestione contemporanea di due cuffie wireless con livello del volume indipendente. Nella parte inferiore del frontale, quasi all’angolo sinistro, si trova il pulsante joystick per accensione/stand-by, selezione ingresso, regolazione del volume e scelta del canale TV, assieme ad un interruttore per la disattivazione dei microfoni integrati nell’apparecchio TV (che stanno nella parte superiore, al centro), nel qual caso si accende un LED rosso, a fianco del quale si trovano il LED di stato, il ricevitore a infrarossi e il sensore ambientale.

Il sistema operativo Fire OS rende l’esperienza d’uso della Smart TV del tutto simile a quella di una Fire TV Stick, con in più la possibilità di utilizzare l’assistente vocale, alla stregua di un Echo Show fuori misura; il TV offre la compatibilità DLNA, Mirroring (ChromeCast), AirPlay 2 e Apple Home. Tra le nuove app disponibili bisogna tenere presenti anche i giochi della piattaforma Luna, il “cloud gaming” di Amazon. Riguardo agli accessori, la confezione include il telecomando, le batterie e la guida rapida per l’installazione.
La prova
Le dimensioni dell’imballo di 65” come questo non si possono definire minuscole e, dato il prezioso contenuto, è bene non avventurarsi in solitaria, ma procedere all’installazione facendosi aiutare per l’estrazione del TV, il montaggio del piedistallo e il posizionamento su un mobile. Inserisco le batterie nel telecomando e mi accorgo subito che non è retroilluminato; la disposizione dei tasti è simile a quella della serie MZ, con in più la presenza in bella vista di un tasto azzurro per utilizzare il microfono integrato e comandare l’assistente Alexa.

Dopo i collegamenti di rito con antenna, lettore Blu-ray 4k e alimentazione, inizio col setup, che dopo l’avvio del sistema richiede l’associazione col telecomando. Da qui si procede con l’impostazione della posizione e del luogo di utilizzo (“Home”), ma per completare l’installazione è necessario un account Amazon; se non si imposta l’account si perdono tutte le funzionalità Smart TV, perché sono integrate in Fire TV OS il quale richiede obbligatoriamente l’accesso utente. Dopo la sintonizzazione dei canali TV, il sistema richiede l’impostazione del PIN per il parental control, che suggerisco di disattivare, a meno di necessità, al termine delle operazioni, poiché poi viene richiesto per fare qualsiasi modifica alle impostazioni; in questa fase è possibile anche la regolazione “Space Tune” per il sistema audio.

Una delle particolarità dell’apparecchio è il “penta tuner”: ai classici sintonizzatori per antenna, satellite e cavo, si aggiunge la visualizzazione di contenuti IPTV e “TV>IP”; quest’ultima modalità riguarda la capacità di visualizzare i programmi ritrasmessi sulla rete locale in formato DVB-IP e SAT-IP da altri TV Panasonic compatibili. Gli utenti che sono avvezzi ad utilizzare dispositivi come Fire TV Stick non troveranno grandi difficoltà con i menù del TV, ma chi arriva dal classico “My Home Screen” si troverà inevitabilmente un po’ spaesato, visto che le funzionalità di impostazione sono disposte in modo diverso (a volte fanno parte di quelle di Fire TV) ed i menù ora si aprono sulla destra, andando a occupare una colonna di larghezza pari a quasi un terzo dello schermo. Non solo, per come è gestita la modifica delle impostazioni, la sovrapposizione del menù si allarga fin quasi a metà schermo e rende impossibile la modifica dei valori controllando la resa delle immagini, ad esempio il contrasto oppure i colori, ma questo avviene con tutti i parametri, costringendo ad un continuo andirivieni nelle impostazioni per controllare l’efficacia delle modifiche eseguite.

Si tratta di problemi di giovinezza delle integrazioni, che spero saranno risolti mediante prossimi aggiornamenti del software. Da un primo esame, la visione dei canali TV con la modalità “Normale” ha gli effetti per la gestione del movimento attivi ad un tale livello che rende le immagini troppo finte, per cui suggerisco di passare alla “IA Automatica”, oppure alla “Filmmaker” se non si vogliono elaborazioni.

Dopo questa selezione, la qualità video dei canali SDR è piuttosto buona, quelli in SD sono più che accettabili. Anche Rai 4K in streaming, accessibile via HbbTV, con la modalità ISF “Professionale 1”, adatta ad ambienti luminosi, in questo caso con uno dei documentari di Alberto Angela, offre immagini caratterizzate da un’ottima resa cromatica e da una notevole luminosità. Sfruttando l’account Amazon vado a visionare alcuni contenuti codificati in Dolby Vision, ad esempio qualche episodio delle serie “Gli Anelli del Potere” e “Jack Ryan”, che con Dolby Vision IQ presentano immagini ben dettagliate alle basse luci, luminose e dai colori piuttosto naturali; anche “Reacher”, codificato in HDR10+, esprime immagini luminose e cromaticamente ricche.

Torno alla pagina principale della Smart TV e apro l’app di Apple TV+ che propone tutti i contenuti codificati in Dolby Vision: lasciando fare al Dolby Vision IQ, con gli episodi della serie “Fondazione” rilevo un’eccellente resa cromatica delle immagini, che sono molto bilanciate anche per quanto riguarda luminosità e contrasto; con “Monarch” l’incarnato è naturale, il dettaglio delle immagini Ultra HD si distingue per grande precisione e l’ottimo contrasto.

La stessa precisione del dettaglio la noto pure visionando degli episodi della serie di documentari “Tiny World”, che si propone con una resa cromatica molto bilanciata. Dalle piattaforme di streaming passo al lettore Blu-ray per riprodurre alcuni supporti 4K, iniziando da “Sopravvissuto: The Martian”, con segnale in HDR10 e modalità “Filmmaker” apprezzo la grande luminosità dei riflessi sui pannelli solari e la precisione delle luci puntiformi negli interni; ottimi i toni dell’incarnato, buono il dettaglio alle basse luci. I documentari di “Planet Earth II” hanno una resa cromatica piuttosto ricca, di grande impatto ma mai eccessiva; le immagini sono luminose e si riesce a cogliere il minimo dettaglio (la corazza del granchio rosso che ripulisce le iguane sugli scogli delle Galapagos, giusto per fare un esempio).

La resa di “Bohemian Rhapsody” in HDR10+ è eccellente, luminosità ed equilibrio dei colori sono le principali sensazioni che rilevo visionando il Blu-ray. Come titoli in Dolby Vision utilizzo “Top Gun: Maverick” e “Dune Parte 2”: con le luci spente, in entrambi i casi ho abilitato la modalità scura del Dolby Vision, che ha proposto colori ben definiti e saturi, un eccellente dettaglio e un buon livello di luminosità nel complesso, senza dimenticare la buona profondità del quadro. Per i titoli in SDR, imposto la modalità “Filmmaker” per visionare il Blu-ray di “Samsara”: con questo documentario di Ron Fricke il pannello OLED riproduce immagini ben definite e dai colori abbastanza saturi; ottima anche la resa con “Interstellar” di Nolan: toni della pelle equilibrati, contrasto bilanciato e buon dettaglio sono facilmente percepibili. L’upscaling di titoli SD, come “Il Gladiatore”, mi ha convinto per la compattezza delle immagini, nonostante il rumore video, minimo ma presente, e per la resa cromatica, che definirei discreta.
Piuttosto buono, in generale, il comportamento del sistema audio integrato, soprattutto per la tenuta in potenza: con qualche contenuto “movimentato”, anche a livelli di volume d’ascolto elevato, non ho avvertito vibrazioni del telaio con l’emissione in gamma bassa, seppur non così profonda (in caso si può utilizzare un subwoofer esterno), dimostrando la qualità e solidità della realizzazione. Meno efficace, invece, la resa con gli effetti di circondamento delle tracce audio in Dolby Atmos, che ritengo relativamente coinvolgenti.
Le misure

Conclusioni
L’operazione di sostituzione del sistema operativo, almeno per il momento, mi sembra riuscita soltanto in parte, poiché l’integrazione della sezione di impostazioni (immagini e suono) con la Smart TV ha reso le operazioni troppo macchinose, di sicuro ci sarà bisogno di qualche revisione del software. Di contro, sulla qualità video del prodotto di punta Panasonic si può obiettare ben poco: il pannello MLA di ultima generazione offre immagini luminose e dalla resa cromatica ottimali, che con contenuti 4K – in modalità “Filmmaker” (che ho preferito, ma sono gusti personali) o nelle due ISF a seconda dei casi – raggiunge livelli di qualità eccellenti. D’altronde, la qualità si paga, però un prezzo di listino decisamente superiore a quello dei top di gamma della concorrenza costituisce un fattore che, purtroppo, lo renderà un gioiello esclusivo per veri appassionati; tuttavia, segnalo che cercando in rete è possibile spuntare prezzi ridotti anche di un 35%. Un peccato capitale l’assenza di retroilluminazione nel telecomando, un “must” quando si impiega il TV col buio in sala.
Marco Meta
Ci è piaciuto
- Elevata qualità delle immagini.
- Naturalezza della resa cromatica in SDR e HDR.
- Resa del sistema audio.
Non ci è piaciuto
- Assenza della retroilluminazione nel telecomando.
- Impostazioni parametri macchinose.
Panasonic TV 65Z95AEG
Televisore OLED 4K HDR Fire TV OS
Distributore per l’Italia: Panasonic Italia, Viale dell’Innovazione 3, 20126 Milano. Tel. 02 67881 – www.panasonic.it
Prezzo di listino: euro 4.299,00 (IVA inclusa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Schermo: OLED 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel).
- Diagonale: 65” (164 cm). Audio: 160 W (80 W + 15 W x 2 + 15 W x 2 + 20 W woofer mono con doppio radiatore).
- Sistema operativo: Fire TV OS.
- Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.1, 2 ingressi HDMI 2.0b, uscita audio digitale Toslink, uscita cuffie jack 3,5 mm (commutabile a subwoofer), slot Common Interface CI+ 1.4, 2 porte USB 2.0 tipo A, 1 porta USB 3.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ ac/ax Dual Band, Bluetooth.
- Dimensioni: 144,8×88,9×6,9 cm (senza base), 144,8x91x 35 cm (con base).
- Peso: 25,5 kg (senza base), 30,5 kg (con base)