Hisense 65U8NQ

Con l’introduzione della nuova linea U8, al vertice delle proposte Hisense, la resa dei pannelli LCD impiegati viene ulteriormente incrementata grazie alla retroilluminazione Mini LED Pro, ad un sistema di local dimming migliorato e all’introduzione di aggiornati algoritmi guidati dall’intelligenza artificiale per l’elaborazione in tempo reale delle immagini.

La serie “top” dei TV ULED di Hisense, ovvero la U8NQ, che viene equipaggiata con un pannello LCD di tipo Vertical Alignment provvisto di Quantum Dot e retroilluminazione Mini LED Pro, sarà disponibile sin dalle prossime settimane nelle diagonali da 65 e 75 pollici.

Una caratteristica particolare di questa gamma di apparecchi è la presenza di uno strato antiriflesso collocato sul pannello LCD, che riflette poco più dell’1% della luce diretta con conseguente miglioramento del contrasto percepito. La tecnologia Mini LED Pro, di cui è munita anche la serie inferiore U7NQ, sfrutta una maggiore densità dei minuscoli emettitori LED per incrementare la precisione della retroilluminazione e del contrasto, con una luminosità di picco dichiarata in 3.000 nit.

Nel caso del modello da 65” che abbiamo ricevuto in prova, le zone di local dimming sono 1.600, mentre per il 75” arrivano a 2.000. L’U8NQ è equipaggiato del processore Hi-View Engine PRO di Hisense, dotato di controllo della luminosità a 16 bit e di disponibilità di reti neurali ed algoritmi di intelligenza artificiale che gestiscono diversi aspetti dell’elaborazione video, come il riconoscimento in tempo reale degli elementi che compongono le scene, la gestione del rumore video, la quantizzazione percettiva per la mappatura dei toni in versione Pro – che agisce su ogni frame dividendolo in oltre 100.000 zone, le quali saranno elaborate singolarmente regolandone la luminosità -, l’ottimizzazione adattiva della profondità e il miglioramento HDR.

Accesso laterale per le connessioni con l’esterno: ci sono 4 porte HDMI 2.1, una presa USB 3.0 che gestisce dispositivi con assorbimento fino a 1 A, gli ingressi per i cavi di antenna e satellitare, le porte jack da 3,5 mm per segnali audio/video e l’uscita cuffie. È presente uno slot CI+ 2.0. In basso a sinistra in un piccolo pannello separato si trova la porta Ethernet per la connessione alla rete locale, possibile in alternativa via Wi-Fi, l’uscita audio digitale in formato Toslink e una porta USB 2.0.

Il processore si propone di produrre immagini di elevato realismo, anche con la riscalatura a 4K dei contenuti. L’apparecchio è concepito per supportare tutti i segnali video HDR, quindi HLG, HDR10 ed i formati con metadati dinamici, quali HDR10+ e Dolby Vision, oltre ad essere certificato IMAX Enhanced; grazie al sensore di luminanza, che esegue le regolazioni automatiche, sono disponibili HDR10+ Adaptive e Dolby Vision IQ. Lo stesso sensore permette anche la regolazione adattiva dei toni colore negli apparecchi delle serie U8NQ e U7NQ.

Non mancano caratteristiche di interesse per i videogiocatori: è presente il supporto ad AMD FreeSync Premium Pro, che permette la sincronizzazione automatica della frequenza video in uscita dalla scheda grafica, il supporto alla modalità gioco a 144 Hz, che comprende le funzioni VRR, ALLM e LL MEMC di HDMI 2.1, assieme ad una “game bar” per gestire le impostazioni video durante le sessioni di gioco. La sezione Smart TV è affidata al rinnovato sistema operativo VIDAA 7.6, che comprende tutte le app per i servizi di streaming ed è sempre più fluido e veloce nelle risposte; c’è il supporto ai dispositivi Apple tramite AirPlay 2.

Per quanto riguarda l’audio, il sistema integrato, che prevede due altoparlanti frontali a emissione verso il basso, un subwoofer e due emettitori verso l’alto, supporta anche le codifiche multicanale a oggetti Dolby Atmos e DTS:X. La struttura del TV, non molto diversa da quella della serie 2023, comprende delle cornici sottili realizzate in acciaio inossidabile; il supporto, che va innestato sul retro e sul quale va avvitata la pesante base in acciaio, può essere posizionato a due diverse altezze.

Il solido supporto da tavolo è provvisto di un coperchio rimovibile, che permette di raccogliere i cavi di collegamento facendoli prima passare nelle scanalature sovrastanti e poi uscire dall’apertura in basso.

Guardando il pannello posteriore, a sinistra è collocata la presa per il cavo di alimentazione, mentre le porte di collegamento sono accessibili lateralmente, sulla destra: includono due porte HDMI in formato 2.0/4K@60 Hz, due porte HDMI 2.1 (la 3 compatibile ARC/eARC) che gestiscono segnali video 4K@144 Hz, ALLM, VRR e LL MEMC. Poco sopra le porte HDMI si trova lo slot Common Interface Plus versione 2.0. Ci sono, inoltre, gli ingressi coassiali per antenna e satellite, l’ingresso audio/video composito e l’uscita cuffie, entrambi con presa jack da 3,5 mm, assieme a una porta USB 3.0 da 5 V/1 A.

Un piccolo pannello separato ospita la presa Ethernet per il cavo di rete, l’uscita audio Toslink e una porta USB 2.0. La connettività è completata dall’interfaccia Wi-Fi 6E (802.11 a/b/g/ n/ac dual band a 2,4/5 GHz e 802.11 ax a 6 GHz) e dal Bluetooth 5.0. Non manca la compatibilità con SoundSend, un box in standard WiSA per la trasmissione senza fili fino a nove canali audio. L’installazione a parete è possibile mediante una staffa compatibile VESA 600×400. Due sono i telecomandi inclusi col TV: il principale, che ha una forma allungata, stretta e dallo spessore ridotto, è fornito di microfono, di una piccola cella solare che ricarica la batteria integrata (in alternativa si può utilizzare un cavo USB tipo C, non in dotazione) ed è perfino parzialmente retroilluminato, mentre quello secondario è di tipo classico, con la tastiera numerica, i tasti cursore ed alcuni pulsanti per richiamare le app più importanti.

Nella parte alta del pannello posteriore si trova il subwoofer integrato; le griglie ai suoi lati nascondono i driver con emissione verso l’alto per i canali di altezza del Dolby Atmos.
Col TV Hisense vengono forniti due telecomandi: quello principale, di forma lunga e snella, è provvisto di microfono per il controllo vocale ed è parzialmente retroilluminato; ha un piccolo pannello solare per la ricarica della batteria integrata, mentre il secondario, di plastica abbastanza leggera, è di foggia più classica.

La prova

L’estrazione dal voluminoso imballo, l’installazione ed il posizionamento dell’apparecchio sono operazioni che per forza di cose, data l’ampiezza dello schermo e il peso complessivo importante, vanno condotte con l’aiuto di un’altra persona.

Il TV può essere impostato all’accensione per visualizzare, al posto dell’ultimo canale televisivo scelto, la pagina principale di VIDAA, che ora propone una notevole quantità di applicazioni.

Il supporto da tavolo centrale ne facilita la collocazione su un mobile che può avere un’ampiezza inferiore rispetto al metro e mezzo del TV. Completati i canonici collegamenti con il cavo d’antenna, il lettore Blu-ray 4K e l’alimentazione elettrica, accendo il TV e procedo con il setup iniziale, che non necessita della creazione obbligatoria di un account VIDAA ed esegue la sintonizzazione dei canali televisivi “in background” mentre si completano le altre configurazioni, come la modalità di collegamento a internet e l’abilitazione del controllo vocale. In men che non si dica l’apparecchio è pronto e faccio un po’ di zapping tra i canali TV: in modalità “Standard” le immagini dei canali HD sono ben definite e ricche dal punto di vista cromatico; laddove la qualità della trasmissione è bassa, ma bisogna proprio andare a cercare qualche canale locale, la resa è ovviamente meno buona, però in genere è più che accettabile.

Come tutti gli apparecchi recenti, è immancabile il controllo vocale, reso possibile dal servizio VIDAA oppure da Alexa di Amazon; i microfoni posti sotto il bordo inferiore sono disattivabili con un interruttore, mentre il telecomando principale è provvisto di microfono.

Inizio le prove di visione con il lettore Blu-ray utilizzando come al solito il supporto 4K HDR del film “Sopravvissuto – The Martian”; gli spezzoni del capitolo 6 propongono una luminosità eccellente. Con la mappatura dei toni HDR e il contrasto adattivo attivati, le immagini diventano troppo granulose per i miei gusti, pertanto decido di mantenerli disattivati, assieme al sensore di luminanza, con risultati decisamente buoni. Per eliminare l’effetto “soap opera” procedo all’impostazione personalizzata dell’Ultra Smooth Motion; manipolando il tremolio a 2 e il blur a 5, la fluidità delle immagini è più naturale.

Le opzioni configurabili sono moltissime, i menù completi e provvisti di un testo di aiuto che compare soffermandosi sul parametro scelto.

La serie di documentari “Planet Earth II”, in 4K HDR “normale” offre colori piuttosto vivaci: ad esempio, nello spezzone sulle iguane marine residenti nelle isole Galapagos, il rosso del carapace dei granchi in movimento tra i rettili è ben saturo, i dettagli che si riescono a cogliere nelle immagini della spiaggia tra gli scogli sono ragguardevoli. Mi sposto su un paio di supporti codificati Dolby Vision, come “Dune” e “007: No Time to Die”: nel primo, remake diretto da Denis Villeneuve, la resa cromatica è piuttosto naturale, grazie all’ottimo controllo della luminosità le inquadrature di oggetti chiari su sfondo scuro sono prive di anomalie, il contrasto è ottimo e la profondità delle immagini molto buona.

Con l’impostazione automatica dell’Ultra Smooth Motion le immagini mi sembravano eccessivamente afflitte dall’effetto “soap opera”, per cui ho deciso di impostare i valori ad un livello piuttosto basso, con un risultato del tutto soddisfacente.

Anche il secondo film viene riprodotto dal pannello con grande dettaglio e ottimo bilanciamento del contrasto, mi riferisco, ad esempio al capitolo 2, le scene in riva al mare e le successive riprese dell’interno dell’auto. Devo notare che con il Dolby Vision IQ non è possibile modificare le impostazioni dell’Ultra Smooth Motion. Con un titolo in HDR10+, nello specifico il film “Bohemian Rhapsody”, la resa è ottima; la modalità “Teatro” rappresenta un quadro luminoso e ben contrastato, le tonalità cromatiche sono bilanciate, il nero è molto scuro.

Una delle novità offerte dalla gamma Hisense di quest’anno è l’introduzione della modalità Filmmaker (denominata “Autore di film” in italiano) per i contenuti Dolby Vision di Prime Video, in questo caso attivato automaticamente con una puntata della recente serie “Fallout”.

Per verificare il comportamento del processore Hisense con la riscalatura di contenuti, utilizzo prima degli estratti 1.080p: piuttosto satura la resa cromatica del film documentario “Samsara”, le immagini sono molto definite, come nel caso di “Interstellar”, che propone un ottimo contrasto assieme a un incarnato molto credibile. Visionando le versioni DVD de “Il Gladiatore” e “Il Ritorno del Re”, noto un certo livello di rumore video, al quale non è possibile porre rimedio completamente, mentre la resa cromatica è sufficiente, come il contrasto.

L’apparecchio consente di gestire le impostazioni dell’audio con l’apposito menù; è possibile sfruttare l’equalizzatore grafico per regolare le singole bande di frequenza.

Dopo i test di visione con i supporti fisici, inizio con la visione dei contenuti 4K HDR in streaming; il primo servizio cui accedo è Apple TV+: la stragrande maggioranza delle serie e dei film è in Dolby Vision, lascio attivo il sensore di luminanza e il Dolby Vision IQ interviene di volta in volta sui diversi contenuti. Con una delle puntate della serie “Monarch”, non posso fare a meno di notare delle seghettature trasversali che imperversano in una scena in penombra: torno indietro di qualche secondo e mi avvicino un po’ allo schermo. In effetti, in quella inquadratura le seghettature ci sono, e mi viene in mente che le avevo già notate, non così evidenti, in almeno un’altra scena (all’interno di una sala di controllo dell’organizzazione con una particolare illuminazione).

Molto intensa la luminosità delle immagini di “Sopravvissuto: The Martian”.

Provo a impostare la modalità immagine su Dolby Vision scuro e riproduco nuovamente lo spezzone incriminato: stavolta non vedo alcun artefatto, per cui immagino si tratti di un “bug” nell’elaborazione del video con il sensore attivo, che sarà sicuramente risolto con un futuro aggiornamento del firmware. In ogni caso, i toni della pelle restano molto convincenti, come molto gradevoli risultano le sfumature cromatiche del cielo del regno dei Titani.

Una stranezza che ho rilevato su una puntata della serie “Monarch” su Apple TV+ con sensore di luminanza attivo e il Dolby Vision IQ è data da alcune seghettature diagonali, qui in foto non molto visibili ma piuttosto fastidiose dal vivo (alla destra del soggetto, una all’altezza della spalla, l’altra all’altezza del gomito), che spariscono selezionando la modalità Dolby Vision scura.

A questo punto lascio il sensore disattivato e proseguo con i miei test; pure con “Ted Lasso” e “Fondazione” rilevo un’ottima resa cromatica e una buona presenza di dettagli nelle scene scarsamente illuminate. Mi sposto sui contenuti proposti da Prime Video e, visionando una delle puntate della recente serie “Fallout”, noto l’impostazione automatica della modalità Filmmaker per i contenuti Dolby Vision (tradotta come “Autore di film”, nei menù in italiano) proposti da Amazon, una delle novità di quest’anno della gamma Hisense; la resa cromatica è efficace, la luminosità ottima e il dettaglio molto preciso, posso ritenermi soddisfatto.

Per quanto riguarda l’audio, il volume di ascolto può raggiungere valori elevati senza produrre distorsioni eclatanti, il subwoofer integrato svolge bene il suo compito; con il Dolby Atmos, in generale, la mancanza dei canali surround riduce un po’ il livello di coinvolgimento, ma ci si può accontentare, in fin dei conti.

Le misure

Conclusioni

Questo apparecchio di Hisense è un prodotto che offre tantissime funzionalità ed ha un’ottima resa video con i contenuti 4K e in alta definizione, assieme ad adeguate prestazioni dello scaler; la luminosità espressa dal pannello a tratti sembra quasi eccessiva. La sezione smart affidata alla piattaforma VIDAA ha una buona usabilità ed è molto reattiva, ci sono tutte le app indispensabili per i servizi di streaming. Il prezzo lo ritengo molto concorrenziale rispetto alle caratteristiche offerte e alla qualità nella riproduzione. Mi auguro la pronta risoluzione delle problematiche riscontrate sul Dolby Vision IQ, ovvero gli artefatti generati con il sensore di luminanza attivo.
Marco Meta


Ci è piaciuto

  • Setup iniziale velocissimo.
  • Luminosità molto elevata.
  • Ottimo contrasto.

Non ci è piaciuto

  • Artefatti visibili con Dolby Vision IQ.

Hisense 65U8NQ
Televisore LCD Quantum Dot 4K HDR Mini LED
Distributore per l’Italia: Hisense Italia. Tel. 800321999 – www.hisense.it
Prezzo di listino: euro 1.599,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Schermo: LCD Quantum Dot 4K Ultra HD Mini LED (3.840×2.160 pixel).
  • Diagonale: 65” (164 cm).
  • Audio: 2.1.2 (2×15 W + 20 W + 2×5 W).
  • Firmware: VIDAA U7.6.
  • Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.0b, 2 ingressi HDMI 2.1, ingresso A/V su jack 3,5 mm, uscita cuffie su jack 3,5 mm, uscita audio digitale Toslink, slot Common Interface CI+ 2.0, 1 porta USB 3.0 tipo A, 1 porta USB 2.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac/ax tri-band, Bluetooth 5.0.
  • Dimensioni: 1.449x843x57 mm (senza base), 1.449x916x290 mm (con base).
  • Peso: 25,1 kg (senza base), 30,7 kg (con base)

Author: Redazione

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