T+A Solitaire T

Può essere considerata come la più costosa cuffia Bluetooth in commercio ma basta averla tra le mani qualche secondo per apprezzarne i materiali e la costruzione, e poi passare all’ascolto…

“Pensata per viaggiare ma senza rinunciare ad eleganza e comfort”, così recita l’introduzione al manuale d’uso della cuffia Solitaire T prodotta dalla T+A Elektroakustik GmbH. È questa un’azienda tedesca con sede a Herford, storica cittadina fondata da Carlo Magno nella Renania Settentrionale-Vestfalia, ovvero lo stesso land di Colonia, Düsseldorf e Dortmund.

In casa T+A il nome “Solitaire” designa fin dagli anni ’80 una serie di diffusori, i “Solitaire S Loudspeakers”, mentre in tempi più recenti la stessa definizione è stata attribuita ad una serie di cuffie di alto pregio, tra cui il modello in prova su queste pagine. In questo caso la lettera “T” sta per Travel; si tratta infatti di una cuffia studiata per la mobilità in esterni, a differenza delle altre due, Solitaire “P” e “PSE”, dove la sigla sta per Planar-Magnetostatic ed indica la tipologia del driver che in questi modelli è del tipo magneto-planare mentre nel modello T è di tipo non planare. La Solitaire T può dunque essere impiegata non solo con la connessione cablata ma anche nella comoda modalità wireless Bluetooth.

Progetto e realizzazione

Una cuffia moderna pensata per l’uso in mobilità deve presentare alcune caratteristiche base: elevato comfort d’ascolto, isolamento dai disturbi esterni, cancellazione del rumore, collegamento wireless. Questi i requisiti di base per un ascolto in movimento, ma un marchio che punta da sempre alla più alta qualità della resa sonora offrendo sistemi audio di gran classe non può trascurare l’ascolto in ambiente domestico, dove la connessione cablata rimane ancora oggi la tecnologia più diffusa e da molti preferita anche per questo tipo di ascolto intimo.

T+A si è pertanto premurata di realizzare, con la Solitaire T, una cuffia che fosse adatta non solo per l’ascolto in mobilità, tanto da conquistare l’EISA Award col titolo di Premium Wireless Headphone 2023-2024, ma anche nell’uso cablato casalingo.
L’architettura dei padiglioni è chiusa, scelta giustissima perché l’isolamento acustico da e verso il mondo esterno è il primo passo per poi applicare con successo la cosiddetta ANC (Active Noise Cancellation) o, in lingua italiana, la cancellazione attiva del rumore.

La dimensione dei due gusci che compongono la cuffia, quelli che generalmente vengono definiti “padiglioni”, è sufficiente da avvolgere completamente la parte auricolare esterna delle orecchie. Per chi invece sfoggiasse padiglioni auricolari di dimensioni XXL, non si pone alcun problema poiché i cuscinetti di appoggio in ecopelle ben si adattano a qualsiasi spigolosità. È una caratteristica questa molto importante poiché sia durante i test di misura sia in quelli d’ascolto abbiamo notato quanto la calzata sia fondamentale per una solida resa nella prima parte dello spettro audio, ovvero per avere bassi profondi e d’impatto.

L’altoparlante utilizzato è di tipo classico, con membrana in polpa di cellulosa da 42 mm di diametro, tale da assicurare una buona estensione della risposta in frequenza, tanto più che laddove non lo fosse ci pensa comunque l’elettronica di bordo. Peraltro la cellulosa assicura un ottimo smorzamento e, misure alla mano, con bassa distorsione e buona linearità della risposta in frequenza. La connessione wireless è assicurata da un chipset Qualcomm, QC 5127, che garantisce tra i suoi codec la versione HD di aptX.

Questo codec dà il suo massimo nella definizione CD standard, 16 bit/44,1 kHz, mentre deve ricorrere ad una compressione lossy, veramente efficace al giorno d’oggi, per risoluzioni più elevate. A valle della ricezione Bluetooth ci pensa un convertitore digitale/analogico Sabre ESS9218 a riportare il segnale nel mondo analogico. Durante l’ascolto in modalità attiva, senza fili dunque, è possibile attivare o disattivare la funzione ANC ma anche una modalità detta High Quality che introduce in questo caso un andamento della risposta in frequenza che segue la cosiddetta “curva di Harman” studiata da Sean Olive come la più statisticamente gradita dagli utilizzatori.

Questa curva prevede una esaltazione nella prima parte dello spettro fino a 100 Hz per poi proseguire in maniera regolare. Questa curva è sempre presente in modalità passiva. La dotazione di cavi, oltre al classico contenitore da viaggio, prevede un jack Pentacon da 4,4 mm bilanciato; una buona scelta che rende ancor più efficace il pilotaggio dell’altoparlante dinamico.

La ricca dotazione di accessori include cavo USB C per connessione e ricarica, cavi di segnale bilanciati e sbilanciati, adattatori 3,5/6,3 mm e per volo, custodia.

Note di uso e d’ascolto

La T+A Solitaire T è una cuffia che affascina al primo sguardo, probabilmente per la sua colorazione “total white”. Indossata sul capo se ne apprezza subito la leggerezza e la morbida imbottitura dei padiglioni che le attribuiscono un comfort molto elevato. Una spinta più energica dell’archetto può giovare, come è noto, a una resa di maggiore impatto in gamma bassa, ma se il comfort viene meno non sarà più possibile ascoltare la musica in cuffia per ore e senza sforzo alcuno, come invece è assolutamente fattibile con questa Solitaire T. Peraltro la prova d’ascolto è stata condotta sia in modalità wireless, via Bluetooth, sia utilizzando il cavo con terminazione jack.

I test sono stati eseguiti dopo il consueto rodaggio durato circa 50 ore e utilizzando l’amplificatore per cuffie Violectric V281, music server Cocktail Audio X50 abbinato a un Raspberry Pi4B con player JRiver e hard disk da 6 TB; DAC Topping E70 Velvet. Adeguata cura è stata posta anche al cablaggio, che è lo stesso già descritto in decine di prove analoghe (Fascino Neutral Cable, Oyaide Neo A2MR2, AM Audio AM-XLR Reference).

Primo brano, con la cuffia in modalità cablata, “When l Fall in Love” (alla tromba il fantastico Chris Botti). La cuffia già dalle prime battute esprime le sue caratteristiche di neutralità timbrica e di equilibrio nella risposta in frequenza, ma anche una grande spazialità; ottimo il pianoforte iniziale reso con grande delicatezza e armonia; come entra la voce della cantante la posizione è perfettamente al centro e mano a mano che entrano i vari strumenti che compongono l’orchestra abbiamo sempre la precisa percezione della posizione del musicista nell’headstage virtuale della cuffia.

Stupenda la tromba di Botti, chiudendo gli occhi lo possiamo immaginare di fronte a noi: un brano affascinante che la Solitaire T rende con grande personalità. Secondo brano, “Let Somebody Go” dei Coldplay con la cantante Selena Gomez, registrazione in formato 16 bit/44 kHz. La cuffia è in grado di riprodurre con grande precisione la dolce voce di Chris Martin e quella sensuale e seducente di Selena Gomez. La gamma bassa spinge abbastanza bene e tanto più se si premono leggermente i pads contro le tempie, allora si apprezza una maggiore presenza e impatto delle frequenze più basse.

Ottima è anche l’articolazione della gamma media e l’ariosità di quella alta, che consente di carpire ogni minima sfumatura del brano riprodotto. Molto bella e resa in tutta la sua caratteristica profondità la voce di Leonard Cohen nel brano “Villanelle for Our Time”, in formato 24 bit/96 kHz. Buono il contrasto della voce di Cohen con il coro di sottofondo che, con grande delicatezza ed armonia, accompagna l’intera esecuzione. Per quanto riguarda la modalità wireless, la Solitaire T oltre all’efficace sistema di cancellazione del rumore ha una sua applicazione dedicata con un equalizzatore impostabile nelle modalità: Flat, Bass Boost, Treble Boost, Spech, Vitalize e Relax. La prova di ascolto in modalità Bluetooth è stata eseguita impostando l’equalizzatore su Flat.

La cuffia è dotata di controlli a tocco per la riproduzione audio (pausa, volume, salto traccia) e la ricezione delle chiamate.

Per quanto ben suonante, la cuffia in modalità non cablata perde un pizzico di contrasto timbrico e non ha dato immediatamente le stesse ottime impressioni riscontrate nell’uso con il cavo. A questo punto spetta a ciascuno di noi trovare il miglior compromesso potendo sfruttare l’equalizzatore. L’isolamento che si ottiene con il noise cancelling è buono ed in questo modo andare a spasso in sua compagnia, isolati dal rumore esterno e potendo contare su una ottima qualità audio, è un grande piacere.

Va anche sottolineata l’ottima ricezione e mantenimento, anche a distanze notevoli, del segnale wireless. Il Bluetooth riesce a funzionare anche in abitazioni a due piani e attraverso muri, se non eccessivamente spessi. Provando ad ascoltare la canzone di George Michael “Through”, in formato 16 bit/44 kHz, possiamo apprezzare la voce del cantante resa con grande naturalezza e realismo; buono anche l’arpeggio della chitarra come pure la gamma bassa, nei primi secondi del brano, un’ottima resa che conferma la buona versatilità di riproduzione con qualsiasi genere musicale ascoltato. Le conclusioni di ascolto della Solitaire T sono più che positive. Una cuffia in grado di stupire già dal primo ascolto che potrà anche essere una più che valida compagna di viaggio.

Le misure

Osservando l’andamento della risposta in frequenza dei due canali, sinistro e destro, della cuffia Solitaire T vengono da fare due considerazioni fondamentali: la prima è che i relativi altoparlanti sono accoppiati con grande cura; la seconda è che i principi del buon ascolto in cuffia, originariamente dettati da Sean Olive del centro ricerche del gruppo Harman, trovano riscontro anche nella Solitaire T. La cosiddetta “curva Harman” vuole infatti che la parte bassa dello spettro, fino a 100 Hz, abbia un’esaltazione rispetto al valore misurato a 1 kHz, e proceda con un andamento molto lineare fino a circa 3 kHz, seguito da un avvallamento nella gamma fino a circa 7 kHz, che ha lo scopo di compensare le alterazioni della risposta dovute alle riflessioni e alle diffrazioni del corpo umano – busto, testa, padiglione auricolare – che nell’ascolto in cuffia vengono a mancare rispetto al normale ascolto in ambiente riverberato. Molto regolare è anche l’andamento della distorsione, che risulta ben contenuta e sale solo nella prima parte dello spettro dove i driver sono più sollecitati in presenza della citata esaltazione ottenuta equalizzando la risposta. Tutto questo trova riscontro anche nei grafici della waterfall dove per il resto gli andamenti risultano molto buoni. L’impedenza nell’impiego passivo è pari a poco più di 60 ohm, non sono pochi ma potrebbero mettere in difficoltà qualche lettore portatile con bassa capacità di corrente. Situazione questa che dovrebbe comunque risultare improbabile poiché la connessione Bluetooth dovrebbe farla da padrone. Buoni i valori di sensibilità e assorbimento di potenza, siamo attorno ai 98 dB/mW. Mario Richard

Conclusioni

L’assegnazione dell’EISA Award 2023 -2024 alla cuffia T+A Solitaire T rende merito ad un prodotto capace di dare grande soddisfazione tanto nell’uso in mobilità, per la praticità e versatilità d’impiego, quanto nell’uso cablato casalingo, garantendo comunque un comfort e una qualità della resa sonora apprezzabilissima per ore e ore di assoluto piacere d’ascolto.

Mario Richard e Leonardo Bianchini


T+A Solitaire T
Cuffia dinamica chiusa
Distributore per l’Italia: Exhibo s.p.a, Via Leonardo da Vinci 6, 20854 Vedano al Lambro (MB). Tel. 039 4984 1 – www.exhibo.it
Prezzo di listino: euro 1.399,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Riposta in frequenza: 4-45k Hz in modalità passiva, 4-22k Hz in modalità attiva.
  • Altoparlante: dinamico, diametro 42 mm in polpa di cellulosa.
  • Impedenza: 60 ohm.
  • THD: <0,005% 1 kHz/94 dB.
  • Cavo: staccabile.
  • Connessione: Bluetooth 5.1, profili A2DP, AVRCP, HSP, HFP; Codec SBC, AAC, aptX, aptxHD.
  • Batteria: 1.200 mAh, durata 35 ore (HQ on) in riproduzione.
  • Dotazione di serie: cavo bilanciato Pentaconn 4,4 mm, cavo sbilanciato jack 3,5 mm, cavo USB C, custodia in ecopelle.
  • Peso: 326 g

Author: Redazione

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