OnePlus Bullets Wireless 2

Una cuffia semplice nelle funzionalità ma tecnicamente originale, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.

La cuffia OnePlusOnePlus è un marchio giovanissimo, la cui storia inizia nel 2013 ad opera di un ex dirigente di un brand notissimo e largamente apprezzato nel settore audio-video ma attivo anche nella telefonia mobile. Parliamo di Oppo, le cui sorgenti A/V sono per noi appartenenti alla comunità audio-videofila un sicuro riferimento. Dicevamo un marchio giovanissimo, ma cresciuto sorprendentemente in fretta soprattutto pensando che si è fatto velocemente spazio in un settore difficile e agguerrito come quello dei telefoni cellulari, dove la sola sopravvivenza richiede doti non comuni.

La piccola cuffia in prova è una ulteriore riprova della capacità del costruttore cinese di saper dare vita a prodotti dal vantaggioso rapporto qualità/prezzo. La Bullets Wireless 2 è una cuffia Bluetooth intraurale che offre anche Google Assistant. Gli auricolari sono in solido metallo e risultano piacevolmente “densi”, mentre il corpo principale, quello che indossando la cuffia va a poggiare posteriormente sulla base del collo, è rivestito con un morbido materiale plastico e presenta alla estremità due protuberanze simmetriche; quella di sinistra reca il connettore per la ricarica, la spia di stato ed il tasto per il pairing e la selezione della sorgente. La cuffia può infatti essere abbinata a due dispositivi, ad esempio uno smartphone ed un tablet, per averla sempre pronta all’istante.

Sicuramente si tratta di un plus che sarà molto apprezzato. Inoltre la connessione Bluetooth è del tipo aptX HD, che garantisce una elevata qualità di trasmissione. I controlli, ospitati in un “rigonfiamento” sullo spezzone del cavo che collega l’auricolare sinistro al corpo principale, sono semplici ed essenziali e tutto si aziona con tre soli tasti: la regolazione del volume, a due velocità in funzione della durata della pressione sul tasto, ne richiede due, mentre col terzo si fa tutto il resto. Si avvia e si blocca la riproduzione, si risponde al telefono e si chiude la conversazione ed infine si richiama l’assistente di Google, che ovviamente deve essere attivo sullo smartphone.

In ciascun auricolare sono alloggiati un doppio trasduttore “Balanced Armature” ed un driver dinamico tradizionale da 10 millimetri.

Non a tutti i comandi impartiti è associata l’emissione di un bip di conferma, che arriva indirettamente solo con la loro esecuzione, ma fino alla quale si resta per un attimo nell’incertezza. È questa a mio avviso l’unica, piccola critica che può essere mossa a questa piacevolissima cuffia.

Che ha un’altra utile peculiarità: l’accensione automatica che avviene separando i due auricolari che si agganciano tra loro magneticamente. Ovviamente, in caso di sgancio involontario, la cuffia torna in stand-by se l’inutilizzo si prolunga per qualche minuto. L’autonomia è più che sufficiente: con una carica si raggiungono le 14 ore, ma per 10 ore di funzionamento sono sufficienti solo 10 minuti (Warp Charge).

La dotazione comprende adattatori per il condotto uditivo di tre diverse misure, il cavo per la ricarica e una sacchetta
in gomma per il trasporto.

Ma il requisito principe che una cuffia deve soddisfare ed al quale la Bullets Wireless 2 ottempera alla grande, è la piacevolezza della resa audio. Piacevolezza che non deriva da eufoniche colorazioni, ma da una timbrica neutra e corretta, come quella che offrono prodotti di costo superiore, unitamente ad una estensione davvero soddisfacente. Il “responsabile” di questa buonissima performance va individuato nella particolare tecnologia impiegata nei trasduttori, che sono del tipo “Balanced Armature”.

La differenza rispetto ai trasduttori dinamici più classici risiede nel meccanismo con cui viene trasmesso il movimento al diaframma. Nei trasduttori tradizionali il diaframma è solidale ad una bobina, immersa in un campo magnetico, che è messa in movimento quando viene percorsa dal segnale.

Nei trasduttori “Balanced Armature”, proprietà del marchio Knowles che li utilizza da decenni (le prime applicazioni riguardavano gli ausili all’udito), il movimento al diaframma viene trasmesso da una sorta di linguetta metallica che si muove in virtù di uno sbilanciamento del campo magnetico, prodotto dal segnale che attraversa la bobina che in questo caso è fissa e può essere quindi più grande e pesante senza nulla togliere all’efficienza ed alla larghezza di banda del trasduttore, che nel complesso risulta sensibilmente più piccolo di uno tradizionale a parità di superficie del diaframma.

È anche possibile, ed è proprio questo il caso della cuffia in prova, realizzare sistemi ibridi costituiti dall’abbinamento di un trasduttore dinamico ed uno “Balanced Armature”: nelle Bullets Wireless 2 in ciascun auricolare sono alloggiati 2 trasduttori BA che lavorano sinergicamente ad uno classico da 10 millimetri.

Conclusioni

Le Bullets Wireless 2 offrono funzionalità semplici e tradizionali ma nascondono all’interno delle particolarità tecnologiche dalle quali derivano performance audio molto soddisfacenti in relazione al prezzo di acquisto. Se consideriamo poi la buona autonomia unitamente alla possibilità di ricarica rapida, l’accensione automatica a sgancio magnetico, la possibilità di associazione a due dispositivi, non è difficile comprendere il motivo di un premio EISA come miglior cuffia intraurale wireless dell’anno.

Mario Mollo

 

Author: Redazione

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