FiiO Q15

Tra le numerose offerte di FiiO appare questo DAC/amp per cuffia portatile, ed anche di più.
Con la penna ancora fresca per la recente valutazione del DAP M15S, pubblicata su AUDIOreview 471, mettiamo sotto esame un altro prodotto dell’azienda di Guangzhou: il convertitore D/A e amplificatore per cuffia (o preamplificatore) Q15. Sono ben quattro i diversi modelli con tali caratteristiche che troviamo nel catalogo FiiO alla voce DAC/amp e ognuno di essi adotta una diversa soluzione per la conversione D/A (c’è da fare i complimenti all’azienda per l’investimento fatto nei laboratori di sviluppo!), offrendo anche potenze di uscita diverse. Chi ha fame di watt può provare a sfamarsi con il modello Q7 che offre 3.000 mW su 32 ohm ed utilizza un chip ESS9038 per la conversione. Chi invece si accontenta di 1.600 mW su 32 ohm (!) ma esige un convertitore top di gamma allora può rivolgersi proprio al modello Q15, che con l’accoppiata AK4191/AM4499 di Asahi Kasei soddisfa completamente questo desiderio.
Progetto e realizzazione
È una intera sezione del catalogo FiiO quella dedicata ai DAC/amp portatili, ovvero quelle elettroniche che operano unicamente la conversione digitale/analogico e amplificano il segnale per l’ascolto in cuffia, alimentate, però, a batterie. Potrebbe apparire strano, in un mondo completamente connesso e senza fili, che qualcuno possa rivolgere il proprio interesse ad elettroniche che consentono unicamente una connessione cablata o al massimo quella wireless Bluetooth, comunque locale. In realtà un buon motivo c’è e per nostra personale esperienza possiamo giudicarlo anche molto valido. È successo oramai più di 10 anni fa. La musica che allora si definiva liquida si stava più che prepotentemente affermando – lo streaming era ancora molto al di là da venire – e la sperimentazione di una catena di riproduzione degna di questo nome era tutt’altro che semplice, per lo meno molto dispendiosa. In tale periodo cominciarono ad affacciarsi piccole macchine portatili, come quelle che stiamo descrivendo, con l’interfaccia USB e la possibilità di utilizzare le uscite analogiche – allora unicamente un jack stereo da 3,5 mm – per l’ascolto con auricolari, vista la potenza ridotta, ma soprattutto con la possibilità di impostare la stessa uscita secondo i parametri di un segnale audio di linea, facendone così un primitivo ma assolutamente efficace DAC da scrivania.

Stiamo parlando di una macchina che nel 2015 vinse il premio EISA, il piccolo Oppo HA-2, che allora svolse il ruolo di esploratore nel modo digitale scoprendo come il DAC fosse un componente fondamentale in una catena di riproduzione. La scelta di allora infatti fu quella di affiancarlo ad un PC portatile connesso ad un Hard Disk esterno pieno zeppo di file musicali e operare passando attraverso la necessità preliminare di scelte, impostazioni e verifiche, a partire dai lettori (Foobar 2000, JRiver, etc..), per proseguire con i driver senza tralasciare la scelta delle cuffie da impiegare. Una volta stabilita una catena di ingresso robusta e verificata l’efficacia della riproduzione, il passo verso l’uso anche con l’impianto grande è stato immediato e da lì è continuata una storia che forse solo recentemente ha rallentato la sua evoluzione.

Oggi l’orizzonte è praticamente lo stesso, con però un’ampiezza che supera quella di allora di numerosi ordini di grandezza: i nostri smartphone dal punto di vista dell’audio digitale e delle applicazioni coinvolte sono dei piccoli mostri, le opportunità offerte dallo streaming oggi sono praticamente infinite, le cuffie e gli auricolari hanno una qualità indiscutibile e infine la connessione Bluetooth è evoluta al punto di non far quasi rimpiangere la connessione cablata. E così la possibilità di valutare l’ascolto della musica digitale sia per chi fatica ancora a staccarsi da quella analogico-vinilica, o per chi non ha intenzione di investire subito per ascoltare la sua amata musica con un impianto, è divenuta immediata. Si parte con uno smartphone, il FiiO Q15 e una cuffia; in seguito si può acquistare un piccolo amplificatore e due diffusori che, sempre collegati al piccolo FiiO, costituiranno una catena di riproduzione di tutto rispetto.
Il FiiO Q15 si presenta come un classico Digital Audio Player: la manopola del volume campeggia al centro del lato superiore, circondata da una sottile fascia luminosa con i colori che indicano lo stato di funzionamento. Ai suoi lati sono presenti due jack stereo, uno bilanciato pentaconn da 4,4 mm di diametro e uno sbilanciato da 3,5 mm. Sul lato opposto, quello inferiore, sono presenti due porte USB di tipo C, la prima utilizzata per il solo scopo di alimentazione/ricarica, la seconda che consente sia la ricarica che il trasferimento dati in qualità di ingresso digitale USB. Al loro fianco, un ingresso digitale di tipo S/PDIF coassiale che permette di collegare il Q15, ad esempio, a un’uscita digitale di un lettore CD. Sempre su questo lato sono presenti due minuscoli selettori che comandano le modalità di alimentazione del FiiO: il primo denominato Phone Mode esclude l’alimentazione proveniente dal telefonino (che andrebbe a ricaricare il FiiO) nel caso non si utilizzi un cavetto OTG (On The Go) che serve proprio a non far scaricare lo smartphone; il secondo trasformando il Q15 in una macchina da scrivania saltando completamente l’alimentazione della batteria e usando solo quella collegata alla porta USB colorata di rosso. Segnaliamo che l’indicazione del selettore Phone è un po’ controintuitiva perché quando è su “On” lo smartphone si scarica e viceversa su “Off”. Diciamo controintuitiva perché tutti tendiamo a salvaguardare la batteria del telefonino invece che quella del player digitale mentre il punto di vista di FiiO diviene chiaro se si inverte questa logica.
Su uno dei fianchi sono invece presenti i classici controlli di volume e selezione brani.

L’elettronica è alloggiata in una sola scheda che contiene sia la sezione analogica, sia la componentistica digitale dedicata all’elaborazione del segnale digitale tramite il microcontrollore XMOS che sovraintende all’interfaccia USB o ai flussi dei dati codificati PCM o DSD. Il processore Qualcomm QC 5125 che si occupa della connessione Bluetooth è tra i più recenti del marchio ed è abilitato ai protocolli LDAC, aptX e aptX HD. Attenzione che in questo caso la connessione Bluetooth, oltre a poter trasmettere verso la cuffia, è abilitata anche in ricezione, trasformando il FiiO Q15 in un ricevitore Bluetooth che, se utilizzate i protocolli LDAC o aptX HD, è possibile collegare ad un impianto pilotando il tutto dal telefonino comodamente seduti su di un divano. La sezione di conversione impiega il chipset top di gamma di Asahi Kasei, quell’accoppiata tra l’AK4191, interfaccia e modulatore, e l’AK4499, il convertitore vero e proprio, che tanto sta insidiando le posizioni di rilievo conquistate sul mercato da ESS Sabre. I filtri di uscita del convertitore sono selezionabili come lo è anche il possibile guadagno di uscita delle connessioni analogiche per cuffia. La modalità Ultra High Gain eroga ben 1.600 mW nominali sulla porta pentaconn. In questo caso la batteria non ha una durata considerevole ma attivando il selettore Desktop Mode, con l’alimentazione esterna, si può superare questo ostacolo. Il display è minimale – analogo a quello degli attuali smartwatch – e in effetti indica solamente la connessione e la frequenza di campionamento. Tramite il display e la manopola del volume che funziona anche come pulsante si possono scegliere le varie modalità di funzionamento tra cui quelle PO (Phone Out) e LO (Line Out) e in questo ultimo caso il livello di uscita non è più controllato dalla manopola del volume. È possibile anche ruotare di 90 gradi il verso del display in modo che appoggiando la macchina su un fianco (è larga a sufficienza per poterlo fare) la si può utilizzare come DAC (e ricevitore Bluetooth) collegata ad un ingresso di un amplificatore di un impianto casalingo.
Note di uso e d’ascolto
Il FiiO Q15 è un amplificatore per cuffie a prima vista abbastanza spartano con soli due ingressi per cuffia ed un’unica manopola/pulsante per impostare i vari parametri di funzionamento. Il peso di poco superiore a 300 g e l’alluminio del rivestimento esterno potrebbero far scivolare dalle mani il Q15. Una custodia disponibile come accessorio post-vendita sicuramente risolve questo piccolo inconveniente. Il FiiO Q15 è dotato di una notevole potenza di uscita che soprattutto sul connettore bilanciato permette un pilotaggio più che sufficiente non solo delle cuffie IEM ma anche di quelle full-size. Proprio per le sue spiccate doti di potenza abbiamo voluto provare l’apparecchio, oltre che con l’In Ear Monitor Letshuoer S12 PRO IE, con le seguenti cuffie: Austrian Audio “The Composer”, HiFiMan Susvara, Meze Empyrean e Denon AHD-9200.
Il primo brano che abbiamo ascoltato è stato “You And Your Friend” dei Dire Straits, in formato 16 bit/44 kHz. Collegati gli IEM Letshuoer, il suono fin dalle prime battute è risultato molto armonico con un equilibrio tonale naturale e a cui si aggiunge un leggero tocco di morbidezza in gamma bassa in grado di non recare mai all’utilizzatore fatica di ascolto anche in sessioni prolungate. Stupisce il palcoscenico virtuale ben esteso nei tre assi, specie in larghezza e in profondità. Abbiamo quindi collegato la cuffia Meze Empyrean e qui il piccolo FiiO ha mostrato i suoi muscoli pilotando il tutto con facilità, nonostante la cuffia impieghi due driver magneto-planari che sono noti per la sensibilità non spiccata.

La dinamica riscontrata è notevole e viene la voglia di ruotare a fondo la manopola del volume arrivando ad una pressione di ascolto tranquillamente paragonabile ad amplificatori domestici di buon livello. Con il brano di Phil Collins “In The Air Tonight”, in formato 16 bit/44 kHz, abbiamo apprezzato l’ottima estensione della gamma bassa e il grande controllo che il FiiO è in grado di esprimere specie quando si arriva all’esplosione della batteria; l’escursione dinamica è notevole con un effetto presenza per nulla scontato e non facilmente riscontrabile in apparecchi concorrenti. Passando al brano “Cowboys And Angels” di George Michael, in formato 16 bit/44 kHz, un brano corposo in gamma bassa e non facilissimo da riprodurre per qualsiasi cuffia in quanto le note del contrabbasso sono bene in evidenza tanto quanto la voce del cantante, si rimane stupiti dall’accoppiamento cuffia/amplificatore (Meze Empyrean/FiiO Q15). La voce risulta perfettamente al centro della scena, le note del contrabbasso sembrano vive, reali e quando arriva l’assolo di sax sale la pelle d’oca: la musica è morbida, vellutata, ricca di dettagli e con una resa talmente dolce che, senza rendersene conto, si arriva a volumi di ascolto inconsueti anche per coloro che ne abusano (oltretutto senza fatica di ascolto!). L’ascolto di una voce femminile – Annette Askvik con il brano “Liberty”, in formato 24 bit/48 kHz – impressiona per l’effetto presenza e sembra di vedere la cantante a due metri di fronte a noi. Nei duetti la sensazione di chiarezza e la capacità di percepire la differenza delle due voci è elevata, una prova di alta classe che spesso amplificatori da scrivania per cuffie, recensiti in passato, non sono stati in grado di dare. Con la cuffia Austrian Audio “The Composer”, riascoltando gli stessi brani, la sensazione di piacevolezza di ascolto e capacità dinamiche del FiiO Q15 rimangono invariate; la differenza consiste nell’affinamento della gamma media ed alta e nella percezione più netta dei dettagli del brano ascoltato. La capacità di evidenziare i dettagli è una caratteristica della cuffia Austrian Audio e si accoppia molto bene con la dolcezza del FiiO Q15. Con la cuffia Denon il risultato, se pur nel suo insieme gradevole, invece non ha entusiasmato, e probabilmente le cause sono da attribuirsi alla rotondità della cuffia giapponese che non si sposa bene con la dolcezza e altrettanta rotondità del FiiO Q15: gli effetti si sommano facendo perdere quella risoluzione dei dettagli che rende più reale l’ascolto. L’ultimo abbinamento, sicuramente il più improbabile, è stato con la cuffia HiFiMan Susvara, e ha prodotto un risultato inatteso perché nonostante la cuffia sia notoriamente difficile da smuovere, con il FiiO Q15 la difficoltà è stata superata di slancio. Certo il volume che si raggiunge con questa accoppiata non è alto ma comunque il suono è ben bilanciato ed anche piacevole. Non rimane che promuovere con un bel nove il FiiO Q15.
Le misure

Il maggiore “difetto” di questo FiiO è nella risposta in frequenza con segnali DSD, che presenta una minima ondulazione (0,15 dB) in banda udibile, ondulazione ed estensione che “si allungano” al salire della frequenza di campionamento fino ad arrivare al DSD512, ove il ripple si converte in un flesso ad 80 kHz e l’estensione utile raggiunge 150 kHz. Per il resto l’unico termine giusto per descriverne le prestazioni è “eccellenti”. La risposta in frequenza in PCM è del tutto lineare in banda audio e a partire da 384 kHz di Fs raggiunge 170 kHz a -3 dB (più estesa di molti amplificatori), risoluzione e gamma dinamica sono elevate e cambiano pochissimo sia al variare della frequenza di campionamento che della natura del segnale (anzi, a differenza di quanto di solito si osserva è proprio in DSD che si ottiene la migliore silenziosità). Infine, gli spettri dei toni a basso livello sono immacolati ed il jitter è molto basso, soprattutto in PCM.
Anche come amplificatore per cuffia l’esito è notevole. I livelli di saturazione sono elevati, in particolare per l’uscita bilanciata, ed è possibile pilotare anche cuffie a bassa impedenza senza crolli di erogazione e con impedenza di uscita molto moderata, mantenendo al contempo un livello di rumore bassissimo.
Fabrizio Montanucci
Conclusioni
Il DAC/amp portatile per cuffia FiiO Q15 ha superato a pieni voti il test di AUDIOreview. Con un impegno finanziario assolutamente proporzionato si può portare a casa un amplificatore piccolo ma dal cuore grande che se abbinato alla cuffia giusta è in grado di regalare delle forti emozioni e soprattutto nessun affaticamento durante sessioni prolungate d’ascolto.
Mario Richard e
Leonardo Bianchini
FiiO Q15
DAC/amp portatile
- Distributore per l’Italia: Axiomedia srl, Viale Enrico Mattei 2, 20852 Villasanta (MB). Tel. 039 2051560 – ordini@axiomedia.it
- Prezzo di listino: euro 440,00 (IVA compresa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Conversione digitale/analogico: DAC Asahi Kasei AK4191+AK4499.
- Processore: Qualcomm QCC5125.
- Uscite: bilanciata pentaconn 4,4 mm, sbilanciata jack 3,5 mm.
- Potenza d’uscita: (guadagno ultra high) sbilanciato/bilanciato >750/650 mW (16 ohm), >625/1.610 mW (32 ohm), >85/340 mW (300 ohm).
- THD+N: <0,0005%. SNR: >121 dB (pesato A).
- Campionamento PCM: fino 786 kHz/32 bit.
- DSD: fino DSD512.
- Bluetooth: 5.0, SBC, AAC, aptX, aptX HD, LDAC.
- Dimensioni: 14,3×7,15×2,1 cm.
- Peso: 30,5 kg