Onkyo TX-RZ50

Versatilità, potenza e doppio controllo per la correzione dell’acustica ambientale DRC sono le doti salienti di questo eccellente receiver A/V con cui Onkyo punta a riprendersi la posizione di leader della categoria.

Onkyo, marchio giapponese amato dagli appassionati di audio hi-fi che ne apprezzano la coerenza tecnica ed i prodotti dal prezzo a dimensione umana, torna in grande stile sulle scene dell’alta fedeltà grazie ad una joint venture tra la Sharp Electronics e VOXX International (attraverso la sussidiaria Premium Audio Company) che hanno rilevato la sua divisione audio-video. Il marchio nipponico entra così a far parte di un gruppo ben strutturato che include tra gli altri anche Klipsch, Jamo, Integra, Heco e Magnat.

Con questa operazione Sharp si occupa della produzione e PAC della commercializzazione internazionale. Una ripartenza molto promettente come dimostra l’EISA Award 2023-24 assegnato al “Best Buy AV-Receiver” TX-RZ50 in prova su queste pagine.

Sulla parte destra del frontale spicca la generosa manopola del volume, coronata dai numerosi tastini per l’inserzione diretta degli ingressi.
Al centro del frontale, protetti da un solido sportello in alluminio, troviamo una serie di controlli, l’uscita per una cuffia con presa jack stereo e una porta HDMI utile per collegamenti provvisori senza dover accedere dal pannello posteriore.

Progetto e costruzione

Si tratta di un sintoamplificatore A/V dei più completi e tecnicamente aggiornati. Il TX-RZ50 dispone infatti di amplificazione per 9 canali più 2 per un ulteriore ambiente, e può gestire fino a 3 zone multiroom e ben 11.2 canali attraverso le uscite pre-out. La potenza nominale di 120 W per canale su 8 ohm in stereo (frontali L/R con distorsione allo 0,08%) e di 180 W su 6 ohm, gli consente di sonorizzare anche ambienti di grandi dimensioni.

L’estetica è quella imponente delle sue serie più evolute, dalle linee decise e con frontale alto quasi venti centimetri per fare spazio a un ampio display a matrice di fosfori verdi, molto ben leggibile anche da lontano seppure meno seducente rispetto ai visori OLED oggi di tendenza. Nella parte centrale sottostante troviamo un grande sportello a ribalta che cela lo scomparto con i controlli per la navigazione nei menù e alcune connessioni come la presa jack per la cuffia e una comoda porta HDMI frontale. Sulla destra spicca maestosa la manopola per il controllo del volume e, più in alto, tre file di tasti per l’ingaggio diretto di ciascun ingresso. Sulla sinistra troviamo invece due manopole più piccole, per il controllo dei toni e delle modalità audio, oltre al tasto, più in alto, di accensione.

Il pannello posteriore evidenzia la notevole ricettività di questo amplificatore A/V. La parte video è nella zona superiore con le otto prese HDMI mentre inglessi e uscite audio sono in basso rispetto alle boccole dei cavi degli altoparlanti.

La qualità dei materiali scelti merita un certo apprezzamento poiché, a dispetto di una diffusa “plasticizzazione”, intrapresa da molti costruttori concorrenti per, ovviamente, contenere i costi, Onkyo non ha abbandonato l’impiego dell’alluminio per la maschera del frontale e un bel profilato pesante per lo sportello.

La costruzione del telaio è comunque da apparecchio consumer, con una struttura in lamiera zincata, relativamente sottile e senza particolari rinforzi se non quello offerto dal supporto della ventola di raffreddamento, come vedremo più avanti.

Di bell’aspetto i piedoni che, pur essendo in plastica, sono rifiniti in modo da apparire non da meno di certi altri torniti dal metallo pieno. Passando ad esaminare l’interno si osserva una architettura d’impostazione classica per questo tipo di apparecchi, con la sezione degli ingressi e di gestione dei vari segnali a ridosso del pannello posteriore, distribuita su tre diversi livelli di circuiti stampati. L’amplificazione di potenza è parallela al frontale e i dispositivi attivi sono tutti fissati su di un unico dissipatore di alluminio. Sulla sinistra troviamo un trasformatore a lamierini, di buona fattura e discretamente dimensionato, con schermatura esterna del nucleo e degli avvolgimenti. Come primo passaggio la tensione di rete viene filtrata in una scheda che subito ne raddrizza una parte e la invia agli stadi digitali.

L’architettura può essere definita classica per un sintoamplificatore A/V, con schede di circuito stampato anche in vetronite “nuda” e una corposa ventola che assiste i dissipatori termici degli stadi di potenza.

Questi si trovano a breve distanza, sulla scheda più esterna tra quelle impilate nella parte posteriore. Questa comprende numerose sezioni ed è composta da circuiti integrati a montaggio superficiale installati su una PCB multilayer. Si occupa della ricezione dei segnali digitali, rete, HDMI, elaborazione DSP e conversione D/A. Possiamo annotare la presenza di alcuni circuiti integrati che svolgono varie funzioni. C’è un controller HDMI Panasonic MN864 797A, un DSP Cirrus Logic CS49844A con processore quad core che tra l’altro decodifica i formati ad oggetti sonori Dolby Atmos e DTS:X.

La conversione da digitale ad analogico è affidata a componenti della Texas Instruments, diventati quasi standard tra i ricevitori AV di questa generazione dopo il noto incendio alla fabbrica giapponese della Asahi Kasei. Qui abbiamo chip di differente livello qualitativo, evidentemente differenziati per ruolo. I migliori del lotto, tre PCM5201A, dovrebbero occuparsi della conversione D/A dei canali principali mentre il più anziano PCM1680, ad 8 canali, si occupa dei rimanenti. La ricezione dei flussi S/PDIF demandata al quasi onnipresente PCM9211.

Il raffreddamento forzato è affidato ad una ventola da 120 mm montata su un telaio in plastica. Il diametro elevato consente di lavorare a basse velocità di rotazione e quindi limita la rumorosità che infatti è ben contenuta.

Le altre schede sono realizzate a singolo strato, prive di verniciatura sulla faccia superiore e con ponticelli di filo solid-core per chiudere i contatti ove necessario attraversare le piste stampate. La vetronite è a vista e fa sembrare la realizzazione più economica del reale. La scheda a livello più basso è praticamente la motherboard dell’amplificatore, è anche la più estesa ed accoglie pure la sezione di alimentazione con due condensatori da 15.000 microfarad marchiati Onkyo. Include sette dei nove circuiti di potenza, gli altri due sono stati ricavati su un’altra scheda che è collocata in verticale, solidale con la parte centrale del dissipatore.

Un unico dissipatore termico in alluminio accoglie tutti gli stadi di amplificazione, dei quali, sette canali sono in linea con la scheda di base mentre altri due sfruttano lo spazio in altezza grazie a una scheda posta al centro del dissipatore.

I componenti impiegati sono tutti di tipo discreto e a foro passante, con i resistori montati verticalmente per sfruttare meglio lo spazio a disposizione. Il circuito di potenza è in classe AB con canali tutti uguali e dotati di transistor complementari TTA0001/ TTC0001 che il produttore Toshiba raccomanda per impieghi audio.

Subito sotto il coperchio superiore è montato un telaio in plastica che funge da blando rinforzo strutturale tra il pannello posteriore e quello frontale e ospita una ventola orizzontale. Tale posizionamento offre un ottimale ricambio di aria verso le alette dissipatrici e permette l’uso di una ventola di ben 12 cm di diametro, che può quindi girare lentamente ed essere più silenziosa rispetto a una più piccola. Per abbattere ulteriormente il rumore sono stati previsti anche dei gommini di disaccoppiamento con il telaietto. Nel complesso si tratta di una realizzazione curata e ben studiata con attenzione al budget, dove non si hanno controindicazioni tecniche e sonore.

Note d’uso

Il TX-RZ50 è molto versatile e permette di fruire la musica e il video da tutte le sorgenti possibili attualmente tanto da avere la compatibilità IMax Enhanced. Ci sono sei ingressi HDMI 2.1 compatibili con segnali video 8K a 60 Hz e 4K a 120 Hz (HDCP 2.3) e formati HDR e due uscite HDMI, la principale abilitata eARC per il ritorno del segnale audio da TV anche per codifiche Dolby Atmos e DTS:X. Sono presenti gli ingressi video component.

Sul versante dell’audio digitale abbiamo due ingressi S/PDIF, uno ottico e uno coassiale, per segnali PCM fino a 24 bit 96 kHz. Se utilizziamo gli ingressi HDMI estendiamo le prestazioni a 192 kHz ma possiamo anche avere un flusso DSD da lettori compatibili. Le codifiche compatibili sono tutte quelle più avanzate attualmente in voga e che sarebbe lungo elencare.

Le notevoli dimensioni in altezza lasciano spazio per una buona ventilazioni interna.

Si può sfruttare lo streaming di rete attraverso la connessione fisica RJ45 o Wi-Fi. Sono compatibili i protocolli di condivisione DLNA, AirPlay ma anche ChromeCast e DTS Play-Fi. I servizi a pagamento predisposti non mancano e sono Deezer, Tidal, Spotify e Amazon Music. Possiamo integrare l’amplificatore con sistemi Sonos e per il controllo vocale con Amazon Alexa e Google Home.

Senza filo avviene pure la comunicazione Bluetooth che è bidirezionale, vale a dire che oltre a riprodurre può anche trasmettere flussi ad un altro dispositivo come cuffie o altoparlanti Bluetooth. La radio riceve trasmissioni analogiche AM-FM e per quella digitale DAB che si aggiungono ovviamente alle web radio.

Tornando ad un audio più tradizionale, gli ingressi analogici sono ben sei a livello linea più un altro fono per testine MM. Poi ci sono le uscite pre per tutti i canali che possono essere utilizzate per l’impiego di finali esterni e che, come detto, ampliano l’effettiva capacità di configurazione oltre i 9.2. Tramite i menù di set-up si possono scegliere praticamente tutte le configurazioni ottenibili con 11.2 canali. Si va dallo stereo al multicanale con 5 e 7 canali, più uno o due subwoofer, fino ai formati immersivi che prevedono i diffusori di altezza.

Abbiamo la possibilità di adattarci a tutte le situazioni domestiche anche dove non è possibile posizionare i diffusori a soffitto. Sono considerati infatti anche i frontali e i posteriori di altezza e tipologia Dolby Enabled che si posizionano sui diffusori principali e proiettano l’emissione verso il soffitto. Si possono inoltre sonorizzare altri ambienti selezionando le due zone esterne oppure effettuare la bi-amplificazione sui canali principali L/R.

Il microfono in dotazione serve per le calibrazioni DRC, sia AccuEQ che Dirac Live.

Tra le capacità operative va notata l’utilità della presa HDMI frontale per connessioni provvisorie, una dotazione che purtroppo altri produttori hanno abbandonato nelle ultime generazioni di sintoamplificatori A/V.

Importante è la correzione di acustica ambientale digitale che prevede ben due protocolli differenti cui vale la pena dedicare un box specifico. Da segnalare tra le impostazioni una configurazione preimpostata per il taglio crossover dei diffusori Klipsch della serie Reference.

A livello pratico è un amplificatore facile da utilizzare nonostante la complessità delle funzioni offerte. L’applicazione Onkyo Controller per telefoni e pad è utile e veloce, il telecomando semplice e completo ma non retroilluminato. Particolare la disposizione delle boccole per i cavi di potenza che si trovano sopra la linea delle uscite e degli ingressi RCA. Solitamente si trovano a livello più basso e in questo caso potrebbero complicare un poco il cablaggio.

Il telecomando, dalla grafica omogenea e senza fronzoli, offre ogni possibilità di controllo in modo pratico ed essenziale.

Ascolto e visione

Un componente del genere lascia una prateria di modi d’uso e ascolti sconfinata. Si presuppone che chi lo acquisterà vorrà allestire un impianto audio/video di elevato livello, dedicato al cinema ma anche alla musica includendo un ascolto stereofonico soddisfacente. La prova è stata effettuata componendo un sistema 5.1.2 con diffusori frontali Bowers & Wilkins 804 D3 e HTM2 D3, diffusori di altezza KEF LS50, canali surround Indiana Line Diva 252 e subwoofer JL Audio Fathom F110. Si è cercato di testare un impiego principalmente multicanale (soprattutto musicale con concerti attraverso l’utilizzo di un HT-PC via HDMI) ma anche l’intrattenimento “familiare” con visione di film dalle piattaforme di streaming. Non sono mancati l’ascolto in stereo con vinile e streaming. Per tutti è stata impiegata la DRC, in particolare quella di Dirac Live (tranne per gli ascolti stereo effettuati in modalità Pure Audio che minimizza tutti gli interventi sul segnale) e modalità di ascolto senza elaborazioni DSP particolari (game, movie, ecc.).

Partiamo dal multicanale con il Blu-ray “Live in Prague” di Hans Zimmer, traccia Dolby Atmos. “Concertone” spettacolare e moderno, dalla grande massa sonora con orchestra ma anche suoni sintetici e raffinati che il TX-RZ50 ha dipanato e distribuito sapientemente sul sistema allestito. Il coinvolgimento ottenuto in questa modalità è stato notevole. Mi sono trovato proiettato credibilmente nello spazio dell’esibizione vivendo a pieno l’atmosfera della performance grazie alle immagini nitide e dettagliate. L’audio immersivo ha incrementato oltre i limiti fisici le dimensioni del mio salotto. L’Onkyo si è dimostrato potente e con una sufficiente riserva dinamica. Il timbro è apparso piacevole, con una punta di morbidezza e privo di durezze, e tutti gli strumenti hanno mostrato buon dettaglio. La voce di Czarina Russel nella suite de “Il Gladiatore” è stata naturale e focalizzata sullo stage. L’Onkyo si è dimostrato un performer quasi elegante, mai smanioso di strafare, con una sana riserva energetica che è gestita senza frenesie. Non ci sono state durezze o forzature nella riproduzione di strumenti come la chitarra acustica o il violino.

Sulla stessa falsa riga è stata la visione di “US+Them” di Roger Waters (traccia Dolby True HD) che è apparsa coinvolgente e potente. L’apertura dello spettacolo, l’iniziale sovrapposizione di suoni di guerra con un temporale in arrivo sarebbe bastata a convincermi.

A conclusione del report audio/video segnalo i “Guardiani della Galassia 3” nella traccia in lingua originale che non ha tradito le attese di un intrattenimento cinematografico effervescente e dinamico con effetti spaziali e pressioni notevoli.

Per la musica in multicanale su tutto ha dominato “The Dark Side of The Moon” nel nuovo mix in Dolby Atmos. Un’esperienza davvero esaltante che porta questo capolavoro in una nuova dimensione di ascolto. Ad esempio la corsa affannata di chiusura di “On the Run” ha acquistato una spazialità mai riscontrata nei formati precedenti a due o più canali. La senti partire a sinistra dietro le spalle per “vederla” arrivare di fronte e poi proseguire verso destra terminando in lontananza. I riverberi sono gestiti in maniera tale che l’ambiente simulato sia credibilmente molto più grande della sala di ascolto reale. L’inizio di “Time” pure è apparso esaltante con diversi tipi di ticchettio, provenienti da più parti con una profondità della scena notevole. Le sveglie che suonano sono perfettamente distinguibili intorno e ce n’è una che si sente perfettamente in alto a destra. Nel complesso l’Onkyo ha reso un suono pieno e dinamico in tutte le direzioni, il basso solido e frenato dalla DRC. Il piano di “The Great Gig in the Sky” è sembrato solido e armonico, risonante in uno spazio ampio che in stereo appare decisamente più piccolo. L’esperienza del suono immersiva, così vale la pena il complesso allestimento dell’impianto.

Lo pensano anche i miei vicini…
Nell’ascolto critico in due canali puri il TX-RZ50 se l’è cavata piuttosto bene mostrando una cura timbrica apprezzabile e la tendenza ad essere equilibrato. Gli strumenti acustici sono stati resi con una certa attenzione al dettaglio e una impostazione naturale. La scena sonora è apparsa un po’ più contratta di quello che sono abituato ad ottenere in stereo a casa. Una prestazione che possiamo trovare in un integrato stereo di prezzo di poco inferiore. Un brano audiofilo come “Spanish Harlem” ha visto comunque la voce di Rebecca Pidgeon abbastanza ferma e credibile con gli strumenti acustici dal timbro apprezzabile.

La risoluzione nel complesso è sembrata buona. In vinile senza troppe sorprese non mi aspettavo di ottenere la magnificenza di un pre a valvole di alto livello e invece il risultato è stato superiore alle attese. L’ingresso MM è silenzioso e suona con un dettaglio appena sfumato, quasi caldo, gli archi dell’orchestra ad esempio viaggiano sul velluto. Anche il basso non è sembrato male, bel punch con “The Long Run” degli Eagles. Insomma, tra tanta tecnologia qualche scappatella romantica in vinile non è preclusa ed è sicuramente piacevole.

Le misure

L’erogazione dichiarata per questo amplificatore multicanale è di 120 watt per canale su 8 ohm in stereo, in realtà nella Caratteristica di Carico Limite noi ne abbiamo trovati oltre 160+160, con una discreta attitudine a gestire impedenze fino a 2 ohm, confermata poi da una TRITIM capacitiva che satura a 291 watt equivalenti. Con cinque canali pilotati i 2 ohm si rivelano proibitivi e le protezioni intervengono, ma come mostrano le curve di massima potenza in regime impulsivo altoparlanti da 4 ohm possono essere pilotati con disinvoltura, arrivando a brevi erogazioni transienti da 5×387 watt e 5×228 watt con burst da 700 millisecondi (quasi un segnale continuo, in termini di musica). La sezione digitale consente un’estensione utile di risposta in frequenza, con segnali PCM campionati a 192 kHz, di oltre 80 kHz, con una buona performance nel trattamento dei segnali deboli ed un jitter contenuto, soprattutto nella componente periodica.
Fabrizio Montanucci

Conclusioni

Il TX-RZ50 si candida ad essere il cuore e il cervello di un impianto domestico moderno e di grandi capacità a trecentosessanta gradi. Questo sintoamplificatore A/V offre innumerevoli modalità operative e si adatta a tutte le esigenze abitative. Permette di gestire tutti i formati digitali ma non trascura l’analogico lasciando anche la possibilità di ascoltare qualche vinile tra un film e l’altro. Le prestazioni audio sono molto soddisfacenti utilizzando i formati multicanale, addirittura esaltanti con l’audio immersivo con cui la potenza dei finali e il controllo del DSP si mettono bene in evidenza. A proposito di correzione di acustica ambientale, da considerare come un bel vantaggio sulla concorrenza la licenza Dirac Live a banda intera disponibile senza costi aggiuntivi. Nel complesso si ha quindi un componente completo dal prezzo concorrenziale. Bentornata Onkyo.
Andrea Allegri


Onkyo TX-RZ50
Sintoamplificatore multicanale
Distributore per l’Italia: Tecnofuturo srl, Via Rodi 6, Brescia. Tel. 030 2452475
www.tecnofuturo.it
Prezzo di listino: euro 1.699,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Potenza nominale: 2×120 W/8 ohm (20-20k Hz, 0,08% THD), 9×180 W/6 ohm (1 kHz, 1% THD).
  • Potenza massima: 250 W/6 ohm (1 kHz, 10% THD).
  • Risposta in frequenza: 5 Hz-100 kHz +1 dB, -3 dB (Direct/Pure Audio).
  • Rapporto S/N (IHF-A): Line 106 dB, Phono 80 dB.
  • Sensibilità e impedenza di ingresso: Line 200 mV/47 kohm, Phono 3,5 mV/47 kohm.
  • Livello e impedenza di uscita: pre 1 V/470 ohm (2,2 kohm zona 2), linea 200 mV/2,2 kohm zona 2 e B, 470 ohm zona 3.
  • Accettazione fono: 70 mV (1 kHz 0,5%).
  • Uscita cuffia: 2×85 mW/32 ohm (1 kHz, 10% THD).
  • Dimensioni (LxAxP): 43,5×20,1×39,8 cm.
  • Peso: 14 kg

Author: Redazione

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