Sony Bravia Theatre Bar 8

Sony Bravia Theatre Bar8

Anche i prodotti per l’audio home theatre di Sony hanno subito una variazione del nome, che segue quella disposta sugli apparecchi TV 2024: la soundbar Bravia Theatre Bar 8, che andiamo ad analizzare di seguito, va a sostituire in catalogo la HT-A5000.

Nonostante il cambio della denominazione, gli apparecchi Sony continuano ad avere, in ogni caso, una codifica per distinguerli, che per quanto riguarda la soundbar Bravia Theatre 8 è stabilita in HT-A8000. A parte questo cambiamento, di natura squisitamente commerciale, volendo fare un confronto col modello che sostituisce (HT-A5000), l’apparecchio ha dimensioni leggermente più contenute, che si adattano perfettamente alla larghezza dei TV da 55 pollici, mentre offre 2 canali di uscita in più (11 contro 9) ed una potenza complessiva di poco superiore.

Le connessioni sul retro includono soltanto l’ingresso HDMI, l’uscita HDMI eARC/ARC e la presa jack 3,5 mm S-Center da utilizzare con i TV Sony.

In compenso, manca il doppio subwoofer integrato e quindi, pur includendo ben quattro woofer che si occupano della gamma bassa, la configurazione per l’Home Theater passa dalla canonica 5.1.2 a 5.0.2 canali. I woofer citati poc’anzi e i due altoparlanti ad emissione verso l’alto hanno forma rettangolare: sfruttano la tecnologia “X-Balanced” di Sony per offrire un suono nitido ed un’adeguata pressione sonora con un’escursione ridotta del driver; nell’apparecchio sono presenti tre tweeter sul frontale per assicurare la massima chiarezza dei dialoghi e due tweeter laterali per lo sfruttamento delle riflessioni sulle pareti e gli effetti di circondamento. Il tutto pilotato dall’amplificazione digitale S-Master HX, che permette di erogare un suono potente (dichiarati 495 W complessivi) nonostante le dimensioni contenute dell’unità.

La soundbar è fornita di un sistema di fissaggio a parete, alternativo ai piedini da appoggio

Riguardo al suono immersivo, c’è il supporto alle codifiche a oggetti di Dolby Atmos e DTS:X, assieme alla tecnologia della casa, denominata “360 Spatial Sound Mapping”; con il firmware più aggiornato è arrivata anche la compatibilità IMAX Enhanced, che richiede necessariamente l’utilizzo di diffusori posteriori e subwoofer. Con l’impiego dell’onnipresente intelligenza artificiale viene gestita la calibrazione ambientale e con la tecnologia Voice Zoom di terza generazione è possibile la regolazione del volume della voce in modo indipendente rispetto agli altri suoni.

La soundbar messa a nudo rivela un progetto tutt’altro che banale, complesso e al tempo stesso ottimamente ingegnerizzato.

Dal punto di vista della connettività, sul retro, a sinistra, si trova un ingresso HDMI 2.1 assieme all’uscita HDMI 2.1 per il collegamento al TV compatibile eARC/ARC con supporto VVR, ALLM e SBTM, che supporta segnali 8K HDR, 4K a 120 Hz e Dolby Vision; HDR10+ non è supportato. C’è una presa “S-Center” con jack da 3,5 mm destinata ai TV Sony per impiegare il sistema audio del TV come canale centrale e agire in sincronia con la soundbar. Sulla destra è presente una vaschetta che accoglie la presa per il cavo di alimentazione, mentre la porta USB tipo A è utilizzabile esclusivamente dall’assistenza tecnica.

Dettaglio degli altoparlanti.
Gli altoparlanti dedicati alle basse frequenze possono sfruttare anche il volume interno del mobile, altresì occupato dall’elettronica di bordo

La connettività di rete è presente soltanto in modalità wireless, con Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac.
La soundbar, che è rivestita con una tela acustica di colore grigio scuro, si può gestire in tre modi diversi, visto che è dotata, sul fianco destro, unicamente del tasto per accensione/ stand-by: tramite il telecomando in dotazione, utilizzando il telecomando del TV, grazie alla presenza dell’uscita HDMI eARC/ARC, oppure attraverso uno smartphone sul quale sia installata l’app Bravia Connect. Sul lato destro del frontale, in basso, sono presenti due indicatori LED, dei quali uno di colore blu si illumina quando è attiva una connessione Bluetooth.

Dettaglio degli altoparlanti dedicati agli effetti.
Gli altoparlanti dedicati agli effetti. Oltre al driver laterale, è possibile notare come il driver dedicato al fire up in realtà sia inclinato a 45 gradi e come il tweeter sia posizionato sul coperchio superiore.

Dal punto di vista dell’interfacciamento con dispositivi mobili, Bravia Theatre Bar 8 supporta il protocollo AirPlay 2 di Apple ed è compatibile con Spotify Connect per lo streaming senza fili dei contenuti della piattaforma.

Telecomando
Piuttosto piccolo il telecomando fornito con la soundbar: oltre al volume di ascolto permette di regolare il livello dei bassi. Per un controllo più fine dei vari parametri occorre utilizzare l’app Bravia Connect per smartphone (Android e iOS).


Il telecomando di cui è provvista la macchina presenta pochi tasti essenziali: accensione/stand-by, selezione dell’ingresso, muting, controllo del volume generale e della gamma bassa (o dell’eventuale subwoofer), gestione campo sonoro, modalità vocale e modalità notturna. Tutte le funzioni sopra elencate possono essere gestite attraverso la già citata app Bravia Connect, disponibile per dispositivi Apple e Android, che consente la configurazione passo-passo della soundbar. Nella confezione si trova la guida rapida, lo schema per il montaggio a parete con le staffe e le relative viti, una coppia di piedini in gomma, il telecomando con le batterie AAA, il cavo di alimentazione, il cavo S-Center per il collegamento a TV Sony e un cavo HDMI. Come già osservato per la gamma TV, Sony ha posto molta attenzione all’ambiente anche nella produzione delle nuove soundbar, che prevedono l’impiego di materiali plastici riciclati per il 65%.

La prova

Grazie alla contemporanea presenza in laboratorio del TV Bravia 8, il modello OLED del 2024, ho collegato la soundbar al TV anche col cavo S-Center per valutare il comportamento in questa modalità e collegato il lettore Oppo 4K all’ingresso HDMI. Il setup è stato abbastanza intuitivo, l’unica stranezza che ho riscontrato è stata l’impossibilità di completare la calibrazione con uno smartphone Android, tant’è che ho dovuto impiegare un dispositivo iOS per portare a termine la procedura.

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Per riprodurre musica da un dispositivo Apple utilizzando AirPlay non si incontra alcuna difficoltà.

I controlli disponibili dal telecomando sono limitati, però si può aprire l’app su smartphone e intervenire su molti parametri; con la stessa app si ottiene un vantaggio aggiuntivo, quale la possibilità di controllare anche il TV. Inizio la prova con un test di ascolto di alcuni brani musicali via Bluetooth: la qualità è discreta, purché non si esageri col volume (circa 50% del massimo), in quanto dopo una certa soglia diventa troppo “frizzante” in gamma alta, risultato dell’assenza di un subwoofer integrato; discreta la gamma bassa e media.

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Uno dei primi passaggi da fare durante il setup è indicare correttamente il posizionamento della soundbar.

Il suono è stato abbastanza convincente sia con tracce stereo, sia con tracce multicanale, per merito del campo sonoro generato dalla calibrazione. Buono il comportamento con lo streaming musicale via AirPlay, la soundbar viene identificata immediatamente e il suono che fluisce si distingue per una buona resa del registro medio-alto, discreta la gamma bassa.

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Il sistema misura la distanza rispetto al punto di ascolto.

Per i test con i film sono partito da alcuni Blu-ray 4K di riferimento, uno di questi è “No time to die”, che possiede una traccia (solo l’originale) in Dolby Atmos: resa come da copione, con passaggi di notevole intensità, come l’esplosione nel cimitero oppure la fuga in moto e l’inseguimento in auto per le stradine di Matera, che offrono un grande coinvolgimento e per merito del sistema audio del TV, al suono viene impressa una maggiore elevazione e una superiore estensione in ampiezza.

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Successivamente si procede con la misurazione dell’ambiente per la calibrazione automatica.

Anche senza subwoofer la gamma bassa è abbastanza presente, ma, nonostante l’utilizzo delle riflessioni sonore e delle virtualizzazioni, manca la sensazione di circondamento fornita da diffusori posteriori fisici. Cambio disco e introduco nel lettore “Dune – Parte Due”: la traccia in Dolby Atmos originale ha un impatto maggiore rispetto all’equivalente in italiano, per esempio negli scontri delle scene iniziali sulle sabbie del pianeta Arrakis, oppure nel passaggio dei combattimenti all’interno dello stadio Harkonnen.

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L’interfaccia principale della soundbar è abbastanza intuitiva.

Altro film che ha un audio originale in Dolby Atmos piuttosto potente è “Top Gun: Maverick”; i voli di addestramento e le battaglie aeree sono ben supportate in gamma bassa, nonostante l’assenza del subwoofer, ed anche i dialoghi sono ben definiti. Per il primo test con lo streaming ho giocato in casa, e tramite Sony Pictures Core, accessibile gratuitamente con i TV Sony, ho visionato un paio di titoli, “Bad Boys For Life” e “Jumanji: The Next Level”, che hanno delle colonne sonore abbastanza concitate e numerosi effetti, ma non in Dolby Atmos: la resa è priva di particolari sorprese, con dialoghi ben chiari, supportati dal Voice Zoom, e una gamma medio-bassa più che sufficiente.

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L’app permette il controllo completo sulla connessione HDMI.

Con l’accesso a Apple TV+ ho potuto verificare il comportamento con l’audio multicanale in Dolby Atmos (anche in italiano) che accompagna molti dei contenuti presenti sulla piattaforma: serie TV come “For All Mankind” o “Fondazione” hanno diversi passaggi di buona intensità sonora e un’ottima resa dei dialoghi.

Conclusioni

La nuova soundbar proposta da Sony si è distinta per la qualità dell’audio e una discreta capacità nelle elaborazioni sonore, sfruttando per quanto possibile le riflessioni ambientali. È utilizzabile anche con TV di altri marchi, ma assieme a un TV Sony, come ho avuto modo di appurare, grazie alla funzione S-Center la resa complessiva del suono migliora, assumendo maggiore altezza. Buone le prestazioni nella riproduzione musicale tramite Bluetooth. Per completare il sistema e renderlo ancor più performante occorre incrementare il budget – di almeno un migliaio di euro – per l’acquisto di un subwoofer senza fili SA-SW3 e di una coppia di speaker surround SA-RS3S, anche questi wireless, consigliati tra quelli presenti a listino.
Marco Meta


Ci è piaciuto

  • Potenza dell’amplificazione
  • Buona qualità della riproduzione musicale
  • Discreta resa con tracce Dolby Atmos

Non ci è piaciuto

  • Mancanza di un ingresso digitale ottico

Sony Bravia Theatre Bar 8

Soundbar 5.0.2

  • Distributore per l’Italia: Sony Europe Limited – Sede Secondaria Italiana, Via A. Rizzoli 4, 20132 Milano. Tel. 02 618381 – www.sony.it
  • Prezzo di listino: euro 1.000,00 (IVA inclusa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Potenza: 495 W
  • Ingressi: 1 HDMI, 1 Toslink, Bluetooth 5.2, Wi-Fi a/b/g/n/ac.
  • Uscite: 1 HDMI (eARC/ARC), 1 jack 3,5 mm S-Center.
  • Dimensioni: 1.100x64x113 mm.
  • Peso: 4,7 kg

Author: Redazione

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