Mobile World Congress 2017 (1)

L’edizione di quest’anno del Mobile World Congress mi è sembrata un po’ sottotono rispetto alle ultime due, impressione condivisa anche da altri colleghi con i quali ho scambiato qualche chiacchiera in sala stampa durante le pause della maratona “Mobile” di Barcellona. In effetti, la carica di innovazione è stata meno evidente se si fa un semplice confronto: tutta la grande attesa sulla Virtual Reality materializzata persino da Mark Zuckerberg intervenuto in persona l’anno passato alla serata di anteprima Samsung e che era quasi tangibile si è ormai affievolita.

A suo tempo avevo già espresso le mie remore in merito a questo argomento, per cui ritengo di essere stato un buon profeta. A parte la solita infornata di nuovi terminali mobili, l’argomento più gettonato è sembrato quello dell’IOT, cioè Internet Of Things, l’Internet delle cose: questo “pulviscolo” di oggetti collegati alla Rete sembra aprire moltissime opportunità in diversi campi di applicazione, lasciando però più di uno spiraglio ai problemi di sicurezza, che finora sono stati poco considerati, per usare un eufemismo, dai produttori di questi dispositivi.

Nelle pagine che seguono ho sintetizzato i prodotti più interessanti, almeno per le case più note, però, data la quantità di informazioni che ho raccolto durante le giornate passate in fiera, e lo spazio limitato che ho a disposizione, ci sarà anche una “seconda puntata” con altre schede informative.

Alcatel

Il giorno precedente all’apertura della fiera abbiamo partecipato ad un evento di presentazione delle anteprime: le nuove frecce a disposizione del marchio commercializzato da TCL Communication sono tre smartphone, cioè l’A3, l’A5 e l’U5, e un 2-in-1 Windows, il Plus 12. Le caratteristiche dell’A3, prodotto destinato alla clientela giovane, riportano un display IPS 1280×720 pixel da 5″, cornice metallica, finiture lucide con effetto 3D, sensore per impronte digitali sul retro, processore octa core Mediatek 6737, 1,5 GB di RAM e 16 GB di memoria flash espandibile con microSD, connettività LTE Cat 4, HSPA+, GSM e UMTS quad-band, Wi-Fi b/g/n, Bluetooth 4.2, NFC, Radio con RDS, micro USB 2.0, GPS.

La fotocamera principale da 13 megapixel con flash LED, che consente la cattura a 720p@30fps, e la fotocamera frontale da 5 megapixel, anch’essa con flash LED, assieme alla batteria da 2460 mAh completa la dotazione. Due le colorazioni disponibili, Prime Black e Pure White. Il prezzo sarà 159,00 euro all’uscita, prevista a maggio. L’A5, una specie di discoteca ambulante grazie alla sua cover intercambiabile rivestita di LED colorati che possono essere programmati per illuminarsi secondo diverse sequenze personalizzabili, differisce dall’A3 per le dimensioni leggermente accentuate dallo schermo da 5.2″, mezzo GB in più di RAM, il SoC Mediatek 6753 octa core, la fotocamera principale da 8 megapixel, ma con flash LED dual-tone e batteria da 2800 mAh. Arriverà in Europa da maggio al prezzo consigliato di 249 euro, inclusa cover “normale” aggiuntiva.

Il modello U5 è un entry level per chi non ha grandi pretese, il display da 5″ è soltanto 854×480 pixel, c’è la fotocamera principale da 8 megapixel e flash LED, la fotocamera per i selfie è da 5 megapixel con flash LED, la RAM 1 GB, la memoria flash 8 GB espandibile con microSD, mentre il processore è un quad core a 1.3 GHz, il 6737 sempre di Mediatek; la batteria è da 2200 mAh. Nei negozi a 99,99 euro da maggio. L’ultimo del lotto è il Plus 12, una macchina Windows 10 2-in-1, con schermo Full HD da 11.6″, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac dual band, Bluetooth 4.2, webcam da 5 megapixel, sensore di impronte, porta USB-C, micro HDMI, presa cuffie da 3,5 mm, doppio altoparlante e batteria da 6900 mAh.

Il processore è un Intel Celeron N3350, dotato di 4 GB di RAM e 64 GB di storage, per metà su eMMC e l’altra metà su microSD integrata. La tastiera staccabile, controllata da un processore MDM9207 a 1.2 GHz di Qualcomm, ha lo slot per SIM con connettività 4G/LTE che condivide funzionando da hotspot Wi-Fi b/g/n fino a 15 dispositivi ed è dotata di una propria batteria da 2580 mAh che incrementa l’autonomia complessiva. Disponibilità e prezzo indicativo: per la fine di giugno in Europa a 499 euro.

L’A3, pur avendo un display abbastanza ampio, è sottile e maneggevole.

Il lato “B” del modello A5 evidenzia la quantità di LED presenti sulla cover, che fanno un po’ effetto “Anni 70”.

La cover LED vista dal lato interno.

L’U5 è un terminale mobile piuttosto economico, ma tutto sommato ben rifinito.

Il 2-in-1 di Alcatel da 12″ ha la tastiera che funge pure da cover e hotspot Wi-Fi.

 

Archos

Presso lo stand del costruttore francese ho trovato come novità gli smartphone 55 e 50 della serie Graphite e il tablet 101 Saphir. Il 55 Graphite ha un sottile (7,8 mm di spessore) telaio unibody in alluminio, uno schermo 5.5″ IPS HD 1280×720 con bordo 2.5D, il lettore di impronte digitali, la doppia fotocamera principale, con sensore da 13 e 2 megapixel, e la fotocamera frontale da 5 megapixel; la connettività prevede alloggiamento Dual SIM, 4G/LTE, Wi-Fi n, Bluetooth 4.1, GPS e USB Type-C, mentre la batteria ha una capacità di 3000 mAh.

Il chipset Mediatek MT6737 quad-core a 1.5 GHz con 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna espandibile via microSD fino a 128 GB completa la dotazione hardware dell’apparecchio. Il sistema operativo è Android 7.0 Nougat. Il 50 Graphite, pur mantenendo le altre caratteristiche del 55 monta un display da 5″, sempre con vetro 2.5D, e soltanto 1 GB di RAM. Disponibilità prevista da giugno 2017 con prezzi a partire da 150 euro. Il tablet 101 Saphir è un dispositivo 2-in-1 “rugged”: ha la tastiera e la scocca rinforzata IP54 resiste a polvere, acqua e cadute da un metro.

Il display IPS HD 1280×800 è da 10.1″, ha un SoC Mediatek MT8163 a 1.3 GHz con architettura a 64 bit, la RAM limitata a solo 1 GB, 16 GB di memoria interna espandibile con microSD e batteria da 6000 mAh. La connettività propone Wi-Fi b/g/n, Bluetooth 4.0, GPS, USB Type-C, micro HDMI e connettore cuffie. Le fotocamere sono da 2 megapixel la frontale e 5 la posteriore, quest’ultima in grado di registrare video 720p.

Disponibile con Android 7 entro l’estate 2017 a circa 170 euro. Tra gli altri prodotti, il PicoDrone, un microscopico drone da 23 grammi di peso in grado di volare fino a 15 metri di distanza dal controller, dotato di cam VGA per riprendere foto e video. Nello stand erano visibili anche i prodotti alimentati a batterie per la mobilità cittadina: il Bolt, un monopattino pieghevole che pesa poco più di 8 kg, con 10 km di autonomia e velocità massima di 15 km/h, l’Urban eScooter, micro scooter pieghevole del peso di circa 14 kg, che può percorrere distanze fino a 25 km e lanciarsi alla velocità massima di 20 km/h, e l’X3, uno scooter equivalente a un 50 cc che ha un’autonomia di circa 60 km in aree urbane.

L’Archos 55 Graphite è un terminale di fascia economica, ma ben realizzato.

Il 101 Saphir è un dispositivo 2-in-1 certificato IP54 e con tastiera.

Ecco la nuova area di business di Archos: i prodotti per la mobilità cittadina alimentati a batterie.

Il confronto con una moneta da 2 euro rende meglio l’idea delle dimensioni lillipuziane del PicoDrone, controllabile anche via smartphone.

 

Asus

L’azienda ha “marcato visita” con un suo stand, però presso quello di Qualcomm erano esposti un paio di suoi smartphone interessanti, il recente Zenfone AR e lo Zenfone 3 Deluxe, terminale uscito verso la fine dell’anno scorso. Lo Zenfone AR è stato realizzato per sfruttare l’Augmented Reality secondo Project Tango, la piattaforma di Google: ha il display multitouch Super AMOLED da 5.7″ con risoluzione 2560×1440 pixel, processore Qualcomm Snapdragon 821, può montare fino a 8 GB di RAM e 256 di memoria interna espandibile di altri 128 GB tramite microSD, la doppia fotocamera posteriore con apertura f/2.0, sensore da 23 megapixel Sony IMX318 con flash LED, autofocus laser di seconda generazione, stabilizzatore ottico su 4 assi e stabilizzatore elettronico su 3 assi e registrazione video 4K.

La fotocamera frontale è da 8 megapixel con apertura f/2.0; a disposizione uno slot ibrido Dual SIM Micro/Nano, connettività 4G/LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.2, GPS e USB Type-C.

La batteria è da 3300 mAh, sistema operativo Android 7 Nougat. Lo Zenfone 3 Deluxe è un apparecchio molto completo, le cui caratteristiche principali sono costituite da un ampio display Super AMOLED Full HD da 5.7″, SoC Qualcomm Snapdragon 820 MSM8996 accompagnato da 6 GB di RAM e 64 GB di memoria flash espandibile con microSD fino a 2 TB di capacità.

La fotocamera principale è da 23 megapixel, con apertura f/2.0, stabilizzazione ottica, autofocus, flash dual LED e registrazione video 4K, mentre quella frontale ha il sensore da 8 megapixel. Dispone della connettività 4G/LTE a 600 Mbps in download, Wi-Fi b/g/n/ac, Bluetooth 4.2, posizionamento GPS/GLONASS/BeiDou, NFC, interfaccia infrarossi, lettore di impronte e USB 3.0 Type-C; batteria da 3000 mAh.

Lo Zenfone AR nato per Project Tango e la realtà aumentata.

Lo Zenfone 3 Deluxe in tutto il suo splendore.

 

BlackBerry

Dopo tutte le vicissitudini societarie che sono sfociate con la cessione del brand alla cinese TCL Communication (che ha già in portafoglio Alcatel, N.d.R.) e la presentazione in sordina al CES di Las Vegas, BlackBerry torna al Mobile World Congress col KEYone, uno smartphone Android 7.1 Nougat con tastiera fisica che integra il lettore di impronte nella barra spaziatrice, telaio in alluminio, schermo IPS 1620×1080 pixel da 4.5″ pollici e protezione Gorilla Glass 4; sotto coperta c’è uno Snapdragon 625 a 2 GHz, SoC octa core con 3 GB di RAM e 32 GB di memoria flash espandibili con schede microSD fino a 2 TB.

Connettività LTE, Wi-Fi 802.11b/g/n/ac, Bluetooth 4.2, NFC e GPS; batteria da 3.505 mAh con supporto Quick Charge 3.0, che si ricarica al 50% in 36 minuti, per mezzo USB 3.1 Type-C. Il comparto multimediale prevede per la fotocamera principale il sensore Sony IMX378 (12 megapixel e apertura f/2.0), autofocus a rilevamento di fase e flash dual LED, registrazione video 4K @30fps, mentre la frontale ha il sensore da 8 megapixel con obiettivo grandangolare (84°) e flash via display.

I sensori comprendono accelerometro, giroscopio, bussola, prossimità e luce ambientale. Il software di base include BlackBerry HUB e le altre app della Casa. Disponibile da inizio aprile a 599 euro per gli orfani del sistema di mail che fino a qualche anno fa era il più usato in ambito business.

Ecco finalmente KEYone, lo smartphone tanto atteso dagli orfani di BlackBerry.

Uno sguardo sul retro fa notare la copertura antiscivolo e l’obiettivo della fotocamera col flash dual LED.

Particolare della tastiera fisica, che ha il lettore di impronte integrato nella barra spaziatrice.

Visto in sezione, non si può certo annoverare tra gli smartphone più sottili…

 

Doro

La principale novità di quest’anno per Doro è il “feature-phone” 6050, che fornisce tutte le funzionalità preferite dai senior, rilevate con un sondaggio Ipsos, come una fotocamera da 3 Megapixel (interpolati), un display touch, in questo caso da 2,8″, e tasti retroilluminati per chiamare e scrivere messaggi facilmente; il dispositivo include anche la funzione di blacklist per bloccare le chiamate indesiderate.

Gli smartphone Android con interfaccia utente semplificata ora permettono l’accesso remoto via web o app iOS/Android da parte di un parente/amico per riconfigurare o ripristinare funzionalità disabilitate per errore o imperizia, come ad esempio l’abbassamento totale della suoneria, il cui volume può essere regolato a distanza.

Un esempio di ciò che l’app di assistenza permette di fare: il senior col Doro chiede un aiuto e nell’app per iPhone appare la richiesta che può essere presa in carico da una delle persone autorizzate.

Il nuovo Doro 6050 aperto.

Alcuni dei prodotti Doro per la sicurezza: un telefono ultra semplificato e un bracciale con un pulsante per contattare i centri di assistenza.

 

Gionee

I prodotti di punta di quest’anno per il costruttore cinese sono due smartphone Android 7 Nougat, l’A1 e l’A1 Plus, pensati per gli amanti dei selfie, grazie agli ampi sensori delle fotocamere anteriori da 16 e 20 megapixel, rispettivamente. Il modello A1 possiede un display curvo 2.5D da 5.5″ IPS Full HD, un lettore di impronte integrato nel tasto Home, un sensore fotografico posteriore da 13 megapixel, connettività LTE, Wi-Fi, Bluetooth e GPS. Basato sul processore 64 bit Mediatek Helio P10, un octa-core a 2.0 GHz con GPU Mali-T860, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile con microSD, propone una batteria da 4010 mAh con carica ultrarapida.

Le specifiche dell’A1 Plus si differenziano da quelle dell’A1 per il display da ben 6″, l’adozione di un più performante Mediatek Helio P25 (doppio quad-core a 2.5 GHz e 1.6 GHz) e la batteria con 4550 mAh di capacità. I prezzi, attraverso canali Internet, saranno di 349 e 499 euro rispettivamente, con disponibilità da marzo. Nello stand era esposto anche il modello M2017, prodotto di lusso per una casa che finora ha offerto soltanto terminali – sostanzialmente cloni dell’iPhone – piuttosto economici: oltre ad avere rifiniture e interfaccia utente dall’aspetto un po’ kitsch, il display AMOLED QHD da 5.7″ con vetro zaffiro, 6 GB di RAM e 128 di ROM, e una batteria da 7000 mAh con carica ultrarapida USB Type-C, costa in patria la bellezza di 17mila yuan, al cambio 2.340 euro.

Il Gionee A1 è un prodotto per i “selfisti”.

L’A1 Plus è un phablet molto ispirato all’iPhone 7 Plus.

Il modello M2017 per chi ha voglia di spendere oltre 2mila euro.

Uno sguardo anche al “lato B” per evidenziare le rifiniture in pelle di questo terminale mobile.

Fairphone

L’azienda olandese segue i canoni della produzione sostenibile e della facilità di riparazione dei dispositivi che propone. In questa edizione presenta il Fairphone 2, uno smartphone che in qualche modo ha fatto suo il concetto di modularità dell’ormai defunto Project Ara di Google: è facilmente smontabile, pure dall’utente stesso, per una facile sostituzione o riparazione dei componenti guasti; per la realizzazione vengono utilizzati soltanto minerali non provenienti da zone di guerra. Il terminale è basato sulla piattaforma MSM8974AB di Qualcomm, che contiene uno Snapdragon 801, processore quad-core a 2.26 GHz, e una GPU Adreno 330, 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna espandibili con microSD fino a 64 GB.

La connettività è Dual SIM Dual Standby, quad-band GSM e tri-band UMTS, LTE Cat 4, Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac dual band, Bluetooth 4.0 LE, GPS, A-GPS, Glonass, Radio FM, porta audio da 3,5 mm e interfaccia micro USB 2.0. Il display IPS Full HD, protetto da Gorilla Glass 3, ha una diagonale di 5″; la fotocamera frontale è da 2 megapixel, mentre quella principale, con flash, è da 8 megapixel.

I punti deboli sono la batteria rimovibile, perché da soli 2420 mAh, e il sistema operativo, l’ormai vetusto Android 5.1 Lollipop. Per merito di un accordo con le catene Mediaworld e GoGreen Store sarà commercializzato anche nel nostro Paese, ad un prezzo che si attesterà intorno ai 540 euro.

 

Il Fairphone 2 subisce un processo di produzione sostenibile ed è facilmente riparabile.

Ecco lo smartphone smontato.

Lo spaccato dei singoli componenti.

Haier

Haier è un nome più conosciuto per la produzione di grandi elettrodomestici come frigoriferi e lavatrici, ma da qualche anno si sta cimentando anche nel mercato degli smartphone, soprattutto per quanto riguarda la fascia economica e proprio in questo ambito sono inseriti i tre nuovi smartphone Leisure L7, Ginger G7 e Ginger G7s, tutti con il sistema operativo Android Marshmallow 6.0.

Il primo del lotto ha il display Full HD da 5.5″, il lettore di impronte si trova sul retro, assieme alla fotocamera principale con sensore da 13 megapixel, mentre la frontale da 5 megapixel; un processore Qualcomm Snapdragon 430, octa core fino a 1.4 GHz, e coadiuvato dalla GPU Adreno 505 pilota il tutto. Il dispositivo offre anche 3 GB di RAM, con una memoria integrata di 32 GB. Connettività LTE Cat 4, per download fino a 150 Mbps. Discreta l’autonomia che dovrebbe essere garantita dai 3000 mAh della batteria.

Il prezzo sarà collocato attorno a 230 euro. Il Ginger G7 e il G7s sono dotati entrambi di uno schermo HD (1280×720 pixel) da 5″, SoC Mediatek MT6737, quad-core a 1.25 GHz con GPU ARM Mali-T720. Il G7 monta 1 GB di RAM assieme a 16 GB di memoria flash, le due fotocamere sono rispettivamente da 5 e 8 megapixel, 130 euro il prezzo annunciato. Il G7s prevede 2 GB di RAM e sensori delle fotocamere da 8 e 13 megapixel, prezzo di 170 euro circa.

Leisure L7

Ginger G7

Ginger G7s

Hisense

Altra azienda al di là della Grande Muraglia nota principalmente per la produzione di frigoriferi, climatizzatori e di smart TV, Hisense tenta di aggredire il mercato della fascia medio-bassa, con dispositivi mobili di discreta fattura. Ne sono esempi i tre smartphone E76, E76 mini, e F102, dei quali i primi due con telaio unibody in metallo. Il primo, un Dual SIM, ha lo schermo touch IPS Full HD da 5.5″ con i bordi arrotondati 2.5D, lettore di impronte sul retro, fotocamera principale da 13 megapixel con flash LED e fotocamera frontale da 5 megapixel. Il processore è uno Snapdragon 430 prodotto da Qualcomm, octa-core a 1.4 GHz, mentre due sono le configurazioni di RAM e memoria flash disponibili, da 4 e 64 GB oppure 3 e 32 GB rispettivamente, espandibile con microSD fino a 128 GB.

La connettività è in 4G/LTE Cat 4, con Wi-Fi b/g/n/, Bluetooth 4.1, GPS, Radio FM e micro USB 2.0; sistema operativo Android 6.0 Marshmallow. Il prezzo consigliato è 299 euro. La versione mini dell’E76 differisce da quella normale per il singolo slot SIM, lo schermo da 5″, anche questo IPS e 2.5D, ma solo HD, l’accoppiata RAM/ROM da 4 e 32 GB espandibile, il Bluetooth 4.2, l’assenza della bussola magnetica, per la batteria dichiarata da 3900 mAh e per l’adozione di Android 7.0 Nougat. L’F102 è uno smartphone entry level 4G/LTE Cat 4, con Wi-Fi b/g/n/, Bluetooth 4.1, GPS, Radio FM e micro USB 2.0 su piattaforma Mediatek 6737 quad-core, in configurazione RAM/ROM 1/8 GB oppure 2/16 GB, in entrambi i casi espandibili con microSD fino a 128 GB. Ha il display IPS HD da 5″ con fotocamera frontale da 8 megapixel e principale da 13, batteria da 2500 mAh; anche su questo smartphone è installato Android 7. Per E76 mini e F102 prezzo e disponibilità da definire.

Ma Hisense non si è limitata esclusivamente ai prodotti economici, a Barcellona ha posto attenzione sulla fascia media col C30 Rock, uno smartphone “rugged”, e con l’A2, un apparecchio con doppio schermo. Il C30 è un Dual SIM con schermo Full HD da 5.2″ protetto da Gorilla Glass 4, certificazione IP68 per resistenza a urti, polvere e impermeabilità per 30 minuti fino a 1,5 m sott’acqua; la fotocamera principale da 16 megapixel ha l’autofocus PDAF, quella frontale ha il sensore da 5 megapixel. Gestito da un SoC a 64 bit Snapdragon 430 con 3 GB di RAM e 32 GB di flash espandibile, ha la connettività GSM quadri-band, UMTS tri-band, 4G/LTE, Wi-Fi a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.2, GPS, GLONASS, radio FM e micro USB 2.0.

Batteria da 3000 mAh e sistema Android 7 Nougat con Vision UI 4.0. Disponibile in Italia dalla prima settimana di marzo a 269 euro. Gli schermi dell’A2 sono uno e-Ink da 5.2″ in bianco e nero con una visuale di 180° per una migliore esperienza di lettura ad esempio in piena illuminazione, l’altro AMOLED Full HD da 5.5″ a colori 2.5D con Gorilla Glass sul quale svolgere le normali attività lavorative e di svago, dal quale si possono “trasferire” le applicazioni in esecuzione. Ha il lettore di impronte collocato sul profilo laterale, la fotocamera principale da 16 megapixel con obiettivo f/2.0 autofocus a rilevamento di fase e la frontale da 5 megapixel. Le specifiche riportano una batteria da 3090 mAh. Come chipset sfrutta uno Snapdragon 430, octa-core a 1.4 GHz di Qualcomm, fornisce 4 GB di RAM e 64 GB di memoria flash espandibili con microSD fino a 128 GB. La connettività è 4G/LTE Cat 4, c’è Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac dual band, Bluetooth 4.2, GPS, radio FM e porta micro USB 2.0; versione di sistema operativo Android e disponibilità non specificata.

 

Il nuovo C30 Rock offre buone sensazioni di solidità.

Abbiamo messo a fianco due A2 per mostrare i due display di cui è dotato il dispositivo.

L’E76 ha uno schermo di dimensioni importanti e il telaio completamente in metallo.

Il modello E76 mini ricalca le caratteristiche del fratello maggiore.

L’F102, pur facendo parte della fascia più economica è assemblato abbastanza bene.

HTC

Nonostante risultati di vendita poco esaltanti, HTC presenzia il Mobile World Congress con un paio di terminali mobili interessanti, U Ultra e U Play, ufficializzati verso metà gennaio. Il modello U Ultra, un Dual SIM che prevede due display frontali – caratteristica comune col V20 di LG – , il primo un Super LCD 5 con risoluzione QHD (1440×2560 pixel) da 5.7″, il secondo con risoluzione 160 x 1040 pixel da 2 pollici. La protezione del display è la Gorilla Glass 5 per il retro e in zaffiro per il frontale.

Il processore impiegato è il Qualcomm Snapdragon 821, che sfrutta 4GB di RAM e 64 o 128 GB di memoria interna a seconda della versione; la connettività include 4G VoLTE Cat.11, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac dual band, NFC, Bluetooth 4.2, USB Type-C 3.1, HTC Connect e GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou. La sezione fotografica ruota attorno al un sensore principale BSI da 12 megapixel con tecnologia HTC UltraPixel 2, apertura f/1.8, autofocus laser con PDAF, stabilizzazione ottica, doppio flash LED dual tone, Auto HDR, RAW e registrazione video 4K con audio 3D, grazie ai quattro microfoni integrati.

La fotocamera frontale è dotata di sensore BSI UltraPixel da 16 megapixel, con Auto HDR e registrazione video Full HD. Il comparto audio, privo dell’ingresso cuffie da 3,5 mm, offre le tecnologie HTC USonic e HTC BoomSound Hi-Fi Edition. La batteria è da 3000 mAh e c’è la ricarica rapida Quick Charge 3.0. Sistema operativo Android 7.0 Nougat con interfaccia HTC Sense, prezzi compresi tra 700 e 800 euro.

U Play è dotato di uno schermo Super LCD Full HD da 5.2″, alloggia un SoC octa-core Helio P10 di Mediatek, 3 oppure 4 GB di RAM assieme a 32 o 64 GB di memoria interna, espandibile con microSD. La fotocamera posteriore ha un sensore BSI da 16 megapixel con apertura f/2.0, stabilizzatore ottico e autofocus a rilevazione di fase, mentre la fotocamera anteriore è da 16 megapixel; la batteria ha una capacità di 2500 mAh. Il prezzo sarà di 449 euro.

HTC U Ultra è dotato di un secondo micro-display nella parte frontale alta che ricorda il V20 di LG.

U Play è un dispositivo di classe media.

 

 

Huawei

Uno dei prodotti più attesi era il P10, assieme al fratello maggiore P10 Plus, successore del P9 che tanto ha avuto successo l’anno passato: la casa cinese non si è smentita e ha anticipato i concorrenti portando a Barcellona un terminale mobile che sicuramente darà del filo da torcere ai grandi nomi. Le sue caratteristiche principali sono lo schermo AMOLED Full HD da 5.1″, leggermente ridotto rispetto al P9, protetto da Gorilla Glass 5, il lettore di impronte digitali stavolta integrato nel tasto Home e con supporto alle gesture, il SoC Kirin 960 di produzione propria, un doppio quad-core (4 x 2.4 GHz + 4 x 1.8 GHz) già in uso sul Mate 9, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, espandibile tramite microSD con 256 GB di capacità massima, la doppia fotocamera principale tradizionalmente progettata con Leica, con 20 megapixel di risoluzione per il sensore monocromatico e 12 per quello RGB, apertura f/2.2, autofocus laser, stabilizzatore ottico e registrazione video 4K, e la fotocamera frontale, sempre ingegnerizzata con Leica, da 8 megapixel e apertura f/1.9. Il software, mediante interpolazione, consente di generare foto a colori a 20 megapixel.

Connettività 4G/LTE, Wi-Fi a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.2, USB 2.0 Type-C, NFC, GPS/GLONASS/BeiDou. La batteria è da 3200 mAh e il sistema operativo Android 7.0 Nougat con EMUI 5.1, il tutto a un prezzo di uscita di 649 euro, prevista per fine marzo, le colorazioni disponibili in Italia inizialmente saranno Prestige Gold, Graphite Black e Mystic Silver, mentre ci vorrà un po’ di tempo in più per le versioni Greenery e Dazzling Blue realizzate in collaborazione con Pantone. Il P10 Plus ha, invece, uno schermo WQHD da 5.5″, 6 GB di RAM e 64 o 128 GB di memoria flash espandibile con microSD, la fotocamera posteriore con apertura f/1.8 e la batteria da 3750 mAh. Il prezzo in questo caso è più elevato, 829,90 euro per la versione più capiente (6GB/128GB); disponibilità da metà aprile nei colori Graphite Black e Mystic Silver.

Secondo alcune indiscrezioni, nello stesso periodo è prevista l’uscita della variante Lite del P10, uno smartphone Android 7.1 Nougat con EMUI 5.1, con schermo Full HD da 5.2″, SoC Kirin 655, 4 GB di RAM e 32 di flash, fotocamera posteriore singola da 12 megapixel e frontale da 8 megapixel a 349 euro. Nello stand c’era pure uno spazio dedicato a Honor, brand secondario di Huawei, nel quale era esposto il Magic, uno smartphone molto avanzato che monta un display AMOLED da 5.09″ da 2560×1440 pixel, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna non espandibile, col SoC Kirin 950, fotocamere da 12 e 8 megapixel, e lanciato nel mercato asiatico qualche mese fa.

Immancabili i dispositivi indossabili, tra i quali Watch 2 in grado di funzionare in autonomia senza telefono, grazie allo slot SIM integrato nella versione 4G; è certificato IP68 e dotato anche di GPS/GLONASS, NFC, Wi-Fi b/g/n e Bluetooth 4.1. In vendita dal 10 aprile con prezzi a partire da 339 euro.

 

Il P10 ora integra il lettore di impronte nel tasto Home, invece che sul retro.

Molto bella la colorazione blu (Dazzling Blue). Huawei ha conservato e migliorato la doppia lente realizzata in collaborazione con Leica.

Ed ecco il fratello maggiore, il P10 Plus.

Il particolare degli obiettivi del P10 Plus, che hanno apertura f/1.8 e quindi dovrebbero essere più luminosi rispetto al P10.

Il P10 Plus è dotato della connettività a infrarossi, che manca al P10.

Una piccola parte dello stand era dedicata ai prodotti Honor, brand secondario di Huawei, ecco il Magic, lanciato in Cina nei mesi scorsi

Watch 2, uno dei wearable proposti da Huawei: questa particolare versione ha la connettività 4G e consente anche di chiamare direttamente senza necessità di un telefono connesso via Bluetooth.

 

 

Kodak

Alla kermesse spagnola era presente anche Kodak con un suo stand, nel quale ho potuto vedere Ektra, una fotocamera mascherata da smartphone, con sensore Sony da 21 megapixel per la principale, con obiettivo dotato di copertura antiriflesso e apertura f/2.0, stabilizzatore ottico, autofocus e riprese video 4K, 13 megapixel per quella frontale, entrambe con autofocus a rilevamento di fase. Numerose le opzioni di ripresa, con un’interfaccia utente molto semplice da utilizzare.

L’apparecchio è realizzato intorno alla piattaforma MT6797 di Mediatek, dotata di processore deca-core Helio X-20, ed è fornito di 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna, espandibile con microSD fino a 128 GB. La sezione di connettività consta di una radio GSM quad-band, UMTS quad-band, HSPA, LTE Cat 4, Wi-Fi b/g/n/ac, Bluetooth 4.1, GPS/GLONASS, USB 3.0 Type-C C e radio FM. Lo schermo Full HD IPS da 5″ è protetto da Gorilla Glass; batteria da 3000 mAh. Il sistema operativo adottato è in versione 6.0 Marshmallow, mentre tra le app integrate c’è Snapseed, una suite di editing fotografico.

Ecco lo smartphone a marchio Kodak, che ripone tutto sulla sezione fotografica.

Girando l’apparecchio si nota l’obiettivo in bella vista e l’impugnatura che maschera l’altoparlante di sistema

LG

La casa coreana ha scelto di svelare il G6, suo nuovo top di gamma durante un affollato evento il giorno prima dell’apertura ufficiale del Mobile World Congress. Il G6 abbandona completamente la filosofia modulare abbracciata l’anno scorso dal G5: è un dispositivo molto particolare, perché il primo che adotta un display FullVision 18:9. Ha il telaio realizzato in alluminio e vetro, mentre lo schermo IPS LCD da 5.7″ (1440×2880 pixel) ha una densità di 564 ppi ed è protetto da Gorilla Glass 3; il SoC è un Qualcomm MSM8996, con processore Snapdragon 821 quad-core da 2,2 GHz, coadiuvato da 4 GB di RAM.

La memoria interna sarà resa disponibile nei tagli da 32 o 64 GB, espandibile via microSD fino a 256 GB. Sul retro, assieme al lettore di impronte digitali, c’è un doppio sensore fotografico: 13 megapixel con apertura f/1.8, OIS, stabilizzatore su 3 assi e altro 13 megapixel con apertura f/2.4, autofocus laser e flash LED, in grado di registrare video 4K@30fps (2160p) o Full HD@30fps (1080p). La fotocamera anteriore è da soli 5 megapixel, focale f/2.2 e possibilità di ripresa video fino alla risoluzione Full HD@30fps.

La connettività comprende LTE, Wi-Fi a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.2 con A2DP/LE/aptX, USB 2.0 Type-C, NFC, GPS/GLONASS/BeiDou. Tra le funzionalità particolari, l’implementazione di Dolby Vision e di HDR-10, i quali permettono lo sfruttamento di una più ampia gamma di colori e di una maggiore luminosità per migliorare la visione di contenuti HDR da servizi di streaming come Netflix o Amazon Video. La batteria non è rimovibile per la certificazione IP68, la quale consente al telefono di sopravvivere all’immersione in un metro e mezzo d’acqua per 30 minuti; ricarica rapida con Qualcomm Quick Charge 3.0.

Il sistema operativo è Android 7.1 Nougat, che costituisce la base per LG UX 6.0, l’interfaccia personalizzata del costruttore; tra un po’ di tempo sarà presente pure Google Assistant, l’intelligenza artificiale che viene in aiuto dell’utente, il quale potrà interagire col dispositivo in linguaggio naturale, utilizzando le funzioni e ottenendo ogni tipo di informazione in maniera semplice.

Una buona notizia per i giocatori: per gli utenti LG G6 sarà disponibile la promozione G6 Game Collection che offrirà sei giochi (Temple Run 2, Spider-Man Unlimited, Cookie Jam, Genies & Gems, SimCity BuildIt e Crossy Road) con contenuti in – game per un valore di 200 dollari americani. Il prezzo di listino dovrebbe attestarsi a 749 euro, mentre si dovrebbe iniziare a vedere nei negozi verso la terza settimana di aprile, con le finiture Mystic White, Astro Black e Ice Platinum. La maneggiabilità del G6 è discreta, la taratura del display mi è parsa eccessivamente satura, la fotocamera mi ha dato una buona impressione, spero di provare questo dispositivo molto presto. Da notare che LG ha invitato alla presentazione il premio Oscar Vittorio Storaro, che ha dato il suo punto di vista e approvato la scelta del formato 18:9 per il display.

Un momento della gremita presentazione in anteprima del nuovo smartphone di punta di LG, il G6, che ha visto la partecipazione del premio Oscar Vittorio Storaro, mentre spiegava i vantaggi della scelta del formato 18:9 per il display.

Eccoci finalmente con le zampe sul nuovo terminale di LG.

La regolazione dei colori del display sembra un po’ “sparata”.

Niente paura, la presa standard per cuffie c’è ancora…

Doppia fotocamera d’ordinanza, al di sotto della quale si trova il lettore di impronte.

 

Moto

Riposizionamento sui prodotti di classe media per il marchio della casa alata, che dopo l’acquisizione da parte di Lenovo torna di nuovo importante, trasformandosi in “Moto” e intensificando il rapporto tra il marchio e le tecnologie “mobile”, come succede per Lenovo con i portatili Thinkpad.

Il G5 e il G5 Plus sono degni rappresentanti della Casa, il primo con display Full HD da 5″, lettore di impronte, processore octa-core Snapdragon 430 e GPU Adreno 505, 2 o 3 GB di RAM e 16 o 32 GB di memoria flash a seconda della regione, fotocamera posteriore da 13 megapixel con PDAF (phase detection autofocus), apertura f/2.0 e flash LED, riprese video 1080p@30fps, fotocamera frontale da 5 megapixel con obiettivo grandangolo, apertura f/2.2 e flash display, supporto Wi-Fi dual band a/b/g/n, Bluetooth 4.2, micro USB 2.0, reti 4G/LTE, GSM e UMTS quad-band, batteria da 2800 mAh e OS Android 7.0 Nougat con Modo Display e Moto Actions.

Il secondo ricalca le caratteristiche del G5, inoltre ha lo schermo poco più grande, 5.2″ con protezione Gorilla Glass 3, processore octa-core Snapdragon 625, varie configurazioni tra 2 e 4 GB di RAM e 32 e 64 GB di memoria interna espandibile, fotocamera principale da 12 megapixel ma con migliore apertura (f/1.7), flash dual LED e riprese video 4K@30fps, batteria da 3000 mAh con carica rapida TurboPower.

Il G5 con 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna sarà in vendita in esclusiva per l’Italia con l’operatore TIM a 199 euro, mentre il G5 Plus con 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna sarà venduto nelle principali catene di elettronica di consumo a 299 euro. Finiture Sapphire Blue (solo G5), Lunar Gray e Fine Gold.

Il G5 Plus alla prova con una piccola camera oscura per saggiare la sensibilità del sensore fotografico.

Il G5 tutto sommato somiglia abbastanza al fratello maggiore.

I Moto Mods di Hasselblad per Moto Z.

 

Neffos

Interessanti i prodotti di Neffos, brand di TP-Link, costruttore cinese di apparati di rete. Nello stand erano visibili i modelli X1 e X1 Max, dispositivi economici basati su Android 6.0, presentati in anteprima a settembre scorso durante l’IFA di Berlino, ma da poco disponibili alla vendita.

L’X1 è un terminale mobile piuttosto sottile, con uno schermo capacitivo IPS HD da 5″, basato sul processore Helio P10 di Mediatek, un doppio quad-core con GPU Mali-T680 MP2, 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna espandibile con microSD fino a 128 GB.

La fotocamera posteriore ha il sensore Sony da 13 megapixel con flash Dual LED e stabilizzatore digitale, consente la registrazione di video Full HD; la fotocamera frontale è da 5 megapixel. C’è il lettore di impronte, il doppio slot SIM, la connettività 4G/LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n, Bluetooth 4.1 con A2DP, radio FM e sensore GPS/GLONASS/Galileo, la batteria è da 2250 mAh. Molto simili le caratteristiche dell’X1 Max, che lo schermo Full HD da 5.5″, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile, batteria da 3000 mAh.

A dispetto del prezzo contenuto (199 e 249 euro rispettivamente), X1 e X1 Max sono realizzati piuttosto bene ed offrono molte funzionalità disponibili soltanto su apparecchi di classe superiore.

Ben realizzato e leggero l’X1.

Il Neffos X1 Max è praticamente identico all’X1, soltanto poco più grande.

 

Nokia

Il 2017 ha segnato – finalmente per molti utenti affezionati – il ritorno di Nokia sulle scene dopo la fine dell’accordo nato con cessione della divisione mobile a Microsoft: in realtà il marchio viene sfruttato da HMD Global, società finlandese ma che produce (come tutti d’altronde) in Cina.

La folla presso lo stand ha mostrato come ancora ci sia moltissimo interesse per il marchio e per l’uscita dei primi dispositivi Android di Nokia. Molto rumore è stato fatto attorno alla nuova versione del 3310, un feature-phone di grandissimo successo alla sua uscita, che ora viene riproposto con dimensioni più contenute, uno schermo a colori, fotocamera da 2 megapixel, Bluetooth 3.0 e una durata da record della batteria (addirittura 20 giorni), insomma l’oggetto giusto per chi vuole un telefono soltanto per le chiamate e l’invio di SMS, niente connessione dati, ma c’è la versione a colori del gioco “Snake”. Il telefono arriverà in Europa tra metà maggio e fine giugno ad un prezzo intorno ai 50 euro per gli amanti del vintage.

Per quanto riguarda i tre smartphone, 6, 5 e 3, il primo è il top di gamma, basato su Android 7.0 Nougat e piattaforma a 64 bit Snapdragon 430, 4 GB di RAM e vari tagli di memoria interna fino a 64 GB, espandibile fino a 256 con microSD, display IPS Full HD da 5.5″ protetto da Gorilla Glass 3. La fotocamera principale da 16 megapixel ha apertura f/2.0, stabilizzatore digitale, autofocus, flash LED, riconoscimento volti e registrazione video Full HD, mentre la fotocamera frontale è da 8 megapixel. Connettività LTE Cat 4, HSPA+, GSM quad-band, Dual SIM, Wi-Fi b/g/n, Bluetooth 4.1 con A2DP, micro USB 2.0, sensore GPS/GLONASS; batteria da 3000 mAh.

Prezzi a partire da 229 euro. Anche il Nokia 5 è costruito intorno allo Snapdragon 430, però ha 2 GB di RAM e 16 GB di memoria espandibili con microSD fino a 128 GB, lo schermo IPS protetto da Gorilla Glass è da 5.2″ e con risoluzione HD (1280x 720), la fotocamera posteriore è da 13 megapixel, c’è anche NFC ed è previsto Android 7.1 Nougat. Prezzo 189 euro. Il Nokia 3 è il meno prestante del lotto, ed è basato sul SoC 64 bit Mediatek MT6737, quad core a 1.3 GHz con 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna, espandibili con microSD fino a 128 GB, schermo IPS HD da 5″ con Gorilla Glass, ha la fotocamera principale da 8 megapixel con flash LED e la fotocamera frontale da 8 megapixel. Il prezzo dovrebbe attestarsi intorno a 139 euro. Le uscite sono previste a giugno per il Nokia 6 e a maggio per gli altri due modelli. Da segnalare l’acquisizione da parte di Nokia dei wearable di Withings, che erano in esposizione nello stand.

Gran caos nel suo stand, com’era lecito attendersi, per il ritorno ai terminali mobili di Nokia

Il Nokia 6 ha lo schermo grande ma il telaio è rimasto abbastanza sottile.

Con il Nokia 5 si è puntato alla gamma medio bassa.

Il Nokia 3 rappresenta la porta di ingresso per gli utenti che vogliono uno smartphone col marchio finlandese.

Il nuovo 3310, disponibile pure in versione Dual SIM in alcuni mercati.

I wearable di Withings sono entrati nella scuderia Nokia.

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