IFA 2017

Non è bello ciò che è bello…

Anche l’edizione 2017 della più grande rassegna europea dell’elettronica di consumo ci ha inviato chiari segnali sulle tendenze più significative che caratterizzeranno il prossimo futuro. C’è chi attende con entusiasmo, chi è un po’ più freddino…

Scambiando pareri e sensazioni con i nostri colleghi dell’EISA, che inevitabilmente incontriamo in fiera, e coi quali abbiamo agio di parlare tranquillamente in occasione della cerimonia della consegna degli Awards che si tiene tradizionalmente la sera del primo giorno di apertura, ho raccolto opinioni contrastanti, specialmente in merito al trend che all’IFA è emerso davvero con prepotenza, quello delle VUI (Voice User Interface), che permettono di interagire con gli apparecchi, sia che si tratti di prodotti audio/video che di domotica, utilizzando la voce. Curiosamente non sono pensieri antitetici, credo che sia gli entusiasti (io personalmente mi metto in questa categoria) sia i meno “coinvolti” abbiamo le loro buone ragioni. Suppongo che molto dipenda dall’età del fanciullino che è dentro di noi. Io già mi immagino ad accendere il proiettore, a regolare le luci della sala ed ad avviare la riproduzione del film come abbiamo visto fare al capitano Picard sulla sua Enterprise.

Qualcun altro invece non vede affatto di buon occhio la presenza di microfoni accesi h24 ad ascoltare le nostre conversazioni domestiche, preferendo rinunciare alle “nuove” comodità in favore di una maggiore riservatezza. Entrambe le posizioni sono condivisibili; ho pochi dubbi però sul fatto che sarà l’entusiasmo a prevalere sulla paura, anche se alla fine ci sarà inevitabilmente un qualche prezzo da pagare, non so dire quanto alto. Il bello è che queste nuove funzionalità saranno presto a disposizione di chi vorrà farne uso, mentre chi si preoccupa dei potenziali rischi potrà tranquillamente continuare a farne a meno, rinunciando però anche a quelle applicazioni concepite per aumentare la nostra sicurezza in casa, invero uno degli ambienti in cui gli incidenti sono maggiormente in agguato e dove poter chiedere, letteralmente in questo caso, aiuto potrebbe significare evitare una tragedia.

Per quanto ci riguarda, nel prossimo futuro assisteremo ad un sempre più esteso utilizzo del controllo vocale, tanto nei televisori quanto nei sistemi audio. Con il termine “controllo vocale” non ci stiamo riferendo alla mera sostituzione del telecomando con la voce, cosa per altro già possibile, ma alla vera e propria comprensione delle intenzioni dell’utilizzatore che potrà effettuare con grande semplicità una serie di operazioni per le quali attualmente non si può prescindere dall’uso di una interfaccia grafica. Non dovremo quindi limitarci a regolare il volume o a cambiare canale, ma potremo ad esempio programmare le registrazioni. Nella demo effettuata da TCL si sono spinti ben oltre: l’utilizzatore del televisore interrompe la riproduzione di un programma e chiede al sistema informazioni sull’attore inquadrato, arrivando ad ottenerne la filmografia… I limiti alle possibilità di utilizzo diventeranno quelli della fantasia degli sviluppatori.

Restando coi piedi in terra, un altro segnale importantissimo che ci arriva dai padiglioni della fiera riguarda l’HDR. Lo standard obbligatoriamente implementato su tutti i dispositivi (display e player) e sui supporti preregistrati è l’HDR10, basato su metadati statici (vedere sul sito di Digital Video l’articolo tecnico di approfondimento sull’argomento); questo standard è stato superato qualitativamente dalla introduzione del Dolby Vision, basato su metadati dinamici, il cui supporto (facoltativo) richiede però il pagamento di royalty alla Dolby. Da Berlino è arrivata la notizia di una partnership tra produttori di hardware (Panasonic e Samsung) e di software (20th Century Fox) per la versione aggiornata con metadati dinamici anche per l’HDR10, che si chiamerà HDR10+. Anche in questo caso c’è chi si è lamentato per questa ulteriore complicazione. La mia opinione invece è che la notizia dell’arrivo di questo nuovo standard, di cui per altro si parlava già da parecchio tempo, sia in realtà ottima. Difficilmente infatti si affacceranno a breve sul mercato altri nuovi standard e questo porterà ad un periodo di relativa tranquillità.

Anche se sicuramente non sarà eterna, ci sarà comunque un po’ più di pace in questo ambito, dove la stabilità si accompagna alla sicurezza (speranza?) degli acquirenti di poter fare investimenti duraturi. I primi contenuti in HDR10+ sono previsti all’inizio del prossimo anno e, altro motivo di ottimismo, Panasonic ha già annunciato la futura disponibilità di firmware upgrade per i modelli più recenti già commercializzati, almeno per quanto riguarda la compatibilità coi contenuti in streaming, i quali a loro volta sono retrocompatibili con lo standard HDR10. Inoltre il nuovo standard sarà royalty free, ed i produttori di hardware e software che vorranno implementarlo dovranno pagare solo una commissione amministrativa. Per quanto riguarda gli apparecchi visti in fiera, nella maggior parte si tratta di ampliamenti dei line-up già annunciati. Da segnalare il ritorno di Sharp, che dopo aver attraversato una fase di difficoltà si è riaffacciata sulla scena puntando anche su display 8K (ricordiamo che in Giappone sono decisamente più avanti nella qualità delle trasmissioni televisive). In gran spolvero anche TCL, che abbiamo già menzionato per le interfacce vocali futuristiche e che ha presentato diversi modelli nuovi. Molto marcata è stata la presenza di display OLED con l’elettronica separata, che consente installazioni davvero accattivanti sotto il profilo estetico. Parecchie anche le novità nella videoproiezione, anche se i modelli esposti staticamente o male installati erano più di quelli in demo reale. Facciamo quindi un giro tra i padiglioni della fiera.

B&O

Il marchio danese fa il suo ingresso nel mondo dei TV OLED e lo fa alla sua maniera: il design dei nuovi televisori Eclipse (1) riesce ad essere sorprendente laddove sembrava fosse già stato detto tutto. I due modelli, da 55 e 65”, integrano una soundbar a 3 canali e possono essere installati a pavimento o a parete con una staffa motorizzata. Il sistema operativo è il webOS 3.5 di LG. Il prezzo, comprensivo di staffa a parete e telecomando BeoRemote, è pari a 9.120 euro per il 55” e 12.820 per il 65.

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EPSON

Tra le varie novità presentate da Epson, certamente spicca l’EH-LS100 (2), il primo proiettore a tiro corto con sorgente laser della casa. La risoluzione è Full HD e può essere collocato a soli 6 centimetri dalla parete; l’elevata luminosità (4.000 lumen) ne potrà consentire un uso anche in condizioni di non completa oscurità. Disponibile da novembre.

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JVC

Piuttosto nutrito il numero dei nuovi modelli che JVC ha presentato all’IFA. Queste le novità: DLA-X9900BE (2.100 lumen, rapporto di contrasto 160:000:1), DLA-X7900B/WE (1.900 lumen, rapporto di contrasto 120:000:1) e DLA-X5900B/WE (1.900 lumen, rapporto di contrasto 40:000:1). A queste si aggiunge il DLA-20LTD (2.000 lumen e rapporto di contrasto pari a 200:000:1), caratterizzato dalla insolita livrea rossa (3), celebrativa dei 20 anni dall’introduzione della tecnologia D-ILA (Direct-Drive Image Light Amplifier) con la quale la casa realizza le proprie matrici ad elevato contrasto. I nuovi arrivati sono tutti HDR, con risoluzione 4K “vobulata” (tecnologia e-shift5).

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LG

LG era presente praticamente in tutta la fiera, visto che è il costruttore coreano a fornire i pannelli OLED a tutti gli altri, ed abbiamo visto come, con la sola eccezione dell’altro coreano, tutte le principali case abbiano espanso il loro catalogo OLED. Vi proponiamo qui qualche scorcio su un settore che LG ha sempre curato molto, quello dei miniproiettori, che purtroppo in Italia non sono mai sati “spinti” come meritano, anche se questa situazione sembrerebbe essere finalmnete desinata a cambiare. Davvero notevole la compattezza dell’HF85JS (4) con sorgente laser da 1.500 ore (20.000 la durata), in risoluzione Full HD, capace di produrre una immagine da 100” collocandolo a 20 centimetri di distanza dalla parete. Sorgente LED per un altro proiettore a tiro corto, il PF100U (5), Full HD da 1.000 lumen (durata della lampada 30.000 ore), che da 38 centimetri di distanza proietta una immagine da 100”.

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LOEWE

Il marchio tedesco ha ampliato la sua gamma di televisori presentando la serie Bild 3, che include anche un OLED 4K HDR, il Bild 3.55 da 55” appunto (6), compatibile Dolby Vision. Diversamente dal solito non c’è il disco rigido interno, ma questo ha consentito un contenimento del prezzo al pubblico, che dovrebbe attestarsi attorno ai 2.900 euro. Nessun risparmio sulla sezione audio, come consuetudine del costruttore di elevata qualità, equipaggiata con 80 watt di amplificazione. La serie Bild 3 comprende poi un 43 ed un 49 pollici, con pannello LCD.

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METZ

Due le novità presentate dal produttore tedesco. La prima riguarda l’ampliamento verso il basso della gamma dei TV LCD UHD con il nuovo Micos TX68, nei tagli 43, 49 e 55”. Non sono HDR ma incorporano un doppio tuner. L’altra invece riguarda la fascia più alta del catalogo, con l’introduzione dell’OLED Wallpaper (7). Il display da 65” è spesso solamente 3,6 millimetri, l’unità di controllo incorpora un sistema audio JBL. La connessione tra i due elementi è costituita da un cavo flat e probabilmente verrà implementato il controllo vocale basato su Alexa.

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PANASONIC

Per quanto riguarda il settore dei televisori, l’unica novità significativa è la versione a 77” del top di gamma OLED EZ1000 (8). Assieme a Samsung, Panasonic si è fatta promotrice dello standard HDR10+; per i modelli più recenti già introdotti sul mercato, la casa ha annunciato un upgrade del firmware per implementare questa evoluzione. Al contempo è stato annunciato un upgrade anche per la fotocamera GH5, che potrà riprendere video 4K HDR in HLG. Un paio di curiosità viste allo stand meritano di essere menzionate. Nella zona dedicata alle demo tecnologiche, un display della casa era inserito accanto ad oggetti reali: difficile percepire differenze cromatiche (9). Un’altra demo insolita era il display OLED trasparente (10): se per realizzare una TV LCD trasparente era sufficiente rimuovere la retroilluminazione, creare un display OLED trasparente è una specie di magia…

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PHILIPS

La casa olandese ha presentato a Berlino diverse novità sia sul fronte OLED che su quello LCD. Il line-up OLED si espande in alto con il nuovo 65” Serie 9600, equipaggiato con l’ultima evoluzione dei processori video del costruttore, il P5, e audio 6.1 canali. L’Ambilight su tre lati esalta la resa del pannello UHD HDR. Di questo televisore dovrebbe essere anche resa disponibile una versione senza soundbar. Passando all’LCD, la serie 8000 si arricchisce invece di due nuovi modelli da 55 e 65” (55PUS8602/65PUS8602) (11) in arrivo a ottobre/novembre, caratterizzati dalla retroilluminazione edge con tecnologia Quantum Dot. Anche per loro processore P5 e Ambilight su tre lati. Il modello 8102 segna invece il ritorno della retroilluminazione direct, tecnologia della quale Philips è sempre stata uno dei principali portabandiera. Si tratta di un 65” in arrivo a ottobre (2.700 euro il prezzo). Segnaliamo che con il prossimo aggiornamento del SO Android alla versione Nougat, previsto per l’autunno, sui nuovi modelli Philips sarà operativo Google Assistant, che consentirà di effettuare molte operazioni, come la ricerca di contenuti su Netflix o YouTube, tramite comandi vocali.

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SAMSUNG

Sebbene il costruttore coreano non abbia presentato grosse novità, riesce sempre e comunque a stupire e ad affascinare chi si addentra nel suo stand. Impossibile non restare incantati nella zona dove vengono esposti i modelli della serie 4K “The Frame” (12), che assomigliamo a quadri (è possibile aggiungere al TV una cornice magnetica) e che contengono una libreria di immagini che riproducono dipinti famosi (100 sono inclusi, altre 300 opere possono essere acquistate nel Samsung Store). Questi display, grazie alla connessione in fibra ottica all’unità centrale, possono essere installati perfettamente a ridosso della parete. Allo stand sembrava davvero di essere in una pinacoteca; all’IFA è stato introdotto un nuovo taglio, 43”, che si aggiunge a quelli già esistenti (55 e 65). Per quanto riguarda i QLED, da segnalare l’arrivo della versione piatta (Q8F) del Q8 curvo. Samsung, assieme a Panasonic, si è fatta promotrice dello standard HDR10+, l’evoluzione con metadati dinamici dell’HDR10; le potenzialità dello sistema erano in demo allo stand (13).

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SHARP

Rimasta in disparte per un paio d’anni, Sharp torna nuovamente a farsi sentire, anzi vedere. Il costruttore nipponico ha sempre puntato sui display di grandi dimensioni e i pannelli esposti in demo, come il 120” 4K (14), ne sono un chiaro esempio. E ha da sempre puntato alla massima risoluzione, come dimostra il primo 85” 8K (7.860×4.320) con tecnologia IGZO (15). Ed è proprio sull’8K che Sharp punta per il suo rientro. Nella prima parte del 2018 dovrebbe vedere la luce l’LV-70X500E, da 70”. Impressionante la demo della versione HDR del pannello 8K (16), dove la possibilità di apprezzare i dettagli era decisamente maggiore a video che nella realtà, come accade al microscopio… Interessante anche il prototipo di monitor 8K HDR da 27” (17). Per quanto riguarda i display dal taglio più “normale”, in questo caso 55”, Sharp ha presentato un modello che può essere installato in posizione classica oppure ruotato di 180°, con la soundbar nella parte superiore (18). Alla fine di quest’anno saranno presentati anche nuovi prodotti audio, mentre per il 2018 è previsto anche il ritorno nel mercato della telefonia mobile.

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SONY

Le novità Sony arrivano da più fronti. Inizierei con la RX0 (19), una fotocamera camuffata da action cam. Una delle caratteristiche salienti è proprio il solidissimo corpo metallico, che garantisce resistenza agli urti fino a 2 metri e impermeabilità fino a 10 metri (che diventano 100 grazie alla custodia dedicata). L’ottica fissa da 24 mm F4 è accoppiata ad un sensore Exmor RS da 1” da 15,3 MP; la massima velocità dell’otturatore è pari a 1/32.000 di secondo e possono essere registrati video in 4K e in super slowmotion (1.000 fps). Fino a 5 RX0 possono essere connesse in wireless tramite la app PlayMemories, mentre col telecomando opzionale se ne possono comandare fino a 15, estendendo le possibilità creative offerte dal “multicamera”. Per quanto riguarda i TV, segnaliamo che la serie top dei TV OLED A1, che già contava un 55 ed un 65”, si arricchisce del nuovo 77” (20). Anche questo modello supporta l’HDR HLG e Dolby Vision e, come i due più piccoli, implementa la tecnologia Acoustic Surface, che sfrutta la superficie dello schermo per la riproduzione dell’audio. Interessantissime novità anche per quanto riguarda la videoproiezione, con tre nuovi modelli 4K HDR con matrici riflessive SXRD. Il più “impegnativo” è il VPL-VW760ES, con sorgente laser da 2.000 lumen e 20.000 di durata (prezzo 15.000 euro). Gli altri due modelli utilizzano una sorgente luminosa tradizionale. Il più interessante è il VW260ES (21), da 1.500 lumen, che abbassa la soglia di ingresso (in termini di prezzo, pari a 5.000 euro) nel mondo della videoproiezione 4K. 1.500 lumen e contrasto dinamico pari a 200.000:1 per il modello VW360ES (7.000 euro). Il 760 arriverà a novembre, gli altri due proiettori sono già disponibili.

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TCL

Uno dei marchi che all’IFA ha dato segni di maggior vivacità è TCL. Come già accennato, nel corso della conferenza stampa TCL ha proposto una demo del futuristico sistema di controllo vocale (22). Sebbene si trattasse di una proposta allo stadio altamente prototipale, è emerso molto chiaramente da Berlino che questo è il futuro. Il presente invece riguarda prodotti interessantissimi come i nuovi modelli di fascia alta della serie Xess. Il nome non potrebbe essere più azzeccato per l’85” X6 “Private Theatre” (23). La sezione video si basa su un pannello con retroilluminazione direct quantum dot, con local dimming a 600 zone e capace di una luminosità 1.200 nit. L’audio surround è a 12 canali. La data di introduzione non è ancora stata fissata. In autunno invece è previsto l’arrivo dei modelli Xess X2 (24), nei tagli da 55 e 65”, anch’essi quantum dot. Tre gli elementi caratterizzanti: cornice ridottissima, soundbar JBL integrata e design a 360°.

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Mario Mollo

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