Audio complementare

La grande kermesse berlinese continua a tenere alta l’attenzione verso la tecnologia audio/video orientata all’elettronica di consumo cosicché, in un tripudio di piccoli box e cuffie, l’audio davvero hi-fi è merce rara.

 

IFA è da sempre vetrina dell’elettronica di consumo, quella destinata alla vendita nelle “grandi superfici”. Un mondo che va dal bianco al broadcasting, dalla tecnologia pura all’audio e video, con protagoniste le grandi case che puntano ai grandi numeri e poco inclini a quel mondo di “specialisti” dell’audio di qualità che invece trova posto al Monaco High End.

Molte conferenze stampa delle grandi aziende (in foto il CEO di Panasonic Europe, Laurent Abadie) hanno posto l’accento più sul modo di vivere previsto per i prossimi anni che sui prodotti veri e propri. Sembra essere in un momento di transizione, verso l’integrazione sempre più spinta del mondo telematico con la vita di tutti i giorni.

 

Diverso l’approccio, stesso impegno. Panasonic offre sistemi integrati e box Bluetooth ma anche interessanti “digital radio” con cui poter non solo ascoltare la radio digitale, ben diffusa in Europa (meno in Italia), ma anche e soprattutto da sorgenti “wireless”, Bluetooth in primis.

Così tra le novità del video, tra televisori 8K e altre meraviglie delle tecnologie applicate, al vivere quotidiano, alla casa automatizzata e alle interazioni con i dispositivi a comando vocale integrati in rete, da Siri a Google ad Alexa, il mondo dell’audio è stato rappresentato da rari elementi che hanno brillato in un panorama fatto di tanti dispositivi Bluetooth più o meno compatti, con estensioni verso la rete e i “mondi” di Google, Apple o Amazon.

Davvero particolare la scelta di Sonos che inserisce nella propria griglia di prodotti un HUB amplificato in grado di pilotare diffusori esterni tramite connessione cablata e di integrarli all’interno della catena wireless della casa. Può usare sorgenti cablate (anche tramite connessione HDMI ARC) e wireless.

 

A proposito di ricevitori e player di rete, ecco qualcosa di più “voluminoso” dei soliti microdispositivi di iFi. Si chiama Glastonbury, è costruito in bambù, suona file da praticamente tutte le sorgenti ed i network, connessi e wireless, oltre ad essere esteticamente esclusivo.

Eccezioni del calibro di Yamaha, che ha presentato la sua rinnovata linea 5000, affiancando ai già noti diffusori un pre ed un finale dalle prestazioni molto intriganti. Ma Yamaha ha visto anche la prima assoluta del nuovo giradischi, anch’esso della serie 5000. Bello, laccato nero come i pianoforti ed i diffusori top, è un giradischi “classico” e “puro”, come tutti i componenti della linea 5000.

Yamaha esibiva in una sala d’ascolto i raffinati componenti audio hi-end della linea 5000 che ora include anche il giradischi GT-5000 e la coppia pre e finale stereo C-5000 e M-5000.

A permettere invece il collegamento attraverso il sistema MusiCast anche da parte di un lettore di “dischi neri”, c’è il modello MusicCast Vynil 500, con Wi-Fi, che sopperisce a questo risultato.

Ma Yamaha non è solo “purista”. Per chi non rinuncia alle bellezze del vinile pur approfittando delle capacità tecnologiche dell’ambiente MusicCast, ecco il vero outsider: il MusicCast 500 Vinyl, giradischi in grado di diffondere il suo messaggio sonoro a tutti i dispositivi MusicCast.

Se Yamaha offre novità al vertice della sua produzione, un altro grande player approfitta della sua presenza a questa edizione 2018 del’IFA per completare una gamma già ben rappresentata al suo vertice. È Technics che dopo le meraviglie dello scorso anno amplia il catalogo dei prodotti integrati presentando l’“Ottava S”, affiancandolo ai già noti prodotti hi-end in catalogo, primo fra tutti l’ammiratissimo giradischi SP-10R.

Accanto ai giradischi e ai gioielli delle serie superiori, quest’anno Technics ha rivolto la sua attenzione a dispositivi più vicini al lifestyle, come per la linea Ottava S, di cui vediamo in foto la versione SC-C 50.

Discreti, quasi fossero dei fenomeni “ospiti” in questa manifestazione, i giradischi hanno visto aumentare la loro presenza non solo in casa di storici costruttori, come Audio Technica che ha presentato diversi modelli, tra cui il Direct Drive AT-LP5.

 

Giradischi a go-go anche tra i marchi più “sbarazzini”. Ecco la proposta della Marley, famosa per impiegare prodotti ecocompatibili, dove possibile.

A proposito di evoluzione, interessanti novità sono state presentate da parte di Sony che continua ad insistere nel settore delle cuffie complete di Noise Cancelling con l’esordio della nuova WH-1000X M3. Rinnovata negli algoritmi di cancellazione di rumore, la M3 è destinata a continuare il successo della serie 1000, offrendo anche maggior autonomia e un’interessante combinazione di colorazioni disponibili. Sony offre anche l’altro gioiello della serie 1000, i piccoli “auricolari” che promettono un sostanzioso aumento di autonomia rispetto alla versione precedente.

Sony insiste sulla serie 1000, cuffie con il Noise Cancelling, offrendo la terza generazione della 1000X, con maggior autonomia, nuovi colori e, soprattutto, con l’algoritmo di cancellazione di rumore migliorato.

Quello dei “piccoli” auricolari, ovvero degli apparecchi che si inseriscono quasi completamente nel canale uditivo pur completi di amplificazione, ricevitore Bluetooth e alimentazione, oltre ovviamente al trasduttore, è forse stato il più dinamico dei segmenti che ruotano intorno al mondo delle cuffie. Apprezzate in questo settore anche le proposte dei costruttori più tradizionali, come le Momentum True Wireless di Sennheiser, piccoli gioielli che coniugano qualità e autonomia, dotati del necessario box-caricatore.

Un settore che invece offre segnali di grande vivacità è quello degli “auricolari” di qualità. Ecco la proposta di Sennheiser, con l’inevitabile box di ricarica. Appartengono alla linea “Momentum”, si chiamano True Wireless ed hanno fatto un gran parlare di sé. Provate, sono comodissime ed offrono la qualità Sennheiser.

 

Radio Novelli è un nome glorioso per l’elettronica di consumo italiana e romana in particolare. Un nome che ritroviamo, in forma di marchio, su prodotti molto particolari come la radio 4G che affianca alla radio tradizionale AM/FM un ricevitore DAB e una connessione 4G al web, connessione che fra poco potrà essere portata a 5G. Attraverso un display anteriore si possono attivare funzioni come la connessione al web e la visione di video da YouTube ed altre piattaforme fino alla visione di film, di player audio anche HD.

 

B&O ha offerto, al solito, una propria interpretazione dei diffusori “discreti” da ambiente. Si chiama Edge ed è un diffusore attivo che emette su due facce ed usa un DSP per controllare i singoli stadi finali dedicati ad ogni altoparlante. Interessante anche la motorizzazione delle pareti del condotto di accordo che ne variano la geometria in funzione del tipo di ascolto.

 

di Rocco Patriarca

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