Sony Bravia XR-65A80K

La ricchezza del colore

La serie A80K fa parte della gamma degli OLED entry level di Sony. Disponibile nei tagli da 55, 65 e 77 pollici di diagonale, è una sorta di aggiornamento dell’A80J uscito nel 2021, dal quale riprende la piattaforma hardware, il “Cognitive Processor XR”, le porte HDMI 2.1 con VRR e la possibilità di utilizzare il sistema audio come canale centrale.

Il pannello OLED che equipaggia la serie è un WRGB di produzione LG a 10 bit e con refresh a 100 Hz; occupa praticamente tutta la superficie grazie a un bordo molto ridotto. La compatibilità con i segnali video comprende HDR10, HLG, Dolby Vision e IMAX Enhanced; l’apparecchio è “Calman Ready” per facilitare la calibrazione col software Calman.

L’elaborazione delle immagini è affidata al “Cognitive Processor XR”, che esegue l’analisi in tempo reale del segnale in ingresso, per estrarre dai singoli fotogrammi che lo compongono gli elementi da passare all’intelligenza artificiale, la quale si serve dell’apprendimento automatico su una complessa banca dati di immagini per definire la migliore modalità di trattamento da utilizzare. Il pannello è circondato da una sottile e ben rifinita cornice metallica, che rende l’insieme molto minimalista.

Il coperchio posteriore, completamente in plastica e ingentilito da incisioni di riquadri, nasconde l’elettronica pilotata da un SoC Mediatek MT5895, chip ampiamente utilizzato da molti costruttori, che è provvisto di una CPU 64 bit ARM Cortex-A73 e clock a 1,8 GHz, una GPU Mali-G52, 3 GB di RAM e 16 GB di memoria flash parzialmente occupati dal sistema operativo Android TV 10 e dalle app.

Le connessioni sono tutte sul lato destro e includono: due porte USB (2.0 e 3.0 in blu), l’uscita digitale ottica per l’audio, una presa jack che funziona da ingresso per sfruttare il sistema audio come canale centrale oppure per segnali video in composito più audio, due porte HDMI 2.0 e due porte HDMI 2.1, la presa ethernet, il doppio ingresso per la parabola e la presa d’antenna per il digitale terrestre. Si può utilizzare un coperchio di plastica, in dotazione, per nascondere le connessioni.

In posizione centrale, sotto il bordo inferiore dello schermo, si trova una vaschetta che contiene un interruttore per attivare/ disattivare il microfono integrato assieme al tasto di accensione/standby del TV. Le connessioni sono accessibili di lato e comprendono due prese HDMI 2.0, due prese HDMI 2.1 che accettano segnali 4K/120 fps e sono compatibili ALLM (Auto Low Latency Mode) e VRR (Variable Refresh Rate), per migliorare l’esperienza di gioco con le console compatibili. La porta 3 è compatibile eARC/ARC per il canale di ritorno audio che supporta fino al Dolby Atmos; tutte le porte HDMI gestiscono la protezione HDCP 2.3. È presente una porta ethernet che permette il collegamento in rete locale, altrimenti possibile via Wi-Fi a/b/g/n/ax.

Il sintonizzatore satellitare (DVB-S/S2) è doppio, ed è affiancato dall’ingresso per il digitale terrestre (DVB-T/T2). Disponibile un ingresso con jack 3,5 mm per l’impiego del sistema audio come canale centrale con soundbar compatibili, oppure per video composito e audio stereo; accanto ad esso, l’uscita ottica Toslink per l’audio digitale. L’alloggiamento per la CAM Common Interface+ 1.4 si trova in posizione verticale, alla sinistra delle due porte USB (una di esse è in versione 3.2) che in Italia non consentono l’utilizzo di supporti esterni per la registrazione di programmi TV.

La vaschetta con la presa di alimentazione, guardando il retro, si trova a sinistra. In merito all’audio dell’apparecchio, che nella potenza complessiva di 50 W comprende due subwoofer da 10 W ciascuno, è utilizzata la tecnologia Acoustic Surface Audio+: impiega tre attuatori che, vibrando, riescono a far produrre il suono direttamente allo schermo e seguire le immagini riprodotte. Tramite la funzione Voice Zoom 2 è possibile incrementare la resa delle voci senza necessità di alzare il volume del TV. Da tempo Sony ha adottato una soluzione particolare per i supporti da tavolo, che viene sfruttata anche in questo apparecchio: i piedini metallici in dotazione possono essere installati in tre diverse configurazioni.

Le prime due consentono di modificare la distanza tra i supporti, mentre la terza permette di alzare il TV, lasciando lo spazio sufficiente per collocare una soundbar proprio sotto lo schermo. Il televisore, inoltre, è installabile a parete mediante un supporto VESA 300×300. Come accennato in precedenza, il firmware di questa serie di apparecchi è basato su Android TV 10, ma con la nuova interfaccia utente Google TV.

Assieme al TV sono inclusi due telecomandi, uno col classico tastierino numerico, l’altro per la gestione della smart TV e i tasti per aprire direttamente le app YouTube, Netflix, Disney+ e Prime Video, che comprende il microfono per i comandi vocali. Nessuno dei due ha la retroilluminazione.

Le funzionalità Chromecast sono integrate per consentire lo streaming di contenuti da dispositivi mobili e c’è la compatibilità DLNA, oltre al supporto a AirPlay2 e HomeKit. Le app preinstallate includono Netflix, Prime Video, Disney+ e YouTube. L’acquisto di uno degli apparecchi di questa serie comprende l’accesso illimitato per 12 mesi al servizio di streaming Bravia Core fornito da Sony stessa, assieme al riscatto di 5 film in catalogo, che comprende numerosi titoli IMAX Enhanced. Con il TV Sony Bravia XR-65A80K sono forniti due telecomandi, uno con il tastierino numerico, l’altro più compatto con il microfono per i comandi vocali tramite assistente Google, i tasti per la smart TV e l’accesso diretto proprio alle app preinstallate di cui sopra.

Nella confezione ci sono i due supporti con le viti di fissaggio, gli adattatori degli attacchi VESA per l’utilizzo di cavi volti a prevenire cadute accidentali, la guida rapida, il manuale d’uso e il cavo di alimentazione, assieme alle batterie per i due telecomandi.

La prova

L’apparecchio, una volta estratto a quattro mani dall’imballaggio con tutta la cautela necessaria, va disposto su una superficie piana e coperta da un panno morbido utile a evitare danneggiamenti del pannello, per favorire l’assemblaggio dei piedini metallici. Questi possono essere installati in tre diverse posizioni, tra le quali quella che consente di lasciare lo spazio sotto al TV per collocare una soundbar. La configurazione iniziale è molto guidata e, se si possiede un account Google, con uno smartphone è possibile completare più rapidamente la procedura, altrimenti è necessario il telecomando – assieme a un po’ di pazienza – per digitare account e password e avanzare in sequenza. La sintonizzazione dei canali TV del digitale terrestre è piuttosto veloce; la qualità delle immagini appare da subito abbastanza buona e provvista di una grande vivacità dal punto di vista cromatico nella modalità Standard.

L’interfaccia di Google TV è simile alla versione precedente, ma ha guadagnato in reattività.

I canali trasmessi in alta definizione permettono di imprimere maggiore solidità generale alla visione, rispetto a quelli in definizione standard, i quali sono in ogni caso di qualità sufficiente, senza artefatti macroscopici. Col collegamento in rete, richiamando la piattaforma HBBTV (Hybrid Broadcast Broadband TV) per la TV interattiva che è integrata in tutte le smart TV recenti e permette l’accesso ai canali in streaming, si può vedere anche Rai 4K senza necessità di collegare un impianto satellitare ed acquistare la CAM con la card Lativù. Giocando con le impostazioni del “Motion Flow” e del “Reality Creation” si può ottimizzare la resa delle immagini SD e HD, e suggerisco eventualmente di provare per far sì che il risultato corrisponda al proprio gusto personale; nel mio caso, prima dell’esecuzione delle prove di visione di contenuti in 4K, disattivo questa tipologia di opzioni.

Tramite la piattaforma interattiva HBBTV è possibile vedere Rai 4K in streaming.

La Sony tiene in grande considerazione gli utenti Apple, dato che si possono integrare dispositivi come iPhone, iPad e Mac, per trasmettere contenuti sul TV direttamente dagli stessi, tramite AirPlay, ovvero un insieme di protocolli sviluppati dalla casa di Cupertino.

Ho collegato un iPad Air alla rete locale via Wi-Fi e iniziato a guardare una puntata della serie TV “Fondazione” presente su Apple TV+; premendo l’icona AirPlay durante la riproduzione sullo schermo dell’iPad si ottiene l’elenco degli apparecchi compatibili trovati nella rete locale e da qui ho selezionato il TV Sony: le immagini in 4K riprodotte dal pannello OLED sono di eccellente qualità, luminose, con neri profondi e una quantità di dettagli ben visibili sia in primo piano, sia sullo sfondo.

Lo scaler, grazie alle numerose opzioni di configurazione disponibili, permette di ottenere delle immagini di buona qualità partendo da contenuti in bassa risoluzione.

Richiamo l’app di Netflix dal telecomando e inserisco le credenziali per accedere alla libreria di contenuti, dalla quale inizio a visionare le spettacolari quanto concitate scene iniziali del fantascientifico “The Adam Project”, film in 4K e Dolby Vision: il dettaglio è di grande precisione, la resa cromatica ben misurata, il contrasto davvero ottimo.

Un fotogramma dal solito test con “Sopravvissuto: The Martian” evidenzia la buona luminosità di picco e la ricchezza di dettagli delle immagini espressa dal pannello.

Guardo alcuni spezzoni di episodi delle due serie di documentari in 4K di Attenborough, “La vita a colori” e “Il nostro pianeta”, i quali non fanno che confermare quanto già emerso in precedenza, grazie alla naturalezza della resa cromatica e alla luminosità delle immagini. Noto che, se si seleziona il “Netflix Calibrated mode” nelle impostazioni, il sensore di luminosità ambientale si attiva automaticamente, senza possibilità di disabilitarlo.

La modalità immagine con segnali Dolby Vision può essere impostata in chiaro, scuro o brillante.

Provo a vedere qualche episodio della serie “Gli Anelli del Potere” su Prime Video, e anche in questo caso la resa video è ottima, i colori sono vivaci e i dettagli nelle scene scure sono ben visibili. Completato il tour sullo streaming, vado a collegare il lettore Oppo e inserisco il supporto 4K di “Sopravvissuto: The Martian”. Le immagini su questo TV Sony sono molto convincenti, grazie alla buona luminosità e alla resa cromatica abbastanza naturale; le scene del capitolo 6 che utilizzo come riferimento per valutare la resa del pannello propongono un livello di luminosità molto soddisfacente, che riesce a mettere ben in evidenza, ad esempio, i dettagli del casco e della tuta spaziale. Cambio disco, un altro in 4K, e avvio la riproduzione di “Blade Runner 2049”: la resa dell’incarnato è decisamente buona, i colori sono molto naturali.

Applicando il “Netflix Calibrated mode” non è possibile disattivare il sensore di luce ambientale.

Nella visione di contenuti SDR come “Samsara” si possono apprezzare i tantissimi dettagli dei costumi e l’esuberanza cromatica dei colori nella scena iniziale delle danzatrici balinesi. Utilizzando delle scene tratte da “Blade Runner: The Final Cut” e “V per Vendetta” con risoluzione DVD, posso constatare l’ottimo lavoro svolto dal “Cognitive Processor XR” della casa nipponica, che riesce a dare fluidità e migliorare la resa cromatica ai filmati.

Il riproduttore multimediale permette di ascoltare brani audio in formato FLAC, WAV, MP3 e OGG.

Riguardo all’audio, gli attuatori che trasformano lo schermo in altoparlante funzionano abbastanza bene, i due subwoofer offrono un discreto rinforzo in gamma bassa pur non realizzando prodigi; il riproduttore audio integrato permette l’ascolto di tracce in formato FLAC, WAV, MP3 e OGG, producendo, con tutte le limitazioni del caso, un suono piacevole e di sufficiente potenza.

Per la visualizzazione delle foto da supporti USB il TV Sony supporta esclusivamente il formato JPG, ma la qualità è elevatissima: le immagini hanno una spiccata luminosità, colori ben saturi e una notevole ricchezza di dettagli. I telecomandi in dotazione sono pratici da utilizzare, benché privi di retroilluminazione.

Il supporto a AirPlay permette di integrare con semplicità i dispositivi Apple per inviare contenuti al TV.

Le misure

Conclusioni

Il modello da 65” della serie OLED A80K di Sony offre buone prestazioni video con tutte le tipologie di segnale; accuratezza del colore e buona luminosità di picco caratterizzano le immagini HDR riprodotte dal pannello.

La gran quantità di controlli e regolazioni disponibili sulle immagini potrebbe intimorire gli utenti meno inclini alle personalizzazioni, proprio perché una combinazione errata potrebbe compromettere la resa, ma posso assicurare che utilizzando le impostazioni di fabbrica la visione è piuttosto soddisfacente.

I contenuti a bassa risoluzione migliorano nella resa d’insieme della riscalatura, grazie alle ottime capacità del “Cognitive Processor XR”. Un apparecchio interessante pure per gli appassionati di videogiochi e in particolare per i possessori dell’ultimo modello di console della casa. Il prezzo di listino si colloca nei dintorni di analoghi prodotti concorrenti, ed è adeguato al livello costruttivo e tecnologico dell’apparecchio.
Marco Meta


Ci è piaciuto

  • Semplicità d’uso.
  • Scaler video molto accurato.
  • Ampiezza della gamma di controlli disponibili sulle immagini.

Non ci è piaciuto

  • Assenza supporto HDR10+.
  • Niente PVR per l’Italia.

Sony Bravia XR-65A80K

Televisore OLED 4K HDR Android
Distributore per l’Italia: Sony Europe B.V. Sede Secondaria Italiana, Via A. Rizzoli 4, 20132 Milano. Tel. 02 618381 – www.sony.it
Prezzo di listino: euro 2.699,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Schermo: OLED 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel).
  • Diagonale: 65” (164 cm).
  • Audio: 5×10 W.
  • Firmware: Android TV 10 (Q).
  • Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.0, 2 ingressi HDMI 2.1, 1 uscita audio digitale Toslink, slot Common Interface CI+ 1.4, 1 porta USB 2.0 tipo A, 1 porta USB 3.2 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, Bluetooth 4.2.
  • Dimensioni: 1.448x862x330 mm (con supporti).
  • Peso: 24,6 kg (con supporti)

Author: Redazione

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