HiFiMan con la nuovissima cuffia Sundara, dal prezzo contenuto per il suo standard e dalle caratteristiche tecniche studiate per un abbinamento anche con un semplice smartphone, mira a conquistare un pubblico ancora più vasto ma che non rinuncia alla qualità di ascolto anche in situazioni outdoor.
Non è la prima volta che AUDIOreview prova una cuffia HiFiMan; sul numero 392 abbiamo recensito la stupenda Susvara, e ogni volta che mi capita di ascoltare una nuova cuffia nata dalla mente del Dr. Fang Bian sono sempre affascinato dai progressi e miglioramenti che puntualmente emergono. Anche con la sua ultima creatura, oggetto di questa prova, è stato amore al primo ascolto, non solo perché suona bene, che è ovviamente l’aspetto più importante, ma anche perché è un prodotto che, in un certo senso, presenta delle novità per HiFiMan. Per prima cosa si propone ad un prezzo accessibile a molti, il che, considerando la tecnologia magneto-planare, la qualità del prodotto e le performance musicali che è in grado di esprimere, può essere considerato tranquillamente un “affare”; seconda considerazione, è la prima cuffia HiFiMan ad essere concepita per un utilizzo anche in movimento. A conferma di ciò basti dire che viene fornita con un solo cavo da 1,5 metri con connettore angolare, tipico di tutti i prodotti per uso outdoor, terminato con spinotto da 3,5 mm e adattatore da 6,3 mm. Per poter rendere la Sundara gestibile anche da lettori portatili, la casa ha dovuto rivedere sia l’efficienza che l’impedenza rispetto ai suoi soliti standard, adeguandone i parametri per consentire un perfetto accoppiamento anche per questo specifico utilizzo.
Tecnica e costruzione
La linea della Sundara è sicuramente più tondeggiante rispetto all’ultima tendenza HiFiMan, con un certo stile rétro che ho particolarmente apprezzato. Appena la si prende in mano si ha la sensazione di un prodotto ben realizzato, molto lineare nella costruzione generale, dove non si evidenziano viti o punti deboli nell’assemblaggio. La stabilità sulla testa è garantita non solo dalla buona pressione che svolge l’archetto, sicuramente il peso contenuto in soli 372 grammi contribuisce a renderla molto comoda.
L’archetto, come tutta la struttura, è in alluminio, verniciato di colore nero, e la sua regolazione avviene tramite degli scatti un po’ duri ma proprio per questo molto precisi. I padiglioni sono grandi e avvolgenti e consentono a chiunque di trovare il giusto comfort, coadiuvati anche dall’imbottitura dei pad che, essendo in morbido lattice con effetto memoria, sono perfetti anche per sessioni di ascolto particolarmente prolungate. Il cavo è di tipo rimovibile e ricorda quello utilizzato sia sulla HE-1000 che sulla Susvara ma il connettore è leggermente diverso; peccato perché avrei voluto provare la Sundara in bilanciato, utilizzando il cavo della Susvara in mio possesso, ma essendo differenti non è stato possibile. Forse HiFiMan, dato che include nella confezione un solo cavo da 1,5 metri, avrebbe potuto fornirlo almeno da 2 metri. Infatti, se è perfetto nel caso di utilizzo della cuffia in abbinamento ad un lettore portatile, lo è un po’ meno se la colleghiamo ad un impianto fisso.
In questo caso, per una maggiore libertà di movimento, sarà sicuramente più comodo procurarsi una prolunga per cuffia. Va invece elogiato il connettore utilizzato su questo cavo che è costruito con la parte finale in metallo massiccio placcato oro, forse uno dei migliori che abbia trovato fornito di serie. La Sundara tecnicamente è un modello magneto-planare di tipo aperto e la casa dichiara di aver utilizzato un nuovo diaframma che è addirittura più sottile dell’80% rispetto a quello utilizzato sulla HE-400, riuscendo ad ottenere in questo modo una risposta in frequenza più lineare e grande velocità ai transienti.
I dati tecnici dichiarati sono particolarmente interessanti, specie quelli sulla risposta in frequenza che coincidono perfettamente con quelli della top class Susvara: 6 Hz-75 kHz, mentre i valori di impedenza sono fissati a 37 ohm e la sensibilità a 94 dB. Leggendo questi valori si percepisce subito la caratteristica di questa cuffia che mira ad essere utilizzata, volendo, anche direttamente con uno smartphone; tutto sommato, se siete amanti della musica a basso volume, è in grado di suonare discretamente bene anche in questo modo ma basterà usare un semplice amplificatore per cuffie portatile per ottenere performance molto buone. Per questa particolare prova ho utilizzato un FiiO E12 Mont Blanc e la prestazione è stata di grande soddisfazione sia per la forte pressione sonora che è possibile raggiungere sia per l’ottima performance musicale.
Ascolto
Dopo aver svolto il consueto rodaggio durato circa 300 ore collegando la cuffia all’apposita uscita di un lettore CD in funzione repeat, è iniziato l’ascolto della Sundara. Per la prova ho utilizzato un impianto composto dal music server Cocktail Audio X50 abbinato al DAC esterno della Teac UD-501 mentre come amplificatore ho impiegato il Violectric HPA-V281, il mio attuale riferimento, che è stato in grado di pilotare la Susvara con grande disinvoltura. I cavi di alimentazione erano, per tutti gli apparecchi, dei Fascino della Neutral Cable mentre come cavo d’interconnessione tra il DAC e l’amplificatore ho inserito l’AM-XLR Reference di AM Audio. Primo brano: “When I Fall In Love” di Chris Botti, in formato 16 bit/44 kHz. Già nei primi secondi di ascolto si rimane impressionati dall’head stage che la Sundara è in grado di riprodurre, veramente molto ampio sia in larghezza che in profondità; sotto questo aspetto mi ricorda la Sennheiser HD800, ma mentre la cuffia tedesca rimane più radiografante nelle frequenze più alte, la Sundara è molto più delicata, mantenendo comunque un’ottima capacità di analisi anche nel microcontrasto.
Molto bella ed articolata la gamma bassa, con la tromba di Chris Botti che si stacca perfettamente dal resto del contesto restituendoci un’immagine di dolcezza e rilassatezza di grande spessore. La gamma alta è perfetta, lucida e definita, mai dura o fastidiosa; i piatti della batteria sono perfettamente riprodotti senza essere invadenti ma con effetto presenza molto realistico. Ascoltando questa cuffia devo ammettere di aver avuto la sensazione di un prodotto di altissima qualità: non che la Sundara non lo sia, tutt’altro, è solo che mi è sembrato di avere sulla testa una cuffia dal costo almeno doppio rispetto a quello richiesto… Mi piace moltissimo l’impostazione timbrica: pur mantenendosi in linea con i parametri di tutti i modelli HiFiMan (“trasparenza e neutralità dell’emissione sonora”), in questo caso si è voluto dare un piccolo risalto alla gamma bassa. Un piccolo risalto, intendiamoci, ma che si avverte ed è forse la chiave della piacevolezza d’ascolto.
La Sundara è talmente piacevole che più l’ascolti e più ti viene voglia di ascoltarla. La sua ricchezza armonica e fedeltà nella riproduzione dei suoni rende qualsiasi brano, indipendentemente dal genere musicale, come se si ascoltasse per la prima volta. Con “Just Passing Trough” di Chris Rea, in formato 16 bit/44 kHz, la voce è perfettamente centrata con i piatti della batteria che sono bene a fuoco e scandiscono il tempo con una trasparenza e ariosità di grande efficacia.
Quando arriva il pianoforte la risposta ai transienti è netta e precisa e la scansione dei vari piani sonori notevole, non credo di sbilanciarmi troppo dicendo che non siamo troppo lontani dalla Susvara. Sì, è vero, una volta ascoltata quest’ultima si rimane impressionati da così tanta qualità, ma posso confermare che anche la Sundara è una cuffia dal gran bel suono e una volta provata difficilmente ve ne separerete. Nel caso in cui stiate pensando all’acquisto di un prodotto di alta qualità e il vostro budget fosse adeguato, la Sundara vi regalerà fortissime emozioni, da prima della classe. Io credo che il progetto ed il segreto di questo modello sia proprio nella possibilità di offrire una cuffia dalle elevatissime prestazioni ad un costo umano. Sembra un concetto banale che farebbe pensare a chiunque che sia semplice da applicare a livello produttivo, ma non è proprio così. Quando si produce una cuffia o un prodotto in generale l’aspetto costo, materiali e prestazioni deve avere un equilibrio e HiFiMan è riuscita a far pendere l’ago della bilancia molto su qualità e prestazioni. Hanno fatto veramente un ottimo lavoro!
Continuando l’ascolto, ed esattamente con “The Thin Ice” da “The Wall” dei Pink Floyd in formato 16 bit/44 kHz, è molto bello il contrasto della voce iniziale di Gilmour con quella di Waters e quando si arriva a circa 1 minuto e 45, con la botta della batteria che è in grado di mettere in crisi molte cuffie e molti diffusori di qualità, la Sundara non si scompone minimamente restituendoci questo fantastico brano in tutto il suo intramontabile fascino. Forse con questo disco dei Pink Floyd, più che con altri, spesso da me utilizzato per le mie recensioni, si riescono ad evidenziare pregi e difetti delle cuffie oggetto della prova. Dinamica, distorsione, tenuta in potenza sono valori che emergono immediatamente e la Sundara ha superato anche questa prova a pieni voti! La tenuta in potenza senza avvertire distorsione è molto alta e vi consiglio di non esagerare troppo con il volume perché questa è una cuffia che senza accorgervene vi porta in un attimo a pressioni sonore a rischio timpani! Passando alla musica classica, le ottime doti di capacità di analisi, tridimensionalità, effetto presenza e piacevolezza di ascolto vengono perfettamente mantenute, con la resa dell’orchestra e la collocazione degli strumentisti pressoché perfetta.
Conclusioni
Forse per concludere basterebbe la locuzione latina, che prende spunto da Aristotele, “in medio stat virtus” ma probabilmente non sarebbe sufficiente per dare un’idea precisa sulla qualità di questa nuova cuffia. HiFiMan con la Sundara ha voluto proporre un prodotto “relativamente economico”, estremamente versatile ed in grado di competere, e spesso sconfiggere, molte cuffie presenti sul mercato, anche quelle dal costo più che doppio. Un’altra magia HiFiMan, tutta da ascoltare.
Leonardo Bianchini
HiFiMan Sundara
Cuffia magneto-planare aperta
Distributore per l’Italia: PlayStereo di Ventura Gerardo, Via Caravaggio 209, 65125 Pescara. Tel. 085 4718079
www.playstereo.com
Prezzo IVA compresa: euro 499,00
Caratteristiche dichiarate dal costruttore
- Cuscinetti: in lattice con effetto memoria ricoperti in pelle sintetica.
- Risposta in frequenza: da 6 Hz a 75.000 Hz.
- Peso: 370 g.
- Impedenza: 37 ohm.
- Sensibilità: 94 dB/1 kHz, 1 mW.
- Dotazione fornita di serie: cavo rimovibile da 1,5 m con connettore da 3,5 mm e adattatore da 6,3 mm