AudioQuest DragonFly Red

Pendrive USB con funzione di convertitore D/A, preamplificatore e amplificatore per cuffie. La “chiavetta” di violino.

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Elegante la confezione di vendita, rifinita in nero opaco gommato, molto hi-tech. Il contenuto include una custodia similpelle per proteggere il Dragonfly Red quando viene trasportato o riposto.

L’audio di qualità ha oramai mutuato concetti e strumenti dall’informatica e già da tempo sono disponibili in commercio convertitori D/A inseriti nello spazio di una memoria USB portatile. Del resto la riduzione delle dimensioni dei circuiti è la sfida che la moderna tecnologia sta vincendo e ovviamente la corsa alla miniaturizzazione ha portato evidenti cambiamenti anche nel regno degli audiofili.

AudioQuest è un’azienda molto nota per la vasta produzione di cavi e accessori; nel proprio catalogo la linea DragonFly è costituita da convertitori USB portatili, studiati per migliorare le prestazioni di dispositivi mobili come smartphone o tablet e PC. Il modello Red di cui ci occupiamo in questa prova si colloca al vertice della serie e presenta delle soluzioni tecniche e sonore che lo rendono adatto ad un impiego anche in situazioni più esigenti.

Progetto e costruzione

Esteticamente non si differenzia molto da un’elegante “chiavetta” USB e già questo, considerata la compattezza del prodotto, rende il DragonFly Red un oggetto dal design raffinato. Il corpo è rifinito con una verniciatura automobilistica di colore rosso metallizzato, come se fosse un’auto sportiva, ed ha tutta l’aria di essere in metallo. Solo un leggero rigonfiamento sulla parte terminale, che crea il giusto spazio ad una presa jack da 3,5 mm, rivela che si tratta di altra cosa che un dispositivo di archiviazione dati. Sul lato opposto all’uscita audio c’è invece il connettore USB-A, completamente dorato e protetto da un coperchio di plastica molto rigida. Sulla faccia superiore è presente una finestrella a forma di libellula che si illumina in vari colori durante la riproduzione fornendo informazioni riguardo al formato audio PCM ricevuto, che può arrivare fino a 24 bit/96 kHz.

Negli apparati elettronici l’attributo “piccolo” non significa mai banale ed effettivamente la tecnologia impiegata da AudioQuest è degna di nota. Il cuore del DragonFly Red è il chip di conversione ES9016 di ESS Technology, rappresentante della famiglia Sabre che da qualche anno si è imposta all’attenzione dagli audiofili. Le prestazioni strumentali e sonore di questa linea di circuiti integrati sono di vertice e non capita frequentemente di incontrarle in realizzazioni dal prezzo contenuto.

Un DAC non è composto dal solo convertitore e le comunicazioni con l’esterno, sia in ingresso che in uscita, sono punti cardine nella resa globale. Il DragonFly Red impiega un’interfaccia USB basata su microcontrollore a 32 bit Microchip PIC32MX che offre possibilità di aggiornamenti futuri e ha bassi consumi energetici per rendere il DAC compatibile con i dispositivi mobili. Secondo quanto dichiarato da AudioQuest un codice USB asincrono denominato Streamlength assicura basso jitter nonché minimo impiego di risorse di memoria. Non necessita di driver aggiuntivi ed è compatibile con tutti i maggiori ambienti informatici attuali Apple, Windows, e in ambito mobile iOS, Android. Particolarmente curata, la lotta al jitter si avvale pure di un circuito integrato di clock denominato Hybrid-PLL che garantisce elevate prestazioni con un occhio ad un saggio contenimento dei costi.

L’uscita analogica è ad accoppiamento diretto e raggiunge i 2,1 volt tanto da rendere possibile il pilotaggio di una vasta schiera di cuffie e da non aver difficoltà nel collegamento con preamplificatori o amplificatori integrati. Inoltre AudioQuest dichiara che il DragonFly Red può operare da preamplificatore grazie alla possibilità di regolazione del volume, una funzione che avviene nel dominio digitale a 64 bit, comandata dal PC o dal sistema mobile collegato. È una soluzione raffinata visto che il volume digitale presenta in linea teorica dei vantaggi rispetto al classico attenuatore analogico a patto che vengano impiegate “parole” con un numero di bit elevato; contiamo di tornare sull’argomento in maniera più approfondita in tempi brevi.

Note d’uso e ascolto

Veramente poco da dire sull’operatività di questo DAC: un solo modo di collegamento in ingresso e lo stesso in uscita. Provato in ambiente Windows l’interfacciamento è stato plug and play e le procedure iniziali per l’utilizzo del DragonFly Red si sono limitate ad una minima impostazione dell’hardware, attraverso il sistema operativo, e la scelta del driver nel software di riproduzione. La finestrella a forma di libellula si illumina durante il funzionamento e cambia colore con la frequenza di campionamento. Rosso indica lo stand-by, le frequenze di riproduzione sono invece scandite dal verde per i 44,1 kHz, dal blu per i 48 kHz, dall’arancio per i 88,2 kHz e dal magenta per i 96 kHz.

Trattandosi in linea di massima di un prodotto studiato per migliorare le prestazioni audio di un PC o di uno smartphone (tramite adattatore non incluso nella confezione) ho iniziato la prova del DragonFly Red sfruttando il mio laptop come sorgente e una cuffia intraurale Yamaha EPH-M100. La timbrica è risultata piacevole, appena smussata in basso facendo il confronto con l’uscita del notebook, ma la resa globale è apparsa decisamente più convincente per espressione dinamica. La trasparenza e il dettaglio poi hanno fatto un evidente salto in avanti permettendo il riconoscimento di quelle sfumature sottili che l’ascolto in cuffia spesso mette bene in risalto quando la qualità del sistema è di livello. Ho voluto successivamente cimentarmi pure nell’impiego di una cuffia di maggior pregio come la Sennheiser HD650, dall’alta impedenza e bassa sensibilità, con la quale il DragonFly Red non si è scomposto più di tanto. Nonostante mi sia trovato ad arrivare al limite con l’escursione del volume, è stato un ascolto molto soddisfacente caratterizzato da un’apprezzabile naturalezza e raffinatezza.

Essenziale la dotazione dei collegamenti. Un solo ingresso, quello USB che fornisce segnale e alimentazione, e una sola uscita con presa jack da 3,5 mm. Il livello e l'impedenza di uscita sono adeguati per il pilotaggio di cuffie o di un amplificatore.

Essenziale la dotazione dei collegamenti. Un solo ingresso, quello USB che fornisce segnale e alimentazione, e una sola uscita con presa jack da 3,5 mm. Il livello e l’impedenza di uscita sono adeguati per il pilotaggio di cuffie o di un amplificatore.

Il secondo passo della prova è stato quello di sfruttare dei diffusori da scrivania amplificati, nello specifico degli Edifier Luna Eclipse che spesso mi fanno compagnia durante il (tanto) tempo passato al computer. Anche in questo caso ho gradito il dettaglio e l’equilibrio tonale ed è cresciuta la convinzione che il DragonFly Red potesse ben figurare in un impianto hi-fi.
Dunque non ho mancato il successivo inserimento nel mio sistema al gran completo, DRC e subwoofer inclusi, e devo ammettere che ho lasciato il piccolo DAC AudioQuest collegato per un lungo periodo, senza sentire troppo l’esigenza di un ritorno ad una sorgente di livello superiore. Ho trovato la resa molto soddisfacente e mi sono divertito ad ascoltare compiaciuto un suono fuori dall’ordinario in relazione alla natura dell’apparecchio.

Posso senz’altro definire audiophile le performance di questo piccolo dispositivo informatico, dalla timbrica equilibrata alla rifinitura dell’alto, al dettaglio ben curato e a una resa degli strumenti acustici di apprezzabile naturalezza. Nell’adagio dall’“Estate” delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi il violino della Mutter è apparso tremolante come una fiammella, scosso con decisione dall’ingresso del resto dell’ensemble con una eco distinta che ha ricreato un ambiente di dimensioni larghe e ben estese in profondità. La registrazione dell’esibizione dal vivo della coppia Eric Clapton e Winton Marsalis di “Play The Blues” è decisamente brillante e il DragonFly lo ha evidenziato con sicurezza senza particolari enfasi. Gli ottoni sono apparsi incisivi e luminosi, il suono della chitarra di Clapton è stato di classe e le percussioni hanno avuto un discreto impatto mentre tutta l’orchestra ha riempito degnamente lo stage.

Sofisticata l’atmosfera nell’interpretazione di Elian Elias dei classici di Bill Evans, vellutata la voce, stabile sulla scena il pianoforte e di buona presenza pure il contrabbasso.
Come nell’ascolto in cuffia nel complesso ho trovato lodevole anche la trasparenza, che si è avvicinata a quella riscontrabile in macchine di livello ben superiore. Tirando le somme le sensazioni provate mi hanno spinto a paragonare il DragonFly Red a convertitori di buon livello, dal prezzo di almeno 4 o 5 volte superiore, una cifra che attualmente consente di avere un buon suono rimanendo entro i canoni di una spesa ragionevole.

Avrei desiderato maggiore corpo in alcuni frangenti, quella sensazione di struttura maggiore del segnale musicale che si cerca scalando i listini verso prodotti di maggior pregio, penso però che in un confronto alla cieca con qualche DAC da tavolo di buon livello avrei potuto confondermi in più frangenti. Niente male dunque per una “chiavetta” USB che in fin dei conti trasforma la tensione generata da un computer in musica.

Conclusioni

L’AudioQuest DragonFly Red è valido come amplificatore per cuffie per ascoltare la musica fuori casa ma può meravigliare se utilizzato come DAC in un impianto di buon livello. Non ha pretese Hi-End nella costruzione e indubbiamente presenta una limitata versatilità dal punto di vista dei formati trattati e delle connessioni, però suona bene e può trasformare un PC in un riproduttore audiophile con una spesa molto contenuta.

In un mercato che sembra puntare vertiginosamente (e pericolosamente…) verso prodotti dal prezzo molto elevato esistono ancora eccezioni bensuonanti e abbordabili. Sfruttando con saggezza la tecnologia informatica e i pregiati chip di conversione attuali qualcuno ottiene valide prestazioni anche mantenendo basso il numero degli zeri del conto finale. Un dato di fatto su cui dovremmo tutti riflettere seriamente.
Andrea Allegri


Le misure

Prestazioni rilevate in modalità PCM lineare

Livello di uscita (1 kHz/0 dB) (Fs da 44,1/48/96 kHz): sinistro 2,06 V, destro 2,06 V

Impedenza di uscita: <1 ohm

Risoluzione effettiva (Fs 96 kHz): sinistro >16,3 bit, destro >16,3 bit

Gamma dinamica (Fs 96 kHz): sinistro 114,5 dB, destro 114,6 dB

RISPOSTA IN FREQUENZA (a -3 dB, Fs 44,1/48/96 kHz)
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Distorsione armonica (tono da 1 kHz a -70,31 dB, Fs 96 kHz)
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Risposta impulsiva (un campione a 0 dB, Fs 96 kHz)
dragimpu-convertito
JITTER TEST (spettro di un tono da 24 kHz a -6 dB, Fs 96 kHz)

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Questo microscopico DAC converte solo il PCM fino a 96 kHz, ma in questo ambito di segnali opera sorprendentemente bene. In primo luogo sulla risposta utile, che coincide quasi con il massimo limite teorico visto che con 96 kHz di campionamento tocca i 42 kHz a -2 dB, con solo 0,3 dB massimi di attenuazione in banda udibile. E poi con la risoluzione, che non è altissima per ampi segnali (16,3 bit effettivi) ma che per piccoli segnali (test di gamma dinamica) tocca ben 18,7 bit equivalenti. La conferma dell’ottimo comportamento con piccoli livelli di segnale viene dallo spettro del tono puro da -70 dB, nel cui spettro non compaiono distorsione né spurie se non microscopiche. Una bella sopresa viene anche dal jitter, la cui parte preponderante, ancorché molto moderata, risiede nella componente stocastica (si vede molto bene dalla simmetria delle piccole “gobbe” sul fondo di rumore), mentre quella periodica è piccolissima, pari ad appena 3,4 picosecondi.
Per il resto, il bilanciamento è perfetto, la tensione di uscita è standard e l’impedenza interna è praticamente nulla. L’impulso è del tutto asimmetrico perché la filtratura è evidentemente integralmente analogica, o equivalente a tale (IIR), e quindi le rotazioni di fase in gamma alta sono consistenti. Ma chiedere “tutto” ad un componente così compatto sarebbe davvero una pretesa poco sensata.
F. Montanucci


AudioQuest DragonFly Red

DAC, pre e ampli per cuffia USB

  • Costruttore: AudioQuest, 2621, White Road, Irvine, CA 92614, USA. info@audioquest.com – www.audioquest.com
  • Distributore per l’Italia: Audiogamma Srl, Via Pietro Calvi 16, 20129 Milano. Tel. 02 55181610 – www.audiogamma.it
  • Prezzo: euro 199,00
Caratteristiche dichiarate dal costruttore
  • Risoluzione: fino a 24 bit/96 kHz.
  • Tensione di uscita: 2,1 V.
  • DAC: Sabre ES9016.
  • Compatibilità: Windows 7/8.1/10; Apple OS X; Linux (nessun supporto fornito).
  • Compatibilità mobile: Apple iOS (5 e superiori); Android 4.1 e superiori.
  • Dimensioni (LxAxP): 19x12x62 mm

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