Yamaha RX-A2A

Potenza compatta

La linea Aventage propone come nuovo modello per il 2021 l’RX-A2A, un sintoamplificatore dotato di ben tre ingressi (e un’uscita) HDMI 2.1, permette di decodificare i segnali audio a oggetti di Dolby Atmos e DTS:X, ha due uscite subwoofer e due delle sette uscite di potenza sono configurabili per i canali di altezza. L’attenzione, oltre che al mondo digitale grazie al DAC integrato, è rivolta anche agli amanti – vecchi e nuovi – del suono analogico del “disco nero”, con un ingresso dedicato. In una fase successiva arriveranno i modelli A4A, A6A e A8A a completare la gamma.

Uno degli elementi più interessanti del sintoampli Yamaha è la funzione eARC, evoluzione dell’ARC presente nella tecnologia HDMI 2.0, che consente di gestire fino a 32 canali audio, compresi i flussi di dati non compressi a 192 kHz/24 bit. La banda passante disponibile sull’HDMI 2.1 (secondo le specifiche) è di 48 Gbps il che, facendo un conto spicciolo, indica un incremento quasi del doppio rispetto all’HDMI 2.0. In questo modo, è possibile trasferire dati audio con un bitrate elevato: per ora questa tipologia di tracce è disponibile esclusivamente sui supporti Blu-ray Ultra HD, ma con la maggiore diffusione delle linee di comunicazione in fibra ottica e l’avvento di canali streaming in 4K – e prossimamente in 8K – si potrà sfruttare pienamente, assieme alle migliorie apportate anche in campo video come la risoluzione 4K@120 fps che porta a una maggiore stabilità dell’immagine e un’incredibile fluidità di giochi e film.

Lo Yamaha si distingue per il nuovo frontale con finitura a specchio, il grosso potenziometro del volume al centro con a fianco un display multifunzione in formato ridotto, assieme a una piccola manopola per la selezione di sorgenti e opzioni, e una fila di tasti a sfioramento per la selezione tra le modalità “Scena” preconfigurate. Nella parte bassa si trova il tasto per l’accensione/stand-by, assieme ad una porta USB 2.0 5 V/1 A, l’ingresso per il microfono di calibrazione ambientale e la presa jack da 6,3 mm per le cuffie.

Gli ingressi sul retro prevedono principalmente connessioni HDMI: quelle in formato 2.1 sono tre, mentre le rimanenti sono in 2.0; non mancano ingressi analogici RCA tra i quali si annovera anche quello per giradischi con testina MM e relativa messa a terra. L’uscita HDMI è in formato 2.1 e supporterà con degli aggiornamenti segnali 4K@120 fps e 8K@60 fps; le porte HDMI sono compatibili HDCP 1.4 e 2.3 per la protezione dei contenuti. Le uscite analogiche preamplificate includono soltanto quelle per l’audio dei canali frontali e una riservata a una seconda zona, mentre non ci sono uscite video dedicate a quest’ultima; il sistema offre una doppia uscita per subwoofer.

La maggior parte degli ingressi è digitale e in formato HDMI: sono disponibili 3 porte 2.1, mentre tutte le altre sono 2.0. Da notare la presenza tra gli ingressi analogici, quello dedicato al giradischi. Il sintoamplificatore prevede anche la bi-amplificazione per i diffusori frontali, riconfigurando le uscite dei diffusori surrond posteriore. A destra il microfono per la calibrazione ambientale YPAO.

Le uscite di potenza, per cavi nudi o bananine (in questo caso devono essere rimossi i “tappi”), possono essere impostate in diverse modalità, ad esempio per configurazioni 7.1 “classiche”, oppure per alimentare una coppia di canali height delle codifiche audio a oggetti; è possibile perfino la bi-amplificazione dei frontali ma, nel caso, la configurazione è limitata a 5.1 canali. La boccola per l’antenna consente di ricevere segnali radio digitali e analogici (DAB e FM). Dal punto di vista della connettività di rete, si può utilizzare quella fisica oppure Wi-Fi a/b/g/n/ac. In basso a destra è visibile la presa IEC per il cavo di alimentazione. Tra le diverse soluzioni per il miglioramento del suono c’è la tecnologia ART, concepita per eliminare le risonanze esterne al telaio mediante un quinto piedino di appoggio, posto al centro dell’unità.

La compatibilità dell’apparecchio si estende a DLNA e, per i dispositivi iOS, ad AirPlay 2. I segnali audio possono essere inviati anche tramite Bluetooth 4.2 (profili A2DP e AVRCP); il Bluetooth può essere utilizzato anche per il collegamento di una cuffia. Per l’audio multiroom c’è a disposizione la tecnologia proprietaria Yamaha denominata MusicCast, grazie alla quale possiamo utilizzare diffusori senza fili per distribuire l’audio in altri ambienti; tra l’altro, questa funzionalità può essere applicata anche per diffusori surround (MusicCast 20 e 50) e subwoofer (MusicCast SUB 100).

L’RX-A2A consente l’immancabile riproduzione di contenuti “liquidi” in formato PCM fino a 384 kHz/32 bit e in DSD a 11,2 MHz, affidandosi ai convertitori D/A Burr Brown PCM5102A prodotti da Texas Instruments. Per quanto riguarda le codifiche multicanale, è supportato sia Dolby Atmos che DTS:X. Il sintoamplificatore è controllabile mediante comandi vocali, utilizzando un dispositivo Alexa compatibile oppure con Google Assistant. La dotazione standard prevede la guida introduttiva, l’antenna DAB/FM, il cavo di alimentazione, le antenne per la sezione wireless, il microfono per la calibrazione e il telecomando con le sue batterie.

L’interno, ben compattato, integra la grossa aletta di raffreddamento della sezione di potenza.

La prova

Ora passiamo a vedere sul campo questo nuovo concentrato di tecnologia. Una volta estratto il sintoamplificatore dall’imballo e posizionato su un ripiano adeguato, si può sfruttare un’app disponibile per Android e iOS che fornisce una guida passo-passo per procedere all’installazione, individuando le connessioni e i dispositivi da collegare.

Piuttosto completo il telecomando in dotazione, ma non è retroilluminato.

Si nota subito l’ampia possibilità di collegare apparati in HDMI, tra i quali ben tre in versione 2.1; pur volendo sfruttare al massimo gli ingressi con quanto presente in una normale abitazione, ne avanzerà sicuramente qualcuno. La possibilità di connettere un giradischi è un’opzione senz’altro gradita ai devoti del vinile. La connettività di rete fisica riduce notevolmente la possibilità d’interferenze rispetto al Wi-Fi, che può essere in ogni caso impiegato qualora sia complicato servirsi di un cavo per accedere alla rete locale e quindi a Internet.

Nel mio caso impiego un modem router Fritz-Box 7490, a mio parere tra i migliori presenti sul mercato e offre un’eccellente copertura Wi-Fi. Il sistema permette, se si vuole, la bi-amplificazione dei diffusori principali; in questo caso, sarà utilizzabile la classica configurazione 5.1. Al termine della procedura di configurazione e del collegamento dei vari dispositivi, l’app trasmette all’RX-A2A tutte le impostazioni, così da essere immediatamente utilizzabile per l’ascolto della musica preferita o per rendere più coinvolgente la visione dei film, inclusi quelli in streaming.

Degli aggiornamenti sono previsti per aggiungere alla compatibilità Dolby Vision già presente il supporto HDR10+, assieme alla virtualizzazione dei canali di altezza per il Dolby Atmos e per introdurre funzionalità HDMI 2.1 destinate principalmente al gaming, quali la Modalità Auto Low Latency (ALLM), il Variable Refresh Rate (VRR), il Quick Frame Transport (QFT) e il Quick Media Switching (QMS). Naturalmente non viviamo in uno studio di registrazione e gli oggetti presenti in ogni abitazione possono disturbare una corretta diffusione del suono: per questo ci viene in aiuto la casa giapponese che ha realizzato il sistema di calibrazione denominato YPAO-R.S.C. (Reflected Sound Control) che permette di calcolare i riverberi del locale rispetto ai diffusori in uso.

Si dispone il microfono YPAO nella posizione in cui ci si siede e si inizia la procedura; bisogna solo mettere in sicurezza gli amici animali presenti in casa poiché lo sweep di frequenze emesse da ogni diffusore potrebbe disturbarli. Un gatto e un cane che si mettono a inseguire i segnali dei diffusori non sono un bello spettacolo e alterano il risultato. A parte questa nota di colore, la calibrazione si svolge con una certa rapidità e assicura la migliore riproduzione possibile. Il collegamento via eARC col mio TV Sony Bravia 4K da 55” si svolge senza alcun problema e inizio ad apprezzare l’ottimo lavoro svolto dalla calibrazione dell’audio.

Tutte le sorgenti che ho utilizzato, dallo streaming ai supporti 4K, hanno prodotto un suono molto pulito, dettagliato e musicale, con un livello di potenza adeguato a riempire la mia sala di medie dimensioni. Indubbiamente sono rimasto colpito dalla facilità d’uso, agevolata dall’essenzialità dei controlli presenti e dal fatto che non sono necessarie competenze tecniche per poterlo utilizzare appieno praticamente da subito.

Conclusioni

L’apparecchio, con la sua semplicità d’installazione, si è dimostrato un ottimo prodotto per dare vivacità alla mia sala Cinema: è potente, gestisce le codifiche audio più recenti e mette a disposizione, con alcune limitazioni, le peculiarità dello standard HDMI versione 2.1, che nel caso di utilizzo con console di gioco Microsoft Xbox Series X potrebbe rivelarsi problematico sul pass-through a causa di un bug che si è manifestato su alcuni chip usati anche da altri produttori e che mi dicono già in via di risoluzione, magari con un aggiornamento software. Il prezzo inferiore ai mille euro è un valore aggiunto notevole per soddisfare le proprie esigenze sonore.
Michele Barone


Le misure

La potenza nominale di questo Yamaha nel funzionamento in stereo è di 100 watt per canale su 8 ohm, ma in realtà al nostro carico limite ne abbiamo misurati ben 136 per una THD minore dello 0,5%, associati ad una discreta crescita sui bassi valori di modulo e soprattutto nessuna piegatura verso sinistra; molto buono il comportamento alla tritim capacitiva, ne consegue una apprezzabile capacità di pilotaggio in stereo.

Con 5 canali l’erogazione degli stadi finali si mantiene generosa, come mostrano gli alti valori massimi di erogazione raggiunti (fino a 5×290 watt su 2 ohm per treni d’onde da 6 millisecondi), ma la riserva energetica dell’alimentatore (che è bi-livello, ovvero oltre un certo tempo ed un valore di corrente erogata dimezza la tensione fornita) si esaurisce piuttosto rapidamente, ovviamente in modo più lento sui carichi elevati (su 8 ohm si ottengono ancora 5×86 watt dopo 160 millisecondi).

In multicanale la migliore dinamica si ottiene quindi su diffusori dall’impedenza minima non minore di 5-6 ohm, pur sussistendo compatibilità anche con valori molto più bassi. La sezione DAC si caratterizza per un jitter non elevato nella componente periodica e, in ambo le componenti, concentrato soprattutto a frequenze subsoniche, poco rilevanti non essendo direttamente percepibili. La pulizia dei segnali di basso livello è buona anche se nello spettro del tono da -70 dB si ravvisano molte deboli spurie, e la gamma dinamica sfiora i 108 dB, un buon limite. Con segnali PCM campionati a 192 kHz la banda utile vale 66 kHz.
Fabrizio Montanucci


Ci è piaciuto
  • Configurazione guidata
  • Facilità nell’utilizzo
  • Qualità audio
Non ci è piaciuto
  • Manca l’ingresso analogico multicanale

Yamaha RX-A2A
Sintoamplificatore integrato 7.2
Distributore per l’Italia: Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy, Viale Italia 88, 20020 Lainate (MI). Tel. 02 935771
Prezzo (IVA inclusa): euro 999,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Potenza nominale: 100 W per canale (2 canali attivi, 8 ohm, 20÷20k Hz, THD 0,06%).
  • Impedenza minima diffusori: 6 ohm (4 ohm solo per i frontali).
  • Risposta in frequenza: 10÷100k Hz (+0/-3 dB, modo Pure Direct).
  • Rapporto S/N: 110 dB o superiore (IHF-A).
  • Connessioni: 3 ingressi HDMI 2.1, 4 ingressi HDMI 2.0, 1 uscita HDMI 2.1, 3 ingressi RCA stereo, 1 ingresso RCA Phono, 1 ingresso digitale coassiale, 1 ingresso digitale ottico, uscite RCA pre stereo, uscite RCA Zona 2 stereo, 1 uscita trigger 12 V, Ethernet 10/100, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, Bluetooth 4.2 Classe 2; sul frontale 1 porta USB 2.0 tipo A, presa jack cuffie da 6,35 mm.
  • Dimensioni: 435x171x372 mm (esclusa antenna Wi-Fi).
  • Peso: 10,2 kg

Author: Redazione

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