Il multiroom semplice da realizzare, proposto da un’azienda di grande esperienza:
il piccolo Heos 3 di Denon porta un buon suono in qualsiasi stanza della nostra abitazione.
Un audio da scrivania meno “da scrivania” del solito, questa volta, con un prodotto nato per fare da “nomade” all’interno della casa. L’Heos 3 è un piccolo diffusore wireless che fa parte della famiglia Heos, quella che rappresenta il punto di incontro tra Denon e il nuovo pubblico degli ascoltatori “senza cavo”, quelli che hanno tanta musica sparpagliata su supporti diversi e spesso senza nemmeno questi supporti tanto c’è internet e i suoi servizi di streaming a fare da immenso archivio di musica, sempre aperto e disponibile.
La serie Heos nasce proprio per offrire una buona interfaccia a questo nuovo pubblico, con soluzioni facili da utilizzare, dalle buone prestazioni e con funzionalità scalabili così da dare risposte adeguate alle diverse esigenze. Nella gamma Heos il modello in prova è il secondo dal basso, dove solo il più piccolo Heos 1 ha dimensioni ancor più contenute mentre con numeri e caratteristiche più corpose abbiamo l’Heos 5 e l’Heos 7.
In realtà la serie si è ampliata di recente con l’arrivo di una soundbar (e relativo subwoofer) da destinare all’ascolto dell’audio del TV (Heos HomeCinema) e alcune elettroniche che permettono di ampliare e potenziare il tema del multiroom facile. Quindi l’Heos Link, un vero e proprio preamplificatore wireless per streaming audio da collegare ad una rete Wi-Fi domestica; la coppia di finali Heos Amp e Heos Drive rispettivamente da 2×100 e 8×70 watt. Una famiglia che sta crescendo con l’obiettivo di un sistema multiroom facile da realizzare e con prodotti efficaci e flessibili nell’utilizzo.
Il piccolo tuttofare
Il design è un elemento importante per un prodotto che è destinato a stare in bella vista in casa: Denon sceglie una strada di linearità ed essenzialità, dove il richiamo estetico principale è lasciato alla forma asimmetrica del diffusore, grazie alla quale è possibile utilizzarlo in verticale o in orizzontale così da ottimizzare gli ingombri; sono disponibili anche degli accessori specifici per installarlo direttamente a parete così da portare quasi a zero il suo impatto in ambiente.
Il telaio è una pressofusione di plastica, consistente al tatto e ben rifinita. Sul frontale la tela acustica nasconde alla vista (non c’è modo di toglierla) una coppia di altoparlanti fullrange a cono da circa 50 mm di diametro; alle loro spalle una sezione di potenza a due canali in classe D.
Di supporto a questi, Denon ha integrato nell’Heos 3 (così come negli altri modelli superiori) un DSP il cui software è stato potenziato dall’algoritmo MaxxAudio fornito da Waves, azienda di riferimento proprio nell’elaborazione del segnale audio digitale in ambito professionale. Un buon DSP permette a diffusori così compatti e con speaker così ridotti di fare un notevole salto in alto.
Qui sono state integrate delle curve di equalizzazione preimpostate che aumentano la spazialità e la coerenza della gamma riprodotta. Non meno importante la possibilità di utilizzare una coppia di Heos 3 in configurazione stereo, caratteristica che ne rende interessante anche l’impiego come sistema da scrivania e di supporto al computer. Sul piccolo pannello posteriore il condotto reflex e la zona delle connessioni: l’alimentazione, l’ingresso mini-jack da 3,5 mm per una sorgente analogica, l’USB per le pen-drive, la porta di rete; a queste si aggiunge la connessione Wi-Fi di tipo 802.11a/b/g/n a 2,4 e 5 GHz.
Le ultime due sono quelle che ci permettono di gestire il piccolo Heos 3 all’interno di diverse reti: da quella locale della nostra abitazione a quella illimitata di internet e con essa l’accesso a tutti i servizi di streaming online. Attenzione, la rete locale va intesa non solo come distribuzione di contenuti audio verso il dispositivo stesso ma anche nel senso della più ampia riproduzione multiambiente grazie all’abbinamento con altri prodotti Heos (fino ad un massimo di 32) collegati a realizzare un sistema multiroom con i diversi componenti che “dialogano” tra di loro.
O meglio, dialogano con il nostro dispositivo mobile, computer e NAS per riprodurre la musica memorizzata su questi o che da questi viene gestita. L’attivazione dell’Heos 3 deve essere fatta da smartphone/tablet con il supporto della necessaria app (disponibile per iOS e Android), la stessa app che permette di gestire direttamente la musica da riprodurre, memorizzata sul dispositivo stesso o su memorie esterne (librerie di iTunes comprese); inoltre consente di intervenire su alcuni parametri acustici utilizzando un equalizzatore oltre alla classica regolazione dei toni alti e bassi.
L’app permette anche, attraverso il servizio TuneIn, di accedere ad un gran numero di stazioni web-radio e di servizi di streaming tra i quali Rhapsody, Pandora, Spotify. Questi e altri che arriveranno sono autorizzati alla diffusione in determinati paesi, nel rispetto dei diritti di sfruttamento delle produzioni musicali, quindi non sono tutti utilizzabili in Italia. L’attivazione di un account sulla piattaforma Heos permette di avere in memoria le impostazioni e preferenze personali, come i dati di login dei servizi musicali e le playlist realizzate.
Aggiungendo nuovi smartphone e tablet al network Heos automaticamente ritroveremo queste impostazioni anche sul nuovo dispositivo. È possibile anche creare degli account della famiglia, per cui tutti i componenti dello stesso nucleo familiare possono condividere impostazioni e playlist. Da macchina moderna e pronta alle nuove dinamiche della musica in streaming l’Heos 3 offre una buona compatibilità verso i principali tipi di file audio (MP3, WMA, AAC, Flac) con risoluzione che arriva fino a 48 kHz.
Ascolto
Anche utilizzato come elemento singolo l’Heos 3 deve certamente suonare in modo soddisfacente, e così è; ma il suo obiettivo fondamentale, e punto di forza del prodotto, è quello di portare la musica in tutta la nostra abitazione in modo semplice, assicurando la compatibilità sia con diversi formati audio che con un numero più elevato possibile di dispositivi mobili e no. Con questa considerazione in testa faccio partire uan prima traccia, quasi a caso.
Noto subito una buona pulizia sulla gamma media, con le voci proporzionalmente ben riprodotte, soprattutto quelle femminili. La gamma bassa risente ovviamente del cabinet e della collocazione; occorre infatti lasciargli libero spazio attorno ed evitare di posizionarlo in vani dove potrebbe far risonare tutto quello che c’è intorno. Io l’ho preferito in verticale, lontano dalla parete di fondo, giusto accanto al monitor del computer a fare da riproduttore a supporto dei file musicali contenuti in esso e sul NAS collegato.
Da qui sa riempire per bene di un buon suono una stanza non proprio piccola, con una buona pressione sonora, ma non dobbiamo spingere troppo sul volume altrimenti se portiamo il piccolo Heos 3 oltre quelli che sono i suoi limiti fisici la distorsione diventa evidente. Un diffusore divertente, nel senso che ti soddisfa in tante situazioni diverse dove la semplicità d’uso e la facile gestione da dispositivi mobili arrivano prima della massima qualità di ascolto. Per solleticare meglio le proprie orecchie basta salire più in alto nella famiglia Heos.
di Vincenzo Maragoni
Carta d’identità
Denon Heos 3 – Diffusore attivo wireless con streamer di rete
- Altoparlanti: 2 fullrange in bass-reflex.
- Amplificazione: in classe D.
- Connettività: wireless 802.11a/b/g/n a 2,4 e 5 GHz.
- Connessioni: mini-jack da 3,5 mm, USB-A, porta di rete.
- Formati audio: MP3, WMA, AAC, Flac.
- Dimensioni: 130x272x165 mm
Costruttore: D+M Group, Kanagawa-ken, 210-8569 Giappone – www.dmglobal.com
Distributore per l’Italia: Audiogamma SpA. Tel. 02 55181610 www.audiogamma.it