DVORÁK. From The New World

Non solo la “Nuovo Mondo” in questo programma fuori dagli schemi. Difficile dire qualcosa di nuovo nell’affrontare una pagina tanto frequentata in concerto (e in discografia) come la Nona di Dvorák, la celebre “Sinfonia dal Nuovo Mondo”.

Andris Nelsons ne propone una lettura intensa, vibrante, originale negli accenti che sa farsi languida ed introspettiva senza mancare la forza delle parti più estroverse. Si propone così in modo brillante, attento ed entusiasta e tuttavia sorridente, un tratto che lo distingue in positivo da altri più “austeri” colleghi (come Thielemann di cui leggete in questa stessa pagina). L’entrata del famoso tema prima sul flauto, poi sui violini e quindi nello splendore di una eccellente sezioni corni è davvero suggestiva, senza lasciarsi andare ad una frettolosità che talvolta ha afflitto alcune letture importanti anche di scuola slava e boema.

Dalla sua Nelsons ha lo smalto della Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, l’orchestra della Radio Bavarese, una delle due grandi orchestre di Monaco, dotata di archi espressivi e fiati puntuali che si esibiscono senza incertezze nelle frasi solistiche. Il colore e l’eloquenza nobile dei violoncelli in alcune parti eguagliano la celebre lettura di Kondrashin con i Wiener. Siamo a livelli d’eccellenza e in ambito video non c’è concorrenza, anche se è doveroso segnalare il BD con questa sinfonia diretta più di dieci anni fa da Abbado con i Berliner nel suggestivo scenario del Teatro Massimo di Palermo.

Nel Finale la tensione si mantiene alta ed una pagina di per sé non certo drammatica viene fuori con sorprendente forza ed espressione. Valida ed incisiva la sezione corni e puntuale (e in certe parti direi decisivo) il ruolo del timpanista, che riconosciamo con piacere dalla sua partecipazione al ciclo delle Sinfonie di Mahler dirette da Abbado a Lucerna. Seguitelo con attenzione, è davvero portentoso.

Il pregio di questo Blu-ray non si esaurisce nella Nona di Dvorák. Il programma si apre infatti con alcune pagine di raro ascolto che puntano ad illustrare il repertorio americano. Da qui, appunto, il “titolo” dell’album “Dal Nuovo Mondo”. Risulta in effetti di non frequente ascolto “The Unanswered Question” di Charles Ives, un pezzo davvero sperimentale per quei tempi (anni ’30 ma eseguito per la prima volta solo nel 1946). Il piccolo organico è suddiviso in tre gruppi di strumentisti in spazi separati che non si vedono tra loro. Una piccola formazione di archi, una tromba solista in lontananza e un quartetto di flauti (qui i soli presenti sulla scena), una sorta di narrativa che vuole essere un “dramma cosmico” in miniatura dipinto attraverso una serie di miniature sonore.

Questo è il pezzo che apre il Blu-ray e per la struttura inconsueta la funzione esplicativa delle immagini è fondamentale. Da ascoltare con attenzione. Il programma è completato dal particolarissimo “Slonimsky’s Earbox” di John Adams e da una pagina neoclassica come “Le Chant du Rossignol” di Stravinsky, che conclude la prima parte di un programma in cui pagine conosciute e altre fuori dalla consueta programmazione sono portate in sala da concerto.

Regia attenta e puntuale, immagini dai toni saturi di riprese tecnicamente ineccepibili effettuate nel dicembre del 2010 nella Herkulessaal di Monaco. Ancora una volta segnalo la naturale ripresa audio di questa etichetta che si avvicina di molto al riferimento attuale dell’altra tedesca Accentus. Da ascoltare a volume disinvolto e chi può si immerga senza imbarazzi nello splendore sonoro del Dts HD Master Audio.

Marco Cicogna

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