FiiO M11 e FH7

FiiO è un produttore cinese con un’impronta di mercato oramai mondiale, i suoi apparecchi creati per la mobilità spaziano dai lettori digitali alle cuffie intramurali passando per DAC e amplificatori. Ma quali sono le prestazioni di un’accoppiata DAP/auricolari tutti FiiO?

La costruzione di una piccola catena di riproduzione audio in mobilità non può prescindere da un lettore digitale e una coppia di trasduttori, sia essa una cuffia o un paio di piccoli e maneggevoli auricolari. La scelta più classica è smartphone e auricolari, quella più raffinata è costituita da un riproduttore digitale più una coppia di auricolari intraurali, magari multidriver.

Anche qui, come nella composizione di una catena di riproduzione casalinga, ci si può affidare ad un unico produttore confidando sulla sinergia dei suoi prodotti, oppure lanciarsi in una vorticosa danza di accoppiate che possono non trovare da subito la compatibilità corretta. Il lettore digitale FiiO M11 si colloca al vertice dell’offerta di DAP (Digital Audio Player) della casa, superato solo dal modello PRO che utilizza una coppia di DAC diversi e una differente architettura bilanciata di amplificazione.

Gli auricolari intraurali FH7 costituiscono il modello top di gamma della produzione FiiO; multidriver, ibridi e con un aspetto che si rivolge al mondo professionale dei musicisti professionisti. La curiosità nel verificare le prestazioni dell’accoppiata è veramente alta, per fortuna connetterli e renderli operativi è operazione facile ed immediata.

Digital Audio Player M11

Se oggi volessimo progettare un oggetto da utilizzare in mobilità che permetta di riprodurre audio, si connetta ad una rete dati, navighi nel web, trasferisca e riceva dati via Bluetooth, possa eseguire applicazioni dal contenuto vario, sicuramente ci rivolgeremmo al mondo tecnologico degli smartphone. Se poi volessimo anche dargli una connotazione tecnica propria come una fotocamera da decine e decine di megapixel o un’uscita audio particolarmente performante “basterebbe” – scritto tra virgolette perché naturalmente si sta estremizzando la semplificazione – unicamente selezionare componentistica, curare il progetto circuitale e la parte realizzativa, il vero ingrediente segreto dovuto all’esperienza, per ottenere dei risultati sopraffini.

I comandi a tocco del display sono integrati da comodi controlli fisici posti sul fianchetto.

Se a questi ingredienti aggiungete una spruzzata di referenze relative al recente passato magari anche a livello internazionale, ecco che abbiamo la ricetta per progettare, realizzare e mettere sul mercato un futuribile alto di gamma nel segmento dei Digital Audio Player. Non so se sia andata così ma mi piace immaginare in questa maniera la nascita del modello M11, il nuovo lettore audio portatile alto di gamma di FiiO.

Una piattaforma che rientra in 7x13x1,5 cm, poco più di 200 grammi, e uno schermo digitale da 13 cm (5,15 pollici) sono l’alloggiamento per uno dei più efficienti processori di Samsung per queste applicazioni: Exynos 7872. All’interno dei pochissimi millimetri quadrati del contenitore che racchiude questo System On Chip sono contenuti ben 2 processori ARM 73 e 4 processori ARM 53, in tutto 6 core! A questi si aggiungono i modem WiFi, Bluetooth (LDAC e aptX HD), USB, la gestione dei video ad alta risoluzione e tutto questo integrato con la tecnologia 14 nm di risoluzione tra i componenti base della fonderia di silicio che permette un bassissimo assorbimento di corrente a tutto favore di una lunga durata della batteria.

Fin qui le caratteristiche per l’elaboratore digitale, caratteristica assolutamente da non trascurare se si vuole godere appieno della riproduzione di file PCM con campionamento digitale fino a 384 kHz o in modalità DSD256 ovvero 11,2 MHz senza problemi; a questo si aggiungono 2 convertitori Asahi Kasei AK4493 e ben 4 amplificatori operazionali, ciascuno con due canali, per preamplificare e dare potenza al segnale audio in uscita una volta convertito in maniera bilanciata nativa. È possibile infatti collegare cuffie sia bilanciate che sbilanciate e la dotazione di connettori jack in uscita è veramente ampia: 2 connettori bilanciati da 2,5 e 4,4 mm e 1 connettore bilanciato da 3,5 mm.

Un apposito cavetto permette di prelevare il segnale S/PDIF
dall’uscita coassiale multifunzione.

In questa maniera è veramente rara la necessità di usare adattatori tra il lettore e la cuffia. La presa jack di uscita multifunzione può essere anche utilizzato come uscita di linea a livello fisso qualora si voglia impiegare l’M11 come DAC sfruttando il connettore USB. Ma questo connettore è anche utilizzabile al contrario ovvero come uscita digitale S/PDIF permettendo di sfruttare la grande capacità di immagazzinamento dell’M11 per alimentare un DAC esterno. La vasta capacità di memoria è dovuta a due slot per microSD, la memoria gestibile da ciascuna SD può arrivare a 2 terabyte per un totale di 4.

Sono queste dimensioni da server NAS che permettono di immagazzinare una quantità di file audio così grande da passare quasi un anno ascoltando ininterrottamente sempre brani diversi. Lo schermo occupa interamente il frontale permettendo così una buona usabilità dei comandi “tocco”, sia per la selezione che per la gestione delle funzionalità e del software. Tutte le risorse dell’M11 sono gestite dal sistema operativo Android 7, una piccola derivazione del sistema operativo usato sugli smartphone che ha rimosso i comandi propri dell’utilizzo telefonico ed ha aggiunto una serie di configurazioni audio proprie della macchina. Mi riferisco ad esempio alla possibilità di selezionare tra i 5 filtri digitali di uscita messi a disposizione dal DAC Asahi Kasei, oppure alla possibilità di inviare tramite l’uscita S/PDIF uno stream DSD nativo incapsulato nel formato DoP, o ancora alla possibilità di convertire qualsiasi file PCM nel formato DSD64, e così via. Come applicazione per la riproduzione audio FiiO propone il suo Music.

Questa applicazione fa più che egregiamente il suo mestiere, ha un buon browser per la ricerca dei brani, garantisce una lettura bit-perfect dei file audio, rappresenta tutte le informazioni disponibili sul brano in esecuzione e infine mette a disposizione un equalizzatore con svariati preset o una serie di controlli grafici (slide) per modificare la timbrica a piacimento. Naturalmente avendo il lettore la capacità della connessione dati WiFi è possibile disporre dei vari streaming, anche in qualità HD, come Tidal, Qobuz, Deezer o Spotify, ma tutti con la propria applicazione reperibili in quel contenitore che sul lettore è definito FiiO Market.

La qualità di riproduzione è ottima, senza inciampi ma… sì, c’è un ma, perché ci sarebbe piaciuta una migliore integrazione fra ascolto in streaming e locale e, se la diciamo tutta, anche una maggiore offerta di elaborazione digitale del segnale (Digital Signal Processing) come Crossfeed, guadagno, allineamento del volume tra brani di diversi album e altro.

Tutto questo non è presente, e purtroppo non è accessibile dall’M11 il Google PlayStore da cui scaricare le applicazioni che hanno queste integrazioni e capacità. È una politica commerciale: se FiiO non si accorda con Google non si ha l’accesso al PlayStore e la soluzione deve essere un’altra. Il problema è solo di accesso perché il sistema operativo è Android, proprio di Google, e permette di installare ed eseguire tutte queste applicazioni.

Come fare dunque? Serve un ponte, qualcosa che permetta all’M11 di scaricare il file .apk che costituisce la sorgente di installazione dell’applicazione voluta. FiiO consente questo ma lascia l’onere all’utente che non dovrà far altro che aprire il browser e cercare Aptoide! È questo un repository, ovvero un archivio che contiene migliaia di applicazioni Android scaricabili ed installabili, del tutto legale, ma che possiede anche una propria app.

Probabilmente non sarà l’ultima versione presente sul PlayStore di Google ma sicuramente è temporalmente molto vicina. Ed è così che si possono apprezzare riproduttori molto evoluti come Neutron o USB Audio Player Pro (UAPP) che hanno gli accessi integrati ai maggiori provider di streaming o tutte le possibilità di elaborazione del segnale che piacciono a tanti giocherelloni. In sintesi, una macchina molto robusta, costruita con tecnologia di ultimissima generazione e molto versatile grazie all’impiego di un sistema operativo standard.

Auricolari Intraurali ibridi FH7

La FH7 è la nuova cuffia IEM (In Ear Monitor) “top” di gamma prodotta dalla FiiO. Nonostante sia intraurale, e di conseguenza molto piccola, la sua architettura è ibrida a tre vie; al suo interno sono stati inseriti ben 4 driver ad armatura bilanciata, accoppiati a due a due e prodotti secondo requisiti personalizzati dalla ditta statunitense Knowles, ed una unità dinamica in berillio da 13,6 mm per le basse frequenze.

Il cavo è provvisto di un pratico connettore a L.

Sicuramente qualcuno noterà che la FH7 somiglia molto alla sorella più piccola FH5 ma questa somiglianza è solo apparente, infatti la FiiO ha lavorato molto su questo nuovo progetto migliorando ogni particolare, anche il più piccolo, compresa la camera acustica, i driver ed il cavo. Anche la confezione ricorda quella già vista per la FH5 ma con alcune interessanti migliorie che andiamo a scoprire.

La prima è che ora al suo interno troviamo, oltre ad una serie di cuscinetti sia in silicone che in espanso, due coppie di ugelli aggiuntivi a quelli già presenti sulla parte terminale del condotto degli auricolari, inseriti in una piccola capsula di colore nero. Questi ugelli sono contraddistinti dai colori verde e rosso che ne identificano le proprietà sonore. La coppia preinstallata è di colore nero portando così a tre il numero complessivo di filtri sonori a disposizione.

Gli auricolari sono corredati da una ricca dotazione di accessori tra cui 2 coppie di ghiere supplementari che permettono di regolare la resa sonora.

Questi ugelli intercambiabili sono avvitati nella parte finale del condotto dell’auricolare, rendendo facile la sostituzione; operando come filtri sonori permettono una tipizzazione della risposta in frequenza finale. Questi semplici ugelli si presentano come delle piccole ghiere rotonde con conformazioni diverse della trama riuscendo così a variare sensibilmente le caratteristiche musicali.

La coppia di colore nero, di serie sulla cuffia, restituisce un suono equilibrato, quella di colore rosso enfatizza la gamma bassa dello spettro acustico e infine quella di colore verde accentua quella alta. Va sottolineato che questi filtri funzionano bene e vale sicuramente la pena perdere un po’ di tempo per trovare quelli più adatti ai nostri gusti musicali. In Figura 1 se ne possono notare gli effetti: la curva nera rappresenta la risposta in frequenza filtrata dalla ghiera dello stesso colore denominata “balance”, ed è questa la risposta neutra della Fiio FH7; la curva rossa è relativa al filtraggio “dynamic bass emphasis”, ma come si vede la gamma bassa è tutt’altro che esaltata, infatti è quella alta ad essere attenuata ottenendo così il risultato di mettere in evidenza la prima parte dello spettro; la curva verde infine è quella generata dal filtro “detailed treble emphasis”, che pone l’accento sui toni dell’intervallo che va da poco più di 4 kHz fino a circa 15 kHz, attenuando leggermente la parte centrale e l’estremo acuto.

Figura 1 – Le risposte in frequenza relative ai tre filtri audio da montare sugli ugelli di uscita. Nessun filtro agisce sulle frequenze basse ma solo su quelle medio-alte e alte.

La seconda particolarità da sottolineare è il numero di trasduttori presenti in ciascun auricolare. Come anticipato la FH7 possiede ben quattro driver ad armature bilanciate, realizzati dalla Knowles, più un trasduttore dinamico al berillio. Per la gamma alta ed altissima sono stati utilizzati i driver SWFK-31736 ad armatura bilanciata, un driver che viene spesso utilizzato in cuffie IEM top di gamma. Per la gamma media i driver sono dei 30017, ad armatura bilanciata, appositamente modificati da FiiO in collaborazione con la ditta americana.

La modifica apportata punta a rendere le voci più corpose e dona dolcezza all’intero spettro di frequenza. Per la gamma bassa il driver inserito è costituito da un classico componente dinamico dal diametro pari a ben 13,6 mm. Per renderlo particolarmente performante nella risposta ai transienti i progettisti FiiO hanno utilizzato per la cupola una placcatura in berillio. Il berillio è un metallo alcalino ferroso che frequentemente viene usato in alta fedeltà per le membrane dei driver, tipicamente tweeter; il motivo del suo impiego è dato dalla grande leggerezza, l’ottima flessibilità e l’estrema rigidità; il famoso marchio francese Focal, tanto per citarne uno, lo usa nelle cupole dei tweeter e nei driver della cuffia top di gamma.

Gli altoparlanti cosiddetti ad armatura bilanciata sono utilizzati per realizzare auricolari fin da gli anni ’20 del secolo scorso. La loro struttura è molto semplice. Osservando la Figura 2, che mette a confronto un trasduttore ad armatura bilanciata con uno classico dinamico, è possibile notare come in questo caso la tradizionale bobina mobile immersa in un campo magnetico sia sostituita da una piccolissima lamina, l’armatura, che oscilla seguendo il campo magnetico prodotto da due elettromagneti posti ai suoi lati e le cui bobine sono pilotate dal segnale elettrico audio. L’armatura è collegata tramite un piccolo pistone ad un diaframma che vibra in una cavità connessa con l’esterno tramite un “collo di bottiglia”; da qui esce il suono che viene indirizzato verso l’esterno dell’auricolare. L’intera struttura occupa pochi millimetri ed è quindi possibile alloggiare più di un trasduttore all’interno di un auricolare.

Figura 2 – Le diverse realizzazioni di un trasduttore dinamico e di uno ad armatura bilanciata. In quest’ultimo da notare l’asta che dall’armatura tra i magneti trasferisce il movimento alla membrana trasduttrice posta nella parte superiore.

A causa delle ridottissime dimensioni questi trasduttori, pur essendo molto efficienti, non sono in grado di generare una pressione sonora sufficiente ad un buon ascolto per cui tipicamente se ne mettono due o più in parallelo ovviando così al problema in sé e migliorando anche le distorsioni dovute alla trasmissione delle vibrazioni delle armature al corpo del trasduttore. Variando la dimensione e la forma di armatura, diaframma, smorzamenti vari e cavità acustica, è possibile accordare i trasduttori ad armatura bilanciata a diversi segmenti della banda audio, permettendo così un’architettura multivia ove i trasduttori sono impiegati solo nella gamma a maggiore linearità ovvero a minor distorsione.

La FiiO per la FH7 ha sviluppato un nuovo progetto atto a migliorare la resa acustica del corpo dell’auricolare che ha chiamato S. Turbo V2.0. Un nuovo sviluppo, ispirato alla tecnologia delle turbine, che punta ad esaltare la resa del driver dinamico inserito nella FH7; il tutto è stato realizzato accordando al meglio l’emissione del driver con la discontinuità del fronte di pressione sonora causato dal piccolo diametro della bocca di uscita dell’auricolare. Gli ingegneri della FiiO non hanno solo puntato ad esaltare le prestazioni della FH7, ma hanno anche cercato di curarne il comfort acustico. Infatti, attraverso l’ottimizzazione dello smorzamento delle onde acustiche all’interno della struttura equilibrando la pressione tra le camere posteriori e anteriori – è possibile notare dei piccoli fori sulla struttura stessa – hanno ottenuto maggiore bilanciamento della pressione dell’aria che preme sui timpani durante l’ascolto. Il risultato è quello di un maggior comfort nella fase di ascolto anche a volume elevato. La FiiO per la FH7 ha poi sviluppato un sofisticato crossover in grado di raccordare le tre vie, cinque driver, mantenendo sempre una risposta in frequenza assolutamente coerente e regolare. È allora molto interessante osservare la Figura 3 dove sono riportate le risposte al gradino di entrambi i canali. Si possono notare le polarità dei tre driver: in fase il cosiddetto tweeter ed invertiti midrange e woofer.

Figura 3 – Le risposte al gradino dei due canali della FH7: prima arriva in fase la via alta e poi, in opposizione di fase, le altre due vie.

Nessuna preoccupazione però di ricadere nei ritardi temporali tra altoparlanti che possono causare distorsioni di fase: qui tutto accade in circa 280 microsecondi e il nostro orecchio non si accorge di nulla.

Il guscio dell’FH7 è realizzato in una lega aerospaziale di alluminio e magnesio, modellata tramite una lavorazione a controllo numerico a 5 assi. In pratica, per creare il guscio, la lega necessita di 21 cicli di lavorazione per un totale di 3.873 tagli, e viene poi rifinita con una sabbiatura e una lucidatura a mano. Il risultato visivo è veramente molto bello e la rifinitura in oro del bordo del guscio rende la FH7 molto professionale ed affascinante. La FiiO per contenere la grande energia che sono in grado di esprimere gli altoparlanti ha impiegato una struttura con fissaggio a tre punti, estremamente rigida, in grado di ridurre molto sia le risonanze indesiderate che la distorsione. Anche l’ergonomia della FH7 è stata ottimizzata; i connettori MMCX sono di grandi dimensioni, rispetto a quelli utilizzati dalla FiiO in passato, e ben visibili grazie ai colori che distinguono perfettamente il canale destro in rosso dal canale sinistro in blu.

Altro aspetto che va menzionato nella nuova dotazione della FH7 è sicuramente la custodia in similpelle, rispetto a quella in plastica della FH5, con chiusura magnetica. È inoltre piuttosto spaziosa; al suo interno troviamo una pochette che contiene un piccolo pennello per la pulizia della cuffia ed una graffetta magnetica rivestita in vellutino grigio utile a posizionare bene il cavo, lungo il collo, durante l’ascolto.

Per finire anche il cavo è stato oggetto di particolare attenzione da parte della FiiO. È infatti composto da un conduttore in rame monocristallo ad elevata purezza di tipo Litz, placcato argento, con 152 fili in totale, raccolti in 8 piccole matasse, inseriti in una doppia guaina trasparente intrecciata che termina con un connettore argentato con spinotto da 3,5 mm placcato oro curvato a novanta gradi e di ottima fattura.

Last but no least, la FiiO FH7, grazie alle ottime prestazioni dimostrate, ha ottenuto la certificazione HI-Res Audio.

Ascolto

Prima di iniziare la prova di ascolto, come è nostra abitudine, sia la cuffia FH7 che il lettore M11 sono stati rodati intensamente in modo da metterli in condizione di poter rendere al massimo delle loro possibilità. La prova dei due prodotti si è svolta principalmente nell’utilizzo combinato, che è la cosa più logica considerando la loro natura complementare, mentre per il lettore M11 il test si è esteso anche all’ascolto in macchina, collegandolo all’autoradio che per l’occasione era una Alpine INE-W710D, in modalità wireless tramite Bluetooth. Connettendo la cuffia FH7 al lettore M11 è iniziata la sessione di ascolto.

La confezione include, oltre alle due coppie di ghiere supplementari, anche numerosi cuscinetti intercambiabili ben differenziati tra loro.

Primo brano “Facing East”, un live jazz in trio con Keith Jarrett, Gary Peacock e Jack DeJohnette in formato 16 bit 44 kHz. Bastano pochi secondi di ascolto di questo bellissimo pezzo per farci capire chiaramente come l’accoppiata M11 e FH7 sia di altissimo valore. Le percussioni iniziali sono restituite con grande pulizia e dinamica, e il lettore M11 riesce a pilotare con grande disinvoltura la cuffia FH7 con molto margine di rotazione prima di arrivare a fondo scala. Il senso di spazialità ed ariosità è molto forte così come l’effetto presenza; quando entrano gli altri strumenti, il pianoforte ed il contrabbasso, la cuffia è in grado di distinguerli perfettamente, separandoli nettamente l’uno dall’altro, creando così un ascolto altamente emozionale e coinvolgente.

Va evidenziato che il lettore M11 durante tutto il test non ha mai evidenziato il minimo accenno a blocchi nella ricerca del brano e disturbi durante la riproduzione, è andato tutto molto bene, confermando l’ottima qualità del prodotto. Anche la durata della batteria è stata all’altezza della situazione, superando tranquillamente dodici ore di ascolto continuato. Per quanto riguarda i settaggi consentiti dall’M11, è stato impostato il flat per l’equalizzazione e come filtro digitale è stata inserita la modalità “Sharp Roll-Off Filter” con il guadagno in “High”. Con il secondo brano della sessione di ascolto, sempre jazz, del sassofonista Ben Webster, “The Man l Love” in formato DSD64, si riesce ad apprezzare chiaramente la capacità della cuffia FH7 nella riproduzione delle sfumature anche minime del contesto musicale. Il sassofono è molto realistico, e ci fa percepire perfettamente il soffio dell’aria del musicista nello strumento.

La cuffia ha dimostrato in tutto il test una linearità nella risposta in frequenza perfetta, con una estensione alle alte frequenze veramente notevole senza mai arrivare, in gamma alta, ad indurimenti o a creare fatica di ascolto. La gamma bassa è sempre ben presente ed articolata, non arrivando mai a perdita di controllo anche a volume al massimo. Su questo aspetto va ricordato che la cuffia FH7 ha in dotazione una serie di cuscinetti (pad), sia in silicone che in foam, che consentono di poter trovare il giusto connubio con il nostro cavo uditivo. Questa è un’operazione estremamente importante che va assolutamente svolta con cura ed un po’ di “pazienza”, altrimenti si rischia di ottenere una resa in gamma bassa “molto deludente”.

La gamma media della FH7 è estremamente naturale, piacevole e molto dettagliata, le voci sia maschili che femminili sono rese con grande naturalezza e disinvoltura. Con il brano “My Life” di Dido in formato 16 bit 44 kHz si riesce ad apprezzare sia la capacità di riproduzione della voce femminile che l’ampiezza dell’headstage, specie in profondità, davvero considerevole, con una gamma bassa ferma e profonda; la voce della cantante è perfettamente messa a fuoco con grande realismo, e anche le bacchette della batteria sono reali, vicino a noi, e sembrano scandire il tempo con una precisione esemplare.

Passando alla prova di ascolto del lettore digitale M11 in modalità wireless collegato all’autoradio Alpine, si è ripetuto tutto quello che era emerso di buono durante la prima sessione. L’effetto presenza e la grande coerenza timbrica spiccano immediatamente, così come la dinamica e la velocità nella risposta ai transienti; è tutto talmente piacevole e coinvolgente che è molto difficile interrompere l’ascolto della musica. In definiva questo test estremamente positivo ha evidenziato l’indiscussa qualità di entrambi i prodotti, tanto da meritare l’appellativo di veri “best-buy” per entrambe le categorie.

Conclusioni

La FiiO, nonostante sia un’azienda con una storia relativamente recente essendo stata fondata nel 2007, si è già distinta a livello mondiale per l’elevato rapporto qualità/prezzo dei suoi prodotti, che dimostrano una forte innovazione tecnologica ed una grande affidabilità, in linea con la propria filosofia dichiaratamente tesa ad innalzare la considerazione della qualità del “made in China”. Sia la cuffia FiiO FH7 che il lettore M11 hanno evidenziato, nelle nostre prove, un’intesa perfetta e prestazioni di altissimo livello, essendo entrambi gli oggetti rivolti all’utilizzatore esigente che punta ad avere prodotti affidabili e di grande qualità.

Mario Richard, Leonardo Bianchini


FiiO FH7

Auricolari intraurali ibridi

Distributore per l’Italia: PlayStereo di Ventura Gerardo, Via Caravaggio 209, 65125 Pescara. Tel. 085 4718079 www.playstereo.com
Prezzo (IVA inclusa): euro 499,00

Caratteristiche dichiarate dal costruttore
  • Tipologia: auricolari intraurali ibridi, 5 driver.
  • Driver: 1 dinamico 13,6 mm, 2 balanced armature midrange, 2 balanced armature tweeter.
  • Sensibilità: 111 dB SPL / 1 mW @1 kHz.
  • Maximum input power: 100 mW.
  • Riposta in frequenza: 5 Hz-40 kHz.
  • Impedenza: 16 ohm.
  • Peso: 8,15 g ciascun auricolare.
  • Dotazione di serie: cavo rimovibile da 1,2 m con connettore da 3,5 mm stereo; cuscinetti in foam e silicone; custodia.

FiiO M11

Lettore digitale portatile

Distributore per l’Italia: PlayStereo di Ventura Gerardo, Via Caravaggio 209, 65125 Pescara. Tel. 085 4718079
www.playstereo.com
Prezzo (IVA inclusa): euro 499,00

Caratteristiche dichiarate dal costruttore
  • Risposta in frequenza: 5 Hz-85 kHz -3 dB.
  • Potenza d’uscita: sbilanciato 200 mW su 32 ohm, bilanciato 550 mW su 32 ohm.
  • THD+N: <0,00084% pesato A.
  • SNR: 118 dB pesato A.
  • Impedenza di uscita: 1,1 ohm.
  • Campionamento PCM: fino 384 kHz/32 bit.
  • DSD: fino DSD256.
  • CPU: Exynos 7872.
  • DAC: due AK4497EQ.
  • Batteria: 4.370 mAh, ricarica 2,5 ore, autonomia 9,5 ore.
  • Dimensioni: 70,5x130x16,5 mm (display 140 mm).
  • Peso: 232 g

Author: Redazione

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