Luminosità da vendere
La serie U8HQ di Hisense, produttore sempre in cerca del miglior compromesso tra qualità e prezzo contenuto, si colloca soltanto un gradino più in basso rispetto al top di gamma degli LCD della casa: tre sono i tagli disponibili (55, 65 e 75 pollici) per il pannello con Quantum Dot, retroilluminazione Full Array con Mini LED e frequenza di refresh a 120 Hz. Provvisto di supporto per Dolby Atmos e DTS:X, ha un subwoofer integrato per migliorare la resa dell’audio.
Il design di questi TV si differenzia dalla serie precedente per alcuni particolari: la cornice dello schermo è leggermente più pronunciata, ci sono degli altoparlanti a emissione frontale, proprio sotto lo schermo, celati da una sottile griglia in tessuto ed ora il supporto da tavolo ha una forma diversa. Il pannello LCD 4K/120 Hz impiegato è a 8 bit FRC di tipo ADS – evoluzione della tecnologia IPS per ottenere un contrasto migliore e un angolo di visione più ampio – con quantum dot e munito di local dimming full array a zone indipendenti, il cui numero passa, per il modello da 65 pollici, dalle 120 della serie U8GQ alle 160 attuali (112 per il 55”).
Il modello da 75”, che adotta la retroilluminazione chiamata “Mini LED Pro”, è provvisto di ben 528 zone. La nuova serie U8HQ è compatibile con tutti i segnali HDR, cioè HLG, HDR10, HDR10+ e Dolby Vision, ed è fornita di sensore di luminosità ambientale, impiegato per la regolazione automatica delle immagini con il Dolby Vision IQ e la corrispondente versione “Adaptive” di HDR10+; inoltre, la gamma è certificata IMAX Enhanced per il video e l’audio DTS. Gli apparecchi sono provvisti anche della modalità Filmmaker, che disattiva tutte le correzioni messe in campo dal processore Hi-View Engine, un quad-core sviluppato da Hisense stessa, il quale impiega tecnologie di intelligenza artificiale per il miglioramento della risoluzione e dei dettagli delle immagini.
Un’altra delle novità di questa serie è il supporto alla tecnologia FreeSync Premium di AMD, caratteristica sicuramente apprezzabile per i videogiocatori, poiché sincronizza automaticamente la frequenza dei fotogrammi del TV a quella supportata dalla scheda grafica, andando a ridurre (o evitare laddove possibile) fenomeni come microinterruzioni e “screen tearing”: in estrema sintesi, gli artefatti generati dalla riscrittura di fotogrammi nel buffer video per la differenza nelle frequenze di aggiornamento tra scheda e schermo.
Visto da dietro, al centro del pannello posteriore del TV si trova un subwoofer con una potenza di 20 W per il rinforzo della gamma bassa e, poco sotto il bordo alto, si vede una sporgenza a mo’ di piccola cassa acustica che ospita gli altoparlanti a emissione verso l’alto per la gestione dell’audio in altezza delle tracce Dolby Atmos e DTS:X.
La predisposizione con i fori VESA per l’installazione a parete è in formato 400×300; in alternativa, è possibile l’installazione del solido supporto da tavolo a forma di “L”, che va agganciato nella sede collocata pochi centimetri sotto il subwoofer. L’apparecchio presenta la connessione all’alimentazione elettrica a sinistra, mentre a destra, quasi alla stessa altezza, in un piccolo incasso si trova la presa ethernet per il collegamento in rete locale, l’uscita per audio in formato ottico Toslink e una porta USB 2.0.
In posizione laterale sono accessibili una porta USB 3.0 che fornisce fino a 5 V/1 A di alimentazione al dispositivo che si andrà a collegare, quattro porte HDMI, delle quali soltanto due in formato 2.1 e che offrono supporto alle specifiche ALLM e VRR fino a 120 Hz (una delle due anche ARC/eARC), l’ingresso per il segnale dell’antenna terrestre (DVB-T/T2), l’ingresso per il segnale satellitare (DVB-S/S2) e un ingresso audio/video su connettore mini-jack da 3,5 mm.
Proprio al di sopra delle prime due porte HDMI 2.0, le quali supportano l’Auto Low Latency Mode (ALLM), si trova lo slot Common Interface Plus 1.4 che vale la certificazione Lativù 4K del TV. La connettività senza fili include il nuovo Wi-Fi 6, quindi 802.11 a/b/g/n/ac/ax dual band a 2,4 e 5 GHz con antenne MIMO, che permette con i dispositivi compatibili una latenza ridottissima rispetto alla precedente versione di Wi-Fi, e Bluetooth in versione 5.0, impiegato anche dal telecomando.
Quest’ultimo, ora privato dell’alluminio e completamente in plastica, offre dei tasti per l’accesso diretto ai servizi di streaming, personalizzato a seconda del paese di commercializzazione, che nel caso dell’Italia, oltre a quelli più diffusi, comprende Tim Vision, Chili TV, RaiPlay e Mediaset Infinity. La piattaforma VIDAA U6.0 che gestisce la sezione Smart dell’apparecchio include tutte le app di streaming più diffuse, quali YouTube, Netflix, Prime Video e Rakuten TV per citarne alcune, e da quest’anno anche Disney Plus e Apple TV+.
Al momento manca la app Now TV per la quale è però prevista l’introduzione grazie a un futuro upgrade. Il controllo a mani libere del TV è gestibile mediante gli assistenti vocali di Amazon e Google; l’app VIDAA Smart TV è disponibile per smartphone Android e iOS. Il voluminoso imballo dell’apparecchio comprende manuale, telecomando, batterie, supporto da tavolo e cavo di alimentazione.
La prova
L’installazione di questo 65 pollici impegna forzosamente due persone, ma è abbastanza facile, una volta montato il supporto da tavolo; tra il collegamento alla rete cablata e del cavo d’antenna, il completamento della sintonizzazione dei canali del digitale terrestre è durato pochi minuti.
La visione dei canali televisivi con la modalità Standard è abbastanza piacevole, bisogna confrontarsi con le varie opzioni per la gestione del movimento e del rumore video scegliendo quelle più vicine ai propri gusti personali, però il risultato finale non delude affatto: le immagini dei canali HD sono ben definite e propongono colori vivaci, ma senza esagerare.
Una funzionalità molto interessante di questo apparecchio è la possibilità di sfruttare la piattaforma Hbb TV per la TV interattiva, per vedere il canale RAI 4K in streaming, che altrimenti sarebbe accessibile soltanto via satellite e acquistando la CAM con la scheda Lativù. Passo alle prove con i supporti Blu-ray 4K, collegando il solito lettore Oppo che ho a disposizione in laboratorio e inserisco il disco di “Sopravvissuto: The Martian”.
Non posso negare che, all’inizio della visione sono rimasto piuttosto interdetto dal comportamento della retroilluminazione proprio sui titoli iniziali con lo spazio buio e le stelle: il pannello a macchie di leopardo è un effetto collaterale dell’impostazione su “Alto” del local dimming, infatti, una volta riportato su “Medio”, il problema si è risolto.
Le scene “topiche” che uso per verificare la qualità del pannello non smentiscono il livello di luminosità rilevato anche dalle misure, effettivamente molto elevata, senza che questo influisca oltremodo sui dettagli. Discreto il contrasto, sebbene nelle scene più scure siano visibili gli aloni dei contorni degli oggetti chiari. Cambio film inserendo il supporto di “Jurassic World – Il regno distrutto” e mi scontro con un problema del Dolby Vision: la disattivazione dell’Ultra Smooth Motion non è possibile se si abilita il Dolby Vision IQ e questo purtroppo influisce negativamente sulla qualità delle immagini, in particolare quando si tratta di sequenze veloci o movimenti di macchina rapidi gli artefatti la fanno da padrone.
Le uniche opzioni sono passare alla modalità scura (o chiara) del Dolby Vision oppure al Filmmaker mode, perdendo di conseguenza gli adattamenti automatici alla luce ambientale. Spero che questa caratteristica sia risolta da un prossimo aggiornamento del firmware. In ogni caso, la resa cromatica è piuttosto buona, il contrasto discreto e le immagini risultano abbastanza luminose.
Anche la visione di “Joker”, sempre in Dolby Vision, conferma le impressioni rilevate poc’anzi, in più si aggiunge un livello di dettaglio alle basse luci piuttosto buono e una discreta resa dell’incarnato. Faccio un test su HDR10+ utilizzando il disco 4K di “Bohemian Rhapsody”: rilevo che la migliore impostazione per le immagini è la HDR10+ Standard, poiché la modalità “Teatro” scurisce troppo l’insieme e fa sparire molti dettagli.
Per lo streaming, su Netflix sfrutto “The Adam Project” e la docuserie “La vita a colori”, entrambi codificati Dolby Vision: in entrambi i colori sono abbastanza naturali e con una buona saturazione, le immagini abbastanza luminose. Con Prime Video riscontro una buona qualità delle immagini in HDR10+ da alcune puntate delle serie “The Boys” e “Notte Stellata”: la resa dell’incarnato è discreta, molto buono il dettaglio.
Con i contenuti in qualità DVD, l’Ultra Smooth Motion in modalità “Film”, associato alle impostazioni di contenuto adattivo e riduzione rumore su “Medio”, si è rivelato molto efficace per approcciare al meglio i contenuti e quindi la riscalatura delle immagini; con la visione di “Blade Runner: Director’s Cut” ho ottenuto degli ottimi risultati, nel complesso un quadro ben bilanciato e compatto, anche nelle scene scure.
In generale, il nero non è particolarmente profondo: questo si nota inevitabilmente con contenuti che hanno un rapporto di aspetto di 2.35:1 o 2.40:1, dato che le bande non sono nere, ma di un grigio neanche troppo scuro. Inoltre, gli aloni sui bordi degli oggetti chiari su sfondo scuro evidenziano una gestione del local dimming poco precisa.
Nulla da eccepire, invece, sulla resa cromatica, che si è sempre dimostrata efficace sia in HDR sia in SDR. Per quanto riguarda la piattaforma VIDAA, la sua interfaccia utente si è dimostrata molto reattiva, alla pressione dei tasti sul telecomando o sull’app per smartphone è corrisposta una reazione quasi immediata sul TV. In merito al sistema audio integrato, che è di qualità sufficiente e dotato di una discreta potenza complessiva, ho riscontrato delle carenze in gamma media sia con tracce Dolby Digital, sia DTS, mentre riesce a compensare meglio, grazie alla presenza del subwoofer, i gap in gamma bassa.
Le misure
Conclusioni
Il TV di Hisense riproduce immagini di discreta qualità: ricche dal punto di vista cromatico e molto luminose, grazie ai Mini LED, di contro il nero è poco profondo e c’è il blooming che affligge le scene scure. In un caso particolare, per una stranezza nella gestione del local dimming in HDR, il risultato è stato insoddisfacente.
Nel resto delle situazioni, specie con i normali segnali televisivi e con le trasmissioni in streaming, non ho notato artefatti che possano arrecare problemi, dopo aver scelto la giusta modalità e disattivato la correzione del movimento. Grazie al supporto a HDMI 2.1 e FreeSync Premium, il 65U8HQ può suscitare interesse nei gamer in cerca di uno schermo di grosso taglio e con una buona resa cromatica a un prezzo – relativamente – contenuto.
Marco Meta
Ci è piaciuto
- Luminosità superiore alle aspettative
- Assenza di artefatti con i canali televisivi
- Reattività interfaccia utente
Non ci è piaciuto
- Resa del pannello con local dimming su “Alto”
- Ultra Smooth Motion non disattivabile con Dolby Vision IQ
Hisense 65U8HQ
Televisore LCD Quantum Dot 4K HDR Mini LED
Distributore per l’Italia: Hisense Italia. Tel. 800321999 – www.hisense.it
Prezzo di listino: euro 1.499,00 (IVA inclusa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Schermo: LCD Quantum Dot 4K Ultra HD Mini LED (3.840×2.160 pixel).
- Diagonale: 65” (163,9 cm).
- Audio: 2.1.2 (4×10 W+1×20 W+2×5 W).
- Firmware: VIDAA U6.0.
- Connessioni: 2 ingressi HDMI 2.0, 2 ingressi HDMI 2.1, 1 ingresso A/V su jack 3,5 mm, 1 uscita audio digitale Toslink, slot Common Interface CI+ 1.4, 1 porta USB 3.0 tipo A, 1 porta USB 2.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11a/b/g /n/ac/ax dual band, Bluetooth 5.0.
- Dimensioni: 1.452x858x78 mm (senza base), 1.452x914x300 mm (con base).
- Peso: 26,5 kg (senza base), 31,5 kg (con base)