L’azienda cinese Hisense è sempre prodiga di novità e quest’anno rinnova la sua linea di TV inserendo un apparecchio smart provvisto dell’ultima versione della piattaforma proprietaria VIDAA e di un ampio pannello ULED, capace di proporre una luminosità di 1.000 nit a un prezzo concorrenziale. Grazie a tutto ciò, si è aggiudicato il premio EISA nella categoria

Con questo apparecchio della serie U8QF, Hisense va ad aggredire il mercato delle grosse diagonali, portando il prezzo a valori accessibili. In questo caso abbiamo in prova il modello da 65”, ma è disponibile anche un taglio più piccolo – relativamente – da 55”; il pannello LCD 10 bit (8 bit con AFRC) adottato è un IPS a 120 Hz di frequenza con quantum dot e local dimming full array a 120 zone indipendenti (che sono ridotte a 90 per il 55”), elementi che promettono una migliore resa cromatica e una luminosità dichiarata molto elevata, ben 1.000 nit.
Il telaio non si differenzia significativamente dal suo predecessore, pur mantenendo un design piuttosto pulito: i bordi dello schermo sono sottili ed hanno la rifinitura metallica, chiara sui lati lunghi e scura su quelli corti; sotto il bordo inferiore sinistro si trova il LED di stato, col tasto multifunzione che permette di spegnere e accendere l’apparecchio.
Il piedistallo di metallo in dotazione, che si aggancia al centro della base, ha la forma di “Y” molto aperta, è rifinito in colore grigio scuro e provvisto sul retro di un piccolo coperchio che permette di ritenere i cavi. La maggiore profondità del TV agevola la resa acustica del sistema audio integrato, che prevede degli altoparlanti anche nella parte superiore, destinati agli effetti in altezza delle tracce audio multicanali a oggetti, come Dolby Atmos e DTS:X con le quali è compatibile, e, proprio al centro del pannello posteriore, un subwoofer da 20 W. Sul retro, la presa per l’alimentazione è collocata a sinistra, mentre in una vaschetta sulla destra si trovano la presa ethernet e l’uscita audio digitale Toslink assieme a una porta HDMI.


Le altre connessioni sono sempre a destra, ma accessibili lateralmente; nell’ordine, dall’alto, ci sono una presa USB 3.0 5 V/1 A, lo slot CI+ 1.4 – il prodotto è certificato lativù 4K, e con l’apposita scheda TivùSat più CAM permette di accedere a un nutrito bouquet di canali satellitari HD e 4K tra i quali Rai e NASA -, un ingresso di servizio, la presa jack da 3,5 mm per l’ingresso A/V, tre porte HDMI, i due ingressi per i segnali digitali terrestri e satellitari (DVB-T/T2 e DVB-S/S2), e la seconda porta USB, in versione 2.0.
Per rispondere alle normative riguardanti il (poi non così) prossimo “switch-off” della tecnologia DVB-T del digitale terrestre, il TV supporta la codifica dei canali trasmessi in HEVC, che consente alle emittenti di ottimizzare le trasmissioni sulla stessa ampiezza di banda disponibile in precedenza. Hisense ha scelto di equipaggiare la macchina con ingressi HDMI 2.0 e il supporto ad alcune funzioni della specifica 2.1, quali eARC, ALLM e VRR. Gli ingressi sono compatibili HDCP 2.2 e possono gestire segnali 4K in ingresso con frequenza fino a 60 Hz; l’apparecchio consente di visualizzare tutte le varianti di segnali HDR, quali HDR10, HLG, HDR10+ e Dolby Vision, anche nella versione IQ, che sfrutta il sensore di luminosità ambientale per la regolazione delle immagini.

A completare le connessioni con l’esterno, il supporto a Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac e a Bluetooth 5.0; l’apparecchio può essere installato a parete con un supporto VESA 400×400. La gestione della riscalatura delle immagini è provvista dal processore Hi-View di Hisense, che si cura anche della compensazione del movimento. Nell’imballo si trovano il manuale d’uso, il telecomando con le batterie, il supporto da tavolo e il cavo di alimentazione.
In merito al software, nella versione europea è stata adottata la recente versione 5.0 della piattaforma VIDAA, che include tutte le più diffuse app di streaming, come Netflix, Prime Video, Rakuten TV, Disney+, Rai Play e TimVision tra le altre, e che consente il controllo vocale mediante l’Assistente di Google e Alexa di Amazon. Sul telecomando sono presenti i tasti per richiamare le prime tre, fra le app già citate, assieme a YouTube e Facebook Watch.

Il riproduttore multimediale consente la lettura di numerosi formati digitali, tra i quali AVI, MP4, MKV, VOB e MPEG, solo per citare i più comuni tra quelli video. Immancabile l’app di controllo per smartphone Android e iOS, che si chiama VIDAA Smart TV.



La prova
Approntare un prodotto di queste dimensioni è operazione da compiere in due persone, a meno di non voler rischiare di compromettere l’apparecchio. Il fissaggio del piedistallo si esegue in tempi rapidissimi, nel caso di montaggio a parete ci potrebbe essere qualche difficoltà, a meno di utilizzare un braccio mobile, per il collegamento dei cavi alle porte che sono collocate nella vaschetta posteriore (HDMI, Toslink ed ethernet), mentre tutte le altre connessioni disposte lateralmente sono sempre accessibili. La procedura di configurazione, una volta collegato il TV alla rete locale e all’antenna per la ricezione del digitale terrestre, è agevole e completamente guidata.
La visione dei classici canali televisivi è piuttosto piacevole, anche le emittenti che trasmettono in definizione standard si vedono abbastanza bene, grazie al sistema di riscalatura delle immagini e di compensazione del movimento, che non produce grandi artefatti, quelli più visibili sono le seghettature delle linee verticali. Scegliendo dei canali HD, che con lo “switch off” prossimo venturo saranno disponibili in misura maggiore rispetto a ora, la resa migliora notevolmente, sia dal punto di vista cromatico, sia da quello della profondità.
Collego il lettore Oppo 4K per visionare alcuni spezzoni di supporti HDR, iniziando con “Sopravvissuto: The Martian”, che contiene diverse scene tramite le quali valutare la qualità dello schermo LCD, come quelle in cui si vedono i riflessi del Sole sui pannelli solari. Ebbene, quelle scene sono luminosissime e ricche dal punto di vista cromatico, i dettagli della tuta spaziale sono tutti intelligibili, come pure nelle scene scure.

Un altro titolo che ho visionato è “Blade Runner 2049”: i toni della pelle sono definiti a sufficienza, la resa cromatica discreta, mentre i dettagli alle basse luci possono risultare in parte evidenti, in funzione della modalità di visione scelta tra le cinque disponibili per HDR, cioè “Standard”, “Giorno”, “Notte”, “Dinamica” e “Sport”.

Inserisco nel lettore il supporto di “Bohemian Rhapsody” per verificare il comportamento con HDR10+: la resa dell’incarnato è abbastanza buona, c’è qualche alone sparso, ma complessivamente il risultato è valido. Con questo tipo di segnali, si può selezionare fra tre diverse modalità, “Standard”, “Teatro” oppure “Vivido”; in questo caso specifico, ritengo che la seconda sia quella che abbia offerto il miglior compromesso in termini di morbidezza delle immagini e di naturalezza dei colori.

Con i supporti in Dolby Vision entra in azione IQ, che utilizza il sensore di luminosità per le regolazioni, ma è sempre possibile passare alla modalità scura, oppure a quella personalizzata. Ad esempio, con la riedizione di “The Shining” in 4K, le immagini sono ottime, i colori sono vivaci e la luminosità è molto buona, però col Dolby Vision IQ si nota una certa granulosità (presente in ogni caso) che, invece, è mitigata passando alla modalità Dolby Vision scuro.

Come contenuti SDR, sfrutto “Interstellar” di Nolan e “Samsara” di Ron Fricke: in entrambi, la resa cromatica è molto buona, con colori piuttosto vividi e una riproduzione dell’incarnato più che sufficiente; nel complesso il quadro è luminoso, il nero è scuro ma non troppo. L’Ultra Smooth Motion produce maggiore solidità delle immagini, senza il cosiddetto effetto “soap opera” come spesso accade alla maggior parte dei TV attivando l’elaborazione del movimento. Buono pure il comportamento dello scaler con supporti in formato DVD, che con “Blade Runner – The Final Cut” e “V per Vendetta” ha mostrato una discreta resa cromatica, che migliora impostando la modalità “Cinema Notturno”.

Il rinnovato sistema operativo in dotazione, VIDAA, giunto alla versione 5, resta semplice da utilizzare e offre tutte le più diffuse app per accedere ai contenuti in streaming; per verificarne le prestazioni in 4K inizio i test con Netflix, e più precisamente con la serie di documentari “La vita a colori” di David Attenborough, che è in Dolby Vision: le immagini sono molto luminose, il livello del nero abbastanza buono, la resa cromatica è piuttosto vivace. Il “Netflix Calibrated Mode” non è presente tra le funzionalità dell’apparecchio, ma non se ne sente la mancanza.

Con Prime Video visiono qualche episodio della seconda serie di “Jack Ryan”, che offre un buon incarnato, il nero sembra un grigio molto scuro, però la visione è abbastanza godibile. Anche con “Yesterday”, una recente produzione Amazon, la resa cromatica è buona, mentre il livello del nero cambia parecchio in funzione della modalità d’immagine scelta (il TV riconosce la codifica HDR10+ del contenuto), mettendo o no in evidenza alcuni particolari degli sfondi, che altrimenti resterebbero immersi nell’oscurità.
La potenza dell’audio integrato è ampiamente sufficiente per tutte le esigenze: il supporto alle tracce a oggetti è efficace, ma non ci si può attendere di ottenere gli stessi risultati di un sistema home theater separato, con tutti i diffusori necessari. In generale, con le diverse tipologie di segnali, nelle scene particolarmente scure si notano dei leggeri aloni attorno agli oggetti, generati dalla gestione del local dimming. Una cosa che sicuramente mi sento di suggerire è quella di valutare, in funzione della sorgente, la modalità di visione che più aggrada, poiché in alcuni casi mi è sembrato di ottenere, ma l’opinione è del tutto personale, una migliore resa con la “Standard”, rispetto alla “Cinema”.
Abbastanza ampio l’angolo di visione. Buono il riproduttore multimediale, che rende semplice la visione di contenuti su memorie USB oppure tramite DLNA. Molto simpatica la possibilità di installare i giochi presenti sulla piattaforma VIDAA. Per quanto riguarda l’app di controllo, una funzione del TV permette di visualizzare un “QR Code”, che acquisito tramite smartphone lo indirizza automaticamente allo store giusto per il download. Una volta connesso lo smartphone alla stessa rete locale, il TV viene riconosciuto immediatamente, consentendo di gestire tutte le funzioni con estrema semplicità.
Conclusioni
Il nuovo apparecchio ULED di Hisense ha mostrato una grande flessibilità d’uso e prestazioni davvero buone, pur restando in una fascia di prezzo accessibile, considerata la diagonale da 65 pollici. La visione dei programmi TV è piacevole, le immagini in HDR, nonostante il nero poco profondo e alcuni aloni nelle scene più scure dovuti al local dimming, sono di qualità, buono anche l’audio. L’assenza di HDMI 2.1 lo rende poco interessante per i gamer più incalliti, ma il TV lo sarà di sicuro per la grande maggioranza degli utenti alla ricerca di un prodotto a tutto tondo, capace di accontentare tutta la famiglia senza spendere troppo, sempre che ci sia spazio sufficiente per collocarlo in sala.
Marco Meta
Le misure

Ci è piaciuto
- Luminosità di picco
- Resa sistema audio integrato
- Visione canali TV, molto “morbidi”
Non ci è piaciuto
- Nulla da segnalare
Hisense 65U8GQ
Televisore LCD Quantum Dot 4K HDR
Distributore per l’Italia: Hisense Italia Tel. 800321999 – www.hisense.it
Prezzo (IVA inclusa): euro 1.399,00
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Schermo: LCD Quantum Dot 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel)
- Diagonale: 65” (163,9 cm). Audio: 2.1.2 (2x10W + 1x20W + 2x10W)
- Firmware: VIDAA U5.0
- Connessioni: 4 ingressi HDMI 2.0, 1 ingresso A/V su jack 3,5mm, 1 ingresso audio stereo, 1 uscita audio digitale Toslink, slot Common Interface CI+ 1.4, 1 porta USB 3.0 tipo A, 1 porta USB 2.0 tipo A, porta Ethernet, Wi-Fi 802.11a/ b/g/n/ac dual band, Bluetooth 5.0
- Dimensioni: 1.452x835x74 mm (senza base), 1.452x910x378 mm (con base)
- Peso: 24,5 kg (senza base), 26,8 kg (con base)