Sony HT-G700

I TV, che diventano sempre più sottili, hanno ingombri ridotti per un migliore inserimento in ambiente, ma il rovescio della medaglia è una resa audio poco efficace. Le soundbar come quella di Sony vengono in aiuto a questi apparecchi, ricreando pure un effetto surround virtuale senza dover installare tutti i diffusori di un vero impianto home theater. Ma sarà vera gloria?

Sul frontale del subwoofer è presente un LED di stato, che assume la colorazione verde fissa quando acceso e accoppiato con la soundbar. Tra l’altoparlante di sinistra e quello centrale è collocato il piccolo display (può essere spento da telecomando), che indica l’ingresso ed il tipo di segnale.

La soundbar HT-G700 proposta da Sony non si distingue particolarmente per originalità del design, si tratta di un parallelepipedo nero con gli angoli arrotondati, largo quasi quanto un TV da 55”, ma poco profondo e basso: la sua compattezza è agevolata dalla presenza del subwoofer separato che la accompagna. La griglia frontale metallica micro-forata cela tre altoparlanti fullrange di forma ellittica (4,5×10 cm) in sospensione pneumatica, che sono utilizzati dal processore audio integrato per ricostruire i canali surround e di altezza delle codifiche 3D, come Dolby Atmos e del DTS:X, con le quali è dichiarata compatibile nelle specifiche. In pratica, l’elaborazione sfrutta tutti i driver e il sub per simulare fino a 7.1.2 canali (in modalità Immersive Audio Enhancement) grazie al Vertical Sound Engine di cui è provvista, pur partendo da audio stereo. Inoltre, il sistema è munito della tecnologia S-Force PRO, tramite la quale il suono sembra provenire dal centro dello schermo, compensando il posizionamento della soundbar sottostante al TV. L’altoparlante centrale, riservato ai dialoghi nella riproduzione delle tracce audio a canali discreti, nel caso dell’ascolto di musica interviene sulle voci dei cantanti. In posizione decentrata, verso la sinistra, c’è un piccolo display a caratteri che indica l’ingresso e la modalità audio selezionata. Sul retro del telaio è presente un singolo ingresso HDMI con pass-through 4K e Dolby Vision, assieme all’ingresso digitale in formato ottico, utile alle configurazioni hardware più “datate”, ma che supporta soltanto Dolby Digital, Dolby Dual mono, DTS e LPCM 2 canali, e all’uscita HDMI compatibile eARC/ARC e HDCP 2.3, oltre alla presa di alimentazione; è presente una porta USB tipo A, ma utilizzabile esclusivamente per l’aggiornamento del firmware. Sempre sul retro, ci sono due fori per l’installazione a muro, facilitata da uno schema di montaggio incluso nella confezione.

Il blocco delle connessioni è collocato in un incavo del telaio; la porta USB è utile esclusivamente per eventuali aggiornamenti.

L’apparecchio offre anche le connettività Bluetooth (in versione 5.0) per i dispositivi compatibili; quattro le modalità di ascolto disponibili: Cinema, Musica, Vocale e Notturna. Nella parte superiore della soundbar c’è una fila di tasti a sfioramento per l’accensione/ stand-by del sistema, la selezione dell’ingresso e la regolazione del livello di ascolto.

Nella parte superiore della soundbar c’è una fila di tasti per l’accensione/stand-by del sistema, la selezione dell’ingresso, attivare il Bluetooth e regolare il volume di ascolto.

Il subwoofer, che si connette in wireless con la soundbar, è anch’esso un parallelepipedo nero relativamente compatto, fornito di woofer da 16,5 cm a emissione frontale e caricamento reflex; sul retro del box, oltre alla presa per l’alimentazione, ci sono soltanto due tasti: uno per l’accensione/stand-by e l’altro per la connessione manuale con la soundbar. Quest’ultima si controlla anche mediante un piccolo telecomando completo di tutti i tasti necessari.

Sul pannello posteriore del subwoofer, assieme alla presa per l’alimentazione, c’è soltanto il tasto di accensione/standby e il tasto per l’accoppiamento manuale con la soundbar.

Nell’imballo è inclusa la guida rapida, le istruzioni per l’uso, un cavo digitale ottico, il cavo di alimentazione, il già citato telecomando e una coppia di batterie tripla A.

Il piccolo telecomando permette il controllo di tutte le funzioni della soundbar ed ha la gestione del volume separata per il subwoofer.

L’ascolto

L’installazione è facilissima, se il TV di cui si dispone è compatibile eARC, basta collegare l’ingresso HDMI a una presa libera sul TV. Altrimenti, bisogna far passare la sorgente (ad esempio un lettore Blu-ray 4K) attraverso la soundbar e connettere l’uscita HDMI con un altro cavo a una porta compatibile ARC, mentre va utilizzato il cavo ottico per l’audio del TV. Grazie ad ARC, il controllo del volume può essere gestito direttamente dal telecomando del televisore. Il posizionamento del subwoofer è facilitato dalla connettività senza fili, bisogna tener presente che avvicinandolo agli angoli, si rinforza l’emissione delle basse frequenze; alla prima accensione, dopo l’accoppiamento automatico, il LED di controllo del sub passa al colore verde fisso. Inizio la prova di ascolto in modo un po’ casuale, sintonizzo un canale TV che trasmette un notiziario: la voce del mezzobusto è molto chiara e netta. Passo a un canale musicale, devo regolare il volume del subwoofer, che mi pare eccessivamente presente, in ogni caso rilevo un’estensione abbastanza buona, sia in gamma bassa, sia in gamma alta. L’ascolto vero e proprio lo svolgo con i Blu-ray 4K “Blade Runner 2049”, “Avengers – Endgame”, entrambi provvisti della traccia originale in Dolby Atmos, e “Jurassic World – Il regno distrutto”, con l’audio originale codificato DTS:X. In tutti e tre i casi ho rilevato una buona velocità nella risposta del subwoofer e un fronte sonoro non particolarmente ampio. I passaggi più concitati sono gestiti correttamente, i dialoghi sono sempre ben definiti. Quello che non mi ha convinto del tutto sono gli effetti di panning fronte/retro o viceversa, che con la virtualizzazione degli altoparlanti mi è sembrata poco efficace. In ogni caso, il risultato finale è godibile, interessante la modalità “Immersive AE”, che alza leggermente la scena rendendola poco più ampia; in una sala piccola la potenza è perfino troppa. L’accoppiamento con uno smartphone Android si realizza con semplicità e la qualità dell’audio è discreta, tutto sommato.

Conclusioni

Una soundbar dall’aspetto semplice – unica nota stonata gli spigoli eccessivamente aguzzi del subwoofer -, ma che sostituisce bene gli altoparlanti integrati nella TV, soprattutto nell’ascolto musicale e delle tracce stereo. Sufficiente l’elaborazione multicanale, e la virtualizzazione dei canali posteriori è relativamente efficace; in ogni caso, interessante il prezzo: può rappresentare una buona soluzione se si hanno problemi di spazio per un impianto home cinema completo.

di Marco Meta


Ci è piaciuto

• Semplicità del collegamento
• Dimensioni ridotte

Non ci è piaciuto

• Spigoli “vivi” del subwoofer
• Elaborazione surround migliorabile


Sony HT-G700

Sistema audio 3.1 (con subwoofer wireless)

Distributore per l’Italia:

Sony Europe Limited – Sede Secondaria Italiana, Via A. Rizzoli 4, 20132 Milano.
Tel. 02 618381 – www.sony.it

Prezzo: euro 450,00

Caratteristiche dichiarate dal costruttore
  • Potenza: 400 W (totale)
  • Altoparlanti: 3 fullrange 4,5×10 cm ellittici; subwoofer: 1 woofer 16 cm con caricamento reflex
  • Ingressi: HDMI, Toslink, Bluetooth 5.0
  • Uscite: HDMI (eARC/ ARC)
  • Formati audio (HDMI): Dolby Digital, Dolby Digital Plus, Dolby TrueHD, Dolby Dual Mono, DTS, DTS HD High Resolution Audio, DTS HD Master Audio, DTS ES, DTS 96 / 24, DTS:X, LPCM
  • Formati audio (Toslink): Dolby Digital, Dolby Dual mono, DTS, LPCM 2 canali
  • Dimensioni: 980x64x 108 mm (soundbar), 192x387x406 mm (subwoofer)
  • Peso: 3,5 kg (soundbar), 7,5 kg (subwoofer)

Author: Redazione

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