BenQ X3000i

Videoproiezione al quadrato

Sì, ci siamo accorti anche noi che l’X3000i è un cubo, e un titolo tipo “Videoproiezione al cubo” sarebbe stato geometricamente più calzante, ma abbiamo preferito mettere l’accento sul fatto che questo apparecchio racchiude due personalità diverse dedicate a due specifici utenti tipo, l’appassionato di home cinema e quello di videogame, e che l’X3000i fa felici entrambi!

Il mio titolo ideale invero sarebbe stato “Il proiettore Borg”, peccato però che lo avrebbero apprezzato solo gli amanti della saga di “Star Trek”… Ma quale che sia l’aspetto che con il titolo si vuole andare a sottolineare, non cambia la sostanza dell’X3000i, un videoproiettore DLP 4K HDR con lampada LED dal look particolare, dalla resa esaltante e con tanti contenuti tecnici di assoluto rilievo, oltre alla presenza delle funzionalità smart offerte dalla chiavetta HDMI wireless in dotazione.

Visto che il costruttore lo presenta in una chiave particolare, quella di macchina pensata per i gamers (e voglio precisare qui fin da subito, per evitare di perdermi per strada qualche lettore, “macchina pensata ANCHE per i gamers”), iniziamo proprio da queste funzionalità. Il bello delle console di gioco più recenti è la loro potenza di calcolo, che permette di generare dei flussi video ad altissima risoluzione e ad elevato frame-rate. Queste due caratteristiche garantiscono realismo delle immagini e fluidità della riproduzione: con alcuni giochi può addirittura capitare di non rendersi conto che si sta guardando una simulazione… Eppure questa meraviglia può tramutarsi in un problema quando il display non ce la fa a stare dietro alla complessità di questi segnali.

Non è sufficiente che il display accetti “formalmente” il segnale in uscita dalla console, ovvero che sia compatibile in termini di risoluzione e frequenza, ma deve essere in grado di riprodurlo senza degradarlo (forse non c’era neanche bisogno di specificarlo, tanto è ovvio), ma soprattutto (e qui forse a qualcuno poteva anche non venire in mente) deve essere in grado di visualizzarlo senza ritardi o comunque con tempi di risposta ridottissimi. E già, perché nella visione di un film non ha nessuna importanza quanto l’elettronica del display impieghi a fare tutte le necessarie elaborazioni sul segnale (gli step di analisi e processo sono decine, tra: eventuale upscale, riduzione del rumore, riduzione degli artefatti di compressione, regolazione del contrasto, della nitidezza, del motion compensation, gestione del local dimming e via dicendo); si preme play sulla sorgente, sia essa un lettore fisico o una app di streaming, e anche se la riproduzione dovesse arrivare dopo un secondo, nessuno se ne accorgerebbe o comunque il fatto non comporterebbe inconvenienti se non la sincronizzazione dell’audio con un impianto esterno, ma per questo da secoli c’è il lip-sync.

Su uno dei fianchi del proiettore trovano posto i tasti di controllo ed i comandi manuali dell’ottica (zoom e fuoco). Purtroppo l’apparecchio non dispone di lens shift.

Ma immaginate di giocare dando i comandi anche solo con un paio di decimi di secondo in ritardo rispetto a quello che sta avvenendo all’interno del gioco, ovvero rispetto a quello che la console sta elaborando ma che voi visualizzate con una latenza, stando “ai comodi” del vostro display inadatto: quando reagite ad un attacco, penso ad esempio ad uno spara e fuggi, dentro il gioco siete già belli che morti; oppure ad un gioco di guida: la vettura è alla fine di un rettilineo ma quando iniziate a frenare l’auto si è già spalmata sul guard-rail… Ecco perché è indispensabile che l’input lag, ovvero il tempo che intercorre tra l’ingresso del segnale e la sua visualizzazione sia più prossimo possibile allo zero (valore questo ovviamente impossibile da raggiungere). L’X3000i dichiara un input lag di 4 ms in 1.080p/240 Hz, 8 ms in 1.080p a 120 Hz e 16,67 ms in 4K a 60 Hz.

Inoltre sono disponibili tre modalità video, in aggiunta a quelle classiche, ottimizzate per tre tipologie di videogiochi: FPS (First Person Shooter, ovvero “sparatutto in prima persona”), RPG (Role Playing Game, i giochi di ruolo), SPG (SPort Game); non solo il video ma anche l’audio è soggetto ad adattamenti specifici per rendere al meglio i dettagli caratteristici del tipo di gioco. Se le funzionalità gaming fanno di questo proiettore un apparecchio molto sofisticato sotto questo profilo e probabilmente uno dei pochi del genere, le caratteristiche relative alla videoproiezione in sé non sono da meno.

Ormai alla risoluzione 4K ci siamo abituati e non ci sorprende più, anche se in questo caso non bisogna dimenticare che, come tutti i DLP, anche questo apparecchio non dispone di un chip DMD in risoluzione 4K; la risoluzione reale del chip è la Full HD che viene virtualmente quadruplicata con la tecnica della vobulazione: il proiettore genera immagini Full HD sfalsate di mezzo pixel in verticale e in orizzontale, grazie ad uno spostamento meccanico del chip DMD. Darei meno per scontata invece l’elevata luminosità unita all’estrema longevità (20/30.000 ore a seconda della modalità) della sorgente di luce, che in questo apparecchio è “4LED” (RGBB, ovvero con due gruppi di LED blu); la copertura dello spazio colore DCI-P3 arriva al 100% ed è presente una funzionalità di autocalibrazione per compensare gli eventuali degradi della sorgente nel tempo.

Sulla parte posteriore ci sono due ingressi HDMI, di cui uno con eARC, che si aggiungono a quello nascosto; troviamo poi due uscite audio, una digitale ottica ed una analogica su mini-jack da 3,5 mm, una uscita trigger e la porta di controllo RS-232. L’USB è solo per l’alimentazione di eventuali dispositivi esterni per gli aggiornamenti del firmware.

L’ottica è a controllo manuale; il fattore di zoom è pari a 1,3 e la fatidica immagine da 100” (pochi per questo proiettore, che può fare molto di più!) si ottiene da una distanza che va da 2,5 a 3,3 metri; per 130” si va da 3,3 a 4,3 metri. Purtroppo manca il lens shift; se di quello orizzontale si può anche fare a meno, l’assenza di quello verticale è un po’ più fastidiosa, perché viene a mancare quel pizzico di libertà nel posizionamento che in tante situazioni può essere risolutivo.

Per valutare le possibilità di installazione occorre considerare che la base dello schermo si trova circa in asse con l’ottica (l’offset è di 12,5 cm a 100” e 16 a 130). Invece è stata implementata una sofisticata funzionalità per la correzione digitale della deformazione a trapezio. I controlli messi a disposizione dal menù dell’apparecchio sono quelli di un videoproiettore coi fiocchi e permettono di effettuare regolazioni molto selettive. Per quanto riguarda l’HDR, l’apparecchio supporta, oltre all’HDR10, anche l’HLG. La dotazione dell’X3000i include una chiavetta wireless HDMI (BenQ QS 01), che trasforma il proiettore in uno smart-VP (l’equivalente “proiettorico” di uno smart-TV).

Le funzionalità offerte sono quelle di Android TV; non è presente il sintonizzatore DVBT ma solo le funzionalità di streaming; tra le app però latita Netflix, come mi è capitato di vedere anche in altri proiettori “smart”; la trasmissione dei contenuti Netflix sembrerebbe interdetta anche via smartphone, mentre da un laptop con browser Chrome funziona alla perfezione.

Al dongle è dedicata una porta HDMI nascosta all’interno di un vano sul dorso dell’apparecchio, dove è anche presente un cavo USB che fornisce la necessaria alimentazione; questa soluzione non solo migliora l’estetica nascondendo alla vista la chiavetta, ma ci libera dalla presenza dell’alimentatore esterno e rende più agevole e sicuro il trasporto ai più pigri che “dimenticano” di sfilare l’accessorio, lasciandolo esposto agli urti.

Considerando quella che è la filosofia di questo apparecchio, trasportabile e dedicato (anche…) ai giochi, il costruttore ha cercato di semplificarne l’utilizzo in condizioni estemporanee, dotandolo di piedini di appoggio rimovibili, ad aggancio magnetico, da utilizzare in caso di collocazione cosiddetta a soffitto, ovvero col proiettore capovolto, ma poggiato su un ripiano quale potrebbe essere una mensola di una libreria.

Per facilitare l’utilizzo estemporaneo in qualsiasi situazione, la dotazione include due piedini supplementari ad aggancio magnetico per il posizionamento a soffitto “in appoggio”. Per il montaggio è sufficiente rimuovere i gommini che coprono le sedi e avvitare al loro posto le basette di aggancio, che permettono di ancorare i piedini e di rimuoverli ad ogni occorrenza.

Questa possibilità supplisce (in parte) all’assenza del lens shift, e se le condizioni richiedessero di inclinare l’apparecchio dando origine ad una immagine deformata, si può far ricorso alla sofisticata funzione di correzione del trapezio di cui l’apparecchio dispone. In installazioni fisse diamo per scontato che si debba sempre cercare di trovare una collocazione ottimale, che non richieda il ricorso a funzionalità che intervengono riducendo la risoluzione come appunto la correzione elettronica del trapezio, che in pratica “inscrive” l’immagine all’interno della porzione rettangolare dell’area proiettata. Ma in circostanze particolari, come una serata a casa di amici, ogni funzione che ci aiuta nel mettere in azione rapidamente e facilmente il proiettore è comunque la benvenuta. Il telecomando non retroilluminato dispone di diversi tasti di accesso diretto a vari controlli, e permette di gestire tutte le funzionalità del dongle QS01.

La visione

La prova sul campo è stata incentrata esclusivamente sulle potenzialità home cinema dell’X3000i, non disponendo di console e PC da gioco necessari per valutarne le funzionalità dedicate. Invero il mio piccolo Jeffrey, dodicenne che al posto delle mani ha uno smartphone ed un controller della PS4, si era proposto come tester, ma ho dovuto declinare l’offerta (non avrei più potuto restituire l’apparecchio…).

D’altronde Digital Video è una pubblicazione dedicata al cinema in casa… Nella gestione dei contenuti preregistrati in definizione standard, locuzione meno terra terra per definire i DVD, l’apparecchio offre una prestazione ambigua. Se da un lato ricostruisce con accuratezza i dettagli, proponendoli con buona precisione e con il giusto rilevo anche quando l’immagine non è statica, la macchina si perde completamente nella ricostruzione delle diagonali in presenza di movimento, restituendo delle linee scalettate ed instabili.

Di solito in questi casi vado a verificare qual è la resa affidando il compito dell’upscale al nostro fidato Oppo; non è sufficiente, per ottenere un risultato corretto, settare l’uscita video in 4K, occorre anche avere l’accortezza di portare il frame-rate a 60 Hz, quello a cui lavora il chip DMD, mentre di solito eventuali problemi si risolvono già in 24p. Ma lasciamo da parte gli obsoleti dischetti in definizione standard: sia che si visualizzino contenuti in streaming, sia che si lavori con un lettore BD/UHD esterno, la resa dell’X3000i è davvero molto convincente, per la luminosità, per la definizione, per la concretezza dei dettagli e per la saturazione dei colori.

Molto intelligente l’idea di creare un vano nascosto e con linea di alimentazione dedicata per il dongle HDMI che offre le funzionalità smart: l’accessorio resta invisibile, non ingombra e non c’è rischio di dimenticarlo o di fare danni a causa di urti involontari quando si trasporta l’apparecchio, visto che per sua natura potrebbe non essere installato in modo permanente.

Inutile dire che il livello del nero è un po’ elevato, questa è una caratteristica dei proiettori DLP di questa fascia di prezzo ed anche di quelli un po’ più costosi e per ottenere prestazioni migliori sotto questo punto di vista occorre spendere il doppio. Ma non dimentichiamo che un ottimo livello del nero rimane tale solo in ambienti “otticamente” curati, esattamente come accade per il trattamento acustico (a volte basta un tappeto, un tendaggio, una libreria) in campo hi-fi. Potete anche spendere millemila euro nel miglior proiettore, se lo piazzate in un soggiorno con pareti bianche e pavimenti lucidi il contrasto va a farsi benedire.

Per l’impiego estemporaneo un apparecchio come l’X3000i offre prestazioni che qualitativamente eccedono ogni necessità; per installazioni fisse o comunque per una visione attenta e critica, il BenQ non pretende la perfezione ambientale ad anche in situazioni “normali” garantisce una resa molto soddisfacente in assoluto, che diviene inattaccabile considerando il prezzo. Una nota sul gamut dell’apparecchio; per avere la massima estensione occorre settare su ON l’apposita voce del menù, ma l’inserimento del filtro introduce un apprezzabile calo della luminosità. Personalmente ho preferito lasciare l’impostazione su OFF, rinunciando a qualche eventuale sfumatura estrema per mantenere la luminosità alla massima potenzialità, un compromesso tutto sommato accettabile.

Il telecomando, non retroilluminato, permette di gestire sia le funzionalità del proiettore (c’è anche un tasto per il richiamo diretto delle modalità di gioco) sia quelle della chiavetta HDMI con le funzioni smart di Android TV.

Le misure


Conclusioni

Se dei videogiochi non vi importa nulla, non lasciate che l’attenzione che BenQ ha riposto nel soddisfare le esigenze dei gamers vi influenzi nella scelta del proiettore, facendo scendere l’X3000i nella vostra classifica. Niente di più sbagliato, perché questa è una macchina con una resa eccellente, molto luminosa e ben dettagliata, con l’unico neo di un livello del nero non esaltante ma non peggio di altri DLP anche più costosi, visto che stiamo parlando di un videoproiettore (a LED!) che all’atto pratico costa meno di 2.000 euro.

Se invece i videogame sono la vostra passione, allora con l’X3000i non solo potrete godervi film e sport con una qualità ottima ma potrete elevare la vostra esperienza di gioco ai massimi livelli, con il coinvolgimento che solo il grande schermo può dare e con tutte le funzionalità richieste per non limitare le performance della vostra console.
Mario Mollo


Ci è piaciuto

  • La resa luminosa e definita, che offre un piacere che il nero poco contenuto (ma non inaspettato) non riesce ad intaccare.
  • La dotazione dei controlli è molto buona, a quella funzionale, pure ricca, manca solo Netflix nativo.

Non ci è piaciuto

  • Non passa del tutto inosservata l’assenza del lens shift, funzionalità che semplifica molto l’installazione.
  • Lo scaler ha mostrato qualche limite con i segnali in definizione standard.

BenQ X3000i
Videoproiettore DLP 4K HDR
Distributore per l’Italia: BenQ Italy srl, Viale Ercole Marelli 165, 20099 Sesto San Giovanni (MI). Tel. 800 694207
Prezzo di listino: euro 1.999,00 (IVA inclusa)

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
  • Luminosità: 3.000 lumen.
  • Rapporto di contrasto: 500.000:1 (Full On/ Full Off).
  • Fattore di zoom: 1,3.
  • Rapporto di proiezione: 1,15-1,5 (100” @ 2,5/3,3 m).
  • Offset: 105%.
  • Dimensione dello schermo: 60”-200”.
  • Durata della lampada: 20.000 ore (Normal, Smart Eco), 30.000 ore (Eco).
  • Ingressi: 3 HDMI 2.0b (di cui uno interno ed uno eARC), Wi-Fi (802.11 a/b/g/n/ac, 2,4G/5G), Bluetooth 4.2.
  • Uscite: digitale ottica, mini-jack 3,5 mm.
  • Audio: 2×5 W.
  • Livello rumore: 28/30 dBA.
  • Dimensioni (LxAxP): 272×207,1×259,4 mm.
  • Peso: 6,4 kg

Author: Mario Mollo

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