Bowers & Wilkins PI7

Il 2020 ha visto il boom delle vendite degli auricolari True Wireless Sync con tecnologia Bluetooth: ne sono stati venduti 238 milioni di esemplari. Al momento chi la fa da padrone è il marchio di Cupertino ma in campo sono scesi altri colossi dell’audio, soprattutto quello di alta qualità, e fra questi non poteva mancare Bowers & Wilkins con la sua proposta.

Il 21 aprile 2021, in contemporanea mondiale, sono stati presentati i modelli PI5 e PI7, i due nuovi top di gamma dell’offerta di auricolari wireless del noto produttore inglese, Bowers & Wilkins. I due auricolari intra-aurali con connessione Bluetooth si affiancano ai modelli PI3 e PI4 e a differenza di questi, che si presentano con l’aspetto di un collare a cui sono collegati i trasduttori veri e propri, hanno l’architettura più recente che li rende piccoli, completamente indipendenti fra di loro e alloggiabili direttamente nei paglioni auricolari.

Entrambi i modelli hanno la stazione di ricarica realizzata dal contenitore che li ospita e li protegge durante il trasporto ma il PI7 offre anche la cancellazione attiva del rumore, Active Noise Cancelling, e una struttura di trasduzione a due vie ibrida che lo distingue e caratterizza.

Progetto e realizzazione

Entrare nel mercato degli auricolari IEM (In-Ear Monitor) wireless è una sfida da far tremare i polsi. Bisogna conquistarsi un posto al sole combattendo con colossi dell’elettronica di consumo – e soprattutto del marketing – come Apple oppure con un mercato totalmente selvaggio e aggressivo come quello dell’e-commerce cinese. Sangue ghiacciato, reputazione e competenze di prim’ordine sono quindi alcuni degli ingredienti necessari per riuscire nell’impresa. Attributi questi che alla Bowers & Wilkins, recentemente acquisita dal colosso dell’audio Sound United (Denon, Marantz, Polk, Classé, Boston Acoustics, etc…), non mancano affatto. Anzi, è proprio con tutta la sua capacità progettuale e industriale che B&W si è gettata nell’impresa senza risparmio di energie.

Una volta aperta la confezione dei nuovissimi PI7 ci si trova un contenitore tascabile e una coppia di auricolari IEM molto compatta, tale da occupare la parte inferiore del padiglione auricolare appoggiandosi a questo e sporgendo solo tramite un bottone metallico superiore la cui superficie costituisce il piano che accetta i comandi touch per tutte le impostazioni necessarie. Il contenitore per la ricarica è un pozzo di piacevoli scoperte. Non si tratta infatti della classica batteria con elettronica di ricarica contenuta in una scatola elegante, qui vi è ben di più.

Innanzitutto è da segnalare che la ricarica del contenitore, oltre alla classica modalità con caricatore e connessione USB, può essere fatta tramite il più moderno sistema wireless; ovvero, basta possedere una basetta di ricarica wireless per smartphone, o come si dice oggi per “wearable equipment”, e appoggiarci sopra la scatola per veder partire la ricarica.

Oltre a questa proprietà ve ne è un’altra che ho trovato comodissima. Il contenitore può essere utilizzato come trasmettitore Bluetooth. All’interno della confezione oltre al cavo USB per la ricarica ve ne è un altro ibrido: da una parte è presente un connettore digitale USB di tipo C e dall’altra un connettore analogico stereo mini jack da 3,5 mm.

Collegando il connettore analogico ad una uscita stereo, ad esempio di un TV privo di una connessione Bluetooth, e il lato digitale USB al contenitore di ricarica, quest’ultimo si trasforma in trasmettitore e operando tramite il tasto esterno è possibile a questo punto accoppiare gli auricolari – ma anche un altro dispositivo BT – e godersi il programma audio. Modalità questa che spero si possa sperimentare quanto prima in un lungo viaggio aereo intercontinentale dove più di una volta mi è capitato di desiderare di poter usare una cuffia o una coppia di auricolari Bluetooth per l’ascolto dell’audio di un film o di un programma musicale completamente libero dal cavo di connessione.

Figura 1 – I driver utilizzati nei PI7 sono delle tipologie ad armatura bilanciata per la via alta e dinamica per la via bassa.

Il tasto esterno presente sulla superficie del contenitore può essere usato assieme alla luce emessa dal LED soprastante per la verifica della carica residua del contenitore ma anche della carica dei singoli auricolari. Il LED si illumina di colore diverso a seconda della disponibilità residua. Per l’accoppiamento Bluetooh degli auricolari invece è presente un piccolo tasto interno al contenitore posto sul bordo anteriore. Questo se non si utilizza uno smartphone. In quest’ultimo caso, invece, suggerisco di scaricare dai repository Android o iOS l’applicazione di Bowers & Wilkins “Headphones” che permette di selezionare tutte le funzionalità degli auricolari, compresa naturalmente la connessione BT.

L’utilizzo è molto comodo perché permette un immediato riscontro dello status degli auricolari.
Per la trasduzione acustica B&W si è affidata ad un progetto che ha visto affiancare ad un classico altoparlante dinamico da 9,2 mm di diametro un secondo altoparlante, questa volta con l’implementazione ad armatura bilanciata.

In Figura 1 sono rappresentate le strutture delle due tipologie di driver. Il driver ad armatura bilanciata è quello sulla sinistra ed è particolarmente adatto alla riproduzione delle frequenze alte; è molto efficiente, e consente una estensione della parte alta dello spettro del segnale audio la cui ampiezza negli auricolari intra-aurali tipicamente decade con rapidità.

La Figura 2 mostra lo spaccato interno dell’auricolare B&W; si può notare il posizionamento dei due driver strettamente affiancati per minimizzare il ritardo fra i due, e se proprio siete curiosi in Figura 3 potete vedere la risposta al gradino dei due driver.

Figura 2 – Lo spaccato della realizzazione permette di vedere il posizionamento dei due altoparlanti degli auricolari.

È facile notare che i due driver sono in fase tra loro e il trasduttore ad armatura bilanciata anticipa il driver dinamico di una quantità inferiore al millisecondo per ampiezze uniformi; è una differenza questa che il nostro cervello non riesce a percepire per cui non dà alcun problema durante l’ascolto.

Naturalmente esiste anche un filtro crossover, minimale e microscopico, che è posizionato nel circuito di elaborazione del segnale che sovraintende alla decodifica Bluetooth, alla cancellazione del rumore e all’amplificazione. Gli auricolari con connessione wireless hanno tutti una elaborazione che equalizza il segnale portando la curva della risposta in frequenza ad avvicinarci quanto più possibile a quella che i progettisti ritengono essere la più gradita all’ascoltatore.

Figura 3 – La risposta al gradino dei due driver mette in mostra il lievissimo anticipo, 0,7 ms, del tweeter sul woofer.

Nella Figura 4 è tracciata la risposta in frequenza dei due canali; la prima parte dello spettro ricalca molto bene uno degli standard più in voga al momento come gradimento, ovvero la curva cosiddetta Harman. La parte mediana dello spettro è molto regolare, con il classico avvallamento prima dei 10 kHz che simula l’ascolto in campo riverberato.

Figura 4 – La curva della risposta in frequenza risulta lineare ed estesa sia nella gamma bassa che in quella alta.

L’effetto del driver aggiuntivo si fa notare per l’estensione della risposta nella parte finale del grafico, con una esaltazione poco prima dei 13 kHz il cui effetto vedremo durante la prova d’ascolto; sicuramente è molto in alto in frequenza per poter dare una forte caratterizzazione timbrica. Concludiamo la valutazione prestazionale con la curva della waterfall di Figura 5; anche qui non si nota alcun problema, code non ve ne sono e tutto si smorza entro 2 ms.

Per la connessione Bluetooth il progettista ha scelto di adottare il nuovo protocollo di aptX Qualcomm. È denominato Adaptive ed è retrocompatibile con gli algoritmi precedenti ovvero aptX e aptX HD. La frequenza di campionamento può però salire solo fino a 48 kHz, penalizzando leggermente la classe dei file in alta risoluzione.

Figura 5 – La risposta alla Waterfall presenta un decadimento molto rapido e privo di risonanze in tutta la banda.

Ciascun auricolare monta tre microfoni: due sono utilizzati per la cancellazione del rumore esterno, mentre uno viene impiegato durante le telefonate catturando la voce dell’ascoltatore. I due microfoni utilizzati per la funzione ANC (Active Noise Cancelling) sono direzionati uno verso l’esterno, per catturare il rumore dell’ambiente circostante, ed uno verso il condotto auricolare, per catturare l’eventuale residuo di rumore non cancellato e così regolare la qualità di questo intervento.

Infine, si può ancora citare un sensore di prossimità che fa comprendere agli auricolari se siano indossati o meno. In quest’ultimo caso si spengono da soli per risparmiare sul consumo di energia. La funzione è disinseribile tramite l’app dello smartphone ma durante l’uso non ho mai rilevato incertezze, ed ogni volta che indossavo un auricolare questo era subito operativo anche se non proveniva dal contenitore di ricarica.

Note di uso e d’ascolto

L’ergonomia dei due B&W PI7 è ben congegnata. Si indossano molto bene, e i due volumi sovrapposti, uno ellittico ed uno circolare, fanno bene il loro dovere: uno si appoggia dando stabilità al bordo inferiore del padiglione auricolare, mentre il secondo sporge il giusto dall’orecchio, quel tanto da non dare fastidio ma permettere di impartire i vari comandi touch agli auricolari senza incertezze.

È necessario trovare la grandezza giusta per i gommini che si inseriscono nel canale auricolare per una serie di motivi: gli auricolari devono risultare stabili e sigillare correttamente tutto il canale ma soprattutto non devono provocare fastidi. I gommini in silicone in dotazione sono certamente validi poiché risultano molto morbidi e si adattano bene alla forma del canale ma segnalo che si trovano in commercio anche dei cuscinetti in memory foam che sigillano ancor meglio il canale in questione. Perché tale precisazione? Perché per permettere le massime prestazioni alla correzione del rumore purtroppo questa caratteristica dei gommini è fondamentale.

La soppressione attiva del rumore ha bisogno di una buona dose di isolamento e contare su una ventina di dB almeno di attenuazione meccanica aiuta molto. Nelle cuffie sovra o circumaurali il padiglione esterno assicura tale isolamento, mentre purtroppo il silicone non lo permette e questo fa faticare la funzione ANC. In ogni caso, trovato il giusto isolamento posizionando bene i PI7, la funzione di cancellazione è efficace e risulta piacevole.

Forse la lacuna maggiore, se vogliamo, si trova nella cancellazione di rumori a bassa frequenza perché il driver è molto piccolo e fatica a seguire in controfase un rumore di tal genere, ma questo è un caso abbastanza raro e la funzione ANC permette di alleviare di parecchio la fatica d’ascolto che si genera in ambienti rumorosi. Altrettanto valida è la funzione di amplificazione dei suoni circostanti che permette con un tocco sull’auricolare destro di metterla in funzione oppure di escluderla. In tale maniera si può tranquillamente evitare di sfilare gli auricolari per una veloce conversazione esterna – “scusi il biglietto?” (in treno…) – o la comprensione di un annuncio, ad esempio in aeroporto.

Gli auricolari trovano un comodo alloggiamento nel contenitore di ricarica. Da sottolineare che i gommini auricolari sono facilmente sostituibili poiché l’attacco è standard.

I vari comandi per attivare la cancellazione del rumore, ascoltare l’ambiente esterno, gestire una telefonata oppure una lista di brani si impartiscono con una serie di tocchi più o meno lunghi e differenziati tra auricolare destro e sinistro. Il tutto risulta facile dopo aver appreso e memorizzato le sequenze e il lato. Confesso che all’inizio si fanno dei bei pasticci ma per fortuna in questi casi viene in aiuto l’applicazione “Headphones” sullo smart-phone che rimette tutto a posto. Trovata quindi la giusta configurazione, ci si può godere l’ascolto di questi auricolari.

La resa timbrica è molto piacevole. Un buon basso mai invadente e niente affatto lungo, con uno smorzamento che permette di apprezzare le migliori rullate di batteria come ad esempio fa Jack DeJohnette nel brano “Facing East” dall’album “Always let me go” del Keith Jarrett Trio. Le pelli risultano tese e i transienti netti, il legno delle bacchette che colpiscono il bordo del rullante risulta perfettamente udibile e molto naturale. Per verificare l’accoppiata ibrida dei due driver ho utilizzato un quartetto d’archi che interpreta Schubert, in particolare “Death and the Maiden” (La morte e la fanciulla) interpretato dal ChiaroScuro Quartet.

I due driver risultano ben legati fra loro senza alcuno sbilanciamento, e la riproduzione ha molta aria attorno ai quattro interpreti allargando l’headstage. Il picco rilevato dalle misure della risposta in frequenza non pare agire in maniera sconsiderata sulla resa timbrica ma solo immettendo ampiezza e volume nella scena riprodotta. La verifica di quanto appena affermato viene dall’ascolto della splendida interpretazione del Concerto per violino e orchestra op. 35 di Tchaikovsky interpretato da una straordinaria Patricia Kopatchinskaja e condotta da un altrettanto straordinario Teodor Currentzis.

Il violino qua vola in alto e tutti gli approcci sincopati tanto cari a Currentzis hanno il giusto stacco e nitidezza. Tutto il Concerto scorre senza alcuna sorta di soluzione di continuità. La registrazione ha un’ampia dinamica e mi sono trovato a voler alzare il volume oltre al limite che gli auricolari permettevano. Ecco, forse questa è l’unica pecca in cui sono inciampato nei miei ascolti, un pelino di volume in più da parte dell’elettronica di bordo lo avrei molto gradito.

Il contenitore di ricarica può essere utilizzato anche come trasmettitore Bluetooth. Le istruzioni allegate spiegano tutto in pochi passaggi.

Conclusioni

Progetto, tecnologia e materiali di gran classe per questi auricolari True Wireless di Bowers & Wilkins. I PI7 sono risultati un condensato di scelte centrate ed efficaci. L’architettura a due vie risulta ben implementata, con una resa timbrica molto equilibrata che stacca gli avversari mono driver nella dirittura finale della competizione per la conquista del mercato.

Il prezzo per entrare in possesso dei B&W PI7 non è da trascurare ma la cura nella realizzazione , le prestazioni e la possibilità che ha B&W di aggiornare il firmware per evoluzioni successive, che sicuramente il marchio non trascurerà, fanno ben valutare l’investimento.

Mario Richard


Bowers & Wilkins PI7
Cuffie intraurali wireless
Distributore per l’Italia: Audiogamma, Via Pietro Calvi 16, 20129 Milano. Tel. 02 55181610 – www.audiogamma.it
Prezzo (IVA inclusa): euro 399,00

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

  • Tipologia: auricolari senza fili Bluetooth con ANC.
  • Riposta in frequenza: 10 Hz-20 kHz.
  • Altoparlante: 1 dinamico diametro 9,2 mm; 1 armatura bilanciata.
  • Connessione: Bluetooth 5. 0, codec APTX LL/HD/Adaptive, AAC, SBC.
  • Distorsione: <0,3% THD (1 kHz, 10 mW).
  • Batteria auricolari: durata 4 h in riproduzione.
  • Peso: 7 g ciascun auricolare, 61 g custodia di ricarica.
  • Dotazione di serie: contenitore per la ricarica, cavo USB C, gommini di ricambio

Author: Redazione

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