Potenza e coinvolgimento Hisense si cimenta nella fascia delle soundbar “premium” con un prodotto che mette l’accento sulla potenza e sulla capacità di coinvolgimento nella riproduzione delle colonne sonore cinematografiche a oggetti (Dolby Atmos e DTS:X).
La soundbar premium di Hisense si presenta come nello standard di questa tipologia di dispositivi: un parallelepipedo poco profondo e abbastanza sottile, per disporlo senza grossi problemi sotto lo schermo, benché abbia la larghezza di un TV da 55 pollici. Gli 11 altoparlanti (8 woofer e 3 tweeter) – che secondo le specifiche offrono una potenza complessiva di 330 W – dei quali due disposti nella parte superiore per gli effetti in altezza delle codifiche audio a oggetti (Dolby Atmos e DTS:X) e altri due collocati ai lati per gli effetti surround che sfruttano le riflessioni laterali, sono protetti da una griglia metallica; sotto la griglia, a destra sul frontale, si trova un piccolo display a LED bianchi che indica l’ingresso selezionato.
A dar man forte in gamma bassa, è incluso un subwoofer amplificato a emissione frontale, dalla potenza dichiarata di 180 W, anch’esso mascherato da una griglia metallica, che si collega senza fili al sistema. Sul retro del mobile, relativamente compatto e con gli spigoli un po’ aguzzi, si trova il condotto reflex, la presa di alimentazione e il tasto per l’associazione con l’unità principale. Per isolare il subwoofer dal pavimento sono stati utilizzati quattro piedini in gomma. Sulla superficie superiore della soundbar si trovano quattro tasti per il controllo delle funzioni: accensione/ stand-by, selezione dell’ingresso e controllo del volume.
Sul retro, in corrispondenza dei predetti tasti, in una rientranza del telaio sono disposte le connessioni, che comprendono una porta di uscita HDMI 2.0 compatibile ARC/eARC per il collegamento del TV, due ingressi HDMI che permettono il pass-through di segnali 4K e 3D, e due ingressi S/PDIF, in formato ottico e coassiale, per l’audio digitale PCM e multicanale “classico” (Dolby Digital e DTS), assieme a una porta USB 2.0 tipo A che può essere impiegata con memorie da 32 GB massimi di capacità, per l’ascolto di tracce audio WAV, WMA, MP3, FLAC, ALAC e perfino DSD.
Tra gli ingressi disponibili, c’è anche una porta USB 3.0 tipo C, utilizzabile esclusivamente per il collegamento dell’adattatore necessario al supporto dei diffusori surround wireless annunciati dalla casa come espansione della soundbar, ma non ancora disponibili. La presa di alimentazione, sempre sul retro, è situata in posizione opposta rispetto agli ingressi. Il supporto a Ezplay, una funzione che permette di gestire la soundbar con un unico telecomando, è riservato agli apparecchi TV di Hisense. Nella confezione sono inclusi due piccoli supporti metallici a forma di “L”, con le relative viti, per l’installazione a parete dell’apparecchio, due cavi di alimentazione, un cavo HDMI, il manuale utente, la guida rapida, il telecomando e le batterie.
La prova
L’installazione della soundbar di Hisense è semplicissima, grazie al subwoofer che si connette automaticamente al sistema. Per le prove ho collegato la soundbar a una porta HDMI compatibile ARC del TV, mentre come sorgenti una Fire TV 4K Max e, vista la disponibilità del secondo ingresso, un lettore Blu-ray 4K; non c’è una app per smartphone, il sistema va controllato col piccolo telecomando in dotazione.
Accendendo il televisore, la soundbar si attiva immediatamente passando all’ingresso ARC: l’audio dei canali TV è soddisfacente, dei miglioramenti si apprezzano disattivando gli effetti surround e selezionando la modalità “News”, che accentua la focalizzazione sulle voci. Data l’ampia disponibilità di contenuti con traccia italiana in Dolby Atmos, sfrutto l’app di Apple TV+ installata sulla Fire TV Stick per riprodurre alcuni episodi della serie di fantascienza “For all mankind”: imposto la modalità “Movie” e riattivo il surround, alzo leggermente il volume e inizio a percepire un senso di coinvolgimento che mi è capitato di rado durante le prove di soundbar. Nelle scene più movimentate, il fronte audio è abbastanza ampio, i dialoghi sono chiari e le basse frequenze sono ben presenti grazie alla potenza del subwoofer. La visione di qualche episodio di “Fondazione”, altra serie tra le mie preferite, è molto coinvolgente, la resa dell’audio precisa e potente.
Apro l’app di Prime Video e seleziono l’ultimo episodio della serie “Reacher”, che con la traccia originale in Dolby Atmos mi offre diversi spunti per verificare la resa dinamica della soundbar, che riesce a riempire la stanza e non farmi rimpiangere troppo l’assenza dei canali posteriori fisici. Cambio ingresso e inserisco nel lettore Blu-ray il disco 4K di “Jurassic World: Il dominio”; il primo impatto con la colonna sonora originale in DTS:X è devastante, i passi del T-Rex nel drive-in fanno tremare il pavimento, ma l’emissione di basse frequenze è molto controllata, senza sbavature.
Pure con la corrispondente traccia italiana, in “semplice” DTS HD Master Audio 7.1, il coinvolgimento è assicurato; molto buoni i dialoghi. Già dai passaggi iniziali di “No time to die”, ad esempio l’esplosione della tomba di Vesper Lynd oppure gli inseguimenti per le stradine di Matera, l’audio originale in Dolby Atmos spreme per bene la soundbar, che offre un suono imponente. Tra le varie voci del menu impostazioni ho notato che manca una funzione generica per il miglioramento dei dialoghi – in realtà non così indispensabile – e che, invece, è disponibile per le tracce codificate in DTS. Per quanto riguarda l’ascolto di tracce musicali tramite Bluetooth, la connessione è immediata e la qualità dell’audio espresso dalla soundbar è discreto: ho dovuto limitare leggermente la gamma bassa, altrimenti diventava troppo invasiva per i miei gusti.
Ho incontrato qualche problema di stabilità nella trasmissione con uno smartphone recente che ha il Bluetooth versione 5.1, mentre con un altro provvisto della versione 5.0 e un iPad dell’ultima generazione non ho riscontrato alcun problema: i classici misteri del “dente blu”. L’accesso alla porta USB è piuttosto scomodo, in particolare se si fissa la soundbar alla parete; in compenso, provando con alcuni brani in FLAC, WAV e DSD128, ho riscontrato una qualità di riproduzione piuttosto buona, per il genere di dispositivo. Durante i vari test, ho ravvisato che il subwoofer, da acceso, emette una specie di “rumore rosa” a bassissimo livello, come una sorta di interferenza. Pur tentando più volte un reset della connessione, il difetto purtroppo ha continuato a manifestarsi, a basso volume era chiaramente udibile; posso soltanto supporre che si tratti un problema specifico dell’apparecchio giunto in prova.
Conclusioni
Le prestazioni della soundbar di Hisense mi hanno favorevolmente sorpreso: collocata in un ambiente non troppo ampio, sfrutta bene le riflessioni di pareti laterali e soffitto per gli effetti surround e i canali in altezza delle colonne sonore dei film, la gamma bassa è forse eccessivamente presente, ma, secondo i casi, basta limitarla di 2-3 punti per renderla meno esuberante; la riproduzione della musica da USB è di buona qualità, mentre è discreta via Bluetooth. Non ci sono la connettività Wi-Fi e il controllo vocale, ma nel complesso l’esperienza d’uso del prodotto è stata appagante.
Marco Meta
Ci è piaciuto
- Potenza complessiva.
- Buona ricostruzione effetti surround e Atmos.
- Riproduzione tracce musicali via USB.
Non ci è piaciuto
- Assenza connettività Wi-Fi.
Hisense U5120GW
Soundbar 5.1.2 (con subwoofer wireless)
Distributore per l’Italia: Hisense Italia. Tel. 800321999 – www.hisense.it
Prezzo di listino: 499,00 euro (IVA inclusa)
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE
- Potenza: 330 W (soundbar) + 180 W (sub-woofer).
- Altoparlanti: 8 woofer, 3 tweeter; subwoofer: 1 woofer 20 cm con caricamento reflex posteriore.
- Risposta in frequenza: 40÷40.000 Hz.
- Ingressi: 2 HDMI, 1 S/PDIF Toslink, 1 S/PDIF coassiale, USB 2.0 tipo A, USB 3.0 tipo C, Bluetooth 4.2.
- Uscite: 1 HDMI (eARC/ARC).
- Dimensioni: 1.200x73x113 mm (soundbar), 250x355x344 mm (subwoofer).
- Peso: 5 kg (soundbar), 7 kg (subwoofer)