Nel settembre 2013 la stagione del Gewandhaus apriva con la Nona di Mahler diretta da Riccardo Chailly. Noi c’eravamo. Si era nei giorni dell’IFA di Berlino e l’occasione era troppo ghiotta per non seguire un concerto tra i più promettenti del cartellone.
Prima di allora non ero mai stato a Lipsia, sede di una orchestra che vanta una prestigiosa tradizione. La sala del Gewandhaus la conoscevo dalle belle registrazioni in video che ci ha offerto in questi anni la Accentus, un’acustica decisamente apprezzabile nel DTS Master Audio di quei Blu-ray (in due e cinque canali, s’intende, un multicanale di altissima qualità che riproduce il “respiro” autentico della sala da concerto).
L’aspetto musicale era intrigante, ma a questo si univa il fascino di una sala tutta da scoprire con la propria orchestra residente e la possibilità di visitare la Thomaskirche in cui Bach trascorse i trenta anni musicalmente più importanti della sua vita.
Lipsia capitale europea della Musica?
Le premesse ci sarebbero tutte: la tradizione bachiana con i concerti del Thomanerchor, aver dato i natali a Wagner, la presenza di Mendelssohn che fonda il Conservatorio, un’orchestra del calibro del Gewandhaus, la ricchezza della programmazione musicale in genere. Assistere al concerto con la Nona durante la registrazione del Blu-ray è preziosa per la redazione musicale di AUDIOreview. Ci ha permesso infatti di seguire da vicino un apparato tecnico che sa offrire agli appassionati documenti in video in cui la regia segue il percorso musicale con naturale introspezione.
La Nona è una pagina intima e sofferta, diversa dai tratti talvolta esteriori delle precedenti. Rappresenta il culmine di un lungo percorso sinfonico e Chailly la fa sua con passione e coerenza, sempre dimostrando maturità culturale prima ancora che esclusivamente musicale. In tal senso questa edizione appare ancora più convincente di quella pur bella registrata ad Amsterdam negli anni Novanta e pubblicata (in solo audio) dalla Decca.
Certo qui c’è la forza delle immagini, ma anche spegnendo lo schermo si coglie lo smalto intenso di una lettura dai tratti nobili che viene esaltata da una formazione orchestrale di prim’ordine. Nell’Adagio conclusivo gli archi appaiono setosi, ineffabili nel rendere l’intensità espressiva della frase, esibendo sfumature nelle microdinamiche che il mezzo tecnico evidenzia con assoluta naturalezza in una registrazione dettagliata ed ariosa allo stato dell’arte della riproduzione sonora.
Ad un anno dal concerto arriva dunque questa nuova tappa del ciclo mahleriano firmato da Chailly, che dal 2005 occupa lo storico incarico di Gewandhaus- kapellmeister. Questa integrale si colloca al vertice delle esecuzioni moderne (a prescindere dal formato).
In questi anni Chailly ha contribuito ad elevare il prestigio della formazione di Lipsia, antichissima formazione che ha il non banale vantaggio di suonare all’interno di una sala dalle splendide caratteristiche soniche. La Accentus sa come confezionare la musica in video, sia in termini di regia video che per una resa audio tra le più convincenti degli ultimi anni. Del resto la valenza di questa label con le produzioni di musica in video l’avevamo apprezzata con le registrazioni dal Festival di Lucerna.
Nell’integrale di Chailly devono ancora uscire la Settima, la Terza e la Prima. La Settima è stata registrata lo scorso inverno, mentre la Terza ha avviato la presente stagione con due rappresentazioni lo scorso settembre. Saranno pubblicate nei prossimi mesi. Aspettiamo dunque al varco la Prima, prevista tra il 20 e il 23 febbraio 2015. Potrebbe essere un’occasione golosa per un fine settimana a Lipsia. Voi che ne dite?
Marco Cicogna