2016, IFA senza sussulti…

Tante novità ma davvero pochi spunti interessanti tra gli enormi padiglioni dell’edizione 2016 dell’IFA di Berlino, un’edizione che ha dato il meglio di sé proprio nel settore del video…

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Elettronica di consumo senza grandi sussulti, quest’anno, all’IFA. La più importante manifestazione continentale dedicata al mondo della tecnologia non ha visto annunci rivoluzionari o prodotti killer, tantomeno ha ospitato eventi clamorosi o conferenze stampa memorabili. Alcune delle più interessanti presentazioni, come quella di Asus o di Huawei, o quella “verticale” dedicata al Gear 3 di Samsung, sono avvenute lontano dagli ipertrofici padiglioni del quartiere fieristico, in eventi appositamente organizzati. In ambito IFA, certo, e con ospiti che hanno successivamente visitato la mostra.

Tuttavia la loro risonanza all’interno di IFA non è stata così ampia. Così come non ci sono stati grandi sussulti in termini di prodotti. Certo, non sono mancate novità, ma le conferenze stampa di presentazione delle grandi multinazionali hanno visto mediamente la metà del tempo a disposizione spesa nel presentare “filosofie di vita” o progetti ambiziosi come le “Smart Cities” di Panasonic, una specie di eden dove tutto è efficientissimo, connesso e pronto per una vita digitale da terzo millennio in cui prodotti e tecnologie si intersecano e si innestano in una quotidianità dal sapore un po’ utopistico.

Forse ci si aspettava troppo dai grandi di questo mercato. Il sottolineare tutti insieme una tecnologia o lo scegliere una via comune per sostenere un’idea. Invece, già a partire dal settore del video (e lo si doveva immaginare proprio dal tenore delle presentazioni e dagli “ecosistemi” proposti, non dico chiusi ma certamente diversi tra loro) tre degli attori principali hanno dichiarato di puntare su modelli tecnologici diversi.

L’ammiraglia dei televisori Samsung ad IFA 2016 è l’88 pollici SUHD siglato KS9800, un modello con Quantum Dot Display ed HDR 1000, ancor più prestante anche nella sezione Smart, grazie ad un processore quadcore.

L’ammiraglia dei televisori Samsung ad IFA 2016 è l’88 pollici SUHD siglato KS9800, un modello con Quantum Dot Display ed HDR 1000, ancor più prestante anche nella sezione Smart, grazie ad un processore quadcore.

Quale tecnologia per lo schermo?

È LG a dichiarare ancora una volta, stavolta con un grande spettacolo tecnologico, che l’OLED è maturo. Quasi a voler riprendere il fantasmagorico “soffitto” di Fremont Street in Las Vegas, ha tappezzato di schermi OLED la volta dell’ingresso del proprio padiglione creando un corridoio dall’impatto spettacolare completamente disarmante.

Un gioco di luci e colori abbagliante, stravolgente, sfavillante, che ha creato ingorghi pazzeschi nel grande corridoio sempre zeppo di spettatori col naso all’insù. OLED che dominava tra i modelli di punta del costruttore coreano e che ha raggiunto la sua piena maturità anche dal punto di vista dell’economia di scala che, pur al vertice della tecnologia degli schermi LG, non lo rende più quell’inavvicinabile sogno di qualche anno fa.

Philips ha dedicato gran parte del suo stand all’healthcare ma ha basato la sua press conference sul rilancio dei televisori, mostrando il suo prodotto di punta, il 901F, un OLED da 55 pollici su piattaforma Android TV con risoluzione 4K UHD, dotato di HDR, di un sistema di altoparlanti 6.1 sviluppato con Dolby.

Philips ha dedicato gran parte del suo stand all’healthcare ma ha basato la sua press conference sul rilancio dei televisori, mostrando il suo prodotto di punta, il 901F, un OLED da 55 pollici su piattaforma Android TV con risoluzione 4K UHD, dotato di HDR, di un sistema di altoparlanti 6.1 sviluppato con Dolby.

Dal canto suo, però, Samsung sceglie una tecnologia completamente diversa, seppur basata sul principio comune dell’illuminazione puntuale del pixel: la tecnologia Quantum DOT che ormai impiega in tutti i televisori di fascia alta, a partire dal modello di punta, il KS9800, televisore SUHD da 88 pollici. Ancora diversa la scelta di Sony, che tramite il Backlight Master Drive controlla ogni singolo LED (o microLED) in corrispondenza del singolo pixel grazie alla potenza del processore X1 Extreme.

Però, come sappiamo, i televisori non sono solo pannelli e dunque moltissimi sono gli accorgimenti e le tecnologie impiegate a bordo per l’elaborazione, per l’upscaling, visto che l’UHD, completo di funzionalità HDR, è ormai lo standard. Non sono mancate, comunque, dimostrazioni di tecnologie “superiori”, come l’8K di Sharp, così come non sono mancate novità nel mondo dei videoproiettori, dove JVC ha presentato il suo straordinario DLA-Z1, un proiettore in tecnologia D-ILA con risoluzione 4K nativa ed engine ibrido laser e fosfori, o le novità di Epson, subito introdotte anche in Italia.

Watch, Phone e TV, il mondo Smart non finisce qui

Nonostante non sia una novità, la parola d’ordine dell’elettronica di consumo rimane comunque “Smart”. Ormai il mondo dei telefoni è solo “Smart”, anche in quella fascia media che poi tanto media non è. Per la telefonia, come per l’hi-fi, la manifestazione di riferimento in Europa non è l’IFA. Nonostante ciò diversi produttori hanno approfittato per presentare le loro novità nell’ambito della kermesse berlinese.

Sony, innanzitutto, con il suo Experia XZ con fotocamera principale da 23 megapixel, processore Snapdragon 820 e schermo in vetro Full HD da 5,2”. Ma anche Huawei, sempre più in vista, con una grandiosa presentazione ha lanciato il suo Mate 8. E dal punto di vista degli smartwatch, altra, peraltro già citata, megapresentazione della versione 2016 di Samsung, il Gear di terza generazione, rotondo, leggero e potente, così come rotondo (e splendidamente snello) è lo ZenWatch 3 di Asus, anch’esso con Android Wear a bordo. Poche novità, tutte riguardanti i contenuti (con accordi con emittenti, “distributori di contenuti” quali Netflix, nuove app), dal versante Smart TV. Contenuti che inevitabilmente sono destinati a variare paese per paese.

No, non è un film. È che il Gear S3, durante una chiamata telefonica, vibrando al polso mette in vibrazione l’intera mano e con il dito poggiato sull’orecchio si riesce (spesso) a capire l’interlocutore che parla. Provare per credere!

No, non è un film. È che il Gear S3, durante una chiamata telefonica, vibrando al polso mette in vibrazione l’intera mano e con il dito poggiato sull’orecchio si riesce (spesso) a capire l’interlocutore che parla. Provare per credere!

Ciò che invece è destinato a crescere, anche in modo esponenziale, è il mercato del “bianco”, ovvero elettrodomestici, prodotti per la cucina, prodotti per la cura delle persone, elettromedicali e così via. È stato timidamente introdotto qualche anno fa ad IFA ed è letteralmente esploso nelle mani degli organizzatori che oggi possono vantare un numero impressionante di espositori.

Crescono gli spazi nei padiglioni e cresce l’area di interesse di questo settore, più generalmente indicato come “Home Appliance”, e cresce, anche in questo ambito, la voglia di diventare “Smart”, sebbene non si riescano ancora a definire i probabili sviluppi, al di là dell’ordinare online ciò che manca dal frigo o, più realisticamente, di uno scambio dati relativo al funzionamento e al terminare dei programmi di attività dei singoli elettrodomestici, di apparecchi “connessi” o “Smart” nel mercato consumer.

Realtà virtuale: solo entertainment?

Uno degli argomenti più discussi di questa edizione dell’IFA è stato lo sviluppo della realtà virtuale. Alle grandi aspettative non è corrisposto un’altrettanto vasta esibizione di prodotti e novità, tutte concentrate principalmente sull’aspetto ludico e di intrattenimento di questo settore.

Visori per vivere esperienze di gioco sono stati dimostrati anche da Sony nell’ambito della presentazione della sua nuova PlayStation, e dunque legati, almeno nelle loro presentazioni, ad aspetti ludici e di entertainment.

Il visore VR della Alcatel, una delle molte esperienze VR in fiera, presenta un angolo di visione di 120° e uno schermo da 3,8 pollici.

Il visore VR della Alcatel, una delle molte esperienze VR in fiera, presenta un angolo di visione di 120° e uno schermo da 3,8 pollici.

In effetti visori più o meno evoluti soffrono della mancanza di contenuti, che siano essi esperienze visive o più approfondite attività interattive, nell’attesa che qualcuno come Google, con il suo Daydream, riesca ad esplorare e popolare questo particolarissimo settore.

Conclusioni

L’edizione 2016 dell’IFA di Berlino ha ancora una volta rivelato importanti segnali nel mercato dell’elettronica di consumo, specialmente in quei settori tradizionalmente legati alla manifestazione berlinese. Forse il segnale più importante è l’attività delle grandi case nel voler ridefinire i confini dell’elettronica di consumo, quasi a sconfinare negli stili di vita di ognuno, offrendo più una filosofia di interazione con la tecnologia che la tecnologia stessa. Probabilmente sarà un passaggio obbligato verso nuove generazioni di prodotti.

Tuttavia, se i settori più tradizionali (video, broadcasting, telefonia) offrono pochi segnali realmente innovativi, altri settori, come il “wearable”, la VR (realtà virtuale) e più in generale il mondo del settore video, si rivelano decisamente più dinamici, offrendo spunti ed idee. Il tutto mentre il peso dell’Home Appliance all’interno della manifestazione cresce ogni anno di più, con una spinta che sembra tutt’altro che in esaurimento.

Rocco Patriarca

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