Samsung UE65JS9000

Cristalli colorati

LCD di fascia alta con una completa dotazione di accessori Smart e qualità video molto alta, design elegante e costruzione raffinata: un televisore che esprime il nuovo corso di Samsung per il segmento no-compromise.

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Ricco ed articolato, come da tradizione per il costruttore coreano, il catalogo Samsung per il 2015 ripartisce in due diverse categorie l’offerta dei televisori a definizione ultra alta, gli UHD ed i SUHD, definizione quest’ultima coniata dalla casa per identificare i prodotti di classe superiore, che differiscono dagli altri soprattutto per particolarità tecniche, ma anche per il design e la costruzione particolarmente curata tanto in termini di selezione dei materiali quanto per le finiture: prodotti pensati per portare nel mercato consumer il meglio della tecnologia video attuale.

Il segmento è attualmente popolato da tre famiglie denominate, in ordine di dotazione e prezzo, JS9500, JS9000 e JS8500, ciascuna delle quali popolata da tre modelli: quello che cambia a prima vista sono le dimensioni che nella top di gamma sono piuttosto abbondanti con le diagonali da 65, 75 ed 88 pollici, mentre per le altre due sono previsti i più contenuti tagli da 48, 55 e 65.

Ma, guardando con maggiore attenzione, si trova che le differenze non sono limitate alla diagonale, la principale essendo il sistema di illuminazione del pannello che nella serie di punta, la JS9500, è del tipo Full-LED, ovvero con i diodi emettitori posti dietro la struttura LCD; per le altre due famiglie i progettisti coreani hanno optato per la soluzione Edge-LED, con le sorgenti disposte ai lati.

Comune alle tre famiglie del comparto SUHD è l’abbinamento delle sorgenti a LED con un filtro basato sui Quantum Dots, la tecnologia attualmente più promettente per l’ampliamento dello spazio colore verso le richieste poste dal formato UHD, qui presentato nella implementazione proprietaria denominata Nano Crystal Color.

Visto da fuori

È curvo il 65JS9000, come del resto anche tutti gli altri modelli compresi nel segmento SUHD: è curvo ed elegante, poggia su un piedistallo cromato e sottile, sufficientemente ampio da mantenere la non indifferente estensione in un giusto equilibrio, e gode di un impianto stilistico decisamente minimale cosicché, visto da davanti, il televisore offre una superficie completamente liscia, limitata ai bordi (arricchita) da una sottile cornice metallica.

E anche la faccia posteriore segue lo stesso approccio e mostra il fondello metallico curiosamente innervato da scanalature ed aperto soltanto per due incavi destinati ai cavi di collegamento alla rete ed allo One Connect (in realtà c’è anche una terza apertura per il collegamento della videocamera da acquistare separatamente, ma è chiusa da uno sportellino e dunque altera soltanto minimamente la continuità della superficie).

Le prese per il collegamento cablato del TV sono, infatti, tutte racchiuse nello scatolotto esterno fornito a corredo, una soluzione che l’azienda ha messo a punto ormai da un po’ di anni e che, tra le altre cose, permette di mantenere aggiornato l’hard-ware del televisore semplicemente acquistando il nuovo modello che, tipicamente, viene proposto da casa con cadenza annuale.

Le prese, dunque, sono tutte qui, nello One Connect: quattro HDMI e tre USB, una delle quali dedicata al collegamento dell’hard disk per la registrazione dei programmi, oltre alla RJ-45 per il collegamento Internet ed ai bocchettoni del doppio sintonizzatore DVB-T2/S2; per tutti gli altri segnali, Component, Audio e CVBS, si utilizza l’apposito adattatore fornito a corredo, una opzione di “sicurezza” visto che varie tipologie di dispositivi attualmente in circolazione possono essere collegate tramite canali senza fili Wi-Fi o Bluetooth.

La dotazione di strumenti di controllo comprende due telecomandi, il primo dei quali in formato (e costruzione) standard: il secondo è, invece, un oggetto molto ben realizzato, metallico e dalla ottima ergonomia. È dotato di un piccolo numero di pulsanti perché la maggior parte delle funzioni possono essere raggiunte da un paio di menù a schermo e contiene anche il microfono per il controllo vocale del televisore.

La dotazione di strumenti di controllo comprende due telecomandi, il primo dei quali in formato (e costruzione) standard: il secondo è, invece, un oggetto molto ben realizzato, metallico e dalla ottima ergonomia. È dotato di un piccolo numero di pulsanti perché la maggior parte delle funzioni possono essere raggiunte da un paio di menù a schermo e contiene anche il microfono per il controllo vocale del televisore.

Seguendo gli usi comuni da qualche anno a questa parte, il JS9000 è accompagnato da due telecomandi in formato standard e smart.

 

Hardware e software

Il compito più impegnativo che l’elettronica dei televisori si trova a dover assolvere è senza dubbio quello relativo alle elaborazioni delle immagini: il segnale video deve infatti essere decodificato e ciascun fotogramma analizzato dagli algoritmi relativi al controllo del nero (retroilluminazione, dimming ed eventuali altri interventi compresi) e del colore nonché scalato alla risoluzione del pannello.

Ci sono poi la gestione delle comunicazioni di rete con gli associati algoritmi di decodifica dei contenuti in streaming, la gestione dell’interfaccia utente e via dicendo; la “fame” di potenza di calcolo, dunque, non si esaurisce ed anzi continua a crescere con lo sviluppo di nuovi e più raffinati processi di elaborazione, talché l’adozione di processori sempre più potenti è scelta praticamente obbligata. E se si vuole mantenere alto il livello di usabilità anche con i futuri upgrade è necessario prevedere un certo margine aggiuntivo di potenza di calcolo. È del tutto naturale, quindi, che la serie JS9000 monti un processore di classe Octa Core che, come tutte le CPU di fascia alta, esegue i propri compiti dissipando una notevole quantità di calore, cosa che si riflette nel non indifferente riscaldamento dello One Connect.

Come accennato, l’illuminazione del pannello è fornita da un sistema ibrido LED blu/Quantum Dots, soluzione che in forza della stretta banda di emissione dei singoli cristalli QD permette l’impiego di filtri colore meno pesanti e dunque migliora la quantità di energia luminosa in uscita.

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Le prese per il collegamento del televisore con il mondo esterno sono alloggiate nello scatolotto denominato One Connect che si collega al TV tramite un cavo proprietario: con questa soluzione il cablaggio dell’apparecchio è decisamente ordinato, anche perché nulla vieta di collocare lo One Connect completamente fuori vista. Oltre alle prese il dispositivo contiene anche l’elettronica che comanda il televisore e per questo i futuri upgrade (processore e software) si riducono all’acquisto della nuova versione che il produttore coreano mette a disposizione con cadenza annuale e si protegge l’investimento. Durante l’uso lo One Connect scalda, quindi è bene prevedere una sistemazione con sufficiente ricambio di aria.

Le porte HDMI seguono le specifiche della versione 2.0 con supporto al protocollo HDCP 2.2; il sistema inoltre decodifica l’HEVC ed è equipaggiato con un consistente set di funzioni tra cui la Peak Illuminator Pro e la Auto Depth Enhancer. La prima di queste intensifica l’emissione dei LED nelle zone a maggior luminosità mentre la seconda assegna all’oggetto analizzato un valore di luminosità che dipende dalla posizione di questo nella profondità della scena.
Sul versante usabilità accessoria, il 65JS9000 offre parecchie opzioni tra le quali il Mirroring dello smartphone/tablet, la possibilità di collegare mouse e tastiera via Bluetooth o USB, il supporto ai pad Bluetooth (la casa consiglia il Dualshock 4 ma è consigliabile provarne anche altri) e l’uso di una cuffia Bluetooth in parallelo o in alternativa agli altoparlanti. C’è poi il supporto alla videoregistrazione con Timeshift, una modalità di visualizzazione dedicata allo sport con varie opzioni di regolazione ed il Multi-Link che visualizza contemporaneamente il programma, il browser Web e le app.

Al di là delle pur necessarie doti di potenza, efficienza ed affidabilità della sezione elettronica, ciò che maggiormente impatta sull’utente finale è il sistema di gestione dell’apparecchio: l’organizzazione dell’interfaccia grafica e la sua velocità di risposta, la flessibilità che consente di ampliare/aggiornare le funzionalità, la precisione nel controllo dell’unità principale e dei dispositivi collegati nei molti modi possibili sono, infatti, alcuni dei parametri con cui ci si trova a fare i conti non appena si prende in mano il telecomando.

E con la sempre crescente complessità dei televisori questo aspetto continua ad essere al centro di qualsiasi progetto.
Per questo motivo Samsung, al pari di altri grandi marchi, ha iniziato da alcuni anni lo sviluppo di un sistema operativo tanto flessibile da poter essere adattato al controllo dei più diversi apparecchi, dal televisore, allo smartphone/tablet ai wearable device, così da contenere i costi di sviluppo ed arrivare con il giusto armamentario alla prossima tappa: Internet of Things.

Tizen, questo l’identificativo, equipaggia al momento televisori e gear da polso, ma in altri paesi il produttore coreano ha commercializzato recentemente anche il primo smartphone basato su questo sistema operativo; il dato importante è che Tizen è un vero open source e questo garantisce le potenzialità di sviluppo di applicazioni aperte a chiunque ed in aggiunta nasce in quattro profili differenti dedicati ai settori Car, Mobile, TV e Wearable. Proprio in vista della ormai prossima connettività globale.

L’uso e la visione

Nell’immediato i benefici che la strategia basata su un sistema operativo ad hoc porta ci sono e sono innegabili: l’uso quotidiano del JS9000 è intuitivo ed immediato, la risposta rapida quanto ci si aspetta e le procedure che fino a non molto tempo fa richiedevano attenzione e tempo (vedi collegamento di dispositivi) sono trasparenti e veloci.

In particolare abbiamo apprezzato l’efficienza degli algoritmi di scoperta dei dispositivi di rete: al momento dell’accesso, PC e smartphone erano già elencati nella pagina relativa, segno che il sistema comunque avvia la ricerca sulla rete anche se questa operazione non è stata esplicitamente chiamata da una qualsiasi funzione.
Per quanto riguarda il controllo dell’apparecchio, lo strumento più agile è senza dubbio il piccolo Smart Control, molto curato in quanto ad ergonomia e materiali e che sostituisce il classico pad con il piccolo pulsante presente nella sua parte alta: premendolo compare la freccia del cursore animata dal movimento del telecomando tramite il giroscopio interno. Il sistema funziona bene anche se qualche volta richiede un po’ di attenzione perché non è raro che la freccetta del puntatore venga “sparata” lontano dal bersaglio.

Il menù delle impostazioni/regolazioni segue l’organizzazione classica basata su capitoli e comprende una grande quantità di opzioni, tra cui si fa notare il gruppo relativo alla qualità dell’immagine nel quale, oltre alle usuali, compare anche il bilanciamento del bianco con le due possibilità a due e dieci punti.
In ogni caso il 65JS9000 così com’è, ovvero acceso e messo al lavoro senza alcuna regolazione preventiva, è uno dei pochi (se non l’unico) esempi di calibrazione di fabbrica quasi perfetta, sicuramente migliorabile sfruttando il completo set di regolazioni, ma comunque già di suo decisamente sopra la media.
Il primo impatto con le immagini dalle stazioni sintonizzate, nonostante la mortificante povertà del segnale video, è piacevole, e la modalità di visione utilizzata, la Standard, è quella che meglio si adatta a questo tipo di contenuti in genere molto luminosi e con colori saturi.

Ma è certo che un televisore di questa classe trova il proprio naturale impiego con il materiale cinematografico, documentari compresi: in questo caso la scelta ovvia cade sulla modalità Film che, come accennato, anche senza calibrazione offre risultati notevoli.
Come sempre è buona norma disabilitare tutte le elaborazioni, magari riservandosi qualche sperimentazione con la compensazione del moto, che in alcuni casi può essere utile e che, in ogni caso, aumenta la risoluzione effettiva; è consigliabile anche abilitare il Cinema Black che scurisce le bande superiore ed inferiore visualizzate con materiale con rapporto d’aspetto diverso da quello nativo del TV.

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La schermata iniziale del nuovo Sistema Operativo Tizen contiene i link alle attività più recenti (modificabili a piacimento), un ottimo punto di partenza soprattutto nell’impiego abituale, oltre ad una serie di opzioni consigliate. La reattività è notevole, il sistema risponde prontamente e l’organizzazione razionale permette di passare con facilità da un’attività all’altra. Molte delle funzioni che Tizen integra sono nascoste, è il caso ad esempio del Quick Connect che permette l’accoppiamento del TV con gli smartphone Samsung tramite canale Bluetooth a basso consumo (BLE), una chiara indicazione del percorso verso la definizione di un ecosistema di prodotti per Internet of Things. Dato che lo Smart Control è dotato di un piccolo numero di pulsanti, il sistema integra un pratico ed utile telecomando virtuale dal quale si accede al menù di configurazione, alla scelta della sorgente (compresi i dispositivi collegati), alla selezione rapida della modalità video, alla guida programmi etc. Tra le varie opzioni di controllo c’è anche un mini menù gestito tramite puntatore che offre le opzioni più comuni quali la scelta del programma TV, la regolazione del volume e l’accesso a schermo. Molto utile. Il comparto delle app è popolato da parecchie proposte, in quantità ancora non confrontabile con quanto offerto dalla concorrenza, ma data la giovinezza del sistema è soltanto questione di tempo ed il panorama sicuramente si amplia: tra le opzioni attualmente compare il noto servizio Chili di streaming video tramite il quale Samsung offre cinque film in regalo contro l’acquisto di un televisore UHD entro la fine di ottobre. Ben rappresentato anche il settore giochi, con proposte gratuite ed a pagamento, ed il supporto ai pad Bluetooth (Samsung consiglia il Dualshock 4 ma vale la pena provare la compatibilità con altri prodotti): i titoli con cui abbiamo intervallato le sessioni di visione si sono comportati decisamente bene, veloci tanto nel caricamento quanto nell’esecuzione.

La schermata iniziale del nuovo Sistema Operativo Tizen contiene i link alle attività più recenti (modificabili a piacimento), un ottimo punto di partenza soprattutto nell’impiego abituale, oltre ad una serie di opzioni consigliate.
La reattività è notevole, il sistema risponde prontamente e l’organizzazione razionale permette di passare con facilità da un’attività all’altra.
Molte delle funzioni che Tizen integra sono nascoste, è il caso ad esempio del Quick Connect che permette l’accoppiamento del TV con gli smartphone Samsung tramite canale Bluetooth a basso consumo (BLE), una chiara indicazione del percorso verso la definizione di un ecosistema di prodotti per Internet of Things.
Dato che lo Smart Control è dotato di un piccolo numero di pulsanti, il sistema integra un pratico ed utile telecomando virtuale dal quale si accede al menù di configurazione, alla scelta della sorgente (compresi i dispositivi collegati), alla selezione rapida della modalità video, alla guida programmi etc.
Tra le varie opzioni di controllo c’è anche un mini menù gestito tramite puntatore che offre le opzioni più comuni quali la scelta del programma TV, la regolazione del volume e l’accesso a schermo. Molto utile.
Il comparto delle app è popolato da parecchie proposte, in quantità ancora non confrontabile con quanto offerto dalla concorrenza, ma data la giovinezza del sistema è soltanto questione di tempo ed il panorama sicuramente si amplia: tra le opzioni attualmente compare il noto servizio Chili di streaming video tramite il quale Samsung offre cinque film in regalo contro l’acquisto di un televisore UHD entro la fine di ottobre.
Ben rappresentato anche il settore giochi, con proposte gratuite ed a pagamento, ed il supporto ai pad Bluetooth (Samsung consiglia il Dualshock 4 ma vale la pena provare la compatibilità con altri prodotti): i titoli con cui abbiamo intervallato le sessioni di visione si sono comportati decisamente bene, veloci tanto nel caricamento quanto nell’esecuzione.

La visione di materiale FHD, l’unica opzione al momento significativa, è semplicemente di ottimo livello: notiamo innanzitutto la realistica profondità delle immagini, una conseguenza della luminosità del pannello e delle Peak Illuminator Pro/Auto Depth Enhancer, e la brillantezza dei colori, vividi e ottimamente modulati. La codifica ad 8 bit dei colori nel formato Blu-ray non sfrutta appieno le possibilità del televisore, ma quello che si vede già così lascia ben immaginare i risultati quando anche il formato FHD fosse rivisto con gli algoritmi recentemente sviluppati per la codifica a 12 bit.
Un certo effetto benefico si ottiene abilitando la Smart LED (la funzione che controlla lo pseudo local dimming): i neri diventano più profondi senza che insorgano variazioni di luminosità o altri effetti di scarsa/sovra-modulazione delle zone a bassa luminosità. I passi di regolazione in cui questa funzione è articolata non danno risultati molto diversi; per il principio di cautela, comunque, il livello minimo è quello consigliato, anche perché con questa impostazione viene limitata la disuniformità (luce residua) della illuminazione in corrispondenza dei bordi verticali.

Il controllo della luminosità nei pannelli Edge-LED è sempre cosa alquanto problematica perché applicato ad aree piuttosto estese (e questo è uno degli argomenti a favore del Full-LED purché, ovviamente, ben progettato): tra tutti i TV Edge che ci sono passati per le mani questo JS9000 raggiunge performance al top, ma il sistema di illuminazione si rivela nelle scene scure con pochi oggetti illuminati (la luna contro il cielo notturno, ad esempio, oppure un lampione stradale nella notte) mostrando un leggero alone. Visto che la perfezione è semplicemente una chimera e visto che la quantità di scene di questo tipo è bassa, possiamo senza timori classificare questo comportamento come peccato veniale e goderci la visione.

Assieme al televisore ci è stato consegnato anche un Hard Disk farcito di film e clip UHD, alcuni dei quali di qualità decisamente molto elevata, e con questa sorgente il display ha dato il meglio di sé, come d’altronde ci si poteva attendere.
La sorpresa è arrivata con due clip tratte da “Exodus “e “Life of Pi” rimasterizzati in HDR: ed è una sorpresa a tutti gli effetti perché il sistema di illuminazione e gli algoritmi di controllo producono un livello di luminosità mai visto prima, sovrapposto alla ricchezza dei colori ed al dettaglio del pannello UHD. I giochi luce/ombra sono spettacolari, i colori saturi anche nelle zone più scure, i dettagli delle zone in ombra fini e la grande dinamica viene percepita soprattutto come intensificazione del contrasto.

Immagini di questo livello pretendono un audio altrettanto raffinato, richiesta che il 65JS9000 soddisfa in maniera dignitosa ma non tanto quanto sarebbe possibile, anche in forza della classe di appartenenza (e del prezzo di acquisto): il parlato è molto chiaro e perfettamente intelligibile anche quando il tono di voce diviene un bisbiglio, l’emissione è intensa quanto basta ma, come al solito, un filino in più di prestanza alle basse frequenze sarebbe stata apprezzata. Guardare la corsa dei carri in “Exodus” senza che il rombo raggiunga il livello corretto toglie qualcosa, soprattutto perché per il resto questo è un display decisamente versato nella riproduzione del materiale cinematografico.

Conclusioni

Facendo astrazione dal fattore di forma curvo, argomento molto dibattuto e, quindi, controverso, la serie JS9000 esprime accuratamente il concetto collegato alla sigla SUHD come identificativo per qualità superiori. Semplicemente perché, in effetti, la qualità è superiore.

E parliamo, per l’immediato, della qualità video, della usabilità e della dotazione di funzionalità accessorie; ma con un prodotto con queste specificità è necessario anche tenere conto delle potenzialità verso future applicazioni, sia perché così com’è il televisore è perfettamente in grado di sfruttare al meglio quanto verrà proposto nei prossimi mesi (penso ai Blu-ray UHD ed alla produzione di materiale HDR soprattutto), sia perché in forza della interessante e consumer-friendly politica di upgrade tramite Evolution Kit (o in questo One Connect), l’acquirente riceve la garanzia di proficuo impiego per un bel po’ di tempo. Cosa che in questo settore particolarmente “agitato” non è proprio da disprezzare. Tutt’altro.

Il segmento SUHD di Samsung comprende modelli costosi, almeno a prima vista, perché se si fa un giro ci si accorge che il prezzo su strada è allineato alla concorrenza ed alla classe di prodotto (sempre che non si desideri il mostruoso 88JS9500 per il quale, però, i criteri devono necessariamente essere di altro tipo) e questo è un ulteriore punto a favore del prodotto in questione.

Le alternative al momento sono tre o quattro, ma è tutto da verificare il supporto all’HDR che nel Samsung è nativo e per gli altri, quando c’è, soggetto ad aggiornamento firmware.

di Giancarlo Corsi


Le misure a cura di Mario Mollo

Impostazioni per l’esecuzione dei test

Mod. ottimale: modalità “Film”, Mod. aggressiva: modalità “Dinamica”


Intensità luminosa massima, area 100%, Y 100%:
214 nit (mod. ottimale)
503 nit (mod. aggressiva)

Picco del bianco, area 20%, Y 100%:
214 nit (mod. ottimale)
503 nit (mod. aggressiva)

Livello del nero, area 100%, Y 0%:
0,06 nit (mod. ottimale)
0,03 nit (mod. aggressiva)

Rapporto picco del bianco/livello del nero:
3567 (mod. ottimale)
16767 (mod. aggressiva)

Luminosità tra le più elevate e livello del nero contenuto, da cui scaturiscono rapporti full on/full off da primato. Sicuramente una performance eccellente, anche se nell’uso si evidenziano piccole imperfezioni che sfuggono alle misure.


Uniformità illuminazione/eq. cromatico

UNIFORMITA-SAMSUNG-JS9000

Gli scarti in qualche caso arrivano al 15%, valore leggermente maggiore rispetto ai prodotti di pari rango.


Equilibrio cromatico in funzione del livello di illuminazione

EQUILIBRIO-SAMSUNG-UE65JS9000

Al variare del livello la risposta non cambia, ma si evidenzia comunque una imprecisione nei settaggi di fabbrica.


Linearità in funzione del livello di illuminazione

GAMMA-SAMSUNG-JS9000

Il gamma, normalizzato al valore rilevato al 50%, ha un andamento estremamente regolare, molto vicino al valore di riferimento.


Tavola CIE 1931

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Il gamut rilevato in modalità cinema taglia in maniera insolita buona parte dell’area di riferimento. Ripetendo la misura in modalità dinamica la situazione si modifica (il punto del verde si sposta e amplia oltre il riferimento l’area riprodotta). Si tratta quindi non di un limite del display ma di una scelta precisa del costruttore.

 

COMMENTO FINALE ALLE MISURE

Apparecchio caratterizzato da una notevole luminosità e dall’ottimo livello del nero. Il comportamento è intrinsecamente lineare.

VOTO FINALE: 8,2


Ci è piaciuto

  • L’ottima qualità del video
  • La completezza della dotazione
  • La semplicità d’uso

Non ci è piaciuto

  • La sezione audio non entusiasmante
  • Il leggero clouding

Carta d’identità

  • Marca: Samsung
  • Modello: UE65JS9000
  • Tipo: televisore LCD SUHD
  • Dimensioni: 1.464,6×915,7×366,0 mm con supporto
  • Peso: 33,1 kg con supporto

Caratteristiche principali dichiarate

  • Diagonale: 65”.
  • Risoluzione: 3.840×2.160 pixel.
  • Diffusori: interni.
  • Connettori: HDMI x4, Component, Videocomposito, Audio analogico, uscita audio digitale, USB x2 + 1 3.0, Ethernet

Distribuito da: Samsung Electronics Italia S.p.A., Via Donat Cattin 5, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI).

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3 Comments

  1. Salve,
    possiedo da qualche settimana il 55js9000 e condivido pienamente la vostra recensione sia nei punti di forza sia nelle debolezze. Sento infatti la necessità di ricorrere a cuffie per un ascolto più coinvolgente (considerando che mi trovo in condominio). Leggo con interesse la parte della recensione con riferimento alle cuffie: potreste dare qualche info in più sulla possibilità di avere audio in cuffia IN PARALLELO (in aggiunta) all’audio in cuffia? Consigliate cuffie BT o RF? Ci sono particolari modelli che avete testato con il JS che vi sentite di consigliare per uso cinematografico?
    Grazie, bi seguo con attenzione

  2. Salve possiedo da 1 mese un 55js 9000 un ju40 6500 ed in fine un ju48 6500 e tutte hanno un problema in comune,in pratica il puntatore molto spesso non funziona e molte volte devo dare un colpettino leggerissimo con il dito sulla parte frontale del telecomando dove c’è il foro del microfono, e avvolte nonostante ciò continua a non funzionare,quindi devo cambiare canale premere piu volte sul puntatore ed esce, ma spesso la direzione che prende è molto più veloce del comando che gli do, e prende altre direzioni,ho provato a cambiare le batterie ma niente, se potete aiutarmi perché sinceramente dopo aver speso più di 4mila euro sono rimasto deluso

    • salve, io possiedo un televisore con un telecomando analogo (55js8500).

      Il primo problema che segnali è dovuto al tipo di contatto a sfioramento del pointer, che è di tipo capacitivo: se l’ ambiente è molto secco il pulsante … non sente il dito. Prova ad umidificarlo leggermente con la saliva (il dito, non il bottone). Io faccio così e funziona.
      Per quanto riguarda la posizione del puntatore … in effetti non è un puntatore che legge lo schermo.
      Quando attivi il pointer, sfiorandolo, lui presuppone che tu punti al centro dello schermo, e segue i movimenti del telecomando con i giroscopi dentro il telecomando stesso.
      Il risultato è buono se sei ad una distanza di circa 3 metri dallo schermo.
      Se sei più vicino lo spostamento ti sembrerà eccessivo. Se sei più lontano ti sembrerà scarso.
      Se non sei convinto della spiegazione, prova ad effettuare le manovre del puntatore puntando inizialmente in un’ altra direzione, oppure con il telecomando nascosto al televisore.
      Il telecomando agisce via radio (tranne il bottone on/off che è ad infrarossi (?).

      Personalmente io trovo più fastidiose altre carenze:

      – la mancanza di un bottone diretto VOICE (presente ad esempio nei telecomandi della serie 7000), visto che con il telecomando “smart” l’ unica maniera per cambiare velocemente canale è la voce.

      – la mancanza di un bottone “3D” presente nel telecomando della serie 7000 (utile per i TV con 3d”).

      In ogni caso a mio avviso i Samsung serie 7000-8000 e 9000 sono degli apparecchi che rasentano quasi la perfezione.

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