Metz Novum 55TX97

Se fosse un’auto sarebbe una limousine

… non tanto per le dimensioni, quanto per la filosofia: il punto focale non è tanto il piacere della guida quanto il comfort del viaggio.

Per un certo periodo di tempo, il cui inizio può essere fatto coincidere con gli sviluppi “quantum” della tecnologia LCD, molti dei principali attori del teatro “display” hanno abbandonato la scena dell’OLED, lasciando LG, attualmente unico produttore di questo tipo di pannelli, quasi da sola ad interpretare un monologo sulla tecnologia “self emitting”. A quanto pare il costruttore coreano ha fatto bene ad insistere.

Le luci della ribalta si sono riaccese su pannelli OLED e gli attori sono tornati a calcare le assi di questo palcoscenico. Tra questi Metz, che lo scorso settembre all’IFA ha presentato la serie Novum, composta da due modelli, il 55 in prova ed un 65. Il pannello è ovviamente di produzione LG, ma tutto il resto è frutto della farina del sacco tedesco. Si tratta di apparecchi dalla fortissima personalità: la costruzione è di elevatissimo livello, con minimo ricorso alle plastiche, ed un menu, che è l’anima del televisore, molto originale, pensato per massimizzare la semplicità ed il piacere di utilizzo.

Caratteristiche principali

L’estetica va sul classico: non c’è nessuna ricerca della meraviglia con spessori infinitesimali e l’apparecchio potrebbe essere scambiato tranquillamente per un LCD edge. È la cura costruttiva che contraddistingue il prodotto, nel quale alla plastica non è stata comunicata la parola d’ordine per entrare. Nessun equilibrismo nemmeno per la sezione audio, il Novum 55 ha una vera soundbar integrata. Non sarà la soluzione estetica più all’avanguardia ma alla fine i costruttori che fanno dell’estetica un vanto poi te la vendono a parte perché sennò il TV non suona ma gracchia. Molto originale invece la strutturazione dei menu, che fanno dei modelli Novum degli oggetti davvero molto particolari. Si nota innanzitutto che in ogni momento l’utilizzatore può selezionare uno dei tre livelli di complessità (semplice/conforto/esperti) della struttura e che la funzione di help contestuale è parimenti sempre a disposizione.

Al riparo da una copertura realizzata in materiale metallico, troviamo la vaschetta che accoglie parte delle connessioni: alimentazione, tuner DVB e SAT, 3 HDMI, rete ed USB. Lateralmente è presente un quarto ingresso HDMI, il doppio slot per le CAM, un ingresso USB 3 e le connessioni video analogiche (SCART e videocomposito), per le quali è fornito un adattatore.

La caratteristica più singolare dell’apparecchio riguarda le classiche modalità video universalmente presenti in tutti i televisori e che nel Metz non sono così fortemente differenziate come di solito accade. Esse non sono selezionabili una tantum o assegnabili individualmente a ciascun ingresso, ma nell’utilizzo col sintonizzatore vengono memorizzate canale per canale. Avete letto bene… canale per canale. E questa personalizzazione individuale riguarda anche alcune regolazioni, come contrasto e luminosità. Può sembrare una esagerazione, ma se si ha la pazienza di sfruttarla lavorandoci sopra all’inizio, questa funzionalità può risultare molto utile, perché le varie emittenti televisive hanno diverse “personalità”. Per contro l’apparecchio non è per gli smanettoni accaniti. Chi desidera calibrare il proprio display con un colorimetro non troverà nei Novum i partner ideali, perché le possibilità di intervento non sono particolarmente spinte.

La casa però ha lavorato bene offrendo una base di partenza già decisamente valida. Tutti i televisori offrono le funzionalità di PVR (Personal Video Recorder) e anche qui la Metz ha dato una certa impronta al suo prodotto, dotandolo della possibilità di installare un disco rigido interno e liberandone al massimo le possibilità di utilizzo grazie alle sezioni tuner doppie. Anche il relativo menu della gestione è ben fatto. Una critica invece va alle funzionalità smart, in cui spiccano per la loro mancanza le app per l’accesso ai principali servizi di streaming video (per l’audio invece c’è tune-in, per la fruizione delle web radio). In realtà l’ostacolo si supera facilmente: dovendo comunque munirsi di un lettore UHD, basterà sceglierne uno che disponga delle funzionalità desiderate.

Il telecomando è privo di retroilluminazione, ma la disposizione di tasti, ben distribuiti e differenziati, ne rende l’uso molto comodo. Ci sono tre tasti funzione che richiamano altrettanti menu liberamente personalizzabili. Giusta anche la scelta di fornire cinque tasti di richiamo rapido per i menu di regolazione, timer e funzioni smart. Eccellente la sensazione tattile che l’unità trasmette all’utilizzatore.

Sempre in tema di comodità d’uso, sul telecomando sono presenti tre tasti funzione che richiamano altrettanti menu liberamente configurabili dall’utilizzatore. Anche se l’attenzione verso questa funzionalità è sempre più bassa, l’apparecchio è 3-D e per di più di tipo passivo. Dal punto di vista costruttivo, questa soluzione è piuttosto complessa perché richiede l’applicazione sul pannello di un filtro polarizzatore che deve essere posizionato con la precisione di un pixel (perché le righe pari e dispari sono polarizzate in due modi differenti). Se nei TV Full HD la tecnologia passiva, pur risultando più comoda e pratica di quella attiva, comportava una perdita in termini di risoluzione percepita, con un pannello 4K i contenuti 3D Full HD vengono riprodotti al 100% della risoluzione. L’apparecchio è dotato di rete wireless e connettività Bluetooth.

Visione

Nonostante il livello di personalizzazione molto spinto delle impostazioni su ogni singolo canale, con i segnali in definizione standard il risultato complessivo non è particolarmente entusiasmante. Sia per quanto riguarda il livello di dettaglio, complessivamente troppo morbido, sia per la stabilità dei particolari in presenza di movimento, non abbastanza “fermi”, l’apparecchio non offre il livello di eccellenza che ci si aspetterebbe. Con i segnali in HD invece la situazione cambia radicalmente: le immagini hanno il giusto livello di dettaglio, che non soffre in alcun modo in presenza di movimento.

Con il software preregistrato in definizione standard si confermano le impressioni della visione TV SD, con dettagli non perfettamente delineati e qualche incertezza in presenza di movimento. Anche in questo caso le incertezze spariscono passando dai DVD ai Blu-ray. E veniamo all’HDR. I dettagli più brillanti vengono resi con vivacità anche se in maniera non abbagliante. La resa alle bassissime luci è molto buona, senza problemi di rumore e misteriose “sparizioni” di dettagli. In generale, quale che sia la risoluzione del segnale e anche senza lavorare sui controlli, la resa cromatica è in ogni situazione molto convincente, credibile e senza innaturali esagerazioni, in particolare per gli incarnati, resi con naturalezza. Le modalità video preimpostate non sono così fortemente differenziate tra loro come accade di solito.

Per quanto graficamente gradevole e ben curata come tutto il resto, la sezione dedicata alle app lascia a desiderare in quanto a completezza: mancano infatti quelle ora più popolari per lo streaming dei contenuti video, eventualmente in UHD. Questa lacuna si può fortunatamente colmare munendosi di un lettore UHD che incorpori le funzionalità che più ci interessano.

La pressione del tasto home porta al menu principale, in stile “tile”, che occupa tutto lo schermo. Da qui si può “andare ovunque”: anche alcuni punti, come la selezione degli ingressi o la regolazione delle impostazioni audio e video, possono essere raggiunti direttamente. Nel complesso la struttura del menu è molto originale e rende l’uso dell’apparecchio molto confortevole. Per i canali TV è possibile effettuare regolazioni individuali, caratteristica più unica che rara. Per contro le possibilità di intervento su alcuni parametri potrebbero non accontentare gli utenti cosiddetti “smanettoni”.

Conclusioni

Dopo aver utilizzato l’apparecchio per un po’ ci si rende conto di essere di fronte ad un oggetto diverso da tutti gli altri, non tanto per le prestazioni che sono quelle che in fondo ci si aspetta da un OLED, ma per l’esperienza d’uso che offre: il Metz Novum è pensato per garantire la massima semplicità e comodità di utilizzo, accompagnata da una cura costruttiva esemplare. Un po’ come viaggiare in una limousine, dove non conta il piacere della guida, compito che lasciamo all’autista, ma il comfort del viaggio. Il prezzo riflette questa esclusività.

Mario Mollo


Ci è piaciuto
  • La possibilità di effettuare regolazioni individuali per i canali TV è una caratteristica unica e, se si ha la pazienza di sfruttarla, può risultare molto utile.
  • L’apparecchio è ricco di funzionalità mirate a renderne l’uso quotidiano una esperienza appagante.
  • La resa è complessivamente piacevole, soprattutto per la naturalezza cromatica.
Non ci è piaciuto
  • La resa con i segnali in definizione standard, sia televisivi sia preregistrati, non ha entusiasmato.
  • La mancanza delle più popolari applicazioni per lo streaming è una carenza di per sé grave ma per fortuna facilmente aggirabile dotandosi di un lettore UHD all’uopo equipaggiato.

Le misure

Imp. per l’esec. dei test: Modalità “Standard”, Temp. Colore D65.

PRIMO BLOCCO: VOTO 9 (GIALLO, peso 1)

Intensità luminosa massima, area 100%, Y 100%:                 96 nit

Picco del bianco, area 10%, Y 100%:                                        640 nit (HDR)

Livello del nero, area 100%, Y 0%:                                             0,001 nit

Rapporto picco del bianco/livello del nero:                            96000/640000 (Rec 709/HDR)

Il picco del bianco è stato rilevato su un’area illuminata pari al 10% del totale con segnale HDR. Con area al 25% il picco scende a 440 nit, a 250 al 50% e a 147 al 100%. Sono valori più bassi di quelli forniti dai pannelli LCD ma non si discostano dai valori attesi per un OLED e comunque superiori ai 540 nit richiesti dalle specifiche Premium, anche se il calo in funzione dell’area attiva è piuttosto marcato. Rilevare il rapporto Full On/Full Off è stato piuttosto difficile, per la difficoltà di ottenere una misura plausibile per il livello del nero, davvero molto basso. Il valore, fatte salve le incertezza della misura, sebbene non confacente alle specifiche Premium che richiedono 0,0005 nit, è comunque elevatissimo e da un OLED non ci saremmo aspettati di meno.

 

SECONDO BLOCCO (Uniformità illuminazione/eq. cromatico): VOTO 9 (ROSSO, peso 3)

Il pannello, sebbene del tipo “self emitting”, presenta delle piccole variazioni del livello emesso, ma tutte al di sotto del 10%.

 

TERZO BLOCCO (Equilibrio cromatico in funzione del livello di illuminazione): VOTO 9 (ROSSO, peso 3)

L’apparecchio esibisce un comportamento molto regolare, davvero poco sensibile al livello del segnale.

 

QUARTO BLOCCO (Linearità in funzione del livello di illuminazione): VOTO 8,5 (ROSSO, peso 3)

Il gamma, normalizzato al valore rilevato al 50%, ha un andamento regolare che poco si scosta dal riferimento.

 

QUINTO BLOCCO (Tavola CIE 1931): VOTO 7,5 (ARANCIONE, peso 2)

La posizione del punto del verde è leggermente discosta dal riferimento. Ottimo invece il punto del bianco.

 


La pagella

METZ NOVUM 55TX97

  • Prestazioni: La resa coi segnali televisivi in definizione standard lascia un po’ a desiderare in termini di dettaglio e coerenza dei particolari in presenza di movimento. La resa in HDR è vivace anche se la luminosità di picco non è abbagliante. Buona la resa alle bassissime luci.  8
  • Possibilità operative: L’apparecchio offre numerose funzionalità per renderne l’uso quotidiano molto confortevole, anche se non è il massimo in termini di possibilità di calibrazione. Peccato per l’assenza delle più comuni app per lo streaming, mancanza alla quale si può supplire con un lettore UHD completo.  8
  • Costruzione: Molto metallo anche dove di solito si trova la plastica: ogni dettaglio è curato.  10
  • Rapporto qualità/prezzo: Il prezzo è coerente con l’esclusività del prodotto.  7
  • Misure: Il picco del bianco è superiore alla media degli LCD SDR passati nel nostro laboratorio ma, come ci si attendeva, è più basso di quello offerto dagli LCD HDR. Il livello del nero è ai limiti della misurabilità ed il rapporto Full on/Full off è elevatissimo. La linearità dell’apparecchio è più che buona. 8,6

Carta d’identità

  • Marca: Metz
  • Modello: Novum 55TX97
  • Tipo: televisore UHD HDR 3D OLED
  • Dimensioni (LxAxP): 1.229x788x83 mm (senza base), 1.229x815x420 cm (con base)
  • Peso: 20,3 kg (con base), 18,8 kg (senza base)

Caratteristiche principali dichiarate

  • Ingressi: 4 HDMI (HDCP 2.2 4K 60p 4:4:4), 1 SCART, 1 videocomposito.
  • Tuner: DVBT/C/S doppio.
  • Classe energetica: B

Distribuito da: Audiogamma, Via Pietro Calvi 16, 20129 Milano. Tel. 02 55181610 – www.audiogamma.it


Metz da Hi-Fi D’Agostini

Ringraziamo lo storico negozio romano per averci messo a disposizione un esemplare del Novum per la prova. Cogliamo anzi l’occasione per invitarvi a visionare personalmente l’apparecchio nel punto vendita in Via Prenestina 220d/e, approfittando magari di uno degli eventi che il negozio sta organizzando in questo periodo per celebrare il suo cinquantesimo compleanno.

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1 Comment

  1. Il vero problema di questo televisore è il firmware che è ancora molto acerbo. L’ultima release ufficiale (1.30F) infatti ha alcuni grossi problemi e mancanze: il Dolby Vision non funziona, il wide gamut non è visualizzato correttamente (i colori sono “slavati”) su ingressi HDMI e non c’è una modalità HDR gaming.
    A questo aggiungiamo che la sintonizzazione DVB-T ha qualche problema con il gestire i canali doppi che vanno su uno stesso numero di programma e con il DVB-S non c’è verso di avere i programmi nell’ordine TVSAT.
    Hanno però inserito la gestione del bilanciamento del bianco (a 2 punti) e il CMS sia per i segnali SDR che quelli HDR.
    Molti problemi sono stati risolti nell’ultimo firmware beta (non disponibile pubblicamente), con il quale viene implementato anche il supporto all’HLG.

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