Jabra Eclipse

La sostenibile leggerezza dell’essere

Eclipse è il nuovo leggerissimo e minuscolo auricolare Bluetooth di Jabra per infaticabili chiacchieroni a mani libere, con una custodia altrettanto leggera che lo ricarica quando è a corto di energia.

jabra

Annunciato e avvistato ai primi di settembre in quel di IFA 2015, Eclipse è un auricolare Bluetooth in-ear dalle caratteristiche innovative prodotto da Jabra, specialista delle soluzioni wireless. Unisce al peso piuma, appena 5,5 grammi, dimensioni ridottissime e una custodia che lo ricarica anche quando si è in giro.

La particolarità dell’Eclipse è l’assenza di tasti: con un doppio tocco si attiva la possibilità di chiamare, mentre con un singolo tocco si chiude la conversazione. La custodia – portatile – è ricoperta di plastica gommata ed è fornita di una presa USB che permette di caricare la batteria interna e quella dell’auricolare; nella parte inferiore c’è la zona di contatto NFC che consente l’associazione istantanea col proprio smartphone. Se il terminale mobile non ha NFC è ovviamente possibile effettuare una semplice connessione manuale.

Con una breve pressione al centro della basetta si accendono i LED che indicano lo stato della carica. L’auricolare supporta HD Voice, caratteristica delle chiamate su rete mobile di nuova generazione (4G per capirci), che consente, quando entrambi i cellulari sono compatibili con questa tecnologia, di estendere l’intervallo di frequenze audio trasmesse, normalmente tra 300 Hz e 3,4 kHz, a 50 Hz e 7 kHz (o più), ottenendo un incremento della qualità vocale percepita. Il sistema è corredato dall’app Jabra Assist per iOS e Android, mediante la quale si può effettuare il download e l’aggiornamento del firmware, cambiare i parametri di funzionamento e selezionare la lingua per il riconoscimento dei comandi impartiti all’auricolare, tra le quali è disponibile l’italiano (quella impostata in fabbrica è l’inglese).

Eclipse, disponibile in versione bianca oppure nera, è compatibile sia con Siri, l’assistente vocale di Apple, sia con Now di Google. Nella confezione di vendita troviamo l’auricolare, la custodia con batteria integrata, il cavetto USB-microUSB, tre EarGel aggiuntivi e la guida rapida cartacea.

Jabra Assist fornisce l'indicazione della durata residua della batteria e consente di trovare il proprio dispositivo, facendogli riprodurre una sorta di fischio.

Jabra Assist fornisce l’indicazione della durata residua della batteria e consente di trovare il proprio dispositivo, facendogli riprodurre una sorta di fischio.

La prova

Per la prova ho utilizzato uno smartphone Android dotato di NFC: sfiorando la parte bassa della custodia si è attivato l’accoppiamento automatico e la richiesta di accesso alla rubrica telefonica. Con l’installazione dell’app Jabra Assist (e di Jabra Service) ho aggiornato il firmware e attivato la lingua italiana, cosa che richiede un “riavvio” dell’auricolare. Da questo momento in poi, si può utilizzare il comando “rispondere” per attivare la chiamata entrante, oppure il comando “ignorare” per deviarla in segreteria o chiudere la linea, a seconda delle impostazioni del proprio terminale mobile.

Con la chiamata in arrivo viene enunciato sempre il numero di telefono del chiamante, mentre con la lingua inglese viene utilizzato il nome del contatto, se presente nella rubrica. Il piccolo auricolare funziona perfettamente anche con il riconoscimento vocale di Google Now, previa invocazione del classico “OK, Google”. L’app Jabra Assist, inoltre, consente di visualizzare lo stato di carica dell’auricolare. Per verificare il funzionamento con iOS, l’ho accoppiato con un iPad Mini premendo per 3 secondi, come da istruzioni, la base della custodia. Con le chiamate Skype, a parte il volume di ascolto non particolarmente elevato, l’Eclipse funziona egregiamente.

Durante l’uso, in generale ho riscontrato un ottimo livello di qualità dell’audio, grazie all’efficienza dei microfoni con cancellazione del rumore e della capsula auricolare; l’isolamento offerto dagli EarGel è molto elevato per merito della buona aderenza al condotto uditivo. Per quanto riguarda l’indossabilità, molto dipende dalla conformazione del proprio padiglione auricolare; pur essendo concepito per l’utilizzo con l’orecchio destro, ho potuto verificare che l’Eclipse funziona anche inserendolo nel sinistro.

Tra le varie funzionalità dell'app c'è anche l'aggiornamento del firmware dell'auricolare.

Tra le varie funzionalità dell’app c’è anche l’aggiornamento del firmware dell’auricolare.

Dalla configurazione si possono personalizzare le impostazioni di funzionamento che si desiderano, tra le quali la lingua della voce guida.

Dalla configurazione si possono personalizzare le impostazioni di funzionamento che si desiderano, tra le quali la lingua della voce guida.

L'app permette l'accesso diretto al manuale d'uso dell'auricolare.

L’app permette l’accesso diretto al manuale d’uso dell’auricolare.

di Marco Meta

 


Carta d’identità

  • Marca: Jabra
  • Modello: Eclipse
  • Tipo: auricolare Bluetooth in-ear mono
  • Dimensioni: 49,95×17,58×24,82 mm (auricolare), 62,2x54x25,5 mm (custodia ricarica)
  • Peso: 5,5 g (auricolare), 35 g (custodia ricarica)
  • Microfoni: 2 omnidirezionali, risposta in frequenza 100 Hz-8 kHz, sensibilità 14 dB ±3 dB.
  • Altoparlante: dinamico da 6 mm, impedenza 16 ohm, risposta in frequenza 20 Hz-20 kHz, sensibilità 94 dB SPL @ 1 mW/1 kHz.
  • Connettività: Bluetooth 4.1, profili supportati A2DP, HSP, HFP, PBAP.
  • Altro: HD Voice, NFC.
  • Autonomia: fino a 10 ore (3+7) in conversazione, 3 giorni in stand-byDistribuito da: GN Netcom S.r.l., Via Wittgens 3, 20123 Milano.  Tel. 02 58328253  www.gnnetcom.it  itsales@gnnetcom.it

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1 Comment

  1. Un gioello tecnologico praticamente inutilizzabile. L’audio di ascolto è troppo basso. In generale si ascolta una voce flebile e lontana. In un ambiente ufficio open space, in auto, non si sente nulla e non si capisce una parola. Si senbte un brusio lontano.
    Ho sempre usato auricolari bluetooth non offrono tutti i vantaggi offerti dal Jabra Eclipse però senti e capisci quello di chi telefona dice.
    Peccato. Saluti. Claudio Gais

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