Bach. Messa in Si Minore

Definita da Liszt “il Monte Bianco” della musica da chiesa, la Messa in Si minore di Bach è documentata in questa splendida lettura filologica ripresa con consueto splendore di immagini e suoni dalla Accentus. Bach è di casa a Lipsia. Lo è sotto il profilo culturale, quello storico e ovviamente quello musicale.

Lipsia è dunque città musicale di eccellenza che si distingue anche nell’ambito di una nazione forte di ben quaranta orchestre. La presenza di Bach si coglie più che in ogni altro luogo nella chiesa di San Tommaso, la celebre Thomaskirche, dove le sue spoglie riposano dal 1950.

Qui il grande musicista fu per tre decenni protagonista con il ruolo di Kantor, un termine che ora come allora incarna il “direttore musicale”. Quell’incarico esiste da quasi cinque secoli e comprende anche la direzione artistica del famoso coro maschile Thomanerchor, un riferimento per l’esecuzione della musica sacra e di Bach in particolare. La storia conta 33 musicisti che hanno avuto l’incarico di Thomaskantor, tutti nominati dal consiglio comunale della città. Bach fu il 17° tra questi. Oggi l’incarico è ricoperto da Georg Christoph Biller, che è il direttore di questa solida lettura della Messa, capolavoro assoluto del genio bachiano e tra le composizioni più importanti della storia della musica.

A differenza delle Cantate, concepite per la liturgia luterana (in tedesco), la Messa è in latino, un’eccezione nella musica sacra di Bach e tuttavia comprensibile se si pensa che nella genesi originale era dedicata al cattolico principe di Sassonia. La partitura si compone di venticinque numeri o parti, con arie, duetti e ben sedici cori. Notevole la parte orchestrale, che richiede anche trombe e timpani negli episodi più “trionfali” e importanti ruoli solistici affidati alle prime parti nel dialogo con le voci.

Proprio il coro diventa protagonista assoluto di questa vasta pagina, un ruolo di grande impegno e a tratti impervio che rappresenta un monumento alla musica per coro. Stupefacente la correttezza dell’esecuzione del Thomanerchor, ancor più ammirevole se si pensa che le voci acute sono affidate a dei bambini preadolescenti. La visione del Blu-ray, registrato in occasione del Festival Bach del 2013, permette di apprezzare non soltanto l’ambientazione (all’interno di una Thomaskirche gremita all’inverosimile), ma la presenza scenica e potremmo dire “filologica” di questi giovani il cui intenso studio è dedicato proprio all’esecuzione della musica del Kantor.

Se visitate Lipsia (a poco più di un’ora di treno da Berlino, magari a complemento di un lungo fine settimana musicale nella capitale tedesca) non mancate la visita alla chiesa di San Tommaso dove ogni settimana Mottetti e Cantate di Bach sono puntualmente in programma. I solisti vocali sono Reglint Bühler (soprano), Susanne Krumbiegel (mezzosoprano), Susanne Langner (contralto), Martin Lattke (tenore), Markus Flaig (basso). Splendido il gruppo dei Freiburger Barocksolisten, una formazione con strumenti originali dallo smalto incisivo e tuttavia levigato, con prime parti inappuntabili.

A titolo di esempio voglio almeno segnalare il corno (naturale) nella impervia parte solistica nel dialogo con il basso (nel “Quoniam”), una parte perfettamente centrata (e siamo in una registrazione “live”). Perfetto equilibrio timbrico, ottima percezione degli spazi acustici della chiesa senza sacrificare il dettaglio e la trasparenza d’insieme. Un video indispensabile per gli amanti di Bach.
Marco Cicogna

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